nelle ultime settimane ho recuperato un po' di roba in fumetteria. era ora di scrivere qualche commento e sistemare il casino che avevo lasciato sulla scrivania, la famosa pila delle cose di cui scriverò presto sul blog.
il mondo di ran sta per concludersi e questo penultimo volume lascia intendere che il prossimo ci prosciugherà le ghiandole lacrimali.
*attenti agli spoiler!*
la lotta con gli insetti si è finalmente conclusa.
l'ultimo insetto è morto, l'affetto di ran per otaro è riuscito a cacciarlo fuori dal suo corpo, mentre shizuka l'ha distrutto definitivamente.
ma dopo tutto questo tempo, l'insetto ha completamente distrutto il corpo di otaro, che rimane in vita solo grazie alla magia di ran. quando lei si addormenterà per recuperare i suoi poteri, lui non avrà più il suo supporto, e di conseguenza...
già da un po' si era capito che non c'era molto da sperare per otaro, ma avevo continuato a credere che alla fine, in un modo o nell'altro, l'happy ending sarebbe arrivato.
e no, non intendo un happy ending amoroso, in fondo ran è una bambina e sarebbe abbastanza disgustoso se lui volesse stare con lei pur sapendolo.
ma mi aspettavo che otaro riuscisse a salvarsi...
beh, insomma, manca davvero poco alla fine, però per qualche giorno ancora posso continuare a sperare di vedere ran sorridere radiosa.
voi cosa vi aspettate dall'ultimo volumetto?
il secondo volume di liselotte e la foresta delle streghe mi ha molto sorpresa. sopratutto per il fatto che la storia ha accelerato parecchio, senza però risultare maldestramente affrettata.
insomma, parliamo di natsuki takaya!
*attenti agli spoiler!*
siamo solo al secondo volume e già si comincia a svelare il passato di liselotte e quello di engetsu: la loro storia inizia tanto tempo prima del loro ultimo incontro, quando liselotte viveva ancora insieme alla sua famiglia. il giorno in cui liselotte stava per essere uccisa da un killer assoldato, forse, proprio da suo fratello, enrich riuscì a permetterle di salvarsi, pagando il suo gesto con la vita. adesso è rinato come engetsu, grazie al potere della strega vertelinde, ma non è più un essere umano.
e questa volta tocca a liselotte salvarlo.
se già nel primo volume si intuiva un'atmosfera tetra, qui la takaya non si risparmia in nulla: uccisioni, tradimenti, rimpianti, perdite. si poteva pensare a un fantasy spensierato e dolce dando un'occhiata alla prima cover, invece il livello di angst è davvero altissimo. la trama sembra essere entrata nel vivo e plausibilmente ci sarà parecchia azione nel prossimo volume. se si continua con questo ritmo non dovrebbe volerci troppo tempo prima che la storia finisca, quindi se l'autrice decidesse di riprendere a disegnare non dovremmo patire troppo.
ma sono solo considerazioni assolutamente personali e basate su semplici impressioni.
in ogni caso, io non vedo l'ora di leggere gli altri tre volumi.
ho recuperato anche, in mega ritardissimo, il decimo volumetto de il fiore millenario. non ho letto moltissimi shoujo fantasy, ma questo sicuramente si gioca il posto d'onore sul podio insieme a fushigi yuugi e la spada incantata di sakura.
le vicende della principessa a-ki e del suo fedele hakusei non sono semplicemente appassionanti e coinvolgenti. in questo manga si mischiano elementi solitamente meno tipicamente shoujo, azione, guerra, addestramento militare, intrighi politici eccetera, a quelli a cui siamo più abituate. quello che però rende veramente notevole questo manga (per cui se ve lo siete perso dovete assolutamente rimediare) è la sua protagonista.
nonostante abbia vissuto una delle esistenze più difficili che si possano immaginare, a-ki è una ragazza intelligente, forte, ambiziosa. nonostante l'affetto che la lega ad hakusei e che prima la legava a seitestu, a-ki sa essere indipendente, sa salvarsi da sola, non ha bisogno del principe azzurro che venga a prendersi cura di lei mentre rimane ad aspettare con gli occhi colmi di lacrime. nonostante le sue debolezze, che sono più che altro la prova di un animo sensibile e vivo, a-ki sa governare sé stessa, il suo destino, i suoi sentimenti e il suo paese.
