cominciamo da un libro che ho finito di leggere più di un mese fa, un romanzo che avevo desiderato tantissimo per anni e che poi, al finale, mi ha lasciata con un po' di amaro in bocca.
hugo e rose di bridget foley da all'inizio tutte le promesse per essere un folle viaggio in un mondo fantastico, lontano dalle noie della vita da cui rose, la protagonista, si sente sopraffatta.
da quando ha sei anni, dopo un incidente in bicicletta che la lascia in uno stato comatoso per diversi giorni, rose sogna ogni notte un'isola meravigliosa, dove la sabbia è rosa, dove vivono creature spaventose che solo lei è hugo - l'unico altro abitante umano dell'isola oltre a lei - possono sconfiggere, per liberare tutti gli altri, che sono prigionieri di un palazzo che rimane sempre fisso all'orizzonte, per quanto si provi a raggiungerlo.
sull'isola, rose è sempre giovane, bella, forte, coraggiosa: l'esatto contrario della donna un po' appesantita dall'età e da una vita di scarse soddisfazioni.
l'amore della sua vita, suo marito e padre dei suoi figli, con il passare del tempo, si è andato trasformando in un uomo più devoto alla carriera che alla passione, e l'arrivo di tre figli ha significato la necessità di una sicurezza economica da un lato, e dall'altro una presenza genitoriale fissa. rose ha dovuto rinunciare a qualsiasi ambizione nella sua vita per crescere i suoi figli, e la sua esistenza è un incubo fatto di routine da mamma e casalinga. l'unico momento in cui si sente felice, è con hugo, sull'isola dei suoi sogni.
ma un giorno, per puro caso, ecco che hugo si materializza davanti a lei in carne e ossa: più vecchio e meno atletico che nei suoi sogni, hugo è il solitario impiegato di un fast food, come lei imbottigliato in una vita che è l'opposto di quella che vive ogni notte sull'isola.
da questo momento, tutto prende a sconvolgersi per rose: la presenza reale di hugo rende i suoi sogni qualcosa di più di semplici sogni, e la sua vita qualcosa di molto più complesso di quella di una semplice casalinga che ama perdersi nelle sue fantasie.
senza spoilerare troppo, speravo che alla fine rose riuscisse a riscattarsi da quel ruolo che le va così stretto, riuscisse a trovare un posto suo, senza doversi intendere solo come mamma di o moglie di.
mi è parso che alla fine all'autrice mancasse il coraggio di dire che chiunque può prendersi spazio e tempo per sé, anche fuori dal mondo fantastico dell'immaginazione o dei sogni.
sicuramente però qualcuno con un'indole più realistica della mia saprà apprezzarlo di più...
insomma, poteva essere sicuramente meglio, ma merita una lettura, se vi capita di trovarlo in giro dategli una possibilità!
passando ai fumetti, ho continuato la lettura di moon girl e devil dinosaur, che si conferma una lettura carina, divertente, piacevole e un po' più infantile rispetto a ms. marvel (chiedo perdono, ma sono le uniche due serie marvel che seguo, non saprei fare altri paragoni).
in questo secondo volume (della ristampa in cartonato) la nostra giovanissima eroina si trasforma definitivamente come inumana ma... non è cambiato nulla rispetto a prima.
o almeno così sembra, fino a quando, senza che abbia modo di controllare nulla di tutto questo, non si ritrova nel corpo di devil dinosaur e viceversa.
se la sua vita sociale non era già il massimo, dopo aver cominciato a comportarsi come un lucertolone aggressivo e un po' scemo, per lunella sembra essere arrivata la fine.
a complicare le cose, arriva un giovane kree, mel-varr, dallo spazio che si è messo in testa di impressionare suo padre portandogli un inumano come prigioniero, a testimonianza del suo valore.
e qual è l'inumano in circolazione meno minaccioso e pericoloso? secondo il suo computer è proprio moon girl!
