continuo dal post di ieri a cianciare velocemente delle ultime letture, questa volta dando spazio - finalmente direi! aspettano da settimane! - agli ultimi manga letti, fate attenzione agli spoiler!:
ottavo volume di romantica clock, due numeri al finale. mi mancherà dopo, ma intanto il mio livello di vogliosaperecomefinisce è arrivato pericolosamente in alto.
la vita di akane e company prosegue alla grande: aoi e karin sembra comincino a vivere sempre meglio la loro nuova vita di coppia, ayumu e kohatan sono adorabili ed è praticamente certo che finiranno insieme e akane e shin, anche se lontani sono legati e innamorati come se nulla potesse indebolire il loro affetto.
akane è riuscita a migliorare parecchio i suoi voti e aoi sembra molto meno dispotico di prima sulla questione studio.
insomma, tutto ok, no?
no. perché i malesseri di akane continuano e finalmente lei riesce a confidarlo ad aoi che decide di farla visitare in ospedale. nulla di grave, solo un po' di anemia, ma il risultato rincuora così tanto akane che, dopo essersi sforzata tanto di far finta di niente, si lascia finalmente crollare, proprio per le tante attese vacanze di natale, proprio quando finalmente torna shin per passare un po' di tempo con lei. yoko maki ne approfitta per regalarci una scena da fangirlismo esagerato quando shin riesce finalmente ad andare a trovarla per le vacanze di natale, e io non ho ancora smesso di ringraziarla.
l'ultimo capitolo si conclude con la consueta visita di inizio anno al tempio, con le tavolette votive e tutto il resto e... non chiedetemi perché, ma io ho ancora la sensazione che non tutto si sia risolto davvero. tutta questa stasi, a così poco dalla fine, mi ha messo in testa che il prossimo numero sarà un concentrato pazzesco di ansia, prima del gran finale. e, insomma, io sto in ansia già da giorni! come faccio ad aspettare ancora più di tre mesi?
il terzo volume di hatsu haru invece si prende un attimino di relax e prosegue la storia senza troppi sconvolgimenti, lasciando un buon numero di pagine alla coppia miki/kiyo alle prese con il loro primo, goffissimo, appuntamento.
tra kai e riko invece le cose non sembrano smuoversi più di tanto: lei è ancora innamoratissima del professor suwa e lui non riesce a esprimere i suoi sentimenti, nonostante il destino - e ayumi, fotografa del club di giornalismo - stiano facendo di tutto per spingerli una verso l'altro, con scarsissimi risultati e gran disperazione di kai. sembrerebbe una situazione destinata allo stallo perenne se non fosse che quando suwa e la sua fidanzata dicono a riko che stanno per sposarsi e avere un bambino, lei si convince che è finalmente arrivato il momento di staccarsi dal suo sogno irrealizzabile e cerchi di vivere un amore normale, così cede alle avances di un vecchio compagno delle medie, hatano, che senza troppi scrupoli le chiede di cominciare a frequentarsi.
riko sa che è inutile continuare a sperare n un amore impossibile e spera di riuscire a innamorarsi di hatano, ma quando lui la prende per mano si ritrova inevitabilmente a fare il paragone tra quello che sente e quello che ha provato quando la sua mano veniva stretta da kai, pochi giorni prima durante i fuochi d'artificio... e beh, non è la stessa cosa, ma non ha nemmeno il tempo di stare lì a pensare e capire perché kai, in stile cavaliere senza macchia e senza paura, corre a salvarla, sottraendola dalle grinfie di hatano (in quel momento è stato impossibile non urlare ehi tu porco levale le mani di dosso! con la voce di mcfly) e... dichiarandosi? l'ha detto davvero? l'ha solo pensato? ahhh! datemi il quarto volume (più scrivo questi post più mi rendo conto che non ho pazienza. come faccio a leggere fumetti da circa venticinque anni e rimanere sempre così frustrata dai "continua nel prossimo volume"? dovrei averci fatto l'abitudine ormai e invece...)
il terzo volume di hatsu haru invece si prende un attimino di relax e prosegue la storia senza troppi sconvolgimenti, lasciando un buon numero di pagine alla coppia miki/kiyo alle prese con il loro primo, goffissimo, appuntamento.
tra kai e riko invece le cose non sembrano smuoversi più di tanto: lei è ancora innamoratissima del professor suwa e lui non riesce a esprimere i suoi sentimenti, nonostante il destino - e ayumi, fotografa del club di giornalismo - stiano facendo di tutto per spingerli una verso l'altro, con scarsissimi risultati e gran disperazione di kai. sembrerebbe una situazione destinata allo stallo perenne se non fosse che quando suwa e la sua fidanzata dicono a riko che stanno per sposarsi e avere un bambino, lei si convince che è finalmente arrivato il momento di staccarsi dal suo sogno irrealizzabile e cerchi di vivere un amore normale, così cede alle avances di un vecchio compagno delle medie, hatano, che senza troppi scrupoli le chiede di cominciare a frequentarsi.
