un gatto aveva parlato e cantato, un cacciatore di squali l'aveva lasciata passare e il cadavere di un leviatano era sorto dalle acque.
khadija abdalla bajaber dice che le storie devono essere fantastiche, devono saper raccontare la realtà attraverso l'immaginazione. siamo così abituati al nostro realismo da aver confinato il fantastico alla letteratura di genere e a quella per ragazzi, come se fosse una letteratura di serie b, qualcosa da non prendere troppo sul serio. e siamo abituati a leggere i libri scritti nel nostro pezzetto di mondo, sicuri che la nostra letteratura - come qualsiasi altra espressione della nostra cultura - sia la migliore possibile, così tanto che spesso neppure pensiamo a quante sorprese meravigliose possono arrivarci da altri angoli di mondo.
la letteratura è uno dei prossimi territori da decolonizzare e libri come dimora di ruggine mi sembrano un ottimo modo per iniziare a farlo, soprattutto se evitiamo di piegarli all'interpretazione eurocentrica di cui sembra non riusciamo a liberarci e proviamo invece ad ascoltare le vere intenzioni di chi scrive, anche - e soprattutto - quando sono diverse da quelle che abbiamo intuito.
dimora di ruggine è un epos del fantastico che racconta, tra mostri marini e nonne apprensive, l'età difficile e però fondamentale in cui da bambini ci si trasforma in adulti, di come si debba riuscire a trovare un equilibrio tra il sé e la società cui si appartiene, con le sue regole, i suoi tabù e le sue aspettative.
la storia di aisha, che prende il mare in compagnia di un gatto erudito su una barca magica fatta di ossa per salvare suo padre, è una storia di fantasia e meraviglia, in cui gli animali parlano e gli esseri umani dividono la loro esistenza con creature nate dai sogni e dalle paure. è una storia che sembra di sentire narrare attorno a un fuoco sotto a un cielo pieno di stelle, ci regala nostalgia per quello che non abbiamo mai conosciuto ma che sappiamo - come una memoria atavica da insetti - essere il modo migliore di fare nascere le storie, intrecciando voci e fantasie diverse, raccontandole e ascoltandole insieme.
post pubblicato in origine su instagram.
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