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mercoledì 16 dicembre 2015

karmapolis

questo post mi costa una fatica immensa, per un semplice motivo: non so se karmapolis mi è piaciuto davvero.
so che potrebbe sembrare una cosa senza senso, però è così. avevo un sacco di aspettative prima di leggerlo, mi è piaciuto sì, ma mi aspettavo qualcosa di più. non so esattamente cosa. però mi ha lasciata un po' così, sopratutto nell'ultima parte.
insomma non so dire mi è piaciuto e non posso nemmeno dire che non mi è piaciuto. che faccio?


andiamo con calma.

chiara ha 22 anni, frequenta l'università, vive con due amiche (?), katia, alla quale non risparmia mai di ricordare che sia una facile (per meglio dire una puttanella), e morena, della quale intuiamo subito - per avere conferma dopo, che è lesbica. chiara, chichi per gli amici, è - parole sue - insicura e piena di grilli per la testa, ha un fidanzato fissato con il calcio, odia il suo lavoro e trova che sua madre sia una gran cagacazzo (cit.).
fin qui nulla di strano.
ma chichi ha il potere di portare sfiga.
nulla di troppo complicato, le basta uno schiocco di dita e bam, casino servito.

fin qui tutto bene, chiaro, lineare, funziona tutto. ma quando entrano in scena i suricati a spiegare a chiara i suoi poteri, il karma, la fortuna, la sfortuna... ecco, lì è iniziato il disastro.
si incasina tutto: chiara, sconvolta per il comportamento del suo ragazzo, sfoga tutta la sua rabbia sulle amiche, in modo immotivato ed esagerato, il che porta a una situazione davvero drammatica e pesante. a questo si aggiungono incubi, salti avanti nel tempo, suricati (che mi hanno fatto venire seri dubbi: sono dislessica o non sono la sola che è ammattita per riuscire a capire cosa dicono?), discorsi troppo brevi su cose successe e poi rimosse che sembrerebbero davvero importanti per la storia... ecco, non voglio far spoiler, però è tutto davvero incasinato, molte cose avrebbero dovuto avere più spazio e tempo per essere narrate.

quindi: o sono io cretina e non ci ho capito niente, il che è molto plausibile, visto che ho letto recensioni parecchio entusiaste di questo titolo, oppure davvero karmapolis poteva essere davvero un bel fumetto ma si limita ad essere un ottimo tentativo, con dei disegni ben fatti e originali e una trama che, articolata un po' meglio, sarebbe stata geniale.
forse il danno sta tutto in quella sorta di cinico distacco che dovrebbe dare un tocco comico e divertente a situazioni drammatiche e a concetti che in fondo sono molto belli e profondi, ma che - almeno per me - è risultato solo fuori luogo e non mi ha permesso di appassionarmi alla storia e ai suoi personaggi, forse nella fretta che c'è in tutta la narrazione della vicenda...

insomma, un peccato. che poi, sono sincera, mi sento una stronza a scrivere una roba del genere, perché secondo me gli autori - nebbioso e greta xella - meritano eccome, e di certo voglio leggere altro di entrambi, però non mi va nemmeno di non essere sincera e di far sviolinate.
ecco perché mi trascino sto post da più di un mese.

in ogni caso, io vi consiglio di seguire i pareri degli altri, di quelli che ne hanno parlato bene (qui ad esempio) e di leggerlo se vi capita l'occasione, perché di certo una lettura non gliela si può negare, così poi venite qui a lasciarmi un commento e a dirmi che sono idiota e non capisco niente.

2 commenti:

  1. Io l'ho affrontato con molto entusiasmo ma sono arrivato alla fine a fatica. Ho pensato di recensirlo, ma più lo leggevo e più mi pareva incongruente. A parte l'ottimo capitolo 6 tutto il resto è confuso, troppo semplificato, a volte illogico, e la cosa vale sia per il testo che per i disegni, ottimi ma vuoti e confusi quando si tratta di disegnare ambientazioni coerenti. In definitiva mi sono arreso, perchè bisognerebbe esaminare pagina per pagina per elencare pregi e difetti... L'unica cosa che sono riuscito a capire è che Karmapolis mi pare rifletta in tutto e per tutto pregi e difetti del fumetto italiano moderno: tantissimo potenziale usato però in modo istintivo e impreciso, mettendo in primo piano una presunta "immediatezza" che però è contemporaneamente trascuratezza, mancanza di approfondimento e di ragionamento.
    Quindi boh.

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    1. su quello che dici di karmapolis sono perfettamente d'accordo.
      però, grazie al cielo, molti talentuosissimi fumettisti italiani di oggi non cadono in questi errori, e ci regalano dei fumetti che non sono né trascurati né illogici.
      uno su tutti, ti direi il porto proibito, una delle migliori letture degli ultimi tempi.

      rispetto a quello che ho letto nell'ultimo anno, parlando di autori italiani contemporanei, karmapolis è stata l'unica delusione.

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