riko sa che è inutile continuare a sperare n un amore impossibile e spera di riuscire a innamorarsi di hatano, ma quando lui la prende per mano si ritrova inevitabilmente a fare il paragone tra quello che sente e quello che ha provato quando la sua mano veniva stretta da kai, pochi giorni prima durante i fuochi d'artificio... e beh, non è la stessa cosa, ma non ha nemmeno il tempo di stare lì a pensare e capire perché kai, in stile cavaliere senza macchia e senza paura, corre a salvarla, sottraendola dalle grinfie di hatano (in quel momento è stato impossibile non urlare ehi tu porco levale le mani di dosso! con la voce di mcfly) e... dichiarandosi? l'ha detto davvero? l'ha solo pensato? ahhh! datemi il quarto volume (più scrivo questi post più mi rendo conto che non ho pazienza. come faccio a leggere fumetti da circa venticinque anni e rimanere sempre così frustrata dai "continua nel prossimo volume"? dovrei averci fatto l'abitudine ormai e invece...)
ultimo volume per liselotte e la foresta delle streghe, cosa che mi riempie di tristezza perché non solo non dovrebbe essere l'ultimo volume, anzi, per la precisione non lo è, ma perché finalmente la storia stava cominciando a premere sull'acceleratore e invece siamo costretti a fermarci.
come saprete, la pubblicazione è interrotta da anni, a causa di problemi personali - non meglio chiariti - dell'autrice.
non mi è ancora chiaro perché planet abbia deciso di tradurre proprio questo titolo in italiano, in fondo lo sapevamo tutti che non avremmo letto il finale (perché l'ho preso allora? perché volevo leggerlo ugualmente, ero troppo curiosa!). io avevo pensato che potessero esserci buone notizie all'orizzonte, magari qualche speranza per un vero finale, ma se così è, io non ne so niente.
in ogni caso, questo è uno dei migliori volumi, nonostante, bisogna dirlo, liselotte e la foresta delle streghe, così come il canto delle stelle, non arriva nemmeno lontanamente al livello di furuba, ma rimangono entrambi dei fumetti carini e godibili.
inizia a svelarsi il passato il enrich, di liselotte e di suo fratello richard, mostrandoci una realtà meno rosea e idilliaca di quello che avevamo immaginato, e ancora troppo avvolta nel mistero per riuscire veramente a capire cosa ha portato richard a condannare la sorella e quale sia il ruolo di enrich all'interno del terzetto.
anna svela a verg - anche lui una volta un essere umano con un passato tragico e violento alle spalle, come buona parte dei personaggi di natsuki takaya - la storia sua e di art, anche questa, manco a dirlo, segnata da dolore, miseria e sofferenza, e lo convince ad avvicinarsi a quella pazza famiglia di streghe, umani e famigli che si è venuta a creare nella nuova casa di liselotte.
nel frattempo, venuta a sapere che si terrà una festa al villaggio, liselotte chiede a engetsu di portarla a vedere di cosa si tratta, visto che non ha mai partecipato nemmeno una volta e da anni sogna di prendere parte ai festeggiamenti, ma una volta lì, vede suo fratello, si sente in colpa e torna indietro, incontrando, sulla via del ritorno, vorklinde, una strega potente, sorella di hilde e della quale non conosciamo ancora le intenzioni (anche se non promette poi tanto bene, eh), mentre engetsu e richard, stravolgendo tutte le nostre idee in merito, chiacchierano del futuro di liselotte, e si direbbe che non è la prima volta che si vedono,
ora capite perché mi fa rosicare tantissimo pensare che plausibilmente non leggeremo mai il seguito?
come saprete, la pubblicazione è interrotta da anni, a causa di problemi personali - non meglio chiariti - dell'autrice.
non mi è ancora chiaro perché planet abbia deciso di tradurre proprio questo titolo in italiano, in fondo lo sapevamo tutti che non avremmo letto il finale (perché l'ho preso allora? perché volevo leggerlo ugualmente, ero troppo curiosa!). io avevo pensato che potessero esserci buone notizie all'orizzonte, magari qualche speranza per un vero finale, ma se così è, io non ne so niente.
in ogni caso, questo è uno dei migliori volumi, nonostante, bisogna dirlo, liselotte e la foresta delle streghe, così come il canto delle stelle, non arriva nemmeno lontanamente al livello di furuba, ma rimangono entrambi dei fumetti carini e godibili.
inizia a svelarsi il passato il enrich, di liselotte e di suo fratello richard, mostrandoci una realtà meno rosea e idilliaca di quello che avevamo immaginato, e ancora troppo avvolta nel mistero per riuscire veramente a capire cosa ha portato richard a condannare la sorella e quale sia il ruolo di enrich all'interno del terzetto.
anna svela a verg - anche lui una volta un essere umano con un passato tragico e violento alle spalle, come buona parte dei personaggi di natsuki takaya - la storia sua e di art, anche questa, manco a dirlo, segnata da dolore, miseria e sofferenza, e lo convince ad avvicinarsi a quella pazza famiglia di streghe, umani e famigli che si è venuta a creare nella nuova casa di liselotte.
nel frattempo, venuta a sapere che si terrà una festa al villaggio, liselotte chiede a engetsu di portarla a vedere di cosa si tratta, visto che non ha mai partecipato nemmeno una volta e da anni sogna di prendere parte ai festeggiamenti, ma una volta lì, vede suo fratello, si sente in colpa e torna indietro, incontrando, sulla via del ritorno, vorklinde, una strega potente, sorella di hilde e della quale non conosciamo ancora le intenzioni (anche se non promette poi tanto bene, eh), mentre engetsu e richard, stravolgendo tutte le nostre idee in merito, chiacchierano del futuro di liselotte, e si direbbe che non è la prima volta che si vedono,
ora capite perché mi fa rosicare tantissimo pensare che plausibilmente non leggeremo mai il seguito?