"era solo uno stagno, ai margini della fattoria. neanche tanto grande. lettie hempstock diceva che era un oceano, ma io sapevo che non poteva essere. diceva che attraversando l'oceano erano arrivati lì dalla loro vecchia terra. sua madre diceva che lettie ricordava male, che era stato tanto tempo prima e che comunque la vecchia terra era sprofondata. mrs hempstock vecchia, la nonna di lettie, diceva che si sbagliavano tutte e due, e che il posto sprofondato non era la terra veramente vecchia. diceva che lei se la ricordava, la terra veramente vecchia.
la terra veramente vecchia era saltata in aria, diceva"
un uomo si ritrova a vagare per la campagna della sua infanzia, tra i ricordi confusi di strade e case che un tempo esistevano e ora non esistono più. vagando, e ricordando, si ritrova alla fattoria di una sua vecchia amica d'infanzia, lettie hempstock, e nel sentiero in fondo al quale riscopre lo stagno in cui giocavano da bambinә, quello stagno che lettie chiamava l'oceano. alla vista del piccolo specchio d'acqua, i ricordi che sembravano perduti per sempre ritornano tutti d'un colpo nella sua mente.
gli tornano in mente lettie hempstock, la sua fattoria, mrs hempstock e mrs hempstock vecchia, madre e nonna di lettie, le loro stramberie, i gatti e quello strano tipo, il cercatore di opali a cui avevano affittato la stanzetta che prima era stata sua e che decise un giorno di rubare l'auto di suo padre e di usarla per suicidarsi lì dentro, proprio davanti la fattoria hempstock.
era stato quell'uomo e il suo gesto a dare il via a una serie di eventi che pian piano il nostro protagonista rivive, ricordandosi il bambino che era, quello che non si fidava troppo degli adulti e adorava leggere libri, che nascondeva la cioccolata sotto al suo pupazzo di bat man e a cui mancava il suo gattino fluffy (quante lacrime per questa cosa! ho dovuto spupazzare ruffola per mezz'ora e poi ho sprofondato la faccia nel pancino di oli).
il cercatore di opali aveva scatenato forze crudeli e lui, che era solo un bambino, vi si era trovato in mezzo, incastrato tra l'orrore e la meraviglia che le tre hempstock sapevano maneggiare come fosse ogni volta la cosa più normale del mondo.
forse sono l'ultima a leggere l'oceano in fondo al sentiero e lo conoscete già tuttә, però ecco, si meritava due righe questo libro bellissimo che mi ha conquistata totalmente, si è fatto divorare e mi ha fatto venire un po' la nostalgia dell'infanzia, di tutti i mondi spaventosi e fantastici che c'erano nella mia mente e che, come nell'esergo di sendak a inizio del romanzo, "sapevo che non dovevo far sapere agli adulti che sapevo. si sarebbero spaventati".
post pubblicato in origine su instagram.
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