amanti delle storie tragiche a me!
sicuramente lo conoscevate già, ma ho finito da poco di vedere shigatsu wa kimi no uso - your lie in april, un anime devastante, e credo proprio di doverne parlare, perché questo coso mi ha turbato l'animo oltre ogni limite.
ah sì, mi è piaciuto tantissimo.
incentrato sul mondo della musica, your lie in april ha una trama apparentemente banale: fino a qualche anno prima, kousei arima era un piccolo genio del pianoforte, un bambino dotato di un talento incredibilmente raro e prezioso, ma da due anni ha smesso di suonare, strimpella solo per via di un lavoretto part time, ma nulla di serio.
un giorno, la sua amica tsubaki gli chiede di fare da "quarto" per un appuntamento: la sua amica kaori si è presa una cotta per watari, amico di kousei e di tsubaki fin dall'infanzia, e a lei non va proprio di fare da terzo incomodo.
un po' controvoglia, kousei accetta, e, arrivato in anticipo all'appuntamento, incontra kaori mentre sta suonando al parco insieme a dei bambini.
mentre kousei si commuove alla vista di una bella ragazza che suona una semplice canzoncina per bambini, kaori lo prende per un maniaco e non ci mette molto a svelare il suo vero carattere: per nulla carina, violenta e manesca!
ma kaori, oltre che una finta visione angelica, è una violinista e proprio quel giorno deve suonare per una competizione.
per kousei è abbastanza traumatico ritornare in una sala dove giovani musicisti si esibiscono e si sfidano, una di quelle sale che erano state tanto familiari a lui fino a pochi anni fa, ma a una forza della natura come kaori sembra impossibile dire di no...
nel corso della vicenda i rapporti tra i quattro si intrecciano sempre più stretti, tra sentimenti nascosti da tempo e quelli che nascono rapidamente.
il trauma di kousei, segnato profondamente da una madre malata e violenta e dalla sua perdita, l'affetto di tsubaki per kousei, amico d'infanzia e vicino di casa, praticamente la persona che più le è stata vicina per tutta la vita, e sopratutto l'energia e l'entusiasmo sfrenato di kaori: questi sono gli elementi base della vicenda, che stempera i momenti più pesanti (alcuni davvero terribili, difficili anche da vedere: il passato di kousei è così triste e doloroso che mi ha fatto davvero stare male. io spero che questa mancanza di sympathia - lo scrivo così perché lo intendo nel suo significato letterale - e di pietas, questa attitudine al giudizio facile, duro e severo, sia solo un espediente usato per rendere la storia più drammatica, che sia una roba che succede solo nei cartoni, come i campi di calcio infiniti di holly e benji, e che i giapponesi non siano davvero così) con scenette comiche e qualche momento di divertimento.
kaori e la sua travolgente energia e passione per la musica, convinceranno kousei a tornare a suonare e a partecipare alle gare, riuscendo pian piano a superare le sue paure e riscoprendo l'amore per il pianoforte. tornato nel mondo delle competizioni musicali, kousei incontrerà due personaggi che fanno parte del suo passato: aiza takeshi e emi igawa, due giovani pianisti coetanei di kousei, che hanno iniziato da bambini a suonare il pianoforte proprio dopo aver ascoltato lui (anche se kousei non se ne ricorda affatto).
avevo temuto all'inizio che fossero i tipici personaggi il cui ruolo è quello di mettere i bastoni tra le ruote al protagonista senza avere nessuno spessore psicologico di sorta, invece non solo son ben caratterizzati, ma è dedicato loro abbastanza tempo da mostrare cosa li ha spinti a suonare e come sono giunti a quel momento, e sopratutto, cosa li lega a kousei.
insomma, come per i quattro personaggi principali, nulla è lasciato al caso e nessun personaggio rimane solo una macchietta.
importantissimi e numerosissimi sono i flashback, i momenti vissuti da kousei, tsubaki e watari da piccoli (e bisogna ammetterlo, sono assolutamente adorabili da piccini!): grazie a queste scene comprendiamo meglio i personaggi, la loro storia e i rapporti tra loro, ed è secondo me questo che fa di your lie in april una storia così particolare e da quel quid che mi fa dire non potete perdervelo.
