da treviso ho portato un bel bottino, ma vi confido che uno dei libri che mi è piaciuto di più è virginia, la biografia illustrata di virginia woolf, scritta da lorenza tonani e illustrata da lucrèce (che ha, tra le altre cose, collaborato anche con il gruppo manticora per maison là là), che fa parte di un progetto più ampio: la collana per aspera ad astra (attraverso le asperità, fino alle stelle), con la quale hop! edizioni propone biografie di donne straordinarie che hanno, con il loro talento e la loro passione, rivoluzionato il nostro mondo e la nostra storia.
virginia, nonostante (come tutte le opere della collana) sia indirizzato anche a un pubblico giovanissimo, non ci risparmia nulla della storia della celebre scrittrice inglese: lorenza, con uno stile semplice ma appassionante, racconta ogni aspetto della complicata esistenza di virginia woolf, da un lato il suo genio, la sua intelligenza fuori dal comune, la sua caparbietà e la voglia di non essere solo una donna, destinata a un'educazione da moglie devota e madre affettuosa.
ci parla del desiderio di virginia di scrivere e della ricerca continua al fine di migliorarsi come intellettuale, ci descrive la storia della sua famiglia, il dolore della perdita, i legami profondi con alcuni dei suoi fratelli e in particolare con sua sorella vanessa, pittrice e sua grande amica.
fuori dalla cerchia dei parenti, la famiglia di virginia saranno i circoli che creerà con altri intellettuali del suo periodo, e sopratutto suo marito, con cui contrae un matrimonio fondato - più che sulla passione o sull'interesse - sulla comunanza di idee e sul reciproco rispetto di due individui dediti alle lettere, e legati da un affetto sincero.
virginia ha lo sguardo di una donna forte, sa mettere a tacere chiunque tenti di metterla in difficoltà, non ha paura di come la gente possa giudicarla in quanto donna fuori da ogni schema, ma ha un animo fragile, al contempo così grande e potente che sembra quasi non poter essere contenuto in quel corpo magro e pallido che lucrèce ha saputo rappresentare con incredibile eleganza e malinconia, regalandole i toni delicati di un bosco autunnale.
entrambe, con queste pagine in cui testo e illustrazioni si fondono in un tutto indivisibile e simbiotico, ci consegnano una virginia dagli occhi intelligenti, spalancati su quel mondo che vuole osservare e raccontare, forte abbastanza da rovesciare l'idea stessa di educazione femminile, da superare pregiudizi e cattiverie, da rifiutare le più comuni imposizioni sociali, ma al contempo debole e disperata davanti alle perdite, al dolore, alla paura di non riuscire a raggiungere e superare le proprie ambizioni: un genio rivoluzionario e insieme una donna incline alla tristezza, virginia ci rimane impressa nel cuore per sempre.
insomma, penso sia chiaro che questo libro mi ha entusiasmato tantissimo, non vedo l'ora che escano i prossimi due titoli (sopratutto frida, mi piace moltissimo!), ma spero di riuscire a recuperare anche gli altri già usciti, così da scoprire qualcosa di più su queste donne straordinarie.
intanto vi lascio alle parole di lorenza che ci racconta qualcosa di più su questa collana e sui progetti futuri! buona lettura!
ciao lorenza e benvenuta su claccalegge!
ci racconti la genesi della collana per aspera ad astra?
Buongiorno a te Claudia e ai lettori.
Come spesso mi succede nella progettazione di una collana, parto da un'intuizione, qualcosa che mi colpisce e vedendo la quale inizio a immaginare nuovi scenari. Come sai Hop! è una casa editrice a vocazione "femminile", intendendo con questa espressione non necessariamente rivendicazioni femministe estreme, ma semplicemente una sensibilità a tematiche più vicine alle donne, che le donne possono "raccontare" con particolare attenzione e cura. Nella creazione della collana #Perasperaadastra sono partita guardando Lei. Vivian Maier di Cinzia Ghigliano, pubblicato da Orecchio Acerbo. Ho pensato che avrei voluto raccontare per immagini la storia di un'altra fotografa, Diane Arbus, ma non in 32 pagine, bensì in molte più tavole e con più testo.
Creare insomma una nuova frontiera del picture book, per un pubblico un po' più adulto, dai 12 anni in su, che potesse approfondire la storia del personaggio per testo e immagini. Quello che ne è poi derivato è una collana di picture book per adolescenti che piace agli adulti, i quali considerano questi libri come degli art book da sfogliare e risfogliare per la bellezza delle immagini.
