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lunedì 16 luglio 2018

book blog tour "uma del mondo di sotto" III tappa ~ intervista all'autrice

sembrano semplici i desideri, niente più che un piccolo pensiero... "vorrei".
invece...
sono del tutto imprevedibili.

chi di noi non ha mai approfittato di una stella cadente o delle candeline sulla torta di compleanno o di una monetina lanciata in una fondata per esprimere un desiderio?
sognare che ci succeda qualcosa di bello, di ottenere quello che vogliamo, è la cosa più naturale del mondo, vorrei è forse il pensiero più comune e frequente.
succede così anche per uma, una bambina norvegese che vive nell'epoca vichinga insieme alla sua pecorella sukkerspinn e ai suoi genitori adottivi. e ovviamente, quello che più desidera al mondo, è di ritrovare la sua famiglia.
così, quando scopre l'esistenza di un pozzo magico che fa avverare i desideri, uma prova immediatamente a chiedere di poter riabbracciare i suoi genitori.
certamente desiderare è la cosa più naturale e spontanea, ma non sempre i nostri desideri possono avverarsi, bisogna in qualche modo farsene una ragione e andare avanti per la propria strada.
uma invece di arrendersi all'inevitabile non ne vuole proprio sapere: è così che salta dentro il pozzo e scopre il mondo di sotto, sconvolgendo per secoli l'equilibrio di quel regno e dei suoi abitanti.

passa il tempo, scorrono gli anni, il mondo cambia a velocità folle e tutto si trasforma. tutto tranne la rabbia dei ragazzini che desiderano quello che non hanno.
secoli dopo l'avventura di uma, quando non rimane quasi più nulla del suo villaggio, un altro ragazzo - killian - si ritrova ad abitare, dopo un inatteso trasferimento, proprio nello stesso luogo in cui ha vissuto uma. non è affatto felice del trasloco, di aver abbandonato i suoi amici e la sua vita, e sopratutto non è felice della separazione dei suoi genitori.
sembrerebbe che nulla possa legare un adolescente ribelle e arrabbiato del XXI secolo e una bambina vissuta in epoca vichinga, eppure un incontro fortuito non sarà soltanto causa del più sconvolgente colpo di fulmine toccato a killian, ma lo catapulterà in una realtà a metà tra fiaba e incubo.


marta baroni, al suo secondo libro con bao publishing (il primo - al sole come i gatti - è una bellissima guida sentimentale dei quartieri di roma, una topografia dell'infanzia e dell'adolescenza che prende spunto da un incontro casuale su un treno) crea con uma del mondo di sotto un mix tra fantasy, teen drama e romanzo di formazione, con uno stile grafico semplice ma attento ai dettagli, ricco di riferimenti pop e di mostriciattoli kawaii.

scendiamo nel mondo di sotto in compagnia di marta, per scoprire qualcosa in più sulla vicenda di uma e killian e, dopo l'intervista, troverete tutti i dettagli per partecipare al giveaway!


