siamo all'ultima tappa del blogtour organizzato da bao publishing e dedicato a residenza arcadia di daniel cuello, e concludiamo in bellezza in compagnia di daniel che ci ha concesso un'interessante (e divertente!) intervista.
in fondo al post trovate tutte le informazioni utili per partecipare al giveaway e vincere una copia del libro e il vostro ritratto realizzato in digitale (oh, a me piacerebbe assai vedermi cuellizzata!)
pensavate di trovare subito l'intervista e ciao, che ho fretta?
scordatevelo proprio, residenza arcadia è un libro che meriterebbe svariate ore di chiacchiere, preferibilmente in buona compagnia, umana e alcolica, ma non potendovi invitare tutti per una birra rimediamo qui.
sicuramente daniel cuello lo conoscete tutti, sui social è famoso da tempo (ne parliamo meglio poi insieme a lui) e l'annuncio di residenza arcadia è stato fonte di tantissimo hype.
le aspettative erano alte ma daniel ha saputo scrivere e disegnare qualcosa che le ha superate di gran lunga, tirando fuori dal cappello un libro che mischia, al suo ben noto umorismo, qualcosa di più serio e cupo. poteva essere una semplice storia di demenze senili e fissazioni da che ci vuoi fare è l'età, invece a un certo punto, senza avvisare nessuno, la storia vira bruscamente e sembra tirare al povero, ingenuo lettore un poderoso cazzotto in pieno stomaco.
l'azione si svolge tutta all'interno della residenza arcadia che da il titolo al romanzo, uno stabile elegante abitato da alcuni adorabili vecchini. in seguito a un incidente, uno degli appartamenti rimane sfitto, ma solo per il tempo necessario affinché arrivi la notizia che dei nuovi vicini stanno per affittarlo. è un attimo perché si scateni il putiferio: noi quelli non li vogliamo qui!
questo è il grido di battaglia con cui tutti gli inquilini del palazzo appianano antipatie e dissapori vecchi di anni e anni e si alleano insieme per impedire che quelli diventino i loro nuovi vicini.
tra una rampa di scale e l'altra, si svelano antichi ricordi e vecchi dolori, mentre scopriamo le nuove fissazioni dei rugosi abitanti del palazzo: chi passa il tempo a fare foto da pubblicare online, chi si sente costantemente in pericolo proprio per colpa di quelle foto, chi riceve della posta piuttosto bizzarra e chi non vede l'ora di farsi gli affari degli altri.
poco per volta ci rendiamo conto che la residenza arcadia e i suoi abitanti non si trovano nella nostra epoca, ma in una sorta di futuro prossimo in odore di distopia, in un paese che non conosce elezioni e che è regolato da un regime militare che rimarrà quasi sempre poco più che un'ombra sfuggente, al limite estremo del nostro campo visivo...
residenza arcadia lo leggerete ridendo, sconvolgendovi, tirando su col naso per non mettervi a piangere e magari provando a pensare alle cose in modo diverso da come fate sempre.
ciao daniel, benvenuto su claccalegge e grazie mille per la tua disponibilità!
tu sei molto famoso su internet e sopratutto sui social come vignettista e illustratore, come hai vissuto questa tua prima trasformazione "ufficiale" in autore completo?
Ciao Claudia e a tutti quelli che leggono! ;) Penso che si dovrebbe riconsiderare il concetto di autore che pubblica online. Il supporto sul quale si pubblica non determina la completezza o meno di un autore. Io ad esempio disegnavo storie (lunghe e brevi) e vignette da molto prima di approdare sui social. Internet è solo un mezzo, con opportunità e difficoltà come ogni altro canale.
la storia di residenza arcadia è molto particolare e ha degli sviluppi inaspettati. da cosa è nata l'idea che ne sta alla base?
Penso sia un po' la risposta all'attuale clima internazionale. In Europa si sono riversate tantissime persone in cerca di una vita migliore e questo ha scatenato molta paura, discriminazione e intolleranza. Ma io non volevo parlare di "quel" diverso, o meglio, volevo che il diverso fosse più ampio, più universale, e per farlo dovevo concentrarmi su chi al contrario si sente dal "lato" giusto. Le cause cambiano, ma la reazione è sempre la stessa.
ci racconti come sono nati i personaggi di questo romanzo? il loro aspetto e/o il loro carattere, sono stati ispirati da qualcuno che conosci? (non glielo riveleremo, promesso)
Alcuni sì, sono ispirati a persone realmente esistenti, anche se solo alla lontana. Mi piace "rubare" le persone che vedo in giro o quelle di cui sento parlare. Se vedo un personaggio buffo per strada WHOOM preso, me lo porto a casa. Altri personaggi, invece, li ho inventati di sana pianta, c'è sempre bisogno di entrambe le cose, realtà e immaginazione.
a proposito dei vecchietti di residenza arcadia, nonostante la loro venerdanda età, anche loro si ritrovano spesso a smanettare con gli smartphone, sopratutto emilio, con la sua ossessione per la condivisione di foto. questo, inevitabilmente, mi riporta alle tue vignette che raccontano - in modo geniale ed esilarante - la nostra dipendenza dai social e, di conseguenza, l'alienazione dalla vera socializzazione, che sono temi che mi pare ti siano cari.
tralasciando le scontate ed abusate critiche in merito ai buongiornissimo kaffè e tutto il resto, quanto hanno influito i social, e tutto quello che ne deriva, sulla tua carriera?
