Pagine

martedì 26 aprile 2016

orange

ogni lettore ha, almeno penso, le sue particolari fissazioni.
tra le mie ce ne sono due che mi hanno fatto posticipare di moltissimo la lettura di orange di ichigo takano: in primo luogo tendo a non fidarmi quando troppa gente parla troppo bene di qualcosa. ho dato un nome specifico a questo atteggiamento, ovvero trauma da il codice da vinci.
di orange tutti, ma proprio tutti tutti, dicevano che era un capolavoro imperdibile.
e niente, ho cominciato a sentire puzza di idiozia.
la seconda fissazione è che odio farmi rubare soldi dagli editori.
nel senso: orange ha esattamente la stessa edizione di buona parte dei manga editi da flashbook, forse qualche pagina in meno rispetto ai vecchi volumi, ma il prezzo più alto. e questa cosa non mi andava giù per niente.
parlando esclusivamente dell'edizione, non vale molto più di un manga da edicola. sì, ok, ha la sovracoperta - che tra parentesi odio con tutto il mio cuore - ma niente di più. quindi spendere quasi sette euro a volumetto era - è ancora - inconcepibile.
per cui mi sono messa buona buona ad aspettare la conclusione per poterlo recuperare usato a un prezzo accettabile, mossa sopratutto dalla curiosità, visto che tra i tutti che ne parlavano bene c'erano anche ragazze che hanno gusti molto simili ai miei.
sono riuscita a trovarlo già da un po' (non è stato facilissimo e questo l'ho letto in senso positivo: se non c'erano molte persone a volersene liberare qualcosa dovrà pur significare, no?) e me lo sono sciroppata in un paio di giorni.

giusto un'osservazione prima di parlarvi del manga.
c'avevo preso, anche se solo a metà.
orange non è un capolavoro. non è uno di quegli shoujo indimenticabili che ti restano indissolubili nel cuore e nei ricordi anche dopo quindici anni, non ti fa venire i lacrimoni agli occhi quando ci ripensi. non è (chiaro che tutto questo è da intendersi come mia opinione personale, eh!) come karekano, mars, nana, furuba, kodocha, la principessa splendente o proteggi la mia terra. quelli sono capolavori totali. questo è un bel manga, certo, al di sopra della media sicuramente. ma niente di più. e mi sono sentita un po' dispiaciuta quando me ne sono accorta. ho sperato fino all'ultimo, ma niente. non è riuscito ad entrare, secondo me, nella rosa degli shoujo manga più belli.


le premesse iniziali sono ottime.
una ragazza di sedici anni, naho takamiya, riceve una lettera dalla sé stessa del futuro, in cui le viene spiegato come evitare che un suo compagno di classe e amico, kakeru naruse, possa scomparire.
ora, io sono cresciuta con pkna, per quello che mi riguarda viaggi temporali, messaggi dal futuro, paradossi eccetera sono la norma, quindi sono partita subito per la tangente facendomi milioni di pipponi mentali su come sarebbe andata avanti la vicenda, esaltatissima di trovare un argomento del genere in uno shoujo manga.
ma tranquilli. la trama vira velocemente da "fantascientifico" al "melanconico emozionale".

inizialmente naho non credo alla lettera, d'altro canto, come darle torto? come avrebbe fatto la sé stessa di dieci anni dopo a mandare una lettera indietro nel tempo? e poi chi è kakeru naruse? lei non lo conosce... ancora.
esattamente il giorno in cui riceve la lettera, viene presentato un nuovo studente nella classe di naho, ovvero kakeru. nonostante alcune indicazioni della lettera non siano immediatamente comprensibili, molti dei fatti descritti succedono veramente.
così naho, che manco a dirlo, ci metterà poco a prendersi una cotta per kakeru, comincerà a fidarsi della lettera, per riscrivere il suo futuro, per evitarsi il rimpianto della perdita e sopratutto per salvare kakeru. e nel farlo non sarà sola. uno dei pregi di orange è di essere, in qualche modo, un manga corale. anche se i personaggi secondari, gli amici di naho che diventano anche loro amici di kakeru, sono abbastanza ben caratterizzati, seppure rimangano sempre e soltanto personaggi secondari. anche loro cercano di aiutare kakeru e di evitare il destino che hanno conosciuto esattamente come è successo a naho.