vorrei più protagoniste come lei nei fumetti...
ma intanto la nostra principessa si trova nei guai fino al collo, rapita dal principe di so e sempre sotto la costante minaccia di do-hi, lontana da hakusei e dall'oggetto che può darle il diritto di regnare, finalmente sul suo paese. ha solo le sue capacità a difenderla dai suoi carcerieri e la sua forza a evitarle di dare a do-hi una vittoria troppo comoda.
alla fine del volume c'è un gran colpo di scena e... beh, ho bisogno di andare avanti prima possibile. l'unica cosa che odio di questo titolo è la sua pubblicazione a singhiozzo. in giappone siamo arrivati al 13° volumetto e la serie è ancora in prosecuzione, ma credo proprio che non manchi moltissimo alla conclusione. sperando che si velocizzino i tempi della pubblicazione italiana!
un po' scialbino, dopo l'entusiasmo del terzo volumetto (ne avevo accennato direttamente sulla pagina fb, qui) il quarto numero di rere hello.
la storia è abbastanza semplice, si è capito da un pezzo dov'è che l'autrice vuole andare a parare e non si riesce a capire cosa diamine le impedisce di arrivare al quid del discorso.
in ogni caso, *attenti agli spoiler!*
apprendiamo con gioia (non è vero, non è che la cosa mi fregasse poi così tanto) che towa e hata, dopo la dichiarazione di lui e il rifiuto di lei, hanno fatto pace. towa non solo non è innamorata di hata, e mi piacerebbe parecchio che l'autrice non li facesse finire insieme solo per quieto vivere, ma direi che ha un debole per ririko. se questo aspetto della storia non venisse trascurato, accantonato e nascosto, potrei finalmente cominciare a interessarmi un po' di più a questa biondina sociopatica. ma al momento...
minato e ririko continuano a comportarsi da sposini novelli senza fare un solo passo avanti nella loro relazione, come se la cosa non fosse già abbastanza noiosa così, entra in scena un nuovo personaggio a complicare la faccenda, cioè a complicarla per quello che è l'assurdo comportamento dei protagonisti di buona parte degli shoujo manga. insomma, arriva, del tutto immotivatamente, serina, che ririko inizialmente scambia per la fidanzata di minato e che poi si scopre essere sua cugina (di secondo grado, cosa fondamentale). serina è la tipica ragazza carina, innamorata del protagonista maschile e che farà di tutto per allontanare da lui la protagonista femminile. giusto perché non ci bastano mai questi assurdi cliché in cui le donne competono per amore di un uomo, eh...
in ogni caso, sappiamo già adesso che, per ragioni di trama, il suo destino è segnato e che dovrà arrendersi all'evidenza di non essere lei il personaggio su cui è incentrata la vicenda. se nel frattempo riuscirà a far sbloccare minato e ririko, almeno avrà avuto una qualche utilità.
insomma, volumino un po' noioso, ci si aspetta di meglio nel prossimo numero...
ho recuperato anche, in mega ritardissimo, il decimo volumetto de il fiore millenario. non ho letto moltissimi shoujo fantasy, ma questo sicuramente si gioca il posto d'onore sul podio insieme a fushigi yuugi e la spada incantata di sakura.
le vicende della principessa a-ki e del suo fedele hakusei non sono semplicemente appassionanti e coinvolgenti. in questo manga si mischiano elementi solitamente meno tipicamente shoujo, azione, guerra, addestramento militare, intrighi politici eccetera, a quelli a cui siamo più abituate. quello che però rende veramente notevole questo manga (per cui se ve lo siete perso dovete assolutamente rimediare) è la sua protagonista.
