"quando scaturì la terra e il primo mare fu squarciato, tutta l'acqua lo pianse. quelle che potevano, tra le nostre sorelle più anziane, si chiamavano a gran voce"
atlantica, vecchia di centottanta milioni di anni, aspra e a tratti sprezzante, è ormai indurita dal dolore di essere stata separata dalle sue sorelle, di essere maltrattata dagli esseri umani. mediterranea, molto più giovane, conta soltanto cinque milioni di anni, giocosa e scintillante, è innamorata delle creature della terra ma anche lei ferita, attraversata, riempita e deturpata dalla materia inorganica che l'umanità getta tra le sue onde.
le due sorelle - i due mari - si scambiano lettere e storie, leggende, ricordi e progetti per il futuro e nelle loro parole ritroviamo il disastro climatico ed ecologico che noi, esseri umani, stiamo coscientemente portando avanti.
milioni e milioni di anni fa, quello che un tempo era un enorme, unico mare, è stato smembrato, diviso dalla deriva dei continenti, dall'emersione e dallo spostamento delle terre.
separate e isolate una dall'altra, le sorelle hanno impiegato secoli per imparare a scambiarsi messaggi, nascondendo le parole nell'acqua che sta dentro ogni corpo, che è parte di ogni creatura, di ogni essere vivente. così, scoprendo che l'acqua viaggiava verso l'acqua, impararono a comunicare, a restare una vicina all'altra, aspettando il momento in cui il mare ricoprirà di nuovo il pianeta, ingoiando tutto il resto. da questa prospettiva, il riscaldamento globale diventa parte di un piano vecchio milioni di anni di cui non solo gli esseri umani non sono a conoscenza ma che stanno, inconsapevolmente, aiutando a mettere in pratica a scapito della loro stessa sopravvivenza.
ma, se atlantica aspetta con trepidazione il momento in cui le acque si uniranno di nuovo, spazzando via la terra e le sue creature, mediterranea tentenna, innamorata in qualche modo della vita che la attraversa. il piccolo, giovane mare, punto focale della storia del mondo occidentale, mare che unisce terre e popoli, ha un'idea completamente diversa da quella del gigantesco, vecchio oceano, troppo grande per essere attraversato e vissuto, che è acqua che separa gli umani nello spazio e - almeno fino a qualche secolo fa - nel tempo.
lettere tra due mari è piccolo epistolario immaginario di siri ranva hjelm jacobsen, ma è anche un gioco narrativo che condensa tanti generi in sé: racconto, leggende, scambio di lettere, denuncia ecologica, poesia.
poche pagine ma densissime, belle e dolorose.
post pubblicato in origine su instagram.
Nessun commento:
Posta un commento