da qualche anno a questa parte sto cercando di conoscere più che posso il mondo delle autoproduzioni di fumetti in italia. certo, ammetto che da qui non è facilissimo visto che per lo più questi fumetti si trovano alle fiere, ma internet è pieno di bella gente che parla degli artisti che scelgono di non avvalersi dei metodi di distribuzione classica. qualche tempo fa, su un bel blog che vi consiglio caldamente, le 110 pillole, ho letto un post su un ragazzo parte per un viaggio ferisce qualcuno non torna più a casa del collettivo mammaiuto.
ammetto di aver avuto un attimo di esitazione davanti al loro nome. ho sviluppato, nel corso del tempo, un'avversione completa per qualsiasi pagina su internet che contiene la parola mamma. ho la fobia dei blog che celebrano la maternità e parlano di pannolini, rigurgitini, notti in bianco eccetera. poi mi sono resa conto che, grazie al cielo, stavo prendendo una cantonata grossa come una cattedrale, ho letto il post e sono andata a spulciarmi un po' il loro sito. e ho immediatamente ordinato questo volume, che era stato presentato a lucca lo scorso anno ed era già sold out (no, non sono scema, ho approfittato del preordine per la ristampa che è stata spedita a inizio dello scorso mese).
sto divagando. come sempre.
il collettivo mammaiuto si presenta così:
un ragazzo parte per un viaggio ferisce qualcuno non torna più a casa è un'antologia molto particolare: tredici autori (laura camelli, samuel daveti, paolo deplano, silvia fabris, francesco frongia, giusy gallizia, francesco guarnaccia, sara menetti, lorenzo palloni, alessio ravazzani, claudia “nuke” razzoli, francesco rossi, giorgio trinchero e matteo berton, che ha realizzato la copertina), dieci storie e un solo soggetto.
direte voi perché leggere la stessa cosa per dieci volte di fila, che so pure come va a finire? e qui sta il bello di questo volume. il soggetto è lo stesso, le storie sono sempre diverse, completamente.
io sono sempre stata dell'idea che non importa tanto il cosa si racconta, ma il come lo si racconta. quindi non potevo assolutamente perdermi un libro che praticamente è la messa in pratica del mio credo. ma ovviamente i ragazzi di mammaiuto fanno molto più che cambiare stile alla stessa storia. dicevo sopra che le storie sono completamente diverse, al punto tale che se non fosse per il soggetto in comune sarebbe stato impossibile farle entrare tutte nella stessa antologia.
alcune storie sono ambientate ai nostri giorni, altre si svolgono in ambientazioni fantasy, altre ancora in mondi futuristici. i protagonisti sono adolescenti, o bambini, o quasi-adulti. il motivo per il quale un ragazzo parte è sempre diverso, il modo in cui ferisce qualcuno e il perché lo fa è sempre diverso, la ragione per cui non torna più a casa è sempre diversa.
lettore, tu che sai cosa succederà, hai solo da scoprire come succederà. e ogni volta ti stupirai, a volte ti scapperà qualche sorriso, altre volte una lacrima. di sicuro, finito di leggere, ti renderai conto di avere tra le mani un gioiellino come ce ne sono pochi in giro.
insomma, caro lettore, smetti di leggere qui e recupera al più presto la tua copia di questo libro (graphic novel se ti sembra più figo, in ogni caso il link è questo) e poi torna a ringraziarmi.
Mammaiuto è un’associazione formata da un collettivo di autori. Il nostro primo scopo è fare fumetti per il piacere di farli. Il secondo è raggiungere i lettori direttamente, eliminando la presenza di intermediari: tutte le storie, le illustrazioni e le strisce che produciamo sono sempre disponibili gratuitamente on line. Le attività di vendita che intraprendiamo sono finalizzate a dare agli autori il massimo compenso possibile per il loro lavoro, e a pagare le spese vive dell’associazione. Cerchiamo di prendere ogni decisione con un processo di democrazia deliberativa e gestiamo le attività in un’ottica di completa trasparenza.insomma, non gli volete già bene?
un ragazzo parte per un viaggio ferisce qualcuno non torna più a casa è un'antologia molto particolare: tredici autori (laura camelli, samuel daveti, paolo deplano, silvia fabris, francesco frongia, giusy gallizia, francesco guarnaccia, sara menetti, lorenzo palloni, alessio ravazzani, claudia “nuke” razzoli, francesco rossi, giorgio trinchero e matteo berton, che ha realizzato la copertina), dieci storie e un solo soggetto.
direte voi perché leggere la stessa cosa per dieci volte di fila, che so pure come va a finire? e qui sta il bello di questo volume. il soggetto è lo stesso, le storie sono sempre diverse, completamente.
io sono sempre stata dell'idea che non importa tanto il cosa si racconta, ma il come lo si racconta. quindi non potevo assolutamente perdermi un libro che praticamente è la messa in pratica del mio credo. ma ovviamente i ragazzi di mammaiuto fanno molto più che cambiare stile alla stessa storia. dicevo sopra che le storie sono completamente diverse, al punto tale che se non fosse per il soggetto in comune sarebbe stato impossibile farle entrare tutte nella stessa antologia.
alcune storie sono ambientate ai nostri giorni, altre si svolgono in ambientazioni fantasy, altre ancora in mondi futuristici. i protagonisti sono adolescenti, o bambini, o quasi-adulti. il motivo per il quale un ragazzo parte è sempre diverso, il modo in cui ferisce qualcuno e il perché lo fa è sempre diverso, la ragione per cui non torna più a casa è sempre diversa.
lettore, tu che sai cosa succederà, hai solo da scoprire come succederà. e ogni volta ti stupirai, a volte ti scapperà qualche sorriso, altre volte una lacrima. di sicuro, finito di leggere, ti renderai conto di avere tra le mani un gioiellino come ce ne sono pochi in giro.
insomma, caro lettore, smetti di leggere qui e recupera al più presto la tua copia di questo libro (graphic novel se ti sembra più figo, in ogni caso il link è questo) e poi torna a ringraziarmi.
Adoro, adoro, adoro questi spunti. Per dirti, sono una grande fan degli Esercizi di stile di Queneau. Quindi questo non posso che segnarmelo e aguzzare la vista.
RispondiEliminanon so se ti capita di passare a roma, ma saranno all'arf festival tra pochi giorni! (in ogni caso recuperalo, è bellobellobello!)
EliminaPurtroppo sono dall'altro lato dello stivale, niente ARF per me :( ma lo recupererò senz'altro :)
EliminaPurtroppo sono dall'altro lato dello stivale, niente ARF per me :( ma lo recupererò senz'altro :)
Eliminalato alto o lato basso? perché nel primo caso è abbastanza facile trovare fiere, nel secondo (tipo il mio) anche quando ci sono le fiere è difficile trovare questo tipo di cose =_="
Eliminain ogni caso, poi fammi sapere cosa ne pensi!