ciao marta e benvenuta su claccalegge!
uma del mondo di sotto è il tuo secondo libro, assai diverso dal primo (al sole come i gatti, edito sempre da bao nel 2015): ci racconti com'è nato?
Rispetto al mio primo libro, che ho scritto più di getto, Uma del mondo di sotto ha avuto una gestazione molto più lunga. Così lunga che l’idea iniziale - quella di un mondo magico nel fondo di un pozzo - arriva proprio da “Al sole come i gatti”! C’era una scena che alla fine ho scartato, in cui volevo raccontare di questo pozzo che tutt’oggi si trova nella mia vecchia scuola. Era l’ossessione di tutti noi bambini, lo chiamavamo “Il pozzo dei desideri”. Volevo moltissimo scrivere una storia young adult, così ho tenuto da parte quest’idea e da lì è nato tutto. È vero che sono due libri molto diversi anche se, senza volerlo, c’è il tema del ricordo e della memoria che li accomuna. Ad oggi sono abbastanza sicura che non tornerò più a fare libri come “Al sole come i gatti”, ma l’autobiografia a fumetti è stato un passo necessario e catartico per me. Devo moltissimo al mio primo libro. Credo che se non avessi scritto quello, oggi non ci sarebbe Uma del mondo di sotto né nient’altro!
uma è una protagonista un po' fuori dagli schemi, lontana da quelle mary sue perfette, buone, che non sbagliano mai un colpo. ci parli di lei?
Da bambina adoravo i cattivi dei film e dei fumetti e mi sono resa conto che è una cosa abbastanza comune a quell’età. Una volta durante un laboratorio un bambino ha chiesto “Ma perché nessuno racconta mai le storie dal punto di vista dei cattivi?” Aveva ragione. È stato divertentissimo. Uma è una protagonista/antagonista. È una bambina che da quando è caduta nel pozzo è diventata immortale. Può esaudire tutti i desideri che vuole. È il personaggio più dispettoso, antipatico e spregevole che sono riuscita a immaginare. E, scopriamo presto, anche il più solo e disperato. Partendo da lei, ho deciso che volevo ribaltare tutti gli archetipi anche per gli altri personaggi principali. Killian non è veramente un eroe e Haper, la ragazza di cui è innamorato, non ha proprio bisogno di essere salvata come sembrerebbe.
il fumetto è stato classificato per un sacco di tempo come roba per bambini, spesso in modo quasi denigratorio, poi ha cominciato a rivolgersi agli adolescenti e agli adulti. negli ultimi tempi si sta tornando a un pubblico di bambini e preadolescenti, proprio come per uma del mondo di sotto. cosa cambia quando scrivi la tua storia sapendo che arriverà tra le mani di ragazzi così giovani?
Io divoro letteralmente tutte le serie tv, i libri e i film per ragazzi. Quindi in un certo senso mi viene facile calarmi in quelle atmosfere, sono quelle che sento più nelle mie corde. Ricordo perfettamente com’era essere un adolescente, quella parte della mia vita è chiarissima nella mia testa, come si vede anche in “Al sole come i gatti”. Ho cercato semplicemente di fare questo, ricordare. La cosa veramente difficile è pensare che la storia deve arrivare a un 13enne, così come a un 17enne. Il target YA comprende una fascia molto vasta e diversa: 12-18. E poi anche i riferimenti culturali sono cambiati. Quello che amavo io da adolescente, loro nemmeno lo conoscono. E viceversa, almeno in parte. In questo senso voglio e devo studiare ancora tantissimo!
nel tuo libro c'è un filone fiabesco che è quello di uma, bambina orfana che sogna di rivedere la sua famiglia e si ritrova in un regno fatato popolato di creature buffe e strane, e uno più adulto e attuale, quello di killian, un adolescente incasinato tra primo amore, litigi familiari e un trasloco in un nuovo paese. un mix letale tra i drammi infantili e quelli che accompagnano l'inizio del diventare adulti: come si combinano due mondi così vicini ma anche così diversi?
Mettere in comunicazione questi due mondi è stato tra i passaggi più belli e delicati della lavorazione. Non volevo rinunciare a nessuno dei due, volevo un mix tra “La storia Infinita” e “Skins”. Qualcosa che mi rappresentasse totalmente. A livello visivo è stato semplice, a livello di scrittura è stata più dura. La chiave è stata concentrarmi sul grande tema del libro, il desiderio. Uma e Killian si incontrano “fisicamente” poco nel libro, ma hanno tutto in comune. Lo stesso desiderio, lo stesso percorso da fare. Sono una lo specchio dell’altro, anche se hanno un’età e un background totalmente diversi. Mi piaceva anche l’idea che così diversi tipi di lettori potevano immedesimarsi. Chi in una bambina, chi in un adolescente.
una cosa che ho apprezzato tantissimo è che nonostante il pubblico di riferimento sia giovane, non hai censurato nulla nella tua storia: ad esempio ci sono ragazzini che fumano e dicono parolacce, e sopratutto manca la classica retorica moraleggiante delle storie educative (ugh!) propriamente dette. secondo te sono i ragazzini di oggi a essere diversi o siamo noi adulti che riusciamo a capirli un po' di più?
Sono diversissimi. Come noi eravamo diversi e i nostri genitori erano diversi, ecc. Non so se si sentono capiti più o meno di quanto ci sentivamo (non)capiti noi. Forse credo che sia pure un po’ un diritto dell’adolescente, non sentirsi capito. Come Killian, con il suo broncio e le sue sigarette fumate male. Deve sbagliare, deve dubitare di tutto, deve essere arrabbiato. Non ha bisogno di una morale, solo di fare esperienza.
da al sole come i gatti a uma del mondo di sotto è molto cambiato anche il tuo stile di disegno. hai degli autori o delle opere in particolare a cui ti ispiri?
Divoro di tutto. Arrivo dai manga, soprattutto shojo. Ancora oggi quando mi capita di rileggere i vecchi fumetti di Ai Yazawa mi rendo conto che tantissimo del mio immaginario parte da lì. E ovviamente, da bambina cresciuta negli anni ’90, tantissimi cartoni giapponesi e i cartoni su Disney Channel. Adoravo “Ricreazione”! Tra gli intramontabili c’è ovviamente Brian Lee O'Malley, in particolare con Scott Pilgrim. Una storia che mi fa dire: “Quanto avrei voluto scriverla io”. Tra gli innamoramenti dell’ultimo anno invece c’è Liz Suburbia, con il suo “Sacred Heart”. Adoro il mondo di Natalie Andrewson, tutte le serie di Cartoon Network e i film di Miyazaki. “The End of The Fucking World” su Netfix mi è piaciuta davvero tanto. Un romanzo bellissimo che ho letto ultimamente è “Parlarne tra amici” di Sally Rooney. La mia rivista di moda preferita era “Fruits”. Potrei andare avanti all’infinito, quindi ecco il mio tumblr dove metto le cose che mi piacciono.
uma del mondo di sotto è una storia molto "cinematografica" (passami il termine), è facile immaginarselo come un film (a me ha fatto pensare molto a quelli dello studio ghibli, nonostante l'ambientazione sia completamente differente). hai mai pensato di sperimentare nel campo dell'animazione?
L’idea mi ha sempre attirato e da poco mi è capitato di lavorare a una serie animata. Si chiama “Verrà Un Giorno” e mi sono occupata dei clean-up e dei colori. È stata un’esperienza divertentissima e devastante. Non so ancora come andrà avanti il progetto e al momento più di tutto voglio fare fumetti, però mai direi mai.
tu sei un'autrice completa, scrivi e disegni le tue storie, ma se ti ritrovassi costretta a dover scegliere di fare solo una delle due cose, a quale non rinunceresti?
OH MIO DIO. 
il tuo primo libro è una sorta di guida sentimentale-popolare di roma, il secondo un fantasy e una storia di formazione... sai già cosa ci aspetta nel tuo prossimo lavoro? 
Al momento ho un po’ di idee in testa ma niente di definito, ma lavorare a Uma del mondo di sotto è stata la conferma che aspettavo. Voglio continuare a fare fumetti per ragazzi. 
ti ringrazio per essere stata in nostra compagnia e ti faccio un mega imboccallupo per i tuoi prossimi lavori! a presto!


