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venerdì 21 aprile 2017

visione ~ un po' peggio di un uomo | un po' meglio di una bestia

premessa per chi si fosse perso le puntate precedenti: io non sono una appassionata né una grande conoscitrice dell'universo marvel. visione l'avevo visto (ugh) solo in qualche film degli avengers, quindi la mia conoscenza del personaggio è pari a zero, ma i commenti che ho letto sulla miniserie visione (si è conclusa di recente con il secondo volume, per un totale di dodici episodi), mi ha convinta che avrei dovuto leggerla a tutti i costi, cosa di cui non mi pento affatto, ma temo di non essere riuscita a godermela appieno come è stato per chi conosceva già il sintezoide protagonista della vicenda.


una famiglia, una casetta uguale a tante altre, un quartiere uguale a tanti altri, una tranquilla, normale, ordinaria e anonima vita medio-borghese senza troppi problemi. esattamente come quella degli esseri umani.
questo è quello che sogna visione,  creatura sintetica, membro degli avengers e trentasette - più o meno - volte salvatore della terra.
a dire il vero, visione aveva già avuto una famiglia, ma non era andata proprio come sperato (chi legge marvel da tanto lo sapeva già, per gli altri c'è il flashback a inizio del secondo volume di questa serie), però questa volta tutto sembra decisamente meglio: sia sua moglie virginia che i suoi figli gemelli viv e vin sono sintetici, creati per essere la sua famiglia.
insomma, tutto perfetto, no?

beh no.

visione è una miniserie che, sebbene parli di supereroi, si stacca completamente da quel filone di fumetti fatti principalmente di assurdi costumi attillati e combattimenti a super cazzottoni, a favore di una delle tematiche più interessanti quando abbiamo a che fare con esseri sintetici: qual è il vero significato di umanità? di normalità? qual è il modo per arrivare alla felicità?

tom king scrive uno slice of life cupo, a tratti angosciante, che sebbene riprenda lo stra-usato tema dell'androide che cerca di capire la sua natura e di avvicinarsi agli esseri umani, lo fa prendendo come protagonista non un singolo personaggio, ma una famiglia intera, con le sua già complesse interazioni interne, calata in una realtà in cui gli eroi - mascherati e no - non sono poi così strani da vedere, ma nella quale non è comunque facile integrare perfettamente un nucleo familiare così fuori dalla norma.


mentre la famiglia visione, sopratutto viv e vin, che oltre ad essere androidi sono anche due adolescenti, cosa che già di per sé crea un sacco di problemi, cerca di ambientarsi senza riuscirci al meglio, c'è da tenere in conto che in un mondo in cui sintezoidi, avengers e supercattivi sono la norma, ci si può aspettare minacce ben più gravi di qualcuno che non vede di buon occhio avere dei vicini metallici.

visione è una storia leggibilissima per chi non segue le testate marvel, non tanto perché non serve avere grande conoscenza del background dei personaggi per riuscire a seguire la trama, ma perché più che la trama è tutto il resto che ha portato questo fumetto a essere uno dei titoli più discussi degli ultimi tempi: il concetto stesso di umanità, quello status a cui i sintezoidi cercano di arrivare ed adeguarsi per sentirsi normali, viene analizzato e sviscerato da più punti di vista nei dialoghi dei membri della famiglia visione, e nel tentativo di comprendere le nostre contraddizioni e le assurdità a cui ci aggrappiamo, ci danno modo di riflettere sulla nostra natura almeno tanto quanto loro.

e anche questa volta, come per ms. marvel, vi consiglio di leggere questa miniserie, indipendentemente dal fatto che i supereroi vi piacciano o meno, anzi, magari è l'occasione buona per rivalutarli. io, dal canto mio, mi auguro che la marvel continui a sfornare titoli del genere.

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