cosa sono venuta a fare qui?
ma, soprattutto, dov'è qui?!
torna panpanya e la sua anonima protagonista con la seconda antologia di racconti pillowfish, ancora una volta immersa in una città senza nome popolata da personaggi assurdi, un luogo dove il tempo si ripiega su se stesso e i luoghi della realtà scivolano dentro quelli delle leggende metropolitane.
nelle ventidue storie di questa nuova raccolta, di nuovo intervallate da stralci di diario e appunti, lo spazio urbano e quello naturale si fondono ancora - in un rapporto strano di interdipendenza, bisogno e lotta - e tornano all'atmosfera onirica che avevamo scoperto in an invitation from a crab: che si tratti di scoprire l'origine di una nuova strana razza di pesci, di trovare delle linee sconosciute della linea ferroviaria che si pensa di conoscere benissimo o di trovare il cuscino che garantisca il riposo perfetto, la ragazzina (bambina? donna?) di panpanya si ritrova sempre davanti a una nuova scoperta, un pezzetto di città che svela il suo volto alla risoluzione di un mistero e ne lascia intravedere innumerevoli altri, come fosse una sorta di infinito labirinto che sfugge alla consueta concezione di spazio-temporale.
alla fine della prima antologia ero rimasta un po' perplessa, sta volta con pillowfish sapevo già cosa aspettarmi ed è stato più facile entrare nella sua atmosfera e apprezzarne le storie. mi ero detta contenta della scelta di star comics di pubblicare un autore (autrice?) così particolare, confermo anche dopo questa seconda raccolta e aspetto di leggere la terza.
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