post veloce per parlarvi di tre serie nuove uscite (più o meno) da poco e che vi consiglio (più o meno) appassionatamente.
(approfitto dell'inutile e noiosa introduzione per scusarmi se vado così a rilento con i post sul blog, leggo - poco - più di quanto riesco a scrivere poi qui, ma si avvicina la peggiore sessione d'esami della mia vita e se non va più che bene entro in stato depressivo e catatonico e non è un bello spettacolo. non sapete quanta voglia ho di passare i giorni su questa tastiera a blaterare di cose belle!)
il primo, uscito ormai quasi un mese fa (ma lo trovate ancora in edicola) è il numero d'esordio di samuel stern, nuova serie horror di bugs comics creata esclusivamente per il circuito delle edicole.
mi hanno convinto sopratutto due cose: la nostalgia di passare all'edicola vicino casa a comprare i fumetti, cosa che non facevo da tantissimo tempo ormai, e il fatto - brutale e molto poco intellettuale - che ho un debole per gli uomini rossi e barbuti. figuriamoci poi se sono anche librai.
non essendo una grandissima amante dell'horror non ho tanti termini di paragone, tranne qualche volume di dylan dog sparso e poco altro, ma il nuovo incubo funziona eccome.
un fumetto seriale dovrebbe far appassionare il lettore alla storia, a una macro-trama che va oltre le vicende del singolo episodio che invece è autoconclusivo, e farlo affezionare ai personaggi principali. ed è esattamente quello che succede già dopo poco pagine.
l'episodio si concentra tutto su un caso di possessione demoniaca di una bambina, permettendo agli sceneggiatori (gianmarco fumasoli e massimiliano filadoro) di toccare argomenti - purtroppo - meno fantasiosi di quello sovrannaturale, dando alla storia un sapore più adulto e consapevole, ma più che alla sfortunata famigliola i dubbi, le domande e la voglia di saperne di più si focalizza tutta sul passato di samuel, sui suoi poteri e sul rapporto con il prete - piuttosto manesco e spiccio - duncan o' connor.
molto belli anche i disegni di luigi formisano, bianchi e neri pieni e d'impatto, puliti, eleganti e capaci di rendere benissimo atmosfere ed emozioni dei personaggi.
il formato è quello classico bonellide, facilissimo da incastrare tra altre pubblicazioni simili (ci tengo a sottolinearlo perché mi fa sclerare questa maledetta abitudine di fare tutte le serie di formati diversi che poi bisogna essere geni di tetris per riuscire a sistemare tutto negli scaffali).
tra pochi giorni uscirà il secondo volume, quindi andate di corsa in edicola a recuperare il primo!
il secondo è quello che tra i tre mi è piaciuto di più in assoluto, attica di giacomo bevilacqua, un bonelli non bonellide che anzi per formato, storia e disegni richiama palesemente le pubblicazioni giapponesi.
avevo aspettative alte ma è davvero una bomba.
c'è tantissimo in questo primo numero e il livello si mantiene sempre altissimo, dalla prima all'ultima pagina: attica è la città più bella del mondo, la migliore in cui vivere, ma a quale prezzo? è circondata da un muro gigantesco che taglia fuori un'immensa periferia in cui si vive in condizioni al limite della disumanità, il prezzo che tanti devono pagare perché pochi possano condurre un'esistenza agiata.
a new york un'organizzazione - definita terroristica - capeggiata dal misterioso storm, sta reclutando i cinque - l'occhio, il marchio, il dono, la guida e la spada - che faranno crollare il muro.
in questo primo numero conosciamo kat - l'occhio - giovanissima detective digitale, ingaggiata da una moglie sicura dei tradimenti di suo marito e capace, con qualche rapida occhiata, di carpire informazioni e segreti di ogni persona. kat è già in contatto con storm e sa della sua missione ad attica quando incontra aiden - il marchio - di pochi più anni più grande di lei, integerrimo responsabile di una palestra di arti marziali.
non vi spoilero nulla perché questo primo volume è già strapieno di colpi di scena e mette delle basi solidissime a una storia che si prospetta davvero spettacolare. so che è già uscito il secondo volume e io non vedo l'ora di metterci le mani sopra.
terzo e ultimo titolo da poco uscito è my roommate is a cat, di tsunami minatsuki e asu futatsuya, edito da flashbook edizioni.
ovviamente completamente diverso dagli altri due, racconta le giornate di subaru, un giovane scrittore sociopatico, da quando incontra per caso una gattina randagia e decide di portarla a casa con sé.
nulla di imperdibile, anzi, ma se siete dei gattofili incalliti come la sottoscritta è una lettura piacevole.
