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martedì 4 dicembre 2018

nina che disagio | nina day

- sento di non avere più il controllo sulla mia vita.
- ahahahah! ma sentitela! come se lo avessi mai avuto!


avete presente quella storia per cui ogni persona che incontriamo sta combattendo una battaglia di cui non sappiamo niente eccetera eccetera? beh, nina è più che altro impegnata in una guerra infinita che si frammenta momento per momento in una sequela infinita di battaglie campali contro ogni-singola-cosa che le succede durante la giornata.
o se preferite, contro la sua timidezza, il suo senso di inadeguatezza, la sua sensazione di essere sempre al momento sbagliato nel momento sbagliato e per di più con un enorme freccia luminosa che la punta da sopra la testa così che tutti possano rendersi conto di ogni figuraccia che fa.
non so quanto possiate riconoscervi in questa descrizione, ma è inevitabile che tutti più o meno, almeno una volta nella vita (dai, se è stata veramente solo una o siete molto molto giovani, o siete benedetti dagli dei) ci siamo sentiti così, tremendamente a disagio, e sfido chiunque a non aver pensato oh, quanto vorrei essere più sicuro di me, più bravo, quanto avrei voluto rispondere per le rime a quello lì, quanto avrei voluto essere meno imbranato, quanto vorrei essere capace di attaccare bottone con naturalezza... e non vi è mai capitato di confidarvi con un perfetto sconosciuto incontrato un attimo per strada? insomma, non vi confidereste con un'adorabile vecchietta che vi ferma per strada per chiedervi cosa c'è che non va?
beh, questo è quello che succede a nina, non fosse che la vecchietta in questione non è esattamente la tipica vecchietta che poi ricambia il favore raccontandovi per filo e per segno dei suoi problemi di artrosi, anzi.

il giorno dopo una sfilza di fallimenti la nostra wannabe illustratrice (che non è riuscita a trovare un lavoro, né a evitare gli istinti omicidi del cagnolino della sua vicina di casa né meno che mai a parlare con un ragazzi carino senza sembrare una perfetta idiota) si risveglia accanto a... se stessa.
ma una se stessa che della nina originale ha solo l'aspetto: la nuova nina è sicura di sé al limite della sfrontatezza, sa risolvere ogni problema ed è pronta a rendere la vita di nina (quella vera) migliore di quanto lei non abbia mai sperato! yeee! tutto risolto!
oppure... no?

ilaria palleschi esordisce con una storia semplice e divertente che mette in scena un personaggio con cui è facilissimo entrare in empatia: una ragazza timida ma appassionata che trova la sua vera forza in quello che ama, piena di paure e insicurezze che deve imparare a proprie spese che quelle paure e insicurezze non c'è modo (o almeno non un modo sano!) di evitarle, ma che bisogna imparare a conviverci e a ritagliarsi un angolino in cui non lasciarle entrare.
il mondo di nina è colorato, morbido, cartoonesco, molto della storia si gioca sulle espressioni dei volti e sulle sequenze che si rifanno a gag ormai storiche (la scena del cespuglio!), rendendo così nina che disagio un libro adatto a lettori più o meno giovani, ognuno capace di trovare il suo personalissimo livello di lettura.


e per mettere un altro po' nina a disagio, oggi siamo in tanti a parlarne! la trovate anche su bad comics, reading can save us, mmarti nao e fairy with hobbit feet!

mercoledì 7 novembre 2018

tenebre

«in tanti tornano per vedere. i ricordi... ma qui non c'è più niente. bisogna andare via.»

in un qualche tempo non meglio identificato, in una città di cui non conosciamo il nome, un quartiere ormai fatiscente e abbandonato sta per conoscere la sua fine.
il suo nome è futura ma la sua storia ormai si rivolge tutta al passato, come al passato si rivolgono i pensieri e i ricordi dei personaggi che abitano le pagine dei racconti di elia gonella, dieci storie che orbitano tutte - ognuna a suo modo - attorno alle sette torri ormai disabitate di futura.

