è tornata la nakahara e finalmente, dopo due titoli un po' sottotono (nanako robin e berry dynamite), ha tirato fuori un primo volume che riporta agli entusiasmi di lovely complex.
amami lo stesso, oltre ad avere uno dei titoli più imbarazzanti della storia, è uno dei migliori numeri uno degli ultimi mesi, un inizio che lascia presagire una serie che non intende prendersi troppo sul serio e promette una buona dose di divertimento e di fangirlistico entusiasmo.
amami lo stesso è il primo josei (ovvero, un manga indirizzato a donne sopra i diciotto/vent'anni) della nakahara e per quanto la protagonista, michiko shibata, sia svampita e un po' stupida come risa di love*com, la situazione è forse ancora peggio, visto che lei ha 29 anni, è stata licenziata, ha un pessimo curriculum e non riesce a trovare un nuovo lavoro. l'unica cosa che riesce a tirarla su di morale è il sorriso del suo speriamo-che-prima-o-poi-lo-diventi-davvero fidanzato, il giovanissimo junta, uno studente universitario più giovane di lei, che, cosa evidente a chiunque ma non ha michiko, la sfrutta per regali, prestiti e pranzi offerti.
siccome si sa, piove sempre sul bagnato, persa l'occasione all'ennesimo colloquio di lavoro, michiko incontra per caso ayumu kurosawa, il suo ex capo durante l'ultimo impiego. un vero demone, a detta di michiko, sempre pronto a rimproverarla e renderle la vita un inferno.
eppure, nonostante michiko non provi nemmeno a nascondere l'antipatia che prova per lui, kurosawa si propone di aiutarla, prova ad aprirle gli occhi su junta e la mette a conoscenza del suo nuovo progetto: riaprire un vecchio locale di famiglia, il girasole, nel quale michiko potrà lavorare fino a che non riuscirà a trovare di meglio.
il lavoro non è certo dei più ambiziosi, visto che la nostra si ritrova a fare da mascotte per strada a distribuire volantini pubblicitari vestita da fiore gigante, e i suoi colleghi, tutti amici di kurosawa, sembrano dei veri delinquenti.
ma in ogni caso è un lavoro, e quando si è al verde non si può essere più di tanto schizzinosi. oltretutto, questa svolta improvvisa, da anche a michiko la possibilità di scoprire qualcosa di più di kurosawa, del suo passato e del suo presente, visto che ha appena lasciato la sua fidanzata...
adesso che ha finalmente capito che junta l'ha sempre sfruttata senza provare nulla per lei e adesso che il suo ex capo comincia a sembrare un po' più umano di quanto sembrasse, la ship è partita alla stragrande e veleggia felice verso il prossimo volume, che io non vedo l'ora di leggere!
lo stile è sempre quello a cui la nakahara ci ha abituati, per fortuna, nonostante il cambio di target, sono rimaste le sue faccine buffissime e il suo tratto pulito e molto personale.
informazione di servizio per chi vorrebbe iniziare la serie ma teme l'ennesimo polpettone infinito: tranquilli, amami lo stesso si è concluso da poco, dovrebbe contare in totale 10 volumi e l'autrice ha iniziato uno spin off (non so quanti volumi saranno né se si occuperà dei personaggi secondari, un po' come lovely complex two)
si va avanti anche con rere hello, che da noi è giunto al settimo volumetto, in giappone si è concluso con l'undicesimo (che ha una copertina bellissima! se non l'avete ancora vista cliccate qui!), e che a me continua a piacere veramente tantissimo.
di certo non si può dire che sia un titolo particolare per l'originalità dei contenuti o per i colpi di scena, anzi, la storia è abbastanza scontata, ma la narrazione procede sempre bene, senza intoppi, senza digressioni noiose e senza lasciare da parte nessuno dei personaggi. insomma, una storia d'amore come tante, ma molto, mooolto ben fatta.
in questo volume, mentre il rapporto con minato si va sempre più consolidando, a ririko rimangono i sensi di colpa per serina, che ha visto infrangersi il sogni di stare con il cugino.
testarda com'è, ririko farà di tutto per farsi accettare e dimostrare che è la ragazza giusta per minato, e nel frattempo, chiarirà con nanami, che continua il suo proposito di vendicarsi di minato.