l'aspetto più apprezzabile è che le vicende sono narrate non soltanto dal punto di vista umano, ma anche da quello della piccola haru, rendendo un po' meno folli le incomprensibili reazioni della micetta ai comportamenti del suo nuovo amico umano.
il loro strano rapporto sembra cominciare a sciogliere un po' il cuore di ghiaccio di subaru da un lato e fa riemergere nella breve memoria di haru ricordi legati alla sua vita di randagina, cosa che lo avvicina un po' a chi's sweet home, pur non raggiungendo lo stesso livello.
molto carini anche i disegni, unica nota dolente l'edizione flashbook che ricorda quasi quelle delle sottilette planet manga di tanto tempo fa - che non ci mancavano affatto - e che ha un prezzo davvero spropositato rispetto al resto delle pubblicazioni di altre case editrici, sopratutto considerando il formato.
l'episodio si concentra tutto su un caso di possessione demoniaca di una bambina, permettendo agli sceneggiatori (gianmarco fumasoli e massimiliano filadoro) di toccare argomenti - purtroppo - meno fantasiosi di quello sovrannaturale, dando alla storia un sapore più adulto e consapevole, ma più che alla sfortunata famigliola i dubbi, le domande e la voglia di saperne di più si focalizza tutta sul passato di samuel, sui suoi poteri e sul rapporto con il prete - piuttosto manesco e spiccio - duncan o' connor.
molto belli anche i disegni di luigi formisano, bianchi e neri pieni e d'impatto, puliti, eleganti e capaci di rendere benissimo atmosfere ed emozioni dei personaggi.
il formato è quello classico bonellide, facilissimo da incastrare tra altre pubblicazioni simili (ci tengo a sottolinearlo perché mi fa sclerare questa maledetta abitudine di fare tutte le serie di formati diversi che poi bisogna essere geni di tetris per riuscire a sistemare tutto negli scaffali).
tra pochi giorni uscirà il secondo volume, quindi andate di corsa in edicola a recuperare il primo!
il secondo è quello che tra i tre mi è piaciuto di più in assoluto, attica di giacomo bevilacqua, un bonelli non bonellide che anzi per formato, storia e disegni richiama palesemente le pubblicazioni giapponesi.
avevo aspettative alte ma è davvero una bomba.
c'è tantissimo in questo primo numero e il livello si mantiene sempre altissimo, dalla prima all'ultima pagina: attica è la città più bella del mondo, la migliore in cui vivere, ma a quale prezzo? è circondata da un muro gigantesco che taglia fuori un'immensa periferia in cui si vive in condizioni al limite della disumanità, il prezzo che tanti devono pagare perché pochi possano condurre un'esistenza agiata.
a new york un'organizzazione - definita terroristica - capeggiata dal misterioso storm, sta reclutando i cinque - l'occhio, il marchio, il dono, la guida e la spada - che faranno crollare il muro.
in questo primo numero conosciamo kat - l'occhio - giovanissima detective digitale, ingaggiata da una moglie sicura dei tradimenti di suo marito e capace, con qualche rapida occhiata, di carpire informazioni e segreti di ogni persona. kat è già in contatto con storm e sa della sua missione ad attica quando incontra aiden - il marchio - di pochi più anni più grande di lei, integerrimo responsabile di una palestra di arti marziali.
non vi spoilero nulla perché questo primo volume è già strapieno di colpi di scena e mette delle basi solidissime a una storia che si prospetta davvero spettacolare. so che è già uscito il secondo volume e io non vedo l'ora di metterci le mani sopra.
terzo e ultimo titolo da poco uscito è my roommate is a cat, di tsunami minatsuki e asu futatsuya, edito da flashbook edizioni.
ovviamente completamente diverso dagli altri due, racconta le giornate di subaru, un giovane scrittore sociopatico, da quando incontra per caso una gattina randagia e decide di portarla a casa con sé.
nulla di imperdibile, anzi, ma se siete dei gattofili incalliti come la sottoscritta è una lettura piacevole.
l'aspetto più apprezzabile è che le vicende sono narrate non soltanto dal punto di vista umano, ma anche da quello della piccola haru, rendendo un po' meno folli le incomprensibili reazioni della micetta ai comportamenti del suo nuovo amico umano.
il loro strano rapporto sembra cominciare a sciogliere un po' il cuore di ghiaccio di subaru da un lato e fa riemergere nella breve memoria di haru ricordi legati alla sua vita di randagina, cosa che lo avvicina un po' a chi's sweet home, pur non raggiungendo lo stesso livello.
molto carini anche i disegni, unica nota dolente l'edizione flashbook che ricorda quasi quelle delle sottilette planet manga di tanto tempo fa - che non ci mancavano affatto - e che ha un prezzo davvero spropositato rispetto al resto delle pubblicazioni di altre case editrici, sopratutto considerando il formato.
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