nonostante abbia vissuto una delle esistenze più difficili che si possano immaginare, a-ki è una ragazza intelligente, forte, ambiziosa. nonostante l'affetto che la lega ad hakusei e che prima la legava a seitestu, a-ki sa essere indipendente, sa salvarsi da sola, non ha bisogno del principe azzurro che venga a prendersi cura di lei mentre rimane ad aspettare con gli occhi colmi di lacrime. nonostante le sue debolezze, che sono più che altro la prova di un animo sensibile e vivo, a-ki sa governare sé stessa, il suo destino, i suoi sentimenti e il suo paese.
vorrei più protagoniste come lei nei fumetti...
ma intanto la nostra principessa si trova nei guai fino al collo, rapita dal principe di so e sempre sotto la costante minaccia di do-hi, lontana da hakusei e dall'oggetto che può darle il diritto di regnare, finalmente sul suo paese. ha solo le sue capacità a difenderla dai suoi carcerieri e la sua forza a evitarle di dare a do-hi una vittoria troppo comoda.
alla fine del volume c'è un gran colpo di scena e... beh, ho bisogno di andare avanti prima possibile. l'unica cosa che odio di questo titolo è la sua pubblicazione a singhiozzo. in giappone siamo arrivati al 13° volumetto e la serie è ancora in prosecuzione, ma credo proprio che non manchi moltissimo alla conclusione. sperando che si velocizzino i tempi della pubblicazione italiana!
un po' scialbino, dopo l'entusiasmo del terzo volumetto (ne avevo accennato direttamente sulla pagina fb, qui) il quarto numero di rere hello.
la storia è abbastanza semplice, si è capito da un pezzo dov'è che l'autrice vuole andare a parare e non si riesce a capire cosa diamine le impedisce di arrivare al quid del discorso.
in ogni caso, *attenti agli spoiler!*
apprendiamo con gioia (non è vero, non è che la cosa mi fregasse poi così tanto) che towa e hata, dopo la dichiarazione di lui e il rifiuto di lei, hanno fatto pace. towa non solo non è innamorata di hata, e mi piacerebbe parecchio che l'autrice non li facesse finire insieme solo per quieto vivere, ma direi che ha un debole per ririko. se questo aspetto della storia non venisse trascurato, accantonato e nascosto, potrei finalmente cominciare a interessarmi un po' di più a questa biondina sociopatica. ma al momento...
minato e ririko continuano a comportarsi da sposini novelli senza fare un solo passo avanti nella loro relazione, come se la cosa non fosse già abbastanza noiosa così, entra in scena un nuovo personaggio a complicare la faccenda, cioè a complicarla per quello che è l'assurdo comportamento dei protagonisti di buona parte degli shoujo manga. insomma, arriva, del tutto immotivatamente, serina, che ririko inizialmente scambia per la fidanzata di minato e che poi si scopre essere sua cugina (di secondo grado, cosa fondamentale). serina è la tipica ragazza carina, innamorata del protagonista maschile e che farà di tutto per allontanare da lui la protagonista femminile. giusto perché non ci bastano mai questi assurdi cliché in cui le donne competono per amore di un uomo, eh...
in ogni caso, sappiamo già adesso che, per ragioni di trama, il suo destino è segnato e che dovrà arrendersi all'evidenza di non essere lei il personaggio su cui è incentrata la vicenda. se nel frattempo riuscirà a far sbloccare minato e ririko, almeno avrà avuto una qualche utilità.
insomma, volumino un po' noioso, ci si aspetta di meglio nel prossimo numero...
invece il secondo volume di himitsu conferma tutto quello che si era già detto a proposito del primo: questo manga è un capolavoro.
cercherò di parlarne senza fare troppi spoiler, riassumere la trama sarebbe un lavoro inutilmente lungo e non riuscirei comunque a far emergere quello che rende così bello questo manga.
in questo numero i casi affrontati dalla nona sezione investigativa sono due. nel primo la shimizu si concentra sopratutto sul buon aoki, dandogli modo di gestire un'indagine per lui difficile ed emotivamente sfiancante, dato che la vittima è stata sua collega, affidata a lui direttamente da maki.
nonostante le sue capacità, aoki non riesce a mantenere la freddezza (apparente?) di maki, arrivando a rischiare persino la sua stessa vita.