ma a quanto pare, dopo serina e nanami, sembra che stia per arrivare un altro problema, ancora più grande, e sembra che riguardi la famiglia di minato...
mi sa che a ririko toccherà faticare per mantenere la felicità che sembra aver finalmente raggiunto, ma confido tantissimo nella sua forza d'animo. sono sicura che i prossimi volumi porteranno a un gran bel finale!
e in questi giorni è uscito anche un altro dei miei titoli preferiti tra quelli attualmente in corso, il fiore millenario, che si avvia ormai alla conclusione e che in questo volume, il dodicesimo, ci prepara a quello che sarà uno scontro tanto atteso quanto temuto, quello tra a-ki e l'usurpatrice del trono del regno di a, do-hi.
e ci prepara anche all'epilogo della vicenda sentimentale tra a-ki e il suo fedele hakusei.
la giovane principessa ne ha ormai passate veramente di tutti i colori, e adesso, con il sostegno di tan, ormai re di so, è pronta a riprendersi quello che è suo.
eppure è ovvio che il ruolo di regina le chiederà dei sacrifici: come potrà continuare a tenere accanto a sé quello che agli occhi di tutti è solo uno schiavo di una strana razza, una bizzarria della natura? per una regina è impossibile seguire i propri sentimenti, i matrimoni sono quasi sempre necessari per consolidare alleanze politiche, e a-ki sa che non potrà sottrarsi ai suoi doveri.
ottenere la vendetta su do-hi, che ha umiliato e ucciso sua madre, distrutto suo padre, usurpato il potere e adesso sta tentando di mettere sul trono un figlio inetto che non ambisce nemmeno al ruolo che lei sogna, ha un costo altissimo per a-ki: non solo dovrà rinunciare a essere una ragazza come qualsiasi altra per adempiere al suo ruolo, ma deve continuare a portare addosso il peso della colpa di tutta la sofferenza e la morte che è stata necessaria per portarla qui dove è arrivata.
in queste pagine si sente in modo fortissimo il lacerarsi interiore della giovane principessa: da un lato, il desiderio di vivere in pace, serenamente come una persona qualsiasi, libera di stare accanto all'uomo che ama, dall'altro, la consapevolezza di non potersi permettere di pensare a sé stessa e di dover agire per il bene di tutto il regno.
lo scontro si avvicina e dopo non ci sarà altro che un bivio: la morte davanti ai soldati di do-hi o la riconquista del regno di a, e l'inevitabile perdita di hakusei.
mancano circa tre volumi alla conclusione della storia e io non so se desiderare che finisca o se cercare di ritardare il più possibile il momento che mi sembra tristemente ineluttabile. nel dubbio, continuo a immaginare per a-ki e hakusei un futuro felice, per quanto improbabile, e continuo ad augurarmi che i miei presentimenti per la fine della storia siano sbagliati, perché una parte di me sa, fin dal primo volume, che ci saranno lacrime a fiumi.
Ciao Cla, forse non è il post giusto, ma mi consigli un manga bello intrippante che possa piacere a una ragazza di 17/18 anni? Io le ho dato Video Girl Ai che l'ha adorato e adesso Gokinjo Monogatari (aspetto pareri... per me è un must!). Se c'è una bella dose di tormento amoroso anche meglio :)
RispondiEliminanella rubrica randomica niente è fuori luogo XD
Eliminaavevo fatto tempo fa delle classifiche sugli shoujo che avevo preferito negli ultimi anni, le trovi qui: http://www.claccalegge.it/2015/12/dieci-shoujo-manga-imperdibili-o-quasi.html e qui: http://www.claccalegge.it/2013/10/dieci-shoujo-manga-imperdibili-secondo.html
comunque così, senza pensarci troppo ti direi: mars della souryo, fruits basket e le situazioni di lui & lei di masami tsuda ♥
Mars ce l'ho ma mi mancano tre numeri, non capisco se li ho persi, se me li ha mangiati il cane, se me li hanno rubati x°°°D aiutooo!
Eliminanuoooo! mars è uno dei miei fumetti preferiti *u*
EliminaMi segno Amami lo stesso, ho bisogno di qualcosa del genere in questo periodo!
RispondiEliminayep ^_^ poi fammi sapere cosa ne pensi! secondo me è mooolto divertente!
Elimina