ingredienti:
- uno scrittore americano dell'800, autore di storie cupe e racconti dell'orrore
- giochi di parole (q.b.)
- riferimenti alla cultura pop
- un pizzico di ironia
preparazione:
- frullare tutto insieme e poi farlo disegnare da marco rocchi. servire a temperatura ambiente.
(sono una persona poco seria, lo so)
sta per cominciare la campagna di crowfunding su kickstarter per la pubblicazione di POErtraits, il libro di illustrazioni di marco rocchi, 100 ritratti del famosissimo scrittore americano edgar allan poe rivisitati e deformati dalle lenti della cultura pop.
idea semplicissima e brillante, i POErtraits già realizzati sono tantissimi, la pagina facebook del progetto ne è piena, adesso manca solo la realizzazione del libro.
quindi, mi raccomando, sostenete il progetto!
ho chiesto a marco rocchi di aiutarmi a presentare il suo progetto su claccalegge, ed è stato così gentile da accettare subito, coinvolgendo anche il suo editor camillo bosco. buona lettura!
ciao marco, grazie per aver accettato di dedicarci il tuo tempo e benvenuto su claccalegge!
com'è nata l'idea di questo progetto?
Quella di POErtraits è la storia di un rapporto occasionale, quello tra me ed Edgar Allan Poe. Scherzi a parte inizio ammettendo le mie colpe: non sono un fan sfegatato di Poe, mi piace ed ho letto alcune sue opere, ma nulla più. Un paio di anni fa un carissimo amico mi chiede di sceneggiare per lui un adattamento a fumetti tratto da un racconto di Poe, nello specifico La Maschera della Morte Rossa illustrato dal bravissimo Giuseppe Dell'Olio e edito dai tipi della Kleiner Flug. Ecco, questo è stato l'inizio della mia relazione con il letterato americano. POErtraits deriva da qui. Andando in giro per fiere a promuovere il nostro fumetto mi sono spessissimo trovato a fare una piccola dedica sul volume che consiste in una caricatura di Poe, di fatto la versione base che ho usato per POErtraits. In una di queste fiere, mentre stavo facendo una di queste caricature, sento la parola "Topolino" e disegno un Poe con le orecchie da topo, un toPOElino. Era nato il primo POErtrait. Per gioco ho iniziato a disegnarne prima 10, poi 50 e sono arrivato fino a 101. Da lì è nata la voglia di trasferirli su carta, passando per un primo crowdfunding senza successo,da una rielaborazione del volume che intendo realizzare, fino ad arrivare al progetto attuale.
ho letto la tua biografia e ho scoperto che non hai iniziato subito a studiare per diventare disegnatore. come è nata la voglia di fare fumetto?
È una voglia che ho sempre avuto, direi che è nata con me. Per tantissimi anni l'ho sfogata solo occasionalmente seguendo qualche corsettino serale, partecipando a concorsi, fino ad arrivare a tenere io stesso delle lezioni di fumetto mentre ero ancora alle superiori per i miei compagni del liceo scientifico. Poi per anni quasi niente. Forse mi mancava il coraggio di provarci davvero finché da una voglia è diventata una necessità, un qualcosa che non potevo più trattenere.
ho letto anche che fino a ora hai lavorato come sceneggiatore, quindi, correggimi se sbaglio, POErtraits è il tuo primo lavoro come disegnatore?
Si tratta effettivamente del primo lavoro che vedrà la luce come pubblicazione. Come disegnatore ho tempo fa realizzato un webcomic (Mostriciattoli, scritto e disegnato da me, una serie che spero di riprendere al più presto) e un progetto che è arrivato in finale al Lucca Project Contest nel 2013. Sarà possibile a breve vedere altre mie tavole in un fumetto che sto scrivendo per e con Francesca Carità e che sarà pubblicato dai tipi di Tunuè nel 2017.
per realizzare questi ritratti di poe hai scelto dei merge davvero... audaci! ci racconti la nascita di qualcuno dei POErtraits a cui sei più legato o che hanno un significato particolare?
Per ordine partirei sicuramente dal primo, toPOElino, del quale ho già raccontato la genesi. Inizialmente la spida era più legata a giochi di parole e soluzioni grafiche per renderle, ad esempio riPOErto o imPOEstore o ancora proPOErzione. Nel corso della realizzazione dei vari POErtraits la sfida si è evoluta e si è mescolata sempre più alla cultura pop, ma soprattutto ho potuto dare sfogo nel cercare dei miscugli tra Poe e le mie passioni di videogiochi (esempio POErtal), di film di animazione (POErco rosso) o di cinema (mi sono ingegnato tantissimo perchè volevo disegnare un jedi e sono riuscito a creare discePOElo, rappresentando un allievo padawan con le sembianze di un Poe rasato con la treccina). Mi fermo qua perché potrei in realtà raccontare una storia per ogni singolo POErtraits. E sono oltre 100.
ci sono altri artisti che hanno collaborato alla creazione del libro?
Direttamente alla realizzazione del libro no, ma ci sono state tante persone che hanno aiutato a trovare idee per nuovi POErtraits. Una di queste porterà a vedere nel libro delle caricature di Edgar Allan Poe disegnate da altri aristi, si tratta della sezione degli aPOEcrifi, cioè dei Poe non fatti da me ma dedicati da altri artisti.
questa non è la prima volta che presenti al pubblico POErtraits. cosa è cambiato rispetto al primo crowdfunding?
