ogni adolescenza coincide con la guerra (cit.) e sembra ogni volta la fine del mondo, eppure, anche quando il mondo sembra un ingestibile casino, c'è sempre un modo per trovare il proprio spazio.
la fine del mondo, la nuova collana di young adult di moscabianca diretta da diletta crudeli, raccoglierà storie per provare a far fronte alla catastrofe adolescenziale e lasciarci esplorare nuovi mondi.
ne parliamo proprio con diletta per scoprire qualcosa di più su questa nuova collana! buona lettura!
ciao diletta, grazie mille per il tuo tempo e benvenuta su claccalegge!
parliamo della nuova collana di moscabianca, la fine del mondo, e cominciamo proprio dal nome: perché la fine del mondo?
► Ciao Claudia! Grazie a te per l'ospitalità. Parto subito col dire che La fine del mondo è il primo nome che mi è venuto in mente per la collana e quando ne ho parlato con Silvia La Posta, la responsabile editoriale di Moscabianca, ci siamo rese entrambe conto che era quello giusto. Infatti, fin dall'inizio, ci siamo prefissate l'idea che questa collana per ragazzx dovesse contenere storie che non avessero freni di fronte a qualsiasi argomento. L'adolescenza è un periodo che davvero sembra la fine del mondo, si tratta di un periodo di passaggio complesso, una vera e propria soglia. La fine del mondo riguarda sia il mondo esterno che circonda i personaggi e le personagge di queste storie, sia ciò che accade dentro di loro: si ha l'impressione che tutto quanto stia per cambiare, e che sia il cambiamento definitivo, della vita. Sono apocalissi che spesso si risolvono, altre volte non lo fanno, quello che è certo è che tutto cambia, davvero.
ci racconti qualcosa del primo romanzo di questa collana, il mare del settimo giorno?
► Il mare del settimo giorno, scritto da David Owen, è diventato il primo titolo di questa collana e ne sono particolarmente fiera. Credo che raccolga molto bene l'idea del nostro progetto. I protagonisti sono Duncan e Owen, due ragazzi quindicenni. Entrambi stanno vivendo un periodo molto difficile nelle loro vite. Duncan soffre di depressione e teme che questo possa allontanarlo dal suo gruppo di amici, che ai suoi occhi sembra già in procinto di sfaldarsi. Owen invece ha perso suo padre e da poco si è trasferito con la madre proprio nella cittadina in cui vive Duncan. Le cose ovviamente non sono semplici (e già mi pare che non lo siano) perché Owen viene spesso trasportato in un mondo alternativo da strani uccelli scheletrici. Un mondo popolato da streghe, fantasmi, dove deve attraversare un fitto bosco per raggiungere il mare del titolo, in cui potrà liberare le anime intrappolate dal Pescatore di anime. Si tratta di un romanzo che racconta il lutto, la depressione, ma soprattutto, per usare le parole di Owen: le direzioni in cui è possibile crescere. Quello che infatti mi ha subito colpito del romanzo è stata la naturalezza con cui riusciva a raccontare l'amicizia. In un modo dolce, divertente, ma molto profondo. Duncan e Owen mi sono rimasti in testa per mesi, e da lì ho capito che era il romanzo giusto.
rispetto all'edizione originale avete cambiato l'illustrazione di copertina (quella italiana, illustrata da alice guidi, personalmente mi piace mooolto di più di quella originale) e anche il titolo è differente (nell'edizione originale è grief angels): come avete deciso questi cambiamenti?
► Rispondo partendo dal titolo, su cui effettivamente abbiamo riflettuto parecchio. Grief Angels purtroppo era un nome molto altisonante che non poteva essere tradotto in italiano senza risultare, a nostro parere, poco efficace. In realtà a un certo punto del romanzo questo nome si incontra perché non riguarda solo i misteriosi uccelli che conducono Owen nel mondo degli spiriti, ma non farò spoiler (e la nostra traduttrice Francesca Giulia La Rosa se l'è cavata benissimo direi). Il mare del settimo giorno a me è sembrato il titolo giusto perché restituiva una parte chiave del romanzo: dopo il bosco che Owen attraversa troverà infine il mare, ma questo luogo diventa importante anche nella realtà (un vero e proprio mare reale in questo caso), perché si tratta di un posto dove Duncan e Owen riescono a sfogarsi e a confidarsi i rispettivi problemi e le speranze che tengono strette. Inoltre, per quanto anche questo possa sembrare altisonante forse, il titolo rispecchia sia il percorso che i personaggi devono affrontare, una sorta di ritualità, il passaggio adolescenziale di cui sopra.Per la copertina invece ci siamo affidate per la grafica al nostro fedele Danis Pitter e per l'illustrazione alla bravissima Alice Guidi, che abbiamo scoperto grazie a un portfolio che lei stessa ci aveva inviato. Abbiamo reso centrale il mare del titolo ma anche l'altro luogo liminale, la foresta. Inoltre, come l'edizione originale, i capitoli in cui Owen viene trasportato nel mondo degli spiriti sono corredati da piccole illustrazioni. Anche queste sono state rielaborate da Alice sulla base di quelle originali.Tra l'altro, ci tengo a dirlo, abbiamo deciso di mantenere questa scelta anche per i successivi titoli della collana, che avranno alcuni capitoli accompagnati da queste illustrazioni. Purtroppo, in Moscabianca abbiamo un debole per queste cose, credo si sia capito.
infatti un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è il godzillino che corre con una casa sottobraccio del logo, disegnato da cecilia petrucci! come si chiama? com'è nato? dove sta portando quella casetta?