c'è una ragazza che è tornata nella casa in cui ha vissuto da bambina adesso che suo padre è morto per sbarazzarsi di vecchi oggetti e antichi rancori, e c'è un uomo che resetta la sua vita, cancella le fotografie di un'esistenza che deve lasciarsi alle spalle, una per volta, dicendo addio ai ricordi e a se stesso.
c'è un incontro che riporta un uomo di mezza età a ripensare alla sua infanzia e un bambino che scopre che il suo eroe non è quello che pensava, una donna che rimane avvolta dai ricordi come dentro un maglione che non riesce a scaldarla e un soldato cieco che recupera la vista ma non può più tornare quello che era, c'è un ragazzo che si mantiene a galla nel mare delle sue bugie e che insegue un sogno disperato rivendendo i suoi oggetti usati e una famiglia alle prese con una civetta intrappolata nella canna fumaria di un camino.

in una notte senza nome, a ognuno di loro tocca affrontare i propri fantasmi, le proprie delusioni, paure, quel qualcosa che manca e non tornerà mai più, quello spazio vuoto nell'anima che niente può riempire. è una notte che sembra non finire mai, che si dilata e si espande come un'enorme bolla di buio da cui è difficile intravedere la prossima alba.

le storie di tenebre sono affascinanti, a loro modo inquietanti, scorrono veloci come brevi lampi su dieci vite di cui riusciamo a scorgere solo qualche momento, sicuri che altrove, fuori dalle pagine, lontani da carta e inchiostro e dalle torri ormai scomparse di futura, quelle stesse vite, in chissà quale modo, hanno continuato a scorrere.

lunedì 5 novembre 2018

lucca 2018 ~ riassuntone degli annunci

e finalmente ci siamo!
ecco il riassuntone degli annunci, come sempre non esaustivo, meno che mai oggettivo, poco informativo e tutto basato, nel più arbitrario dei modi, sul mio entusiasmo riguardo i nuovi titoli che leggeremo il prossimo anno.


le prime bellissime notizie arrivano da j-pop che pubblicherà totsukuni no shojo - the girl from the other side. voglio leggerlo dalla prima volta che ho intravisto i disegni e un po' ci avevo perso le speranze visto che me lo aspettavo tra gli annunci dell'anno scorso e ovviamente non c'era.
direi che già questo poteva bastarmi per essere felice, ma sempre j-pop ha annunciato una miniserie che non conoscevo ma che non mi perderò per nulla al mondo: gatti + taiyo matsumoto + louvre... che fai? lo lasci lì? il secondo titolo imperdibile per me è i gatti del louvre (sono solo due volumi).
poi finalmente il tanto atteso card captor sakura clear arc, per star comics, che mi aspettavo per lo scorso anno e quindi era praticamente ovvio che lo annunciassero questa volta.
le due mega sorprese invece me le hanno fatte coconino e dynit: la prima infatti porterà la musica di marie di usamaru furuya, che voglio leggere da almeno più di dieci anni, e per la seconda arriva suiiki, della stessa autrice di mushishi, che avevo letto qualche anno fa in scan e mi piacque parecchio, quindi sono contenta di poterlo avere anche in cartaceo.


my lesbian experience with loneliness (annunciato da j-pop) da anni mi attira e mi respinge al contempo. dalle sinossi sembra interessante, adoro i disegni, ma ho letto commenti totalmente in contrasto tra loro e non so bene cosa pensare.
il fatto che sia un solo volume e che - a dirla tutta - io sia abbastanza di bocca buona quando si tratta di fumetti, mi fa propendere più per il sì che per il no, ma non sono ancora sicurissima al 100%.
discorso simile per lo sfigatto, che arriverà per star comics. adoro i fumetti con i gatti, adoro le strisce, ma quelle giapponesi non mi hanno mai fatto impazzire...
degli annunci planet manga probabilmente prenderò l'artbook di full metal alchemist (anche se costa davvero un botto) in attesa della nuova edizione della serie e atelier of witch hat, di cui avevo intravisto la copertina qualche tempo fa e mi era venuta voglia di leggerlo. sono un po' meno sicura per in questo angolo di mondo, di fumiyo kono, ma più che altro perché costa davvero uno sproposito (26 euro!).
di coconino e dynit, a parte i titoli di cui sopra, terrò d'occhio un po' tutto, aspettando qualche commento prima di decidere, ammetto che non conosco molti dei titoli annunciati e i prezzi altini dei volumi non invogliano poi tanto acquisti a scatola chiusa.


