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venerdì 25 novembre 2016

plutona

dopo paper girls e lumberjanes si torna nel meraviglioso mondo delle avventure adolescenziali con plutona, una di quelle storie che ci fanno in qualche modo rimpiangere la parte bella di avere quattordici anni, quando tutto quello che desideri è qualcosa di incredibile e straordinario che ti stravolga, almeno per un po' la vita, e di cui puoi bullarti poi con gli amici.
e poi ci fanno ringraziare il cielo di averla superata definitivamente, quella fase lì.


siamo in un america un po' anni '80, un po' 2000, con le felpone stampate, le borchie e i jeans stretti ma anche con gli smartphone e i social, dove i supereroi sono la norma, conosciuti tutti e con un grosso seguito di fan sopratutto online.
siamo in una non meglio identificata periferia di una non meglio identificata città, dove vivono i nostri protagonisti, ragazzini qualsiasi, ognuno con i suoi problemi - più o meno grandi - alle spalle, come vuole la tradizione: mie, mike, diane, teddy e ray.
una delle primissime cose che mi sono piaciute di questo fumetto è che tutto quello che riguarda i cinque protagonisti non lo impariamo da spiegoni vari, ma bastano un paio di inquadrature, di espressioni per farci capire cosa questi ragazzi si portano dietro. in questo jeff lemire e emi lenox sono così bravi che basterebbe già solo la sequenza iniziale a giustificare la lettura di plutona.
diane è una ragazzina con poca autostima e con un immenso bisogno di affetto e calore umano, mentre mie è una wannabe tipa tosta che non sopporta proprio di dover fare da babysitter a suo fratello mike, il più piccolo della compagnia. ray è il classico bullo con famiglia devastata alle spalle, mentre teddy, con famiglia devastata anche lui, ma un po' meno di ray, invece che tormentare il prossimo si è appassionato in modo morboso alle vicende dei supereroi.
non c'è molto che li unisce, non sono un vero e proprio gruppo di amici: diane tiene a mie più di quanto mie non tenga a diane, ray non sa proprio nemmeno come fare a farsi degli amici e teddy sta messo peggio di lui, per non parlare di mike che è ancora troppo piccolo per preoccuparsi seriamente delle interazioni sociali e preferisce di gran lunga il suo gameboy.
il loro rapporto però cambia drasticamente la notte in cui trovano, per puro caso, il cadavere di plutona, la più forte delle supereroine in circolazione. il trauma prima e la necessità di mantenere il segreto poi (per proteggere la città dai supercattivi che potrebbero approfittare della scomparsa di plutona, d'altro canto si sa, quando il gatto non c'è...), da un lato li legano profondamente, dall'altro scoprono le vere dinamiche all'interno di questo gruppo, che in fondo sono molto meno prevedibili di quanto non si sarebbe detto inizialmente.

plutona è una storia spietata, un'avventura che dal fantasy vita pericolosamente verso il thriller e il noir per concludersi nel più inaspettato dei modi e che lascia per tutto il tempo con il fiato sospeso.
sceneggiatura praticamente perfetta e disegni espressivissimi, anche se un po' morbidi e pupazzosi, che sembrano quasi sottolineare la giovane età dei protagonisti, la loro ingenuità così in contrasto con la vicenda difficilissima che si ritrovano a gestire.
a mio modestissimo avviso una gran bella prova d'autore, un fumetto molto riuscito in ogni suo aspetto.

4 commenti:

  1. Anche questo me lo segno per un recupero "multimediale", ché la Bao tra costi e grandezza dei volumi mi svena!

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  2. Mi sembra una storia che può rientrare perfettamente nelle mie corde. Penso ci darò un'occhiata in libreria :)

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