lunedì 18 febbraio 2019

settepassi

ti chiamano killer singer perché si dice che la tua voce sia così potente da poter uccidere una persona. cosa c'è di vero?

di giorno operaio in un magazzino di un complesso petrolchimico, di notte front man di una pittoresca rock band, gli strigoi, victor nero / vittorio nerelli ha trent'anni e un tumore che lo ucciderà entro un anno. la sua ragazza l'ha lasciato, incapace di dividere con lui il peso di questo dolore, ma la malattia gli ha concesso il dono di una voce magica, letteralmente: con la sua voce, victor può manipolare, comandare chi lo ascolta.
potrebbe dominare il mondo se solo lo volesse, invece decide di concentrare tutte le sue energie nel tentativo di conquistare la donna di cui si è innamorato.

la morte misteriosa del caporeparto che si è scontrato con victor lo rende improvvisamente oggetto delle attenzioni dei fan della band, che continuano a moltiplicarsi portandoli velocemente al successo e al centro dell'attenzione della rete.

la vicenda altalena tra il crescente successo della band e lo sprofondare di victor nella consapevolezza del suo male e nel suo complicato rapporto con due donne, la vlogger appassionata di musica di cui si è innamorato e la misteriosa istrice, che spesso si sovrappongono - letteralmente - rendendo di fatto esplicito, e di difficile interpretazione, il rapporto che le lega a vicenda e che coinvolge victor.
dallo sfondo emergono spesso le figure degli altri membri della band, a volte come semplici siparietti comici che poco aggiungono alla trama vera e propria, altre come personaggi delle visioni goth/fantasy/rock che le parole di victor evocano.

settepassi è sopratutto, prima di essere un fumetto incentrato sulla musica rock - che pure rimane come colonna sonora, con tanto di playlist a inizio di ogni capitolo - la storia di un amore travagliato e del dramma di una vita al suo limite estremo, a cui forse le divagazioni quasi oniriche che illustrano i testi delle canzoni degli strigoi rubano ingiustamente lo spazio necessario a esprimersi completamente in tutta la sua tragica essenza.
insomma, per quanto siano d'effetto le splashpage con le scene dei concerti e le pagine di ambientazione magico-medievale-gotico con annessi draghi e spadoni, avrei preferito qualche tavola in più dedicata alla vicenda personale di victor, ma ok.


molto acerbi i disegni, anche se già molto ben caratterizzati e con uno stile molto personale ed espressivo. c'è da lavorare un pochino con le anatomie ma ci sono grandi potenzialità. funzionale l'uso della tricromia bianco-nero-viola per rendere al meglio l'atmosfera tra gotico e malinconico.

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