tantissimi no, grazie per me quest'anno, sto cercando sopratutto di comprare meno manga riempiscaffale per concentrarmi su cose più valide, recuperi compresi. quindi skippo felicemente i vari yuri di j-pop (anche se apprezzo molto che abbiano deciso finalmente di portare qualcosa di questo genere), gli horror adolescenziali e non, gli immancabili shounen pieni di tette giganti e gli altrettanto immancabili shoujo pieni di occhioni luccicanti e guanciotte arrossate, i gekiga che - lo so, sarò una persona brutta e gretta - proprio non riescono a piacermi, skippo anche lamù (nonostante il mio profondo amore per la takahashi questo manga proprio non mi ispira) e un po' tutto il resto.
la parola d'ordine per il 2019 è: solo lo stretto indispensabile (non è una sola parola ma va bene lo stesso)


quest'anno in realtà non posso dirmi delusa quasi per nulla, se non per il solito shirayuki hime che risulta ancora disperso e perché in fondo speravo che j-pop annunciasse la ripresa di qualche titolo interrotto (magari da goen... magari himitsu...)


e quindi per me quest'anno è uno dei migliori dal punto di vista degli annunci. poca roba sicura - almeno limitatamente ai manga, so che ci saranno un sacco di nuovi titoli occidentali durante tutto il prossimo anno che mi terranno impegnata (e povera) - ma di cui sono davvero contenta.
e voi? avete già fatto la lista della spesa per il prossimo anno?

mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?

lunedì 22 ottobre 2018

anteprima ~ il ventesimo grado

[dal comunicato stampa]

“Mi tiene sveglia la paura di annegare nel liquido che ogni giorno riempie un po' di più la cavità che sento appena sotto lo sterno”
“Ha la forma di una nuca poggiata sul cuscino e di mani. Le tue sul volante, la mia sulla tua coscia a stringere dolcemente sopra al ginocchio”

Il Ventesimo Grado” è il terzo e ultimo volume presente nella “Trilogia dei Veleni” di Manticora Autoproduzioni, chiudendo il cerchio iniziato da “Malerba” di Lorenza de Luca e perseguito da “Abigail – L'incantevole morte della signorina Goldfinch” di Elena Triolo (alias Carote e Cannella). 
In una città piena di anime ma dalla sconfinata solitudine, una ragazza sopporta la routine nel tentativo di divincolarsi da un amore perduto e idealizzato. Ogni luogo è una sfaccettatura del suo rapporto in frantumi e ogni emozione, per quanto distante, un eco di quelle vissute. I minuti, le ore e i giorni scorrono lenti e si insinuano sotto la sua pelle, avvelenandola.
Ma c'è un solo gesto che affonda le radici alla base del suo dolore:
un sasso lanciato sulla superficie di uno specchio d'acqua.
Un sasso che potrebbe rimbalzare in avanti, come affondare inesorabilmente. 
Creato dalla mente di Ilaria Apostoli e con il suo bianco e nero nervoso, sporco e profondo, “Il Ventesimo Grado” è una poesia ad occhi aperti che scava nel dolore e nella perdita di ciascuno di noi. 
Sarà disponibile in anteprima nella Self Area di Lucca Comics & Games 2018 e in seguito disponibile sullo shop online di Manticora dai primi giorni di novembre. 
L'AUTRICE
Dopo qualche anno passato all'Accademia di Belle Arti, decide di dedicarsi alla produzione fumettistica per conto proprio.
È attiva da qualche anno all'interno del collettivo Gravure, per il quale ha lavorato a tre storie brevi. Ha inoltre lavorato con il collettivo La Legione degli Artisti in “Anatomia dell'adolescenza – Omaggi alle opere di Davide Toffolo” e con Manticora, firmando alcune illustrazioni del calendario “Maison LàLà” e una storia all'interno dell'antologia “2053 – Le nuove acque”. 
“Il ventesimo grado” è il suo terzo progetto con la Manticora.
(voi non avete idea di quanto io sia felice ogni volta che arriva l'annuncio di una nuova opera dei manticori!

