tu stai cercando qualcuno, dico bene?
l'ho capito perché i tuoi occhi si perdono spesso tra le folle di persone.
dopo circa un anno dal primo volume di kids with guns torna capitan artiglio e lo fa con un secondo capitolo strepitoso.
non era facile mantenere il livello del primo, ma lui ci riesce egregiamente, continuando una storia fantastica, piena d'azione, di bei personaggi, di misteri e sopratutto ambientata in un mondo pericoloso e violento ma meravigliosamente affascinante, come dicevo nel post di qualche tempo fa.
il primo volume si chiudeva con l'incontro di duke con suo padre, il mitico bill "la morte", capo della banda di criminali che si fa chiamare il mucchio selvaggio.
il secondo comincia proprio da quella scena, mentre gli altri due fratelli, dan e dave, si ritrovano con altri membri della stessa banda a sperimentare i loro nuovi poteri, poteri che, come spiega bill, sono l'oggetto di una ricerca durata tutta la vita.
se dinosauri, cowboy, banditi, alieni e tutto il resto non vi erano ancora bastati, capitan artiglio introduce una nuova dimensione alla sua vicenda, a metà tra storia e mitologia, rileggendo in chiave fantasy il destino toccato agli indiani d'america all'arrivo degli europei nel nuovo continente e spiegando meglio quello che era stato accennato precedentemente riguardo alla popolazione ormai estinta degli xyantu e sopratutto quello che riguarda i sette teschi moloch - che ora sono in possesso dei membri del mucchio selvaggio - e i tre - che danno il loro potere ai tre figli di bill - in cui è custodita la forza della dea madre.
gli xyantu speravano di tramandare la loro forza alle generazioni successive, ma i piani di bill sono decisamente diversi.
nel frattempo la bambina senza nome, sola e alla ricerca di dave - proprio come bill, che ha bisogno di tutti e tre i figli insieme per liberare il potere dei teschi - incontra durante il suo viaggio i suoi primi veri amici: una banda di piccoli selvaggi scatenati capeggiati dalla migliore pistolera in circolazione che ora, oltre ai soliti cacciatori di taglie, deve affrontare di nuovo il cherubino, affamato di vendetta e deciso a salvare la pelle portando a bill la testa della ragazzina che l'ha sconfitto e umiliato.
dopo aver perso suo "padre", essere diventata una ricercata, aver sperimentato la solitudine e il senso di abbandono, la bambina senza nome ha conosciuto l'affetto, l'amicizia, la sensazione bellissima di essere parte di qualcosa solo per poi perdere tutto di colpo, imparando nel peggiore dei modi il significato della parola tradimento.
dal canto suo, dave, raggiunta una sorta di dimensione immateriale, venuto a conoscenza da un vecchio capo xyantu della natura dei suoi poteri e della possibilità di controllarli, decide di riunire i fratelli per cercare di frenare le spaventose ambizioni paterne. ma, come recita il vecchio adagio, la vita è quella cosa che succede mentre sei impegnato a fare piani e il progetto di dave sembra destinato a rivelarsi molto meno fattibile di quanto aveva ipotizzato...
sembra che vi abbia spoilerato tutto ma no, credetemi.
kids with guns ~ tribe ha un ritmo narrativo così furioso che questa è solo, a grandi linee, una vaga idea di quello che succede, raccontata in modo da non rovinarvi i colpi di scena che sono così tanti da farvi venire il mal di testa (se siete delle persone noiose potrebbe anche succedere) o di farvi schizzare in piedi più volte durante la lettura.
i disegni - che erano già assolutamente fantastici nel primo volume - sono ancora più incredibili, pieni di dettagli, di riferimenti alla cultura pop-nerd degli anni '90 e primi 2000, già dalla copertina potete divertirvi a cercare in giro personaggi di dragon ball, pokémon e compagnia cantante.
nell'edizione speciale per i dieci anni di bao publishing poi ci sono, a fine volume, delle pagine extra interessantissime che raccontano proprio l'universo visivo di capitan artiglio e la genesi di kids with guns.
una delle pagine extra (una delle mie preferite!) |
probabilmente ci toccherà aspettare un altro anno prima di vedere la conclusione di questa saga ma, dopo aver superato la prova del secondo volume, credo proprio che non possiamo aspettarci altro che il terzo capolavoro.