Le illustratrici sono state straordinarie.
ne avevamo già parlato al tcbf, ma vorrei riprendere il discorso anche qui: sulle copertine di questi libri è presente sempre solo il nome dell'illustratrice, mentre il tuo è scritto solo dentro, tra i credits dell'opera. è una scelta sicuramente fuori dal comune, ci spieghi come mai hai preso questa decisione?
Sì, è vero, ma è una diretta conseguenza della scelta editoriale. Come specificato nella quarta di copertina sono vite illustrate. I testi, di cui sono autrice, sono al "servizio" delle immagini che giocano la parte del leone. L'emozione passa attraverso le immagini e, per questo, alla bravura delle illustratrici è riservato il posto d'onore. Ho anche voluto rovesciare un cliché che circolava anni fa: nel caso di biografie romanzate con illustrazioni o in generale di romanzi per ragazzi con illustrazioni, spesso il nome dell'illustratore era citato solo nel colophon o nel frontespizio e il nome dell'autore dei testi in copertina. Avendo rovesciato il rapporto di rilevanza testo/immagini, ho pensato di rovesciare anche quella tradizione.
le donne di cui ci parli vengono da mondi e tempi diversi: attrici, cantanti, scrittrici, stiliste, pittrici... qual è il criterio di selezione che ti ha portato a scegliere proprio loro?
Certo guardando i titoli della collana, può sorgere spontanea la domanda: cosa lega Madonna a Virginia Woolf? La risposta è proprio il #Perasperaadastra. Tutte queste donne sono entrate nella storia per aver portato importanti innovazioni nel loro ambito professionale: Madonna è la prima vera popstar, la Callas ha cambiato il melodramma con la sua interpretazione attoriale drammatica, Audrey Hepburn ha sgominato le pin-up anni Cinquanta nel cinema americano, Virginia Woolf ha cambiato il romanzo sostituendo alla trama le impressioni, Frida Kahlo è stata la pittrice che ha introdotto l'autobiografismo come materia privilegiata, trattandolo con uno stile unico, Coco Chanel ha cambiato il concetto di eleganza. Tutte, tutte indistintamente, hanno avuto un'infanzia minata da fatti davvero tragici, spesso sconosciuti ai più, e, dopo tanta sofferenza, hanno riversato tutto il loro impegno nella realizzazione personale, professionale. Solo con una dedizione costante, indefessa, tra ascese e cadute, sono diventate veri e propri miti. Mi piacerebbe che le tredicenni, le quindicenni, le ragazze insomma, leggessero queste storie e che, proprio guardando queste immagini evocative ed empatiche, si affezionassero a figure tanto esemplari.
e invece come sono state scelte le illustratrici che hanno dato vita volume per volume alle storie che ci racconti?
Forse la parte più bella del mio lavoro, in una casa editrice che raramente pubblica manoscritti che riceve ma che invece costruisce progetti puntando sulla collaborazione con gli illustratori, è proprio cercare le persone giuste al momento giusto. Come già successo per La fine dell'amore. Graphic short stories, progetto per il quale gli autori delle tredici storie erano stati scelti sulla base dell'affinità stile personale/racconto da interpretare, anche in questo caso sono andata a caccia di chi secondo me poteva meglio rappresentare quel particolare personaggio per vocazione, temperamento artistico, formazione. Lucrèce è Virginia, Roberta Zeta è Audrey, Sylvia K è Madonna, Amalia Mora è la Callas. Cambiando i fattori il risultato sarebbe sicuramente cambiato, molto in peggio! Sono molto soddisfatta degli esiti. Parlando con le autrici, poi, ho potuto riscontrare come ognuna, lavorando al personaggio, si sia veramente lasciata coinvolgere dalla storia da rappresentare e dall'essenza di queste figure.
è successo che, al contrario, un'illustratrice ti abbia contattato per realizzare uno di questi libri, magari raccontando di un personaggio che ammirava in modo particolare?
La collana ha portato attenzione alla nostra casa editrice e ricevo diverse proposte di portfolio che sono in qualche modo correlabili al progetto. Ho ricevuto una proposta per un personaggio in particolare, ma ancora non so se mi convince fino in fondo in connesione a questa collana.
Non mancano suggerimenti in rete e richieste del pubblico. Poi bisogna valutare tutta una serie di aspetti, come i numeri complessivi da realizzare per questo progetto (che vorrei infiniti naturalmente), il possibile impatto del personaggio sul pubblico etc.
tu ti occupi, oltre che del coordinamento della collana, anche della scrittura dei testi, ma collabori anche con le illustratrici sulla scelta del mood dei vari volumi (ad esempio la scelta delle palette cromatiche o di quali momenti particolari della vita di queste donne straordinarie rappresentare)?