anche nel secondo caso la sensibilità di aoki gioca a suo sfavore: poter scandagliare il cervello della vittima fino a vedere quello che ha visto e sopratutto il modo in cui lo ha visto, entrando in totale empatia con lei, non è facilmente sostenibile per il giovane investigatore, e l'intervento di maki è sempre fondamentale e decisivo, anche quando sembra fare poco.
in entrambe le storie, nonostante la spietatezza dei fatti narrati, nonostante le immagini spesso crude, quasi al limite dell'horror, la shimizu riesce sempre e comunque a far emergere l'aspetto più poetico della vicenda: dai bellissimi paesaggi sognati dalle vittime, fino alle loro speranze, i loro desideri, il modo incredibile in cui l'amore incondizionato riesce a mostrare il mondo esterno al nostro cervello.
ammetto che la parte finale della seconda storia mi ha davvero commossa, la shimizu ha davvero giocato sporco e ha vinto facile.
adesso che si è meglio affrontato l'argomento della risonanza tomografica e le eventuali conseguenze, mi aspetto un terzo numero che si focalizzi di più sui personaggi, sopratutto su maki.
cercherò di parlarne senza fare troppi spoiler, riassumere la trama sarebbe un lavoro inutilmente lungo e non riuscirei comunque a far emergere quello che rende così bello questo manga.
in questo numero i casi affrontati dalla nona sezione investigativa sono due. nel primo la shimizu si concentra sopratutto sul buon aoki, dandogli modo di gestire un'indagine per lui difficile ed emotivamente sfiancante, dato che la vittima è stata sua collega, affidata a lui direttamente da maki.
nonostante le sue capacità, aoki non riesce a mantenere la freddezza (apparente?) di maki, arrivando a rischiare persino la sua stessa vita.
anche nel secondo caso la sensibilità di aoki gioca a suo sfavore: poter scandagliare il cervello della vittima fino a vedere quello che ha visto e sopratutto il modo in cui lo ha visto, entrando in totale empatia con lei, non è facilmente sostenibile per il giovane investigatore, e l'intervento di maki è sempre fondamentale e decisivo, anche quando sembra fare poco.
in entrambe le storie, nonostante la spietatezza dei fatti narrati, nonostante le immagini spesso crude, quasi al limite dell'horror, la shimizu riesce sempre e comunque a far emergere l'aspetto più poetico della vicenda: dai bellissimi paesaggi sognati dalle vittime, fino alle loro speranze, i loro desideri, il modo incredibile in cui l'amore incondizionato riesce a mostrare il mondo esterno al nostro cervello.
ammetto che la parte finale della seconda storia mi ha davvero commossa, la shimizu ha davvero giocato sporco e ha vinto facile.
adesso che si è meglio affrontato l'argomento della risonanza tomografica e le eventuali conseguenze, mi aspetto un terzo numero che si focalizzi di più sui personaggi, sopratutto su maki.
Fumetteria aspettami! Devo recuperare un tot di roba, accidenti... Di questi, comunque, ho letto il secondo volumetto di Liselotte e mi è piaciuto molto, c'è poco da fare, si vede che è la Takaya. Spero davvero che a breve lo finisca... Di Ran come ti avevo detto proverò il primo volume una volta pubblicato definitivamente l'ultimo. Per quanto riguarda Himitsu avevo deciso di fare la stessa cosa e aspettare che pubblicassero tutti i volumi, ma leggendo con più attenzione i dettagli della trama e sapendo che il secondo è già uscito, la mia curiosità ha spiccato un balzo verso l'alto e un pochino (ma giusto un pochino) anche la fiducia nelle uscite, quindi al suddetto giro in fumetteria è probabile che prenda il primo. Speriamo bene. SEMBRA che in generale la Goen stia pubblicando un po' più di roba, mi auguro che non replichino le loro tipiche gesta anche con Himitsu - e con il manga della Yuki che hanno preso da quei disgraziati della GP, mannaggia... non poteva andare alla Planet?, sigh.
