ero convinta che dio li avrebbe puniti con la morte. ma venne il giorno, il sole sorse, e manson era ancora lì... coperto dalle ceneri bianche delle forche incendiate.
come ho potuto aspettare così tanto tempo prima di recuperare rachel rising? come???
con il secondo volume si entra ancora di più nel vivo della storia, si scopre finalmente il segreto dietro la non-morte di rachel, il perché del bisogno di uccidere di zoe, il passato di manson.
un passato terribile di cui nessuno ormai ha memoria.
nessuno tranne lilith. lei era lì, lei ricorda ogni cosa.
sa cosa è stato fatto in quel paese trecento anni fa e per trecento anni ha aspettato di potersi vendicare e adesso è decisa a farlo, facendo risorgere le tre streghe che, insieme a tutte le altre donne del paese, innocenti, furono uccise.
o almeno provarono a ucciderle tutte ma non ci riuscirono, perché a lilith non è concesso di poter morire.
per potersi vendicare di manson, lilith ha fatto un patto con un demone, malus, ma le cose non stanno andando esattamente come aveva immaginato...
e niente, so che è una serie vecchia e che quindi teoricamente non sarebbe spoiler dire più di così, ma non voglio rovinare la sorpresa a chi, come me, la sta recuperando adesso o magari conta di farlo. posso dire solamente che questa roba è assolutamente pazzesca!
ah, se ve lo siete persi, qui parlavo del primo volume.
sono riuscita anche a leggere ombre d'acqua, il secondo capitolo di haxa, saga fantasy scritta e disegnata da nicolò pellizzon.
la storia ricomincia dopo due anni dal finale del primo volume, dopo il disastro di jelgava: sophie, claire, aiko e le altre sono ora ufficialmente un gruppo di ricercate e la necessità di mettere in salvo la pelle è ancora più pressante di prima, ma non è il loro solo obiettivo.
il mondo sembra essere molto più complesso di come è stato raccontato, sembra esserci molto di più delle due vie - elementalisti e goetiani - proprio come hanno dimostrato aiko e le altre, capaci di controllare entrambi i tipi di magia.
ma tutto questo deve rimanere segreto, la guerra ai goetiani è sempre più feroce e aiko, più che tutte le altre, è determinata a portare alla luce la verità.
più va avanti il racconto, più i rapporti tra i personaggi si fanno importanti e difficili da gestire: amore, amicizia, fiducia, tradimenti, pellizzon mette in scena tutto il repertorio emotivo legando sempre di più le ragazze della gyangu, sopratutto da quando entra nella loro vita tsisia, ambasciatrice del consorzio dei goetiani, interessati ad avere il gruppo di aiko dalla loro parte in cambio di protezione.
il ritmo narrativo è ancora più frenetico che nel primo volume, pieno di avvenimenti di ogni tipo (alcuni anche abbastanza shockanti di cui non dirò nulla!) e i disegni e i colori di pellizzon sono in grado di farvi colare il cervello fuori dalle orecchie tra creature, architetture, macchinari e vestiti tutti stramegacuratissimi in ogni dettaglio.
ammetto che non è sempre facilissimo seguire il corso degli eventi e spesso sono dovuta tornare indietro di qualche pagina per cercare di capire cosa stava succedendo, ma haxa è così bello dal punto di vista grafico che soltanto a sfogliarne le pagine si viene ripagati dalla frustrazione di una narrazione non troppo lineare.
spero che con i prossimi due numeri si possa avere risposta a tutte le domande su questa terra futura dominata dalla magia, intanto cerco di resistere alla tentazione di strappare le pagine, incorniciarle e appendere in giro per casa.
anche questa volta la bagieu racconta con ironia ma senza indorare nessuna pillola, le vite di donne straordinarie che hanno cambiato la storia, che si sono ribellate e sono uscite dallo spazietto che la società aveva ritagliato per loro.
ogni rivoluzione, così come ogni vita, è diversa dall'altra: c'è chi ha dovuto conquistarsi la fiducia degli altri per veder riconosciuto il proprio lavoro di studiosa o di artista ad esempio, e chi ha dovuto letteralmente combattere con le armi in mano contro la mostruosità di chi vede le donne come oggetti e basta. certo, non è facile mettere sullo stesso piano la violenza fisica o le battute sarcastiche sull'essere nata femmina, eppure tutto è riconducibile alla stessa cultura maschilista e patriarcale dalla quale tutte - ognuna a suo modo, nel suo paese, nel suo tempo e contro le leggi con le quali ha dovuto scendere a patti - sono riuscite a liberarsi per portare avanti i propri sogni e le proprie battaglie, quei sogni e quelle battaglie che sembrava dovessero rimanere progetti irrealizzabili solo perché sognati e combattuti da donne.
tutte hanno dimostrato che il pregiudizio questa non è roma da femmine è sempre e comunque una delle più grandi cazzate della storia, che privare una donna delle possibilità che ha qualsiasi uomo non fa che negare all'umanità la possibilità di crescere attraverso le esperienze e le idee di menti grandiose e volontà indomabili.
tutte hanno dimostrato che nessuna regola, nessuna legge, nessun pregiudizio possono fermare l'unica verità che conta, quella che nessuna donna al mondo, in quanto donna, vale meno di un uomo e che spesso è nel sesso debole che si nasconde forza, determinazione, coraggio e fierezza.
spero tantissimo che pénélope bagieu continui a raccontare la storia di queste donne spesso dimenticate dai libri di storia, quella con la s maiuscola, quella che si racconta nelle scuole, quella dei film, quella dell'immaginario comune, e che non sia la sola a farlo: abbiamo sempre più bisogno di conoscere il nostro passato per poter costruire un futuro libero dalla discriminazione, dalla violenza e dai pregiudizi.