c'è un'ottima caratterizzazione psicologica e un curatissimo background che rende questo titolo qualcosa di più della solita storia d'amore, amicizia e sport/musica/passione-random tra studenti: è una storia di crescita, una storia che parla del superamento delle proprie paure, che racconta di come, forse proprio grazie a quello che più ci ha segnati, siamo diventati quello che siamo, senza permettere al peggio che si nasconde dentro di noi di venire a galla, ma anzi sapendo apprezzare al meglio i momenti più felici della nostra vita.
eppure, dopo un momento iniziale in cui sembra che finalmente il peggio sia stato superato, l'atmosfera si fa subito malinconica e si intuisce presto che non ci sarà nessun happy ending. o almeno non quello che io avevo sperato...
meritevolissima l'animazione, molto curata, precisa e verosimile quando assistiamo alle performance musicali dei protagonisti (niente mani che si muovono a caso sulla tastiera), molto belli anche i disegni, per nulla arraffazzonati, anzi curati ed espressivi. ho trovato molto belle anche le scelte circa la regia/fotografia: inquadrature perfette e luce che interpreta al meglio la sensazione data da una determinata scena.
insomma, se non l'avete ancora visto recuperatelo!
ah, questo anime è tratto dal manga omonimo, completato con l'undicesimo volumetto e già edito in inglese e in francese (qui sotto le copertine del volume uno nelle due rispettive edizioni), nonché vincitore nel 2013 del kodansha manga award (categoria shounen).
la mia speranza è che prima o poi lo annuncino anche qui in italia!
sicuramente lo conoscevate già, ma ho finito da poco di vedere shigatsu wa kimi no uso - your lie in april, un anime devastante, e credo proprio di doverne parlare, perché questo coso mi ha turbato l'animo oltre ogni limite.
ah sì, mi è piaciuto tantissimo.
frame tratto dalla sigla |
incentrato sul mondo della musica, your lie in april ha una trama apparentemente banale: fino a qualche anno prima, kousei arima era un piccolo genio del pianoforte, un bambino dotato di un talento incredibilmente raro e prezioso, ma da due anni ha smesso di suonare, strimpella solo per via di un lavoretto part time, ma nulla di serio.
un giorno, la sua amica tsubaki gli chiede di fare da "quarto" per un appuntamento: la sua amica kaori si è presa una cotta per watari, amico di kousei e di tsubaki fin dall'infanzia, e a lei non va proprio di fare da terzo incomodo.
un po' controvoglia, kousei accetta, e, arrivato in anticipo all'appuntamento, incontra kaori mentre sta suonando al parco insieme a dei bambini.
mentre kousei si commuove alla vista di una bella ragazza che suona una semplice canzoncina per bambini, kaori lo prende per un maniaco e non ci mette molto a svelare il suo vero carattere: per nulla carina, violenta e manesca!
il primo incontro tra kousei e kaori |
per kousei è abbastanza traumatico ritornare in una sala dove giovani musicisti si esibiscono e si sfidano, una di quelle sale che erano state tanto familiari a lui fino a pochi anni fa, ma a una forza della natura come kaori sembra impossibile dire di no...
nel corso della vicenda i rapporti tra i quattro si intrecciano sempre più stretti, tra sentimenti nascosti da tempo e quelli che nascono rapidamente.
il trauma di kousei, segnato profondamente da una madre malata e violenta e dalla sua perdita, l'affetto di tsubaki per kousei, amico d'infanzia e vicino di casa, praticamente la persona che più le è stata vicina per tutta la vita, e sopratutto l'energia e l'entusiasmo sfrenato di kaori: questi sono gli elementi base della vicenda, che stempera i momenti più pesanti (alcuni davvero terribili, difficili anche da vedere: il passato di kousei è così triste e doloroso che mi ha fatto davvero stare male. io spero che questa mancanza di sympathia - lo scrivo così perché lo intendo nel suo significato letterale - e di pietas, questa attitudine al giudizio facile, duro e severo, sia solo un espediente usato per rendere la storia più drammatica, che sia una roba che succede solo nei cartoni, come i campi di calcio infiniti di holly e benji, e che i giapponesi non siano davvero così) con scenette comiche e qualche momento di divertimento.
