venerdì 26 aprile 2019

i giorni che scompaiono

credo che io e te stiamo dividendo lo stesso corpo in due. un giorno su due posseggo questo corpo mentre tu dormi. vorrei che mi confermassi una cosa: dai messaggi che hai scritto, sembra che tu ricordi bene il tuo passato. il che mi fa temere di essere una specie di parassita. di averti rubato il corpo.

lubin maréchal si divide tra il suo lavoro di commesso di un supermercato di giorno e quello di acrobata di una piccola compagnia teatrale di notte.
eppure è sempre la stessa persona.
o almeno, lo è fino a che una stupida caduta non gli fa battere la testa, una roba da niente, nemmeno un bernoccolo, giusto una bella figura di cacca fatta tra amici che al massimo di prendono per i fondelli bonariamente e si finisce a riderne tutti insieme.
fino a quando non scopre di aver saltato un intero giorno: si è addormentato la domenica sera e si ritrova la mattina dopo che è già martedì. il giorno prima non è andato a lavoro e ha fatto un gran brutto casino con la sua ragazza, ma lui non ricorda assolutamente nulla.

una perdita di memoria sarebbe già un bel problema, ma quello che è successo a lubin è decisamente più complicato e inspiegabile: un altro lubin vive nel suo corpo, ha la sua voce ma non i suoi ricordi, ancor meno il suo carattere. un giorno su due, il secondo lubin mette in pausa la vita del lubin originale e vive la sua.
lubin-2 è una persona completamente diversa dal ragazzo che abbiamo conosciuto nelle prime pagine della storia: non ha alcuna velleità artistica anzi, tiene i piedi ben piantati in terra e in poco tempo ottiene una posizione sociale e lavorativa molto più salda e prestigiosa di quella di lubin-1 che dal canto suo apprezza veramente poco la situazione ma cerca comunque di trovare un equilibrio con questo doppio così diverso da sé... equilibrio che viene a spezzarsi velocemente quando lubin-2 inizia a prendere sempre di più il controllo della situazione e a occupare il corpo che hanno in comune sempre più a lungo.


la propria identità, i rapporti che intessiamo con le persone care, l'importanza del tempo che abbiamo a disposizione, che ci sembra infinito e che invece potrebbe terminare da un momento all'altro, senza lasciarci ottenere quello che volevamo davvero dalla vita, e - sopratutto - il bivio in cui ognuno di noi si trova a dover scegliere: continuare a seguire i propri sogni, vivere momento per momento senza volgere lo sguardo troppo in là, godendo delle gioie immediate oppure impegnarsi per costruire un futuro solito, forse senza sorprese e colpi di scena, ma che possa garantire certezze a noi stessi e alle persone con cui decidiamo di vivere la nostra vita.
eccoli - al di là della narrazione degli eventi e di una trama appassionante ed emozionante - i temi enormi che timothé le boucher con i giorni che scompaiono (con cui esordisce in italia ma che è il suo terzo graphic novel in realtà e che dovrebbe vedere anche un adattamento cinematografico) stuzzica con il suo racconto.
una roba da farvi attorcigliare più e più volte le budella.
probabile che anche lui, da artista, si sia trovato davanti a una scelta simile, ma non prende nessuna posizione netta, non dà alcun giudizio, si limita solo a raccontare solo i giorni di lubin-1, quello che abbiamo conosciuto all'inizio, a farci vivere il suo spaesamento a ogni risveglio, a farci gustare il sapore amore e sconsolante di una vita che non si lascia vivere pienamente, a farci sentire il tempo che corre velocissimo mentre noi cerchiamo di stargli dietro.

un romanzo davvero bellissimo ed emozionante, che affronta in modo originale temi fondamentali della riflessione umana infondendoli in una storia che riesce a sorprendere anche quando il mistero della doppia personalità viene svelato dopo pochissime pagine, in grado comunque di dar vita a molti colpi di scena e di lasciare il lettore, alla fine, con la sensazione di aver letto una di quelle storie che non dimenticherà facilmente.

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