ma anche a quest'età cupido gioca brutti scherzi e mel-varr si prenderà una mega cotta proprio per quella che il destino le ha assegnato come acerrima nemica.
voi ve la immaginate lunella a fare li occhi dolci a un ragazzino venuto dallo spazio?
beh, neanche lei.
questo volume mi ha dato l'impressione di essere una lunga - per quanto divertente - digressione. spero che con il prossimo la storia si sviluppi un po' di più, ma in ogni caso se vi è piaciuto ms. marvel fossi in voi gli darei una possibilità.
se invece, come me, ve lo eravate persi la prima volta (e anche la seconda) adesso non avete proprio più scuse per non leggere ranma ½!
la storia - che è tipo una delle cose più folli e divertenti mai scritte - di ranma saotome, che si trasforma in ragazza quando si bagna di acqua fredda e torna ragazzo con l'acqua calda e del suo fidanzamento fuori da ogni canone con akane tendo e di tutti gli assurdi personaggi che ruotano attorno a loro, la conosciamo tutti, quindi spendo due parole sull'edizione, che credo sia assolutamente perfetta: il formato è quello dei manga un po' più grandicelli (è uguale ad arte), ma è cicciotto il doppio e costa poco più di un manga da libreria (sette eurozzi di copertina, che diventano meno se lo prendete online o se la vostra fumetteria fa sconti).
molto carino anche l'effetto di alternanza lucido/opaco sulla copertina: secondo me star comics qui ha fatto un lavoro con i controfiocchi.
io desideravo collezionare questa serie praticamente da quando andavo al liceo, e per un motivo o per un altro non ci sono mai riuscita, quindi questa nuova edizione mi ha resa iperfelice e mi ha regalato un paio di ore di matte risate.
altra novità (beh, questa volta nuova davvero) che vi straconsiglio di provare è arte, un seinen parecchio particolare, ambientato nella firenze rinascimentale, e che segue le vicende di una giovane nobile visceralmente innamorata della pittura e intenzionata a diventare un'artista.
altra novità (beh, questa volta nuova davvero) che vi straconsiglio di provare è arte, un seinen parecchio particolare, ambientato nella firenze rinascimentale, e che segue le vicende di una giovane nobile visceralmente innamorata della pittura e intenzionata a diventare un'artista.
arte (ok, davvero. si chiama arte. è una roba ridicola e assurda in una storia che per tutto il resto ha un buon livello di verosimiglianza e plausibilità) si ritrova però orfana del padre e alla mercé di una madre che più che insensibile potremmo definirla estremamente pratica: brucia tutti i suoi disegni e le ricorda che il destino di una donna si compie solo nel matrimonio.
furiosa e decisa a non arrendersi, arte chiede a tutte le botteghe di pittori della città di prenderla come apprendista, vedendosi rifiutata e sbeffeggiata proprio perché donna.
l'unico che la mette alla prova è un burbero e affascinante pittore di nome leo (leonardo? leone? leo e basta?), incuriosito da tanta caparbietà che spinge arte a tagliarsi di netto i capelli sulla pubblica piazza, circondata da gente che non la prende sul serio. e anche se riconosce qualche potenzialità nei disegni della giovane, persino leo inizialmente è tentato di vedere in lei solo i capricci di una viziatella che non ha mai dovuto faticare per ottenere qualcosa. ma per arte, dipingere non è solo una passione, ma il modo di affermarsi come essere umano e non sottostare a una cultura che la vuole silenziosa e sottomessa agli ordini di un marito che non ha neppure il diritto di scegliersi.
inizia così questa strana convivenza, tra un uomo amareggiato dalle fatiche della vita e una giovane ingenua piena di speranze, sullo sfondo di una firenze divisa tra la rigidezza delle regole e la voglia di essere curiosa, creativa e rivoluzionaria.
non so quanto possa essere storicamente attendibile, ma di certo questo primo numero è stato parecchio appassionante e io non vedo già l'ora di continuare a seguire le vicende (che dureranno ancora un po', visto che la serie in giappone è arrivata al settimo volume ed è ancora in corso) di questa strana coppia.