venerdì 19 ottobre 2018

stella di mare

caruso... questa storia ha più verità.
purtroppo quella che ho potuto dire è la più assurda delle due.

stefano ha 24 anni, ha mollato l'università e non sa cosa fare della sua vita. non lavora, non ha una fidanzata, nessun progetto, sogno, ambizione.
è bloccato in un attimo eterno in cui nulla sembra cambiare, quando in realtà l'unica cosa che cambia è il tempo che scorre e che trascina con sé tutti gli altri: la gente intorno a stefano vive, giorno dopo giorno, cresce, cambia.
certo, che sia un periodo nero per la nostra generazione è fuor di dubbio, ma c'è altro a bloccare stefano in questo limbo fatto di nulla e di attesa, una ragazza, marina, che conosce fin da quando era bambino, la sua sirena del nord, una creatura misteriosa tanto quanto le mitiche abitanti degli abissi.
marina sembra non esistere per tutto l'anno - niente numeri di telefono, niente contatti social, neppure un indirizzo di posta sulle cartoline che ogni tanto spedisce a stefano - e poi appare all'improvviso, come una sirena tra le onde, per una ventina di giorni a godersi l'estate siciliana e a fare impazzire lui d'amore e di speranza.

mentre il dramma immobile e silenzioso di stefano si consuma tra le pareti della sua camera e la spiaggia dorata della spiaggia di cefalù, un vecchio pescatore, vico, vive le sue giornate tra il molo e il mare. burbero e silenzioso, su di lui tutto il peso di un passato su cui il paese ha ricamato un intreccio complesso di pettegolezzi, voci, stralci di una storia lontana che il tempo non ha saputo cancellare. una storia che parla di un'amicizia tradita e di sirene che rubano gli uomini alle loro donne per trascinarli tra i flutti e non lasciare tornare a galla neppure un corpo da piangere, sirene che anni fa hanno rubato a matilde - la pazza della finestra che spaventa stefano fin da quando era bambino - il suo amato giuseppe, l'amico di vico scomparso in mare in una notte di cui solo l'anziano pescatore conserva il ricordo.


stefano sogna la sua sirena del nord, matilde accoltella le onde e giura vendetta contro i mostri semiumani che le hanno rubato l'amore, vico cerca di catturarne una per mostrare alle malelingue che no, non è stato lui a uccidere il suo amico, che furono le sirene a trascinarlo giù dalla barca e poi nel fondo del mare.

in una cefalù incantevole - solo giulio poteva renderla più bella di quella che è - infiammata dal sole, lambita dalle ombre violacee del tramonto, illuminata dal blu del mare, due anime bloccate in una piega del tempo si incontrano, si riconoscono e in qualche modo si salvano: un ragazzo incapace di vivere il suo futuro, incatenato da una speranza ammaliatrice e ingannevole e un vecchio prigioniero del passato e di un segreto troppo folle da raccontare, più folle persino delle donne pesce che innamorano e uccidono i pescatori.

quello che mi piace da impazzire delle storie di giulio è che lui è un Narratore con la n maiuscola: sa trascinarti nel racconto, riesce a farti entrare nella mente e nel cuore dei suoi personaggi e non importa quanto loro siano diversi da te, quanto il loro vissuto sia differente dal tuo, riesci sempre a entrare in empatia con loro, a sentirli vicini, a vivere le loro vicende come se per qualche momento fossero le tue. con stella di mare, dopo ofelia e basilicò - e le storie brevi i colori del vicino, nel buio fra gli alberi e la fine dell'estate, giulio firma un altro capolavoro della narrativa a fumetti, confermandosi come uno dei migliori autori del panorama contemporaneo italiano.