watari e la gioia di trovare un messaggino sul cellulare! |
kaori e la sua travolgente energia e passione per la musica, convinceranno kousei a tornare a suonare e a partecipare alle gare, riuscendo pian piano a superare le sue paure e riscoprendo l'amore per il pianoforte. tornato nel mondo delle competizioni musicali, kousei incontrerà due personaggi che fanno parte del suo passato: aiza takeshi e emi igawa, due giovani pianisti coetanei di kousei, che hanno iniziato da bambini a suonare il pianoforte proprio dopo aver ascoltato lui (anche se kousei non se ne ricorda affatto).
avevo temuto all'inizio che fossero i tipici personaggi il cui ruolo è quello di mettere i bastoni tra le ruote al protagonista senza avere nessuno spessore psicologico di sorta, invece non solo son ben caratterizzati, ma è dedicato loro abbastanza tempo da mostrare cosa li ha spinti a suonare e come sono giunti a quel momento, e sopratutto, cosa li lega a kousei.
insomma, come per i quattro personaggi principali, nulla è lasciato al caso e nessun personaggio rimane solo una macchietta.
il ritorno di kousei sul palco insieme a kaori |
c'è un'ottima caratterizzazione psicologica e un curatissimo background che rende questo titolo qualcosa di più della solita storia d'amore, amicizia e sport/musica/passione-random tra studenti: è una storia di crescita, una storia che parla del superamento delle proprie paure, che racconta di come, forse proprio grazie a quello che più ci ha segnati, siamo diventati quello che siamo, senza permettere al peggio che si nasconde dentro di noi di venire a galla, ma anzi sapendo apprezzare al meglio i momenti più felici della nostra vita.
un ricordo dell'infanzia di kousei |
eppure, dopo un momento iniziale in cui sembra che finalmente il peggio sia stato superato, l'atmosfera si fa subito malinconica e si intuisce presto che non ci sarà nessun happy ending. o almeno non quello che io avevo sperato...
meritevolissima l'animazione, molto curata, precisa e verosimile quando assistiamo alle performance musicali dei protagonisti (niente mani che si muovono a caso sulla tastiera), molto belli anche i disegni, per nulla arraffazzonati, anzi curati ed espressivi. ho trovato molto belle anche le scelte circa la regia/fotografia: inquadrature perfette e luce che interpreta al meglio la sensazione data da una determinata scena.
insomma, se non l'avete ancora visto recuperatelo!
ah, questo anime è tratto dal manga omonimo, completato con l'undicesimo volumetto e già edito in inglese e in francese (qui sotto le copertine del volume uno nelle due rispettive edizioni), nonché vincitore nel 2013 del kodansha manga award (categoria shounen).
la mia speranza è che prima o poi lo annuncino anche qui in italia!
L'ho visto e recensito sul blog l'anno scorso, l'ho trovato carino e mi ha coinvolta bene fino alla fin. Io cerco sempre di evitare le cose tragiche ma ho scoperto di essere una calamita o.o ad ogni modo spero davvero che portino in Italia il manga perché è un'opera che dovrebbe essere conosciuta u.u
RispondiEliminaL'ho trovato davvero profondo e introspettivo ma piuttosto angosciante. Kaori bella, brava e tsundere quanto vuoi, però ho apprezzato di più Tsubaki tra tutti e mi sono commossa tanto quando finalmente ha ammesso i suoi sentimenti *.*
L'unica pecca che ho trovato, cosa che mi ha infastidito molto, è il fatto che questo povero bambino veniva "maltrattato" dalla madre in tenera età e tutti a fare finta di niente nonostante i lividi evidenti o.o ci credo che poi è rimasto traumatizzato e non voleva più suonare, eppure tutti la a spronarlo a ricominciare facendo riemergere vecchi timori ...mah
anche a me è piaciuta tantissimo tsubaki come personaggio! ho tifato parecchio per lei, devo ammetterlo!
Eliminasono d'accordissimo, anche a me ha turbata parecchio la storia di kousei da piccino, e anche io ho trovato inumano l'atteggiamento della madre e degli altri. come dicevo, spero che una situazione simile non sia realistica, ma sia solo un espediente per rendere la storia più drammatica...