e per chiudere in bellezza, c'è lo straconsigliatissimo magritte - questa non è una biografia, del duo campi e zabus, originariamente pubblicato in francia e portato qui in italia dai tipi di coconino press, dedicato ovviamente al pittore surrealista forse più famoso del mondo.
come dice il sottotitolo stesso, questa non è una biografia di magritte, ma un viaggio - ovviamente surreale - di un uomo intrappolato in un cappello attraverso i misteri dell'arte.
infatti, il buon charles singullier, uomo integerrimo, si è permesso il capriccio di comprare una bombetta, un po' vezzosa e fuori moda, al mercato delle pulci, ma una volta messa in testa non riesce più a togliersela.
ma non si tratta di un cappello qualsiasi, forse un po' troppo stretto: è proprio una delle bombette appartenute al celebre pittore belga, non solo caratteristico capo d'abbigliamento ma simbolo reiterato in molti dei suoi quadri.
ma di tutto questo al povero singullier poco importa, lui vuole solo togliersi quel buffo cappello e affrontare la sua imminente promozione: solo che per farlo dovrà svelare il mistero dell'arte di magritte, attraversando come in un sogno i mondi delle sue opere - di cui riviviamo alcune delle più famose e iconiche - e rubando qualche scena alla sua vita privata, mondi che giocano con charles e con noi distorcendo la realtà e annichilendo ogni certezza a beneficio di un mondo immaginifico in cui l'assurdo e la fantasia la fanno da padrone.
Ranma l'ho comprato anche io, non potevo esimermi: finalmente avrò tutta la serie in bella edizione :)
RispondiEliminaè vero che accarezzare quella copertina è tipo una droga? *v*
EliminaRanma alla fine l'ho messo da parte in fumetteria, anche se costicchia 7€ è uno di quei fumetti che voglio da anni!!
RispondiEliminaArte mi è piaciuto, soprattutto per l'atmosfera e il background storico in cui è collocata la vicenda. L'unica cosa che davvero mi infastidisce sono i nomi di Arte e Leo, che come dici tu fa a pugni con tutto il resto XD (poi ho una passione per i nomi fighi storici quindi sono un po' delusa DX)
la cosa dei nomi la perdono giusto perché immagino che sia fatto in buona fede X°D magari per loro sono più facili così! però sì, sono un po' ridicoli...
Eliminaranma secondo me ha un prezzo conveniente, se tieni conto che è grosso quando due volumetti normali costa meno di quanto sarebbe stato se avessero fatto un'edizione con il solito numero di pagine al solito presso da edicola (insomma una roba tipo 7,00 invece di 8.60), quindi piangiamo con un occhio XD
Arte mi attende in fumetteria e dopo questo commento la voglia di leggerlo mi è salita ulteriormente *-*
RispondiEliminaPS il nome della protagonista... è un diminutivo!
E' ispirata ad Artemisia Gentileschi, pittrice realmente esistita ^^
Hugo e Rose... mi attira da eoni :P non disdegno i finali amari, penso potrà piacermi in toto
oh, il collegamento con artemisia non l'avevo fatto, sopratutto per via delle vicende familiari: artemisia era orfana di madre e viveva con il padre pittore, che era molto orgoglioso del talento della figlia, mentre in questa storia va tutto a contrario, arte è orfana di padre e sua madre non la vuole affatto come pittrice...
Eliminaperò mi sa che per il nome è potrebbe davvero rifarsi ad artemisia, in effetti è una delle pittrici più conosciute in tutto il mondo del suo periodo ^_^
grazie per avermelo fatto notare!
hugo e rose non ha un finale veramente amaro, anzi, è troppo happy ending, troppo vissero tutti (quasi) felici e contenti... insomma, non è triste è troppo poco coraggioso, si ritorna troppo all'ordine costituito delle cose e, boh, mi aspettavo qualcosa di più forte! però se lo leggi poi fammi sapere a te come pare ^_^