ne approfitto per ricordare ai lettori palermitani la penultima tappa del tour di presentazioni di stella di mare, oggi alle 18:00 alla feltrinelli!

mercoledì 17 ottobre 2018

commenti randomici a letture randomiche (60) ~ speciale tcbf


ecco il mio bottino-pacchettino da treviso (per il quale ringrazio sempre tantissimo i manticori che sono i miei angeli custodi per le fiere in cui non riesco ad andare ) con i proverbiali pochi (volumi) ma buoni.
treviso per me è per antonomasia la fiera delle autoproduzioni e quindi non potevo che parlarvi di queste (probabilmente se ci fossi andata sarei tornata con molta roba in più, ma spero di poter recuperare alla prossima fiera in cui riuscirò ad andare)

innanzi tutto abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, il nuovo volumetto di casa manticora, questa volta scritto e disegnato da elena triolo, che è esattamente adorabile e cattivissimo proprio la copertina lascia intendere.
niente è più tristemente affollato del funerale di un giovane. e sappiamo quanto la gente si vanti di conoscere personalmente un artista. quindi niente è più affollato del funerale di un giovane artista.
eccoci qui, al funerale della povera abigail, da qualche tempo figlia adottiva dei signori widspeare. giovanissima e talentuosa, cosa può averla condotta così precocemente alla tomba?
elena triolo ci conduce passo per passo alla scoperta degli ultimi, stravolgenti e frenetici giorni di abigail.
abituata a cantare per strada per qualche spicciolo, viene notata da una coppia di raffinati intenditori, lord arthur e lady mabel, che d'impulso, estasiati dalla sua voce, la adottano.
abigail allieta le loro giornate e l'entusiasmo dei due è palpabile: lui non fa che elogiarla, la chiama il mio cardellino, e si prefigura una sfolgorante carriera, lei la porta in giro per lussuose boutique, a comprare vestiti e deliziosi cappellini adornati di uccellini impagliati per il suo debutto in società.
il successo nei teatri arriva presto, il pubblico l'adora... cosa può andare storto?

in linea con malerba, questo secondo volumetto della trilogia dei veleni è il luogo d'incontro perfetto tra le tematiche a tinte fosche care ai manticori e l'ironia di elena triolo (per me lei è un po' la pénélope bagieu italiana). sono davvero felice di questa collaborazione che è già partita benissimo!

la collana duepunti di mammaiuto si arricchisce di un'altra pubblicazione, di nuovo firmata da lorenzo palloni. come con falene, anche questa volta l'atmosfera si fa subito pesante, fin dalla copertina (se è palloni a firmare un disegno simile, dubito molto che si tratti della storia di un allegro carpentiere) e così rimane per tutte e quattro le storie che compongono il volume.
amore, amicizia, famiglia, devozione: sentieri battuti custoditi da belve feroci.
è proprio sul contrasto tra la tenerezza di questi legami e la crudeltà di cui sono capaci i personaggi delle storie la tematica comune che lega i quattro racconti, che una volta indagano di un matrimonio fallito e di una lettera che si comporta come un inquietante copione teatrale, un'altra si soffermano su un camionista presente sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, o su un parchetto di periferia dove l'arrivo di due gemelli trasforma i ragazzini di un intero quartiere, fino all'ultima - probabilmente la più cruda - storia, che da il titolo alla raccolta, dedicata a una vendetta rimandata, per amore, da troppo tempo.

storie velocissime e intense, capaci di tenere fino all'ultimo il lettore con il fiato sospeso, di cui mi piace sempre tantissimo il mondo in cui il testo accompagna i disegni.