senza indugiare troppo negli spoiler, di orange si può dire che è un bel manga che parla di amicizia più che di amore romantico, cosa dovuta anche - forse - alla sua travagliata storia editoriale: i primi capitoli infatti furono pubblicati su betsuma, rivista shoujo di shueisha, fu interrotta quasi subito per poi approdare su gekkan action, una rivista seinen di futabasha.
ripeto che avrei sperato una spiegazione scientifica (o meglio fantascientifica) più esauriente sulla storia delle lettere, mentre il tema portante è da un lato, come detto, la malinconia e il rimpianto, dall'altro il valore assoluto, enorme e importantissimo dell'amicizia, quella che supera persino la realizzazione personale (penso a suwa, al suo futuro e a come è disposto a cambiarlo per il bene di kakeru).
forse, quello che ha rovinato il manga è stato proprio il finale, un po' affrettato e che lascia libera interpretazione al lettore. è davvero possibile cambiare il passato? è possibile chiedere scusa anche quando è ormai troppo tardi? basta cercare in tutti i modi di porre rimedio per creare un mondo parallelo, non importa se reale o no, in cui tutto è andato per il meglio?
non si sa, ma in fondo siamo liberi di immaginarlo, no?


molto carini i disegni, sicuramente più di quelli di dreamin' sun, sono accurati, eleganti, molto femminili e al contempo abbastanza lontani dalle stilizzazioni tipiche degli shoujo manga, sopratutto ho apprezzato (cercandole su google, ovvio) le illustrazioni a colori della serie, molto delicate e gradevoli.

in definitiva: da leggere sicuramente, ma di certo nella nostra carriera di lettori di shoujo manga ci siamo trovati davanti ad opere di livello più alto.

5 commenti:

  1. "Trauma da codice da vinci" mi ha fatta morire! XD ti capisco, anch'io quando una cosa piace a molti sono molto diffidente ma ultimamente mi sento un po' in colpa per questo :b Condivido assolutamente la questione del prezzo ed anche il fatto che è un bel manga ma non ai livelli di "Nana". Per quanto riguarda il finale non ho ancora deciso se mi sia piaciuto o meno, il fatto è che io mi aspettavo tutto l'opposto... ma forse alla fine è meglio così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma infatti pure a me vengono i sensi di colpa... quella roba del tipo "ma non è che sono io a non capirci niente e mi sto perdendo una pietra miliare?"
      cosa ti aspettavi tu? io sono curiosa!
      diciamo che le mie di aspettative sono andate a farsi friggere sin da subito. speravo seriamente in qualcosa di più fantascientifico, e invece nada.
      peccato, peccato davvero!

      Elimina
  2. Io di Orange per ora ho letto un volume e mezzo, e ho avuto più o meno la stessa tua reazione XD Ero pronta a trovarmi davanti qualcosa che avrei reputato indimenticabile ma mi sono resa velocemente conto che la situazione era un'altra. Lo finirò quasi sicuramente e penso si rivelerà comunque una lettura piacevole e probabilmente superiore alla media, ma non credo che la cosa andrà oltre. Se un giorno capiterà di trovare titoli ai livelli di quelli che hai citato non potrò che essere felicissima, anzi, lo spero proprio!

    Riguardo al Codice Da Vinci, non l'ho letto ma credo sia il tipo di best-seller che fa presa soprattutto su chi ama o apprezza particolarmente quel genere (complotto millenario da svelare, a quanto ne so) e abbia decisamente poca presa su chi è interessato ad altro. Che non fosse un capolavoro apprezzabile a prescindere l'avevo intuito XD Io ormai comunque ho sviluppato totale indifferenza nei confronti di ciò che la folla ama o odia: se la trama fa presa su di me per un motivo o per un altro, provo, sennò nisba. Passo tranquillamente da trashate a cose discrete ad altre splendide sino al capolavoro e non farei mai a cambio.

    E adesso chiudo definitivamente questi commenti di quasi mezzanotte, grazie per gli spunti di lettura e non!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. leggilo perché è carino. a me rode solo il fatto che attorno sia stato costruito tutto questo scalpore, perché se non avessi avuto aspettative altissime, lo avrei apprezzato di più.

      il codice da vinci lo lessi intorno ai 20 anni, ancora all'epoca mi fidavo delle opinioni altri molto più di adesso XD
      ovviamente anche io preferisco fidarmi di quello che mi ispira o meno, però continuo a informarmi. semplicemente, adesso so *come* informarmi XD

      Elimina
    2. Come si diceva prima, viva i siti d'informazione base! XD Quelli sono molto utili per sapere cosa c'è di nuovo o da poter recuperare ^^ Orange non so ancora bene comequando ma per certo lo finirò! è_é/

      Elimina