Per diversi anni sono stata curatrice di mostre d'arte e mi sono abituata a creare percorsi espositivi che avessere un senso compiuto, un fil rouge che legasse le opere nelle diverse sezioni, e a immaginare per la didattica in mostra dei focus su singole opere. Ho allora lavorato, anche in questo caso, alla costruzione delle storie immaginando 40 momenti fondamentali nella vita di queste donne, i momenti da rappresentare, e concependo i testi come didascalie lunghe che servissero a entrare in legame con l'immagine, da leggere a piacere, prima o dopo rispetto al momento in cui lo sguardo si sofferma sui dettagli della tavola. Ho quindi consegnato alle autrici i testi con le 40 tappe da rappresentare. Le autrici mi hanno fatto le loro proposte, attraverso storyboard o bozze singole, su come intendevano raffigurare quei momenti. Ho lasciato alla loro ispirazione molta libertà, correggendo solo le intenzioni quando mi sembravano troppo lontane dal testo o da quello che secondo me era necessario rappresentare per far comprendere davvero il personaggio in quella fase della vita. Ma è successo davvero poche volte. Totale libertà invece su scelte cromatiche e organizzazione della palette.
nella collana sono già state pubblicate le biografie di madonna, audrey hepburn, maria callas, virginia woolf e a breve usciranno quelle di frida e coco chanel: sai già quali altri personaggi arricchiranno la collana in futuro? e magari con quali disegnatrici vorresti collaborare?
Non ti svelo tutto ma sicuramente non mancherà la zia Jane (Jane Austen) e mi piacerebbe molto lavorare alla biografia di Marina Abramovic. Tra le illustratrici corteggio Monica Barengo: vedremo perché è molto impegnata in questo periodo. Sto tenendo d'occhio Nadia Sgaramella.
possiamo dire che, anche se in modi diversi, tutti i titoli di hop! edizioni esplorano una realtà prettamente femminile, a volte con ironia (ad esempio con la trilogia di joséphine), altre volte - ed è questo il caso di per aspera ad astra - in modo più "serio". come definiresti la tua casa editrice nell'ottica di questa rinascita della coscienza femminista nell'epoca di internet e dei social?
Come dicevo in apertura di intervista non è nostra intenzione fare pura rivendicazione di genere. Intendo il "femminile" di Hop! molto più vicino ad alcuni concetti espressi nel saggio di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé. La rivendicazione tout court può essere fonte di un'animosità ben lontana dalle nostre corde. Viceversa è innegabile che tra uomini e donne la sensibilità sia diversa e il risultato narrativo anche. In Hop! siamo attente a tematiche che riguardano le donne: che si tratti del make up (e i suoi cliché visti in modo ironico) o di tematiche serie come l'aborto clandestino di Sotto, la violenza contro le donne di 7° Piano e ancora la faticosa affermazione professionale raccontate nella collana #Perasperaadastra, è sempre l'universo femminile che ci piace raccontare. Fatto che non vieta che siano anche autori uomini a lavorare per noi, quando riteniamo che il tema sia meglio affrontabile da un punto di vista maschile. Per esempio nella prossima uscita La Casa Tellier, sulle case chiuse ottocentesche, uno sguardo un po' alla Toulouse Lautrec un po' alla Fabrizio De André, era preferibile.
c'è un personaggio femminile - storico o attuale - più "difficile" di cui vorresti scrivere la storia? ed eventualmente da quale artista ti piacerebbe venisse illustrata la sua biografia?
Sì, ne ho già accennato: Diane Arbus. Il personaggio è difficile. Rimane lì, a bagnomaria. Vedremo.
so che in questa collana verranno pubblicate solo storie di persone realmente esistite o esistenti, ma se dovessi scegliere di scrivere la biografia di un personaggio inventato, rubato alla letteratura o al cinema (ma anche all'opera, ai fumetti, alle serie tv eccetera) di chi vorresti raccontarci?
Allora... un'idea c'è ma è top secret. Vorrei raccontare un personaggio di una serie TV giocando tra ruolo interpretato e attrice protagonista. Sono strettamente legate. Tempo al tempo e se sarà lo saprai in anteprima.
ti ringrazio tantissimo per il tuo tempo e mentre aspetto con impazienza la biografia di frida (che adoro follemente!) ti faccio tutti gli imboccallupo possibili per questo meraviglioso progetto! ♥
Grazie mille a te!
Nessun commento:
Posta un commento