RispondiEliminaReRe Hello 4 ce l'ho ma devo ancora leggerlo. I primi tre volumi presentavano alti e bassi e non ho grandi aspettative per questo, ma spero mi prenda quanto serve da non mollarlo. Pur non andandomeli più a cercare apposta da un bel pezzo, comunque, previa trama e/o atmosfere appassionanti non ho problemi le situazioni classiche da shoujo tra i banchi di scuola, e anche la questione del contendersi il ragazzo non la trovo affatto assurda perché nella vita reale lo vedo accadere tranquillamente, sia tra donne per un uomo, sia tra maschi per una donna. Sono d'accordo con te sul fatto che sia un cliché, nel senso di "situazione tipica e impiegata da un'infinità di racconti", ma sinceramente non lo trovo né assurdo né irreale. Poi che nei manga la contesa sia spesso accentuata e drammatizzata rispetto a quanto accade nella realtà è verissimo (anche se pure qui c'è caso e caso), ma dato che accade lo stesso con moltissimi altri aspetti della vita prestati alla narrazione manga, non ci vedo un intento malvagio e maschilista XD
Del Fiore ho due o tre volumi a casa da recuperare e penso li leggerò tutti d'un fiato a breve per poi recuperare quelli mancanti. In generale approvo quello che dici su A-ki e che sia un bel personaggio. Pur ritrovandomi e sentendomi più affine caratterialmente a personaggi come lei, io comunque non vedo neppure qualcosa di negativo nelle protagoniste o in generale nei personaggi femminili che NON vanno in giro a spaccare culi e/o tendono a essere accomodanti o docili, anche se apprezzo sempre particolarmente il coraggio, sia per difendere se stessi che le persone che i personaggi amano. Questo però nasce dal fatto che io non faccio e mi rifiuto di fare differenze tra i personaggi maschili e femminili, nel senso che le stesse cose che ho scritto di non vedere negativamente per i secondi, valgono anche per i primi. Se un personaggio (o una persona) ha bisogno di essere salvato non vuol dire necessariamente che sia una creatura "sbagliata", al massimo può non avere un animo non molto forte, e può darsi che abbia altri pregi.
Sicuramente comunque si trovano in giro più facilmente personaggi maschili del "tipo" di A-ki, questo lo concedo, e quando la quantità di personaggi di quel tipo sarà pressapoco la stessa, sarà anche un gran bel momento per tutti.
Scusa il papirone, ma mi hai dato degli spunti interessanti oltre che dei commenti piacevoli da leggere e ho finito per dilungarmi!
per quello che riguarda ran, puoi cominciare il recupero! in alcune fumetterie è già stato avvistato il numero sette (l'ultimo), da me penso arriverà tra un paio di settimane...
Eliminaper quello che riguarda himitsu, o per meglio dire, goen, di certezze non ce ne sono, ovviamente. ma credo che la vita sia già troppo amara per pensare subito che non si riuscirà a leggere il finale della serie XD io sono fiduciosa! mal che vada, me lo prenderò in francese e farò anche un po' di ripasso della lingua XD
per quello che riguarda rere hello e l'intento malvagio e maschilista, mi sa che mi sono espressa in modo non troppo specifico.
quello che avrei voluto spiegare è che spessissimo, sopratutto nelle storie rivolte a un target femminile, i rapporti tra ragazze sono una roba terrificante. sopratutto in rere hello. c'è l'amica sociopatica che odia tutti tranne la protagonista, della quale sembra innamorata, e c'è la rivale, che in quanto rivale deve essere stronza e insopportabile. non c'è un dialogo sincero, non c'è un rispetto vero dell'altro, dei suoi sentimenti. c'è solo questa specie di sfida a chi è più apprezzata, più carina, più desiderabile. io, per mia grande fortuna, non mi ci sono mai trovata in situazioni simili. ma detesto trovarle nelle storie che leggo. vorrei che qualcuno spiegasse alle ragazze che c'è altro nella vita a parte piacere a qualcuno, che l'amicizia tra donne non deve per forza essere legata a questi stereotipi. sicuro che poi in un'opera di finzione la cosa venga accentuata, ma continua a non piacermi. preferirei che ririko, serina e minato parlassero sinceramente dei loro sentimenti e smettessero di torturarsi a vicenda. sarebbe molto più facile e giusto per tutti, no?