book blog & vlog tour e giveaway
5 tappe, dal 11 al 20 luglio 2018!
saranno estratti 3 vincitori o vincitrici tra i partecipanti e ognuno/a di loro vincerà:

  • 1 copia di uma del mondo di sotto
  • 1 set di stickers creati dall'autrice

per partecipare e poter vincere bisogna:

  • mettere mi piace alla pagina facebook bao publishing
  • diventare lettori fissi/seguire i blog/vlog partecipanti
  • commentare tutte le tappe del blog tour
  • compilare il form con i dati (per il giveaway)
  • condividere il blog tour sui social

c'è tempo per partecipare al giveaway dall' 11 al 22 luglio 2018, poi verranno estratti i tre vincitori.


18 commenti:

  1. Bellissima intervista Clacca, questa graphic novel mi ispira sempre di più man mano che ne sento parlare!
    Grazie a questa intervista ho avuto anche l'occasione di conoscere il tuo blog, porti infatti molti contenuti interessantissimi :))
    Grazie ancora <3

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  2. Ho letto l'interessante intervista all'autrice e mi convinco che il suo lavoro sia molto valido. Grazie per la bella tappa del tour. Vorrei aggiungere che in facebook sono: Micaela Catanese mentre in twitter (dove ho condiviso la tappa) sono @micaelacat. Ciao!

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  3. Mi ispira la storia, sono davvero curiosa!
    Di sicuro se fossi l'autrice e mi verrebbe posta la domanda 'a cosa non rinunceresti tra scrivere e illustrare'
    oltre all'OH MIO DIO di crisi iniziale direi illustrare, non potrei farne a meno! Le illustrazioni sono tutto per me.
    Grazie per la bella intervista e la recensione! ♥

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  4. Bellissima recensione! Il fumetto mi ispira moltissimo, adoro la tematica del desiderio e lo stile di disegno mi piace moltissimo!

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  5. Mi ispira davvero molto questa graphic nobel mi piace molto l ambientazione e la trama ovviamente . non ho nessuna graphic novel purtroppo e partecipò al giveaway sperando di vincere una copia! Bellissima recensione ricchissima!!

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  6. Leggendo quest'intervista all'autrice sono ancora più curiosa di leggere questa graphic novel. Voglio vedere se il mix tra “La storia Infinita” e “Skins” è riuscito bene!

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  7. Bellissima recensione, ho capito molto di più anche riguardo alla trama e Uma già la adoro��

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  8. Anch'io come Marta adoro i film di Miyazaki e anche se non sono più una ragazzina tifo quasi sempre per "i cattivi", forse perchè è difficile che siano i protagonisti. Questa intervista mi è piaciuta proprio ^_^ e non vedo l'ora di poter leggere "Uma del mondo di sotto"

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  9. Grazie per l'intervista!
    Comunque "Skins" + "Scott Pilgrim" + "La Storia Infinita" = ❤️

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  10. Wow il fatto che parli di una bambina vivace e particolare mi piace moltissimo! Lavoro con i bambini e una storia come questa potrebbe essermi molto utile se mi troverò di fronte qualcuno fuori dagli schemi :) partecipo molto volentieri al giveaway :D

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  11. Dovrebbe essere davvero una storia bellissima e con un piacevole character design...spero er incrocio le dita...Grazie per l'opportunità 😊

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  12. sempre interessanti e belle le tue interviste agli autori Bao! :)

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  13. Sono curiosissima di leggere il nuovo fumetto di Marta! L'ambientazione fantastica mi ispira un sacco, se poi come scrivi è molto "cinematografico" ancora meglio *__*

    Mafalda

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  14. ti ho appena scoperta tramite il giveaway iniziando a vedere il video di Reading Can Save Us, il tuo blog mi piace un sacco, sia la grafica che gli argomenti che tratti, iscrittissima <3 E wow adoro troppo questa graphic novel, sarebbe stupendo riuscire a vincerla! *_*

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