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sabato 3 giugno 2017

plume

storie brevi e brevissime compongono plume, storie claustrofobiche e piene di ogni sorta di malessere, di uomini grotteschi e spigolosi, di colori sporchi e macchie, di poesie arrabbiate e disperate.


morte, pulsioni sessuali, religione, malattia, solitudine: sotto l'ala del corvo della copertina si raccolgono gli aspetti più cupi dell'esistenza, le sue assurdità e i suoi dolori.
c'è, come un filo che collega tutte le storie, una sorta di rabbia inespressa, un'aggressività contenuta in una bolla di tristezza.

alcune storie sono davvero esageratamente disturbanti, al limite del fastidioso (l'ospite forse è quella che proprio non sono riuscita a tollerare), altre sono - a mio modestissimo avviso - più riuscite, come apocalypse pending, il criso di carne e plume - untitled.

nella prefazione del volume, marco taddei scrive: "se è vero che ogni bestemmia è una preghiera, la preghiera di un uomo disperato che invoca l'aiuto di dio che non sopraggiunge mai, allora ognuna di queste storie, storie di odio, orrore, malessere, sono, viste in controluce, storie di profondo amore".
non so fino a che punto si possa parlare di un qualche tipo di amore o di celebrazione della vita in questi racconti, ma è certo che il loro effetto è in qualche modo catartico, al modo in cui lo era inizialmente il teatro: attraverso questo dolore, attraverso le bassezze di questi personaggi, attraverso questo odio e questo orrore, è facile sfogare il proprio dolore e il proprio odio e il proprio orrore, inoltrarsi tra il grigio floscio della carne e lo stantio degli spazi sempre chiusi, guardare in faccia quello che siamo soliti ignorare per uscirne poi respirando come fosse la prima volta.


plume è tutto fuorché un volume facile: raccoglie storie scritte in tanti anni, è - per la sua natura di raccolta di racconti a fumetti - un azzardo editoriale, ed è sopratutto un fortissimo pugno allo stomaco di chi legge, disturbante nelle immagini e nelle parole, prova che se davvero ancora l'arte può turbare e scuotere, ci sono modi migliori per farlo delle mucche segate in due parti, ma che questo tipo di comunicazione, così estrema e provocante, non può arrivare a tutti.

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