► Sono contenta che ne parliamo e che ti sia piaciuto, il godzillino fa già parte dei nostri cuori, (adorabile creaturina). Intanto anche in questo caso siamo andate dritte e decise: da tempo volevamo lavorare con Cecilia e questa ci è sembrata l'occasione giusta. L'idea che le abbiamo proposto all'inizio per il logo era proprio quella di una creatura mostruosa che trascinava via una casetta, sempre per richiamare l'idea di fine del mondo. Ogni luogo sembra poco sicuro no? Non ci sembra di possedere molte certezze quando si è adolescenti. E Cecilia ci ha regalato questo fantastico godzillino che se ne va con la casa sotto braccio.Ovviamente non sappiamo dove va, ma potrebbe anche darsi che non sia un male partire con lui. Anzi, a me sembra molto probabile, se non quasi una certezza, che sarà lui a portarci in un altro luogo sicuro, che dopo un lungo viaggio potremmo chiamare casa, se ci va.
dopo le cuspidi, questa è la seconda collana che curi per moscabianca: come è iniziata la vostra collaborazione e come è nata l'idea di una collana di young adult?
► Moscabianca per me è la casa dove mi ha condotto il godzillino. Come un vero animaletto infestante io stessa mi sono insinuata prima come autrice e poi curatrice, grazie alla raccolta speculative-queer HUMAN/, ed editrix. Lavorare con Silvia per me è davvero prezioso, e insieme lo scorso anno ci siamo messe alla ricerca di titoli young adult. L'idea era portare in catalogo romanzi per ragazzx sia italiani che stranieri, di autorx che non si tirano indietro di fronte a niente. Devo dirlo perché ce lo meritiamo, e perché sono Ariete probabilmente, ma credo che siamo state parecchio brave. Il mercato non manca certo di proposte, ma spero che La fine del mondo porti i titoli giusti in libreria. Inoltre per me è particolarmente interessante vedere come il genere viene declinato da autorx italianx.
ecco, anticipi una domanda importante: la fine del mondo pubblicherà anche inediti di autorə italianə? puoi spoilerarci qualcosina-ina-ina sui prossimi titoli?
► Certo, La fine del mondo proporrà sia titoli italiani che stranieri. Quest'anno, oltre al romanzo di David Owen, ci saranno altre due uscite. Il primo è il romanzo di un autore italiano, il secondo di un autore statunitense. Non rivelerò chi sono, tuttavia posso dirti chi si occuperà delle copertine e delle illustrazioni, dato che Moscabianca sceglie sempre illustratorx ad hoc per ogni opera. Per l'autore italiano la copertina è stata ideata da Manfredi Ciminale, mentre per l'autore straniero abbiamo scelto (anche in questo caso appena ho letto il romanzo ho pensato a lui) Samuel Spano.
una delle illustrazioni interne de il mare del settimo giorno |
sbirciando un po' il libro ho visto che alla fine c'è una sorta di scheda "interattiva" con domande e spunti di riflessione per lə lettorə, cosa che mi ha portato un po' indietro nel tempo, nell'ormai preistorica era pre-social, quando si scriveva su libri e quaderni. adesso è più facile trovare sulle copertine dei libri un hashtag da usare per le condivisioni online, l'idea della scheda da compilare credo sia inedita, almeno negli ultimi anni, soprattutto se pensiamo all'idea comunemente accolta del libro intonso, perfetto e instagrammabile: come è nata quest'idea?
► Quello che mi preme parecchio è che questi libri finiscano davvero nelle mani giuste e che siano utili per creare gruppi di lettura e momenti di discussione tra ragazzx. Infatti stiamo cercando, per quanto riguarda questa collana, di collaborare con insegnanti e gruppi di lettura, in modo che i libri finiscano nelle scuole.In fondo al romanzo abbiamo messo appunto questa scheda (accompagnata da un inevitabile godzillino che legge) e l'abbiamo chiamata Prontuario per la fine del mondo, proprio perché venga utilizzata come base di partenza per un eventuale gdl o momento di discussione. Abbiamo allegato anche una mail perché ci farebbe piacere ricevere riflessioni e anche suggerimenti. Ed è vero, sembra di andare indietro nel tempo. Tant'è che una domanda riguarda la possibilità di scrivere una fan fiction basata sul romanzo che si è letto. Non nego che la faccenda ha colpito parecchio anche la redazione...
visto che si avvicina il salone del libro di torino, prima di salutarci volevo chiederti se ci saranno nuove cuspidi (o novità in generale!) in arrivo per l'occasione
► Certo! Intanto il 20 di aprile esce un nuovo libro per la collana degli illustrati, che ho avuto il piacere di editare. Si tratta di Tegumenta di Paolo Ferrante, che è stato pubblicato per la prima volta dieci anni fa in copie numerate. Al tempo era un dizionario emozionale già ricchissimo di spunti fantastici, adesso è diventato un vero e proprio romanzo illustrato.Inoltre a maggio uscirà il nuovo slot di Cuspidi, che sarà la novità per il salone. Il menu primaverile propone: uno spin-off tratto da una saga fantasy italiana, un autore già pubblicato in un'antologia Moscabianca che torna con una storia sci-fi e sulla sci-fi, e infine il racconto di un autore straniero le cui opere sono state anche riadattate nella serie Love, Death and Robots. Le illustrazioni sono favolose e anche questa volta abbiamo una scelta per ogni gusto possibile.
bene, allora a maggio saremo tuttə a svaligiare lo stand di moscabianca!
grazie mille di questa chiacchierata, imboccallupo (anzi, al godzillino!) per la fine del mondo e ogni altro progetto e a presto! ❤️
► Grazie a te! E viva i godzillini!
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