per finire, è finalmente stata stampata fanzaghirò, la fanzine ideata da giopota e dedicata alla stranota eroina degli anni '90 che è stata finanziata in crowdfunding qualche mese fa e i cui proventi sono andati in beneficenza alla casa delle donne di bologna.
il risultato è una bellissima raccolta di storie brevi e illustrazioni che si rifanno alla serie della nostra infanzia, questa eroina femminista ai tempi in cui le bambine ribelli e i fumetti sulle donne che hanno fatto la storia ce li sognavamo e il girl power ce lo insegnavano sailor moon e, appunto, di fantaghirò.
alla copertina e alla bella prefazione di giopota seguono opere di un sacco di artisti, più o meno conosciuti:
giulia sagramola, giorgia marras, michele somala nuke, maurizia rubinofrancesco zito, fabio mancini & marco b. buccinova, pablo cammelloflavia biondi & anna ferrarisilvia rocchi, lois, freddie tanto, vittoria macioci, luisa torchio, salvatore callerami, guido fiato, marco albiero, alice girlanda, greta xella, eleonora antonioni, salvatore giommarresi, cristina portolano, alexiel april, noemi gambini, alessandro coppola, la came, jacopo camagni, santamatita, valentina brancati, loris de marco, irene coletto & raffaele sorrentinolorenza de luca, elisa menini, simone d'arminispugnarita petruccioli, alessandro baronciani.

lunedì 15 ottobre 2018

kaleido

in un tempo passato, quando ancora gli esseri viventi non avevano un nome, viveva un gigante completamente verde. nessuno riusciva a capire le sue vere intenzioni. a volte gentile e delicato, altre infantile e dispettoso, altre ancora manifestava una crudeltà senza limiti.
incompreso dagli uomini, decise di scappare verso luoghi sconosciuti...

insomma no, questa non è una storia di pirati, anche se in effetti i pirati ci sono, con tanto di vascello e bandiera con un bel teschio sopra. e ci sono le balene, i mostri marini, i tesori, le avventure e quindi sembra una storia di pirati ma, fidatevi, non lo è. non esattamente.

a sfogliare velocemente kaleido, opera prima di davide bart. salvemini, è impossibile non associare lo stile di quest'opera a quella di jess jacobs (in italia sempre per eris edizioni con safari honeymoon, e così conoscerai l'universo e gli dei e crawl space), ma è più in profondità che la similitudine tra i due autori acquista spessore e si fa ancora più importante: kaleido è una raccolta di storie, di avventure, certo, ma è anche il racconto quasi mistico di vicende che si perdono nella notte dei tempi, che ripercorrono i passi di una creatura incompresa dagli uomini, che agisce secondo una logica e una morale impossibile da riconoscere, che in un lungo viaggio per il mondo acquisisce conoscenza e saggezza, una creatura dietro cui però si cela una storia ancora più antica, vecchia come il tempo stesso: la storia stessa della coscienza, del pensiero, o - se proprio vi piace giocare con le parole e vi va di andare a disturbare le mitografie più conosciute della nostra civiltà - del lògos.


non ci sono dèi nella storia di salvemini, quindi il termine teogonia sarebbe impreciso, e il mondo che fa da sfondo è già bello e creato, quindi anche cosmogonia è fuori luogo, però la sensazione è comunque quella di trovarsi davanti a scene dal sapore mitologico che mostrano momenti fondamentali per la storia dell'universo e dell'uomo, allo svelamento di un segreto quasi misterico che è alla base del concetto stesso di conoscenza, di ragione e dunque di umanità.

sembrerebbe impossibile rendere tutto questo in un fumetto iperpop, eppure è proprio quello che è kaleido (ed è qui che si fa fortissima la somiglianza con jacobs, una somiglianza che non ha niente a che fare con la mancanza di originalità, anzi), un turbinare di immagini che affascinano e di storie che si rincorrono, di verità che si compongono e scompongono, che passano veloci sotto i nostri occhi, brillano - proprio come i coriandoli dentro un caleidoscopio - per un momento e tornano a cambiare forma in un gioco infinito.

ancora una volta eris scova talenti e pubblica un'opera di esordio stratosferica. dal canto nostro, vale la pena di tenere d'occhio davide bart. salvemini e di aspettare i suoi prossimi lavori.