per quello che riguarda a-ki, non è una che spacca culi XD è la quintessenza della femminilità, è bella, dolce, buona, generosa. tutto quello che questa società impone da sempre a chiunque nasca con una vagina. ha parecchia fortuna da questo punto di vista. ma non è debole. e non essere deboli non significa non aver bisogno di nessuno. a-ki sa fare squadra ma non è passiva, non sopravvive solo con l'aiuto degli altri e anche quando ha bisogno di farsi salvare, aiuta gli altri a salvarla.
per me è impossibile non distinguere personaggi femminili e maschili, perché, che piaccia o no, i protagonisti delle storie sono in qualche modo modelli comportamentali e si rifanno a degli stereotipi, più o meno. è bello quando un autore crea personaggi che sanno farsi amare anche senza seguire le "solite regole". da un certo punto di vista la penso come te, a prescindere dal sesso del personaggio, mi piace che quel personaggio sia emotivamente vivo, reale. ma apprezzo molto se un personaggio femminile sa essere forte, determinato e coraggioso tanto quanto solitamente lo sono quelli maschili e, viceversa, se un personaggio maschile sa essere dolce e vulnerabile tanto quanto lo sono quelli maschili. perché anche nella realtà è così. vorrei che si insegnasse alle bambine a non sopportare chi tira loro le trecce e ai bambini che se vogliono piangere non devono vergognarsi.
ovvio che poi ognuno è diverso. ma a-ki è una figura che da un messaggio secondo me bellissimo: anche se hai perso tutto, anche se hai paura, anche se è più facile arrendersi e lasciare la tua vita nelle mani di chi deciderà per te, puoi sempre combattere (inteso in senso lato, non spaccando culi XD) e decidere il tuo destino. che poi a farlo sia una donna, e una donna inserita in un periodo storico in cui le donne sono merci di scambio per matrimoni di interesse politico o economico, beh, tanto di cappello.
come sai, i papironi sono sempre ben accetti! puoi scriverne quanti ne vuoi XD altrimenti mi sento una scema che parla al vento XD
Se riesco vado in fumetteria questo fine settimana e vedo per Himitsu, benissimo anche riguardo Ran!
EliminaPer ReRe Hello adesso ho capito meglio la questione! E sì, sono d’accordo sul fatto che se la gente parlasse dei propri problemi con calma, invece di macerarsi e creare piani mefistofelici, sarebbe meglio per tutti XD Però ho una nota da fare: Towa è esagerata nel suo avercela con chiunque tranne la protagonista, ma l’amicizia che sfiora l’amore nella mia esperienza è una cosa intensissima e molto bella tipica dell’adolescenza. Non entro nei particolari, ma a differenza delle lotte senza quartiere per conquistare i vari tizio e caio questa è una cosa che ho provato sulla mia pelle. Poi credo che in realtà in questo volume (che sto leggendo) si cominci già a capire che sotto sotto a Towa piace l’amico che le si è confessato, deve solo maturare abbastanza da ammetterlo.
Io poi adoro le storie d’amicizia tra ragazze <3 non mi piace lo shoujo-ai, a meno di una storia bella proprio a prescindere, ma i racconti basati o con una parte importante sull’amicizia tra ragazze, con tutte le particolarità e l’intensità che si portano dietro, le adoro T_T
La rivale è il classico personaggio-cliché, credo XD Anche in questo caso si enfatizza un tipo di persona che purtroppo nella realtà esiste eccome. Non ci ho mai discusso per un ragazzo, ma di tipe così, abituate a ottenere ciò che vogliono in modo infido e inventandosi le peggio cose per riuscirci, ne ho incontrate eccome. In realtà (questa è una mia teoria personale, eh) credo che la maggior parte delle ragazze/donne che dice di essere diffidente nei confronti delle altre a prescindere lo sia perché ha avuto a che fare più volte con ragazze/donne di questo tipo. Spesso ciò che vogliono è proprio quello che dici tu, comunque, essere le più belle e popolari, e penso che sia una cosa vecchia come il mondo. Io ormai so starci alla larga e mi godo le mie amiche, che per me sono tipo FONDAMENTALI, però che esistano e non siano poche purtroppo è proprio un dato di fatto e quindi penso sia naturale ce vengano inserite in racconti legati alla vita quotidiana. Che poi non ti piacciano è sacrosanto! Io le considero un personaggio negativo al pari di altri, in primis la loro versione maschile (che credo sarà ciò che avremo nel quarto volume di Romantica Clock peraltro XD) ma mi piace molto quando si redimono e finiscono per diventare amiche della protagonista. La mia parte razionale sa che è decisamente utopistico, ma almeno nella fantasia mi piace vederlo accadere.