Beh sì, tanto, indubbiamente. Come dicevo prima, i social sono un mezzo, nel mio caso li ho usati non solo per divertimento personale, ma anche per farmi pubblicità. La cosa che più mi piace è l'integrazione con la gente che mi segue. Cerco di rispondere a tutti i commenti, anche solo con un emoji, ma sono sempre indietro. Dovrei chiedere a Morandi di darmi una mano :D
i protagonisti di questo libro sono tutti piuttosto attempati, ma già altre volte hai usato questi adorabili (ugh) e grinzosi vecchietti nelle tue vignette (ogni volta che penso a quella sugli sconti rido da sola), ma perché proprio i vecchietti?
Non c'è un vero e proprio motivo, non a livello consapevole almeno. Ricordo di aver sempre disegnato vecchietti, mi piace riempire di linee i volti che disegno. Poi inevitabilmente quelle linee diventano rughe. Se conosci uno psicologo chiediglielo, help!
questa domanda è difficile perché è molto a rischio spoiler, ma quando ho visto i tuoi soldati, ho subito pensato che fossero visivamente un mix tra alien (la testa è più piccolina, ok) e i soldati dell'isis di kobane calling. questa sorta di sintesi grafica – di cui è chiaro il significato – è stata immediata? sono nati così, spaventose ombre tutte uguali, o avevi altre idee in mente?
No no, è stata una cosa che ho voluto fin da subito. Volevo che queste figure fossero semplici, come dici tu, ma al tempo stesso minacciose. Indefinite, come molte parti della storia. Il rischio spoiler è grande, sì, mi fermo qui.
residenza arcadia inizia con quel tono leggero e divertente a cui ci hai fatto abituare, ma dopo un po' il registro cambia completamente ed è immediato spostarlo dalla casella "commedia" a quella "drammatico". insomma, ci hai svelato un daniel cuello che non ci si aspettava e che mi ha piacevolmente sorpreso. ma ti è mai venuto il dubbio che i tuoi fan, quelli che ti seguono su facebook e twitter, avrebbero potuto anche reagire male a questo cambiamento?
No, non era una cosa che mi spaventava. Sicuramente molti si aspettavano una storia più leggera, e qualcuno ci sarà pure rimasto male. Ma io in realtà volevo proprio far coesistere le due cose. Volevo dimostrare che sì, posso fare vignette comiche fini a se stesse, ma posso anche sviluppare storie più serie, pur mantenendo lo stile ironico e grottesco per cui sono conosciuto.
(fonte) |
preferisci disegnare "a memoria" o usare dei modelli (foto, cartoline, burattini, smorfie allo specchio ecc.)?
Di solito vado a memoria, il mio stile me lo permette. Però ogni tanto ci sono delle situazioni in cui mi torna utile anche avere un modello (ho un sacco di foto delle mie mani che impugnano tazze, fogli o che mi grattano la testa... ahhh i selfie che meraviglia).
quando disegni una tavola, qual è la parte che preferisci e quale quella che invece trovi più difficile o magari noiosa?
La parte più difficile è sicuramente la matita, quando il foglio è bianco. Ci posso litigare per ore. Poi passo ai colori ed è la parte più noiosa. Forse perché più ripetitiva. E poi passo alle ombre, quello è amore puro, le ombre sono fondamentali per me.
chi legge residenza arcadia senza conoscerti plausibilmente non immagina che è la prima volta che sceneggi una storia così lunga (non ci credo nemmeno io!). hai mai pensato di lavorare anche solo come sceneggiatore? e se sì, a chi ti piacerebbe affidare il ruolo di disegnatore/disegnatrice?
In realtà non c'ho mai pensato. Ho sempre lavorato da solo occupandomi di testi e disegni. Sarebbe molto difficile per me delegare il disegno a qualcun altro, non perché non mi fidi delle capacità altrui, è pieno di disegnatori mostruosamente bravi là fuori, ma solo perché non saprei bene come farlo. Dovrebbero avere molta pazienza per capire le mie indicazioni (certe volte non mi capisco nemmeno io).
non è la prima volta che lavori con un editore (penso che devo assolutamente recuperare i dizionari delle serie tv, mannaggia), ma questa volta hai dovuto affidare a bao publishing una storia lunga che, come dicevamo prima, è completamente una tua creazione. come è stato lavorare con bao?
