jane austen è considerata una delle più grandi scrittrici al mondo, il suo successo è planetario, la sua fama universale, la sua ispirazione sempre viva. oggi. eppure jane, vissuta in inghilterra a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo e morta a soli quarantuno anni, non ha goduto di fama in vita.
jane austen non è la prima e di certo non sarà l'ultima di quelle grandi personalità che devono aspettare che passi abbastanza tempo dal loro funerale prima che il loro valore venga riconosciuto.
artisti che oggi sono nomi fondamentali per la nostra cultura e che non hanno fatto in tempo a scoprirlo ce ne sono in quantità imbarazzante, e a volte c'è da impazzire all'idea che quelle che sono delle vere e proprie icone per noi, sono state tanto sottovalutate, se non disprezzate, dai loro contemporanei.
la collana per aspera ad astra di hop! edizioni, che raccoglie le biografie di donne straordinarie, scritte da lorenza tonani (qui l'intervista a lorenza) e illustrate da artiste contemporanee, non poteva non dedicare un volume proprio a jane, una delle scrittrici più amate e conosciute di sempre. oggi, appunto, perché in realtà la vita della austen non fu affatto una collezione di glorie e successi, nonostante, come lorenza analizza nel volume, sia stata a tutti gli effetti una silenziosa ma potentissima rivoluzionaria.
settima di otto figli, nata e vissuta in una famiglia borghese, jane ha vissuto una vita modesta e tranquilla, circondata dagli affetti della sua numerosa famiglia (la chiamiamo ancora zia jane proprio per via dei suoi numerosissimi nipoti), non si è mai sposata, ma, da attenta osservatrice quale è della società in cui vive, conosce benissimo l'importanza - praticamente assoluta - che il matrimonio ha per le donne, e la diverte osservare i meccanismi complicati ed evidentissimi che regolano questo gioco fatto più di soldi e interesse che di sentimenti.
la vera rivoluzione di jane non è certo rifiutare un matrimonio: non fa mai nulla di troppo eclatante nella sua vita, non c'è rabbia né sensazionalismo nelle sue scelte, anzi: è una ragazza tranquilla le cui uniche passioni sono i libri, la scrittura, i balli e le passeggiate, probabilmente agli occhi di molti non è che una ragazza come tante, forse solo incapace di scegliersi un buon partito per marito.
è nei suoi racconti, e attraverso le sue protagoniste, che la austen compie qualcosa di assolutamente fuori dalla norma: in una società in cui il matrimonio è un destino imposto, la fine di un gioco fatto di calcoli sui patrimoni, i titoli, le reputazioni delle famiglie, in cui le donne hanno davvero poca possibilità di scelta e possono al massimo augurarsi che non vada a finire troppo male, jane fa scegliere alle sue protagoniste di agire solo sulla base dei loro sentimenti, pensando, più che al benessere economico, alla possibilità di essere felici e padrone - entro dei limiti piuttosto stretti - del proprio destino.
le eroine dei suoi volumi, grazie al buon senso e all'intelligenza, vivono una sorta di educazione sentimentale che permette loro di rimodulare la propria interiorità, divenire donne di "ragione e sentimento", che aggirano le convenzioni sociali e mirano a un buon matrimonio che non sia però privo di amore. la conoscenza e l'esperienza si sostituiscono all'obbligo di aderire a una scelta familiare, a una sorte già decisa.
e le eroine di jane infatti non agiscono mai da sole: nei suoi romanzi la austen mostra dei piccoli universi familiari, microcosmi in cui si riflette il funzionamento dell'intera borghesia inglese: ragnatele di pettegolezzi, occhiate, incontri più o meno fortuiti, feste, balli, passeggiate, visite ai vicini, sempre in compagnia di sorelle, madri, zie, amiche e vicine di casa, tutte - sono sopratutto le donne ad agire in questi casi - intente a favorire questo o quel fidanzamento, a suggerire un buon partito, a sperare in una proposta di matrimonio.
jane sa dipingere, pagina dopo pagina, storia dopo storia, un ritratto ironico ma mai cattivo di una società che vortica costantemente attorno a un unico problema: assicurare alle proprie figlie, attraverso un'unione conveniente, il benessere economico e la rispettabilità sociale, senza mai tenere in conto i sentimenti dei due diretti interessati.
proprio l'analisi delle opere di jane, del suo stile, delle sue tematiche preferite è la parte più affascinante di questa biografia illustrata. lorenza tonani intreccia i fatti della scrittrice con quelli legati alla scrittura, ma in effetti non sarebbe possibile discernere l'una dall'altra: il mondo di jane si riflette delle sue opere tanto quanto queste si nutrono della realtà.
i capitoli si focalizzano tanto sugli eventi strettamente biografici più importanti quanto sul carattere, sulle passioni e sulle opere di jane.
le illustrazioni sono di anna - ninamasina - masini, designer, illustratrice e fondatrice di red boots, etichetta di libri illustrati autoprodotti.
in ogni pagina, con uno stile delicato e ricco di dettagli, racconta la vita di jane, i suoi luoghi, l'atmosfera dell'inghilterra bene di fine '700, le protagoniste dei romanzi e sopratutto lo spirito ironico e intelligente di un'autrice che ancora oggi continua ad appassionarci e emozionarci.
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