Se tutte comunque la piantassero e capissero che si può essere felici e ben volute senza tentare di schiacciare le altre sarebbe magnifico, ma sinceramente credo sia impossibile che tutte cambino modo di essere. Tra parentesi, mi stupisce sempre come gli uomini in questo genere di questioni riescano a risultare tonti e incapaci di capire cos’hanno davanti. Ne ho degli esempi anche adesso e niente, a dodici anni o vent’anni l’incapacità di azionare il cervello e riconoscere quando una ragazza è intelligente E perfida rimane pari a zero.
Elimina“apprezzo molto se un personaggio femminile sa essere forte, determinato e coraggioso tanto quanto solitamente lo sono quelli maschili e, viceversa, se un personaggio maschile sa essere dolce e vulnerabile tanto quanto lo sono quelli maschili. perché anche nella realtà è così.”
Ecco, questo sì! Nel senso, come dicevo non mi piace per nulla (ma proprio per nulla) l’atteggiamento attuale di molti e molte per cui o un personaggio vagina-munito non se ne va in giro a comandare la gente e combattere è una lagna insopportabile (mi viene in mente Sansa di ASOIAF/Il trono di spade), anzi, mi fa proprio arrabbiare, perché di fatto si sta dicendo che o una è forte e decisa o è una rompiscatole insopportabile, punto e zero interesse per i vari tipi umani che possono esistere, ma comunque apprezzo tantissimo le ragazze tipo A-ki (che come dici è sì forte e decisa ma senza diventare un robot distruttivo senza sentimento o quasi) e sono quelle in cui mi ritrovo di più. Allo stesso modo voglio proprio istintivamente (non posso farci nulla, è automatico) un gran bene ai personaggi maschili ben delineati con un carattere dolce e gentile, quindi per molti versi stiamo dicendo le stesse cose XD
E sono d’accordo anche col fatto che A-ki dia quel tipo di messaggio e sia molto bello, anzi, uno di quelli che amo di più nei manga (e non solo).
anche qui, riguardo a towa, mi sono espressa male.
Eliminaa me piacciono le storie d'amicizia tra ragazze e mi piacciono le storie d'amore tra ragazze. non mi piacciono, né nelle storie né nella realtà, quelli che si fingono amici per starti accanto perché sono innamorati. ora, sicuramente non è il caso di towa, perché è ovvio che finirà con hata, però un po' mi ha ricordato questa cosa e mi ha urtata un po'.
guarda, io nella realtà di false amiche velenose ne ho incontrate così tante che neanche ce la farei a fare un elenco. gente che pur di primeggiare in qualcosa se ne strefrega del bene che gli vuoi e ti distrugge. ma non è per questioni personali che non mi piacciono questi personaggi, è perché secondo me fomentano questi atteggiamenti. e comunque non è così utopico che diventino amiche rivale e protagonista eh XD pensa a kimi ni todoke!