Si tratta effettivamente del secondo tentativo. I cambiamenti sostanziali apportati si possono riassumere in quattro punti. 1) un nuovo formato più in linea con i disegni 2) nuovi disegni per poter raggiungere un pubblico internazionale lasciando fuori quindi quei giochi di parole comprensibili esclusivamente da un pubblico italiano 3) una campagna di crowdfunding studiata meglio e basata anche sugli errori della prima esperienza 4) una nuova partnership con ManFont.
per questo libro hai lavorato con manfont. qual è il loro ruolo nella realizzazione di questa opera?
A questo proposito giro direttamente la domanda a Camillo Bosco, il mio editor presso ManFont che spiegherà meglio di me il ruolo che l'associazione ManFont ha avuto in questo progetto.
Eccomi! Come gli antichi demoni, rispondo alla domanda del mio evocatore: contattai Marco un anno fa, poco prima del suo primo crowdfunding. Il suo progetto ci piaceva e lo volevamo nel nostro catalogo, ma al tempo era già in parola con una realtà locale e volle mantenere l'impegno preso precedemente. Tempo dopo fu lui a contattarmi, memore del nostro interesse, per proporci questa versione "riveduta e corretta" del progetto. Inizialmente ebbi qualche problema col formato da lui richiesto per la stampa (15x15 cartonato, assolutamente fuori dai nostri standard), ma in capo a poche settimane prendemmo la decisione di inaugurare una nuova collana che potesse dare spazio a prodotti più grafici che fumettistici, come il suo. Questa decisione ha poi avviato un percorso che si concluderà a breve con l'accettazione da parte della nostra realtà di contratti con la distribuzione sia in fumetteria che in libreria di varia, quindi si è trattato di un giro di boa. Una decisione complessa che abbiamo deciso di prendere per dare il giusto spazio ai volumi che già pubblichiamo e che pubblicheremo in futuro. All'atto pratico, poi, ci stiamo rompendo insieme la testa per capire come far arrivare al pubblico dei possibili backers il progetto POErtratis. È tutto nuovo e inedito, ma la fiducia non ci manca, e sono molto felice di come è stata realizzata la cover: un processo che ha prodotto un centinaio di bozze, senza esagerare! Ma quella delle copertine è una mia grande ossessione, chi lavora con me lo sa...
oltre a POErtraits, stai lavorando a qualche nuovo progetto? e se sì, questa volta come sceneggiatore o come disegnatore?
Come ho accennato prima un volume per Tunuè come sceneggiatore con disegni di Francesca Carità ma che vedrà anche alcune tavole illustrate da me. Tutti gli altri progetti sono come sceneggiatore. Un adattamento a fumetti della vita di San Domenico (tutto tranne un'agiografia, non l'avrei retta) disegnato da Edoardo Natalini che ci è stato commissionato da Santa Maria Novella a Firenze e verrà tradotto in 5 lingue e sarà pubblicato da Kleiner Flug. Sempre per Kleiner Flug sto lavorando ad un altro titolo, l'adattamento a fumetti di un opera di Wilde, L'importanza di chiamarsi Ernesto, con disegni di Angelica Regni.
tu dici che quando leggi fumetti stai studiando (è una cosa bellissima, me la rivenderò!), hai degli autori preferiti, qualcuno a cui ti ispiri in modo particolare?
Inizialmente ammiravo (e ammiro tutt'ora) tantissimi autori, ma la maggior parte di essi avevano un unico ineluttabile difetto: erano morti. Da quando mi fu fatta notare questa cosa ho iniziato ad espandere la mia ricerca di autori di riferimento in personaggi tutt'ora in attività, dei quali posso vedere i progressi e dai quali, se ne ho l'occasione, farmi autografare un volume. Tornando al nocciolo della domanda i nomi sono Cyril Pedrosa, Craig Thompson ed Enrique Fernandez. Ah, e Paul Pope, anche se di lui ho letto ancora poco.
potendo scegliere senza alcun limite, anche andando indietro nel tempo, a quali disegnatori chiederesti di creare dei POErtraits?
Sicuramente ai citati sopra. Andando indietro nel tempo Pratt, Pazienza, Moebius, Crepax e Breccia (Alberto). Lo vorrei tantissimo anche da Uderzo.
si potrebbe dire che edgar allan poe, sopratutto il suo ritratto, è diventato un po' un'icona pop lui stesso negli ultimi tempi, quindi la tua idea mi sembra particolarmente azzeccata: un autore amatissimo e famosissimo e uno stile di disegno di grande impatto. avete realizzato anche del merchandising legato al tuo libro, disponibile tra i perk del crowdfunding?
Il crowdfunding si basa principalmente sulla pubblicazione del libro e la maggior parte dei perk ruota intorno ai disegni disponibili in molti formati con l'obiettivo di tenere il budget da raggiungere il più basso possibile e senza perdere troppo di vista l'obiettivo principale. Se la campagna dovesse evolversi in modo particolarmente positivo abbiamo ideato alcuni gadget più puramente di merchandising ma sui quali ancora non mi sento di dare anticipazioni. Ma nel caso sappiate che sono carinissimi!
io non vedo l'ora di sfogliare il tuo libro! grazie mille per la tua compagnia e mille imboccallupo per POErtraits!
Grazie a te!
PS. Ti correggo: 1000 in bocca al luPOE!!! ;)
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