(se ve l'eravate perso, qui trovate due parole sul primo volume)
ah, se ve lo siete persi, qui parlavo del primo volume.
la verità sugli assidi prima di al-hillah deve essere dimenticata.
sono riuscita anche a leggere ombre d'acqua, il secondo capitolo di haxa, saga fantasy scritta e disegnata da nicolò pellizzon.
la storia ricomincia dopo due anni dal finale del primo volume, dopo il disastro di jelgava: sophie, claire, aiko e le altre sono ora ufficialmente un gruppo di ricercate e la necessità di mettere in salvo la pelle è ancora più pressante di prima, ma non è il loro solo obiettivo.
il mondo sembra essere molto più complesso di come è stato raccontato, sembra esserci molto di più delle due vie - elementalisti e goetiani - proprio come hanno dimostrato aiko e le altre, capaci di controllare entrambi i tipi di magia.
ma tutto questo deve rimanere segreto, la guerra ai goetiani è sempre più feroce e aiko, più che tutte le altre, è determinata a portare alla luce la verità.
più va avanti il racconto, più i rapporti tra i personaggi si fanno importanti e difficili da gestire: amore, amicizia, fiducia, tradimenti, pellizzon mette in scena tutto il repertorio emotivo legando sempre di più le ragazze della gyangu, sopratutto da quando entra nella loro vita tsisia, ambasciatrice del consorzio dei goetiani, interessati ad avere il gruppo di aiko dalla loro parte in cambio di protezione.
il ritmo narrativo è ancora più frenetico che nel primo volume, pieno di avvenimenti di ogni tipo (alcuni anche abbastanza shockanti di cui non dirò nulla!) e i disegni e i colori di pellizzon sono in grado di farvi colare il cervello fuori dalle orecchie tra creature, architetture, macchinari e vestiti tutti stramegacuratissimi in ogni dettaglio.
ammetto che non è sempre facilissimo seguire il corso degli eventi e spesso sono dovuta tornare indietro di qualche pagina per cercare di capire cosa stava succedendo, ma haxa è così bello dal punto di vista grafico che soltanto a sfogliarne le pagine si viene ripagati dalla frustrazione di una narrazione non troppo lineare.
spero che con i prossimi due numeri si possa avere risposta a tutte le domande su questa terra futura dominata dalla magia, intanto cerco di resistere alla tentazione di strappare le pagine, incorniciarle e appendere in giro per casa.
le ragazze sono forti. ma hanno bisogno di supporto. e per tutte quelle che non hanno nessuno... bé, per loro ci sarò io.il secondo volume di indomite, di pénélope bagieu è uscito già da un po' più di un mese, ma anche per questo ho dovuto pazientare un po' prima di riuscire a leggerlo tutto (ormai con questa storia degli esami vi sto ammorbando da tanto, lo so...), ma la struttura antologica di questo libro è perfetta per una lettura centellinata.
anche questa volta la bagieu racconta con ironia ma senza indorare nessuna pillola, le vite di donne straordinarie che hanno cambiato la storia, che si sono ribellate e sono uscite dallo spazietto che la società aveva ritagliato per loro.
ogni rivoluzione, così come ogni vita, è diversa dall'altra: c'è chi ha dovuto conquistarsi la fiducia degli altri per veder riconosciuto il proprio lavoro di studiosa o di artista ad esempio, e chi ha dovuto letteralmente combattere con le armi in mano contro la mostruosità di chi vede le donne come oggetti e basta. certo, non è facile mettere sullo stesso piano la violenza fisica o le battute sarcastiche sull'essere nata femmina, eppure tutto è riconducibile alla stessa cultura maschilista e patriarcale dalla quale tutte - ognuna a suo modo, nel suo paese, nel suo tempo e contro le leggi con le quali ha dovuto scendere a patti - sono riuscite a liberarsi per portare avanti i propri sogni e le proprie battaglie, quei sogni e quelle battaglie che sembrava dovessero rimanere progetti irrealizzabili solo perché sognati e combattuti da donne.
tutte hanno dimostrato che il pregiudizio questa non è roma da femmine è sempre e comunque una delle più grandi cazzate della storia, che privare una donna delle possibilità che ha qualsiasi uomo non fa che negare all'umanità la possibilità di crescere attraverso le esperienze e le idee di menti grandiose e volontà indomabili.
tutte hanno dimostrato che nessuna regola, nessuna legge, nessun pregiudizio possono fermare l'unica verità che conta, quella che nessuna donna al mondo, in quanto donna, vale meno di un uomo e che spesso è nel sesso debole che si nasconde forza, determinazione, coraggio e fierezza.
spero tantissimo che pénélope bagieu continui a raccontare la storia di queste donne spesso dimenticate dai libri di storia, quella con la s maiuscola, quella che si racconta nelle scuole, quella dei film, quella dell'immaginario comune, e che non sia la sola a farlo: abbiamo sempre più bisogno di conoscere il nostro passato per poter costruire un futuro libero dalla discriminazione, dalla violenza e dai pregiudizi.
(se ve l'eravate perso, qui trovate due parole sul primo volume)
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