devo dirti ora una cosa molto brutta: non ho mai visto il trono di spade (e non ho voglia di farlo!) quindi non so chi sia sansa XD
ammetto che i personaggi piagnoni mi fanno venire i nervi, così come le persone piagnone, però di solito, almeno davanti alla gente in carne ed ossa, conto fino a dieci e cerco di spronarla a reagire, perché abituare qualcuno a dipendere dal tuo aiuto è - a mio avviso - la peggiore cosa che puoi fare. ma nei manga posso permettermi di urlargli di darsi una smossa XD
*ho dimenticato di aggiungere che la questione della contesa di un ragazzo nella realtà vale SOPRATTUTTO per le ragazzine, nella mia esperienza. Forse abbiamo avuto esperienze molto diverse tra medie e superiori, ma pur senza averlo provato sulla mia pelle ti posso assicurare che tra i tredici e sedici anni circa, che due ragazze se ne dicano/facciano di tutti i colori e litighino per sottrarsi un tizio random non è affatto assurdo né inventato X'D E lo stesso vale per i maschi, davvero, che sono capaci a loro volta di portare avanti crociate e rancori al riguardo per anni.
RispondiEliminacome sopra: sono comportamenti che non mi piacciono e che non condivido. e non li condividevo neanche a tredici o sedici anni.
Eliminapuoi essere innamorato di chi vuoi, puoi desiderare quella persona quanto vuoi, ma quella persona è una persona appunto, non una cosa. non sei la sola a desiderarla? benissimo. tu puoi fare del tuo meglio per essere ricambiata, ma 1) non puoi impedire a qualcuno che ha i tuoi stessi sentimenti di avere il tuo stesso comportamento per raggiungere il tuo stesso obiettivo, 2) non puoi costringere nessuno a ricambiarti, per quanto impegno tu possa metterci.
so che sono cose che si fanno, ma non dovrebbe essere così.
e prenderei a ceffoni quelle che "io lo amo ma lui sta con quella troia", perché se un'altra ragazza riceve le attenzioni che vengono negate a te, non è una troia. così come prenderei a ceffoni quelli che "io la amo ma quella troia sta con lui", stesso discorso. non mi piacciono l'odio e l'offesa motivate dalla gelosia. non mi piace la gelosia né quello che comporta. l'amore è qualcosa che non si può forzare, dovrebbero insegnare questo ai tredicenni, non a farsi la guerra per vincere il premio, e dovrebbero insegnare che nessuno, e nessun sentimento, è un premio.
non so quanto il discorso sia chiaro, ma è una cosa che mi da davvero ai nervi, mi agito e scrivo cose che non si capiscono XD
Vai tranquilla, il succo si capisce più che bene! Anche secondo me non sono cose positive, solo che temo sia quasi impossibile eliminarle del tutto dalle persone. Io l'ira momentanea la posso comprendere (anche se il “quella troia sta con lui!” mi va molto poco giù, tanto più detto da chi sarebbe innamorato di tale ragazza), perché uno quando è triste, ferito e si sente rifiutato ci sta che dica le peggio cose (il famigerato parlare per rabbia), solo ci si augura che passato il momentaccio si riesca a fare mente lucida e capire che è andata così, i sentimenti non si possono forzare, chiudiamo la questione e andiamo avanti con la nostra vita. Riguardo alla gelosia del tipo che intendi tu, io penso che sia umano sentirla d’istinto quando vedi chi ti piace andare verso un’altra persona. Poi sta al carattere e soprattutto all’educazione (nel senso più ampio) di ognuno riuscire a gestire la cosa, controllarla e non diventare delle macchine seminaodio. Per dirti, la cosa peggiore che feci alle medie per gelosia, vedendo quello che mi piaceva che faceva il provolone con una delle ragazzine popolari, è stato rompere la matita che tenevo in mano senza neanche farlo apposta XD Se si fosse messo con lei avrei pianto un po’ nella mia cameretta, sarei stata triste e poi l’avrei chiusa lì. Il problema sorge quando appunto non ci si controlla e si fanno cose cattive e ingiuste motivati dalla gelosia. Quello sì, sono d’accordo che è sbagliato.
Eliminama è ovvio che ci si stia male! sai quanti pianti del genere? XD io sono riuscita a rompere di peggio per rabbia, altro che matite, ho fatto fuori due cellulari XD (ma non per gelosia, ero solo molto arrabbiata! X°D)
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