"dio concesse a marie il dono della musica per colmare di gioia l'animo delle persone (dal libro di pyrite)"
si dice che le mani che lavorano sono più sacre delle bocche che pregano e di sicuro è così che gli abitanti di pyrite onorano dio: pyrite è una terra di laboratori e artigiani, un paradiso steampunk fatto di elaborati meccanismi, ingranaggi e rotelle. pyrite è un'isola, una delle tante in cui gli esseri umani vivono in pace. ogni isola, come pyrite, ha una sua particolarità, culturale ed economica e tutte sono collegate tra loro in un sistema-mercato perfettamente funzionante.
non ci sono conflitti tra le isole, anzi, a essere precisi, gli esseri umani che le abitano non sanno nemmeno cosa sia la guerra, non conoscono l'ira, l'odio, la cattiveria. è un'umanità nuova, sorta dopo che dio ha cancellato gli uomini e le donne di un'era ormai perduta, un tempo in cui l'ingegno era a servizio della crudeltà e la gente si uccideva a vicenda e distruggeva il pianeta in cui viveva.
su questa nuova umanità veglia marie, un enorme automa volante, una dea meccanica che orbita intorno al pianeta e diffonde la sua musica. il suo è un suono che nessuno riesce a percepire ma che comunque riesce a placare gli animi e mantiene la pace.
c'è però un prezzo da pagare per l'utopia: marie assicura la pace ma impedisce alle tecnologie e ai saperi umani di progredire. attraverso marie, dio pone un limite alla capacità creativa dell'umanità.
togliere questo limite significa perdere l'innocenza, l'armonia, la pace e piombare ancora una volta in una realtà di violenza e sopraffazione.
ogni cinquant'anni, però, qualcunə è chiamato a scegliere tra il progresso o la pace. a doverlo fare, questa volta, è kai, l'unico capace di sentire la musica di marie.
ma chi è in realtà kai? un illuminato salvatore dell'umanità? un profeta, un intermediario tra dio, marie e la terra? un visionario? o è lui stesso l'ombra di un sogno infranto ormai da tanto tempo?
la musica di marie inizia come una sorta di slice of life per poi virare bruscamente verso una narrazione che si moltiplica sul piano della speculazione filosofica, delle visioni, del sogno, forse anche dell'allucinazione.
personalmente l'ho trovato meraviglioso, sorprendente nel finale e molto intelligente nei suoi aspetti più teorico-mistico-filosofico.
post pubblicato in origine su instagram.
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