giovedì 11 ottobre 2018

il marito di mio fratello

insomma... le cose stanno così.
mio fratello, che non sentivo da dieci anni, cioè da quanto andò via di casa e si trasferì all'estero, si è sposato con un uomo. questo straniero enorme. poi è morto.
come mi devo rapportare con lui...?! con questo cognato che vedo oggi per la prima volta...

avevo letto fin da subito un sacco di pareri positivi su il marito di mio fratello e posso dire di essere felicissima di averlo recuperato perché era veramente da tanto che un fumetto non mi emozionava così tanto e in modo così forte.
gengoroh tagame è un artista famosissimo per la comunità lgbt+ internazionale, forse un po' meno al di fuori, solitamente avvezzo ad altre tematiche (è famoso per le sue opere a tematica bdsm) ma penso si possa tranquillamente dire che con questa storia sia riuscito a parlare al cuore di chiunque, indipendentemente dalle sue scelte, dalla sua storia, dai suoi amori e che sia riuscito a farlo con estrema semplicità, profondità e delicatezza.

inizialmente, la storia prende una piega un po' troppo didascalica: appena giunto in giappone dal canada, mike è ospite di yaichi, fratello del suo defunto marito, e della piccola kana.
le prime pagine sono tutte incentrate sui luoghi comuni tipici in un paese non esattamente aperto alla diversità: mike è straniero - e come tale ha dei modi di fare un po' troppo espansivi per i giapponesi - ed è gay - cosa che anche se non è apertamente osteggiata, ed è legalmente consentita, non è nemmeno completamente accettata, tant'è che in giappone non è consentito il matrimonio omosessuale, né sono legalmente riconosciute le famiglie arcobaleno.

nonostante yaichi sapesse benissimo che il fratello amasse gli uomini e nonostante probabilmente non penserebbe a se stesso come un omofobo, l'imbarazzo iniziale è palese.
a stemperare la tensione è kana: piccola e ingenua, non riesce a trovare nessuna stranezza nel fatto che il fratello di suo papà - del quale ignorava persino l'esistenza - fosse sposato ad un uomo, ed è affascinata più dall'aspetto diverso, da straniero, di mike - che è un gigante dagli occhi chiari, barbuto e pieno di peli, decisamente diverso dalla maggior parte dei giapponesi - ed entusiasta della sua presenza, che turbata dal suo essere gay.
un po' alla volta così, proprio grazie all'entusiasmo e alla sfacciata curiosità di kana e al carattere aperto e affettuoso di mike, l'atmosfera si fa molto più distesa. zio e nipote legano moltissimo, andando a colmare i vuoti delle loro vite: una mamma assente da un lato e un marito scomparso dall'altro, e anche yaichi comincia a sentirsi sempre più a suo agio, fino a che, in pochi giorni, per i tre sembrerà di essere da sempre parte della stessa famiglia, capaci di condividere con gioia i momenti più semplici e banali giorno per giorno.

attraverso gli eventi della vita quotidiana, tagame dà uno spaccato di una società ancora troppo chiusa e retrograda rispetto a tutto ciò che non è conforme a un determinato modello (che certo però non è la sola, non so quanto in italia possiamo sentirci migliori) e al contempo racconta il riavvicinarsi di una famiglia - e di yaichi alla memoria del fratello, che riesce finalmente a vedere con occhi diversi e a comprendere più di quanto non abbia mai fatto - travolta dall'affetto e dalla spontaneità del nuovo arrivato, auspicando insieme a tutti noi un mondo più aperto, più accogliente e comprensivo.

per quanto a volte possa sembrare un po' retorico, il marito di mio fratello sa affrontare con delicatezza temi importanti (non solo quello dell'omosessualità ma anche, ad esempio, quello dell'elaborazione del lutto) e sa arrivare davvero a tutti, mostrando quanto è semplice, immediata e ovvia l'accettazione di chiunque ci sembri diverso perché, a saper guardare appena sotto la superficie, è facile scoprirlo molto più simile a noi di quanto non avremmo immaginato.