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venerdì 6 novembre 2015

il ladro di libri

prima me l'avevano consigliato, poi ha vinto il gran guinigi insieme a il porto proibito - che io ho adorato follemente - poi me lo sono trovata davanti alla feltrinelli con il bollino -25%.
insomma, gridava dai clacca comprami. e che dovevo fare?
che poi ultimamente ho un c*lo pazzesco con gli acquisti. anche la roba comprata d'istinto si è rivelata davvero meritevole, e pure il ladro di libri è rientrato a pieno titolo nella categoria oh ma che figata. sarà che l'ambientazione e le tematiche mi piacciono parecchio, sarà che porta, in modo divertente, a riflessioni sulle quali mi piace sbattere la testa già da un po' (arrivando anche a infilarmi in discussioni infinite nei momenti e con le persone meno opportune), però mi è piaciuto davvero tanto, e ve lo consiglio appassionatamente.
(ah, informazione di servizio: c'è il 25% su tutto il catalogo coconino fino al 15 novembre)


daniel brodin è il tipico studentello senza un soldo in tasca, pieno di ambizioni artistiche e letterarie e con una personalità da calzino spaiato, un inutile nessuno che pensa di voler diventare famoso come qualsiasi altro idiota pensi che l'arte si faccia solo per sentirsi dire uh bravo.
ama i libri fin da quando era bambino, li ama in modo appassionato, più della vita reale, e questo lo porta spesso e volentieri a rubarli. anche se bisogna dire che il nostro caro signor brodin è tanto bravo a rubare tanto quanto io so giocare a tennis. ed è proprio durante una fuga da un libraio che non vuole saperne di far finta di niente e lasciarsi derubare, che daniel incontra gilles e linda, due personaggi abbastanza sopra le righe, dediti ad alcol e droga tanto quanto alla poesia e all'arte intesi come rivoluzione e ribellione alla società borghese e conformista.
eppure daniel fino a ora non ha fatto altro che cercare di emergere in quella società borghese e conformista, del quale lo affascinano tanto gli oppositori, arrivando a spacciare per sue delle poesie italiane pur di farsi pubblicare e avere successo.
ma quando gilles e i suoi amici lo fanno entrare nel loro gruppo, e nel frattempo la società bene sta per ammetterlo nell'olimpo degli artisti, cosa deciderà di fare il nostro piccolo opportunista?
l'immediato successo letterario, i salotti, le pubblicazioni, oppure la vita da dissidente, le follie surrealiste?
daniel è una personcina piccola, inetta e sopratutto inconsapevole della sua vera essenza, invischiata in uno dei più importanti momenti per la cultura francese ed europea: è l'epoca di sartre e dell'esistenzialismo, del surrealismo, ma è anche il momento storico in cui fauvismo, espressionismo, decadentismo sono già storia, e per stupire, per emergere, bisogna superare quello che è stato, creare ancora più scandalo di quanto non si sia già riusciti a fare, scioccare e provocare ancora di più. come riuscirà uno come brodin a lasciare impresso il suo nome nella storia?

il ladro di libri è divertente e intelligente, ci porta davanti a scene a volte comiche, a volte grottesche. il punto di forza di questo libro è che l'inettitudine e la goffaggine, anche culturale e mentale, di brodin non portano mai al lettore una sensazione di amarezza o di pesantezza: in fondo il povero daniel fa ridere e di cuore, non gli si può voler male. brodin e le sue avventure disastrose sono uno spasso, un modo leggero per intrufolarsi nell'ambiente culturale forse tra i più intensi della modernità e per porsi le solite, irrisolvibili domande sull'arte, sulla sua essenza e sul suo obiettivo.
bravissimo alessandro tota - del quale spero di poter recuperare altro al più presto - alla sceneggiatura e bravissimo pierre van hove, il cui tratto - non troppo pulito e di certo non tra i più graficamente accattivanti che possiate trovare in giro - si sposa alla perfezione con la vicenda.

2 commenti:

  1. Il catalogo coconico mi è praticamente sconosciuto ed ho paura di esplorarlo, dato che per ora non posso dedicarmi a queste letture ç__ç
    Sembra un titolo interessante e mi piace quando l'ironia è usata con intelligenza! ^^

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    1. guarda, a me coconino non è che faccia impazzire, eh, però di roba bella ce n'è! questo titolo qui ti consiglio di segnartelo! ^^

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