perché vuoi essere un'umana? essere un lupo è molto meglio. ti farò vedere.
la foresta è per antonomasia il luogo delle scoperte, delle rivelazioni e delle metamorfosi. è il luogo misterioso in cui forze antiche e potenti ci permettono di guardare dentro noi stessə per capire chi siamo, qual è il nostro posto nell'ordine delle cose e, soprattutto, qual è la parte giusta da cui scegliere di schierarci.
è quello che accade a robyn, giovanissima cacciatrice inglese, trapiantata in irlanda al seguito del padre per servire il lord protettore, un uomo crudele e bigotto che vuole imporre la propria idea di ordine, distruggendo la foresta e sterminando i lupi, per lui l'incarnazione assoluta di ogni male.
disobbedendo agli ordini, robyn si inoltra nella foresta e qui conosce mebh, la più incredibile delle creature: una wolfwalker, ragazza di giorno, lupo di notte, libera e selvaggia.
l'amicizia improbabile con mebh le permette di avere un nuovo punto di vista su quello che prima dava per scontato, di rivalutare quello che credeva giusto o sbagliato, di trovare insomma una nuova versione di sé stessa: non più una cacciatrice ma anche lei una wolfwalker, capace, adesso, di comprendere il mondo come farebbe un lupo, come una creatura libera dai condizionamenti che si affida ai propri istinti, in grado di gioire della bellezza della natura invece di continuare a temere tutto ciò che non riesce a comprendere.
wolfwalkers è la trasposizione cartacea dell'omonimo film del 2020, una trasposizione molto più riuscita di quella fatta per brendan e il segreto di kells (anche questo basato sul film di tomm moore e ross stewart). sam sattin ha riadattato la sceneggiatura del film facendone un graphic novel coerente e ben strutturato che si lascia leggere anche da chi non ha mai visto il film e che ha una sua precisa autonomia.
la trama segue passo passo quella del film (risultando, a mio avviso, in alcune parti anche più comprensibile del suo corrispettivo animato) ma a farla da padrone è lo stile - a dir poco meraviglioso - dei disegni, trasformati e riadattati da fotogrammi a tavole, senza perdere nulla della loro bellezza originaria: la struttura della gabbia si adatta alle necessità della narrazione, le vignette si allargano o si restringono, si susseguono con un dinamismo che restituisce tutto il valore dell'opera cinematografica senza dimenticare che il medium è diverso e senza, quindi, tradirne la nuova natura.
il risultato è un fumetto visivamente spettacolare - come ci ha abituato moore con i suoi film - che racconta una storia d'amicizia e di ribellione, una favola che è un inno alla natura e alla libertà selvaggia, un libro da sfogliare più e più volte per immergersi ogni volta nella natura magica dell'irlanda di questi autori visionari che hanno saputo dare una nuova vita al folklore irlandese.
a marzo di quest'anno è prevista l'uscita dell'adattamento di song of the sea che speriamo possa arrivare entro l'anno per renoir perché, visto l'ottimo lavoro (anche dal punto di vista della cartotecnica) fatto con questo volume, le aspettative sono altissime!
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