Ho mandato loro delle proposte, brevi soggetti da 2/3 paragrafi l'uno che a loro sono piaciuti. Una volta accordatici sul soggetto più interessante, ho iniziato a lavorarci. Mi hanno lasciato molta libertà, e non è una cosa scontata. Mi è piaciuta la loro professionalità e serietà, e anche queste non sono cose scontate.
che consiglio daresti a chi sta iniziando o vorrebbe iniziare la sua carriera da fumettista, vignettista o illustratore?
Farsi un mazzo tanto! E non arrendersi. Io tuttora lotto contro le "avversità" della vita, come chiunque (il Beluga magico) ma c'ho una testa tremendamente dura e non ho mai voluto lasciarmi alle spalle questo sogno. E il Beluga me ne ha portata tanta di roba, eh.
quali sono i tuoi prossimi progetti? ovviamente noi adesso ci aspettiamo una cascata di fumetti, ma siamo curiosi di sapere anche se ci sarà qualcosa di nuovo a cui lavorerai come illustratore.
Tanta roba :) c'ho la testa intasata. Ma preferisco far riposare un po' quelle idee, voglio essere sicuro di ogni passaggio prima di partire subito con qualcosa di definitivo.
ti ringrazio tantissimo per il tempo che ci hai dedicato e, oltre ai complimenti per il libro, ti lascio un mega imboccallupo per tutto quello che verrà!
Grazie mille a te! Viva il lupo!
regoline per partecipare al giveaway!
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Fantastica recensione ed intervista! Daniel sembra una persona fantastica e non stupisce il fatto che i suoi lavori lo siano altrettanto! Non vedo l'ora di poter leggere questa Graphic Novel, sperando di avere anche una minima chance di poterla vincere visto che con tutti i bellissimi fumetti che la Bao pubblica prima o poi finirò in rovina sotto un ponte (ma con delle belle letture ad accompagnarmi ��) Complimenti ancora ad entrambi per l'intervista!
RispondiEliminaComplimenti per l intervista,l autore sembra molto simpatico e non vedo l ora di leggere le avventure di questi "strambi" anziani :)
RispondiEliminaBella intervista, ha aumentato la mia voglia di leggere questo fumetto...i vecchi grinzosi si presteranno di sicuro a delle scenette divertenti. Interessante anche scoprire (per un ignorante in materia come me) che la parte più bella delle tavole possano essere le ombre!
RispondiEliminaAlessio Belcastro
Ho una voglia pazza di leggerlo!!! Spero di avere una chance... altrimenti...di corsa in fumetteria!!!
RispondiEliminaBravo bravo Daniel Cuello, autore poliedrico e pieno di talento
RispondiEliminaE infine ecco l'ultima tappa del book blog tour! Intervista davvero simpatica e interessante!! spero di conoscere cuello dal vivo per uno sketch!
RispondiEliminaNe approfitto anche per ringraziare tutti i ragazzi che si sono prodigati con così tanto impegno, in questo book tour, nel far conoscere questo titolo! siete stati bravissimi! :)
grazie per i complimenti ^^
RispondiEliminane approfitto per ricordare a tutti che se non siete tra i lettori fissi/follower di tutti i blog e i canali che partecipano (qui ad esempio con google friend connect, nella colonna alla vostra destra) non potete partecipare al giveaway!
Bella intervista! L'autore sembra proprio un bel tipo :)
RispondiEliminaps. ti seguo con un nick (che poi non è un nick ma il mio vero nome) : "Giulia Vignini"
Complimenti per l'intervista! Divertente e interessante :) Questo Blog Tour è stato davvero piacevole e mi ha fatto venire una voglia matta di leggere Residenza Arcadia!
RispondiEliminaGrazie Clacca, intervista lodevole <3
RispondiEliminaMolto interessante questa graphic novel, partecipo al giveaway ;)
RispondiEliminaRieccomi sul tuo blog per seguire il blog tour di Residenza Arcadia, molto interessante l'intervista a Daniel! Confesso che ora è una piacevole abitudine passare di qui a leggere le tue recensioni, scopro alcuni lavori che mi erano sfuggiti in fumetteria :)
RispondiEliminaCiao,ho seguito tutte le tappe con notevole interesse ed ho apprezzato molto l'intervista in quanto ritengo sia sempre costruttivo scoprire un autore capace di raccontarsi. Ora non mi resta che leggere Residenza Arcadia! ;)
RispondiEliminaSono una super fan, appena scopro di non averlo vinto giuro che corro a comprarlo! :)
RispondiEliminaUn'intervista davvero interessante sia per le domande che per le risposte! Tra gli autori "che pubblicano vignette online", daniel cuello è uno di quelli che preferisco e spero di poter recuperare residenza arcadia quanto prima!
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