quando ricorderai chi sei e da dove provieni, lascia alle spalle il tuo passato!
un giovane che ha perso la memoria sul suo passato, un oggetto misterioso e potentissimo che gli permette di viaggiare in una dimensione fantastica, una setta di cattivi e un gruppo di aiutanti che lo aiuteranno a ricordare la sua storia e a riportare la pace.
bisogna ammettere che gli elementi fondamentali della storia di lufio non sono il massimo dell'originalità, ma il cubo dei mille mondi funziona perché è un bel frullato di cliché fantasy, ambientazioni curatissime (appassionati di archeologia, credetemi, ci sono un paio di pagine in cui vi piacerebbe davvero molto entrare), personaggi ben caratterizzati, avventura, intricate vicende familiari, scontri magici e anche una love story (probabilmente l'elemento che mi aspettavo meno e che mi ha piacevolmente sorpreso di più) molto tenera, che non ci spiace mai.
alexander è il perfetto protagonista per un racconto fantasy: timido, anonimo, anche un po' sfigato, passa la giornata in un archivio a ordinare scartoffie e la parte più emozionante della sua esistenza sono i suoi sogni, strani incubi che non riesce a interpretare in alcun modo ma che sa essere per qualche ragione importanti.
a scuoterlo dal suo tran-tran quotidiano ci pensa una consegna inaspettata effettuata dal più inaspettato dei corrieri. alex infatti sembrerebbe soffrire di prosopagnosia, cioè non riesce a distinguere i volti delle persone, per lui sono tutti uguali, simili a dei burattini di legno senza lineamenti, tutti tranne la ragazza che consegna il pacco con il cubo. non solo è diversa dagli altri ma sembra conoscere alex, nonostante quello che gli dice per lui non ha affatto senso.
mentre sistema gli oggetti appena ricevuti trova il cubo, una roba anonima e scialba che sembra risvegliarsi improvvisamente al contatto con alex e che lo catapulta in un posto sconosciuto, assurdo e pericoloso, una dimensione inequivocabilmente diversa dalla londra in cui ha sempre vissuto.
che il cubo sia importante lo scopre subito e a sue spese: catturato proprio per colpa sua, deve però a questo strano oggetto la possibilità di non farsi stritolare dalle prime guardie che incontra.
prigioniero, confuso e disorientato, incontra ellie, che da questo momento in poi lo aiuterà a sfuggire alla setta dei mille occhi - i tizi grossi brutti e cattivi che stanno cercando il cubo per usarne il potere - a orientarsi ad alazashea - il mondo in cui alex è stato catapultato e che è tenuto sotto scacco dai tizi di cui sopra - e sopratutto a cercare di scoprire qual è il suo ruolo e cosa può fare per questo mondo dominato e terrorizzato dal maestro, il capo della setta.
ellie - dalla pagina fb di lufio |
cliché dicevamo, ma ben orchestrati. il cubo dei mille mondi è un buon esordio, che forse pecca un po' di ingenuità ma che trasuda entusiasmo e passione, perfetto per gli amanti del fantasy e per i lettori più giovani, forse a volte troppo veloce, forse troppa carne al fuoco ma con una buona storia, alcuni colpi di scena prevedibili, altri molto meno, dei personaggi a cui ci si affeziona subito e un mondo così ben articolato da permettere di continuare a scrivere prequel e sequel per darci la possibilità di conoscerlo meglio.
nota di merito per i disegni che sono pazzeschi, ci sono tavole che andrebbero stampate su fogli giganteschi per poter godere di tutti i dettagli e anche il design dei personaggi è interessantissimo e originale.
e bravi anche i tipi di bao che continuano a proporci nuovi giovani autori ricchi di talento.