sono tornati i manticori anche quest'anno con un nuovo titolo, der krampus, presentato all'ultima edizione della manifestazione lucchese, e anche se - come sempre - io non c'ero, ho dovuto aspettare pochissimo per leggere questo volume (ancora una volta grazie mille ♥)
der krampus racconta tre storie, tre momenti in cui il mondo dei krampus e quello degli umani si incontrano e, inevitabilmente, si scontrano.
i krampus sono creature leggendarie del folklore alpino, mostri nati come spauracchio dei bambini durante le feste natalizie, ma vengono qui intesi in modo completamente diverso: figli della natura primordiale e della montagna, i krampus esistono dai tempi più antichi, dalla preistoria, hanno vissuto fianco a fianco con gli uomini, anche nei momenti più bui e difficili, in un eterno scontro per la sopravvivenza, fatto di paura e incomprensione.
che poi magari sono io, ma è questo quello che mi è arrivato da questi racconti: la nostra (nel senso di noi bipedi con pochi peli) incapacità di capire e vivere insieme a quello che ci sembra troppo grande, che ci fa paura. una riflessione su come distruggiamo in modo barbaro e stupido creature bellissime, fiere, regali, pensandole rozze e incivili quando siamo invece siamo noi che non riusciamo a comprenderle. ma anche il nostro modo di reagire davanti alle difficoltà: con violenza, con la smania di spazzare via tutto quello che non ci fa comodo nell'immediato.
la paura che viene dalla mancanza di accettazione, di empatia, di dialogo, con gli altri e spesso anche con noi stessi.
le dediche sulla mia copia di der krampus ♥ |
le tre storie si collocano in tre momenti storici molto lontani tra loro: la prima - ambientata nel 3300 - 3100 a.c. - disegnata da anna ferrari e sceneggiata da brian freschi - nuovo arrivato nella tana dei manticori, che si è occupato dei testi di due storie e della prefazione - è ambientata nella preistoria, quando la differenza tra umani e krampus era ancora più labile: diversi nell'aspetto, entrambi vivevano cercando di proteggere le loro famiglie, i loro clan, raccontavano, con i graffiti tracciati nelle loro grotte, la loro storia, la loro lotta con gli umani, esattamente come succedeva nelle grotte dei nostri progenitori. era il momento in cui si potevano cambiare le sorti delle due specie, in cui si sarebbe potuto stringere un silenzioso patto di alleanza. ma la storia, si sa, non si fa con i se e con i ma.
forse l'episodio che mi è piaciuto di più, molto forte anche se amaro. bellissimi come sempre i disegni di anna, se la incontrassi le chiederei di disegnarmi mezzo mondo animale (quindi cara anna spera che non capiti mai!), vado pazza per come disegna, sopratutto quando si tratta di grossi bestioni pelosi (e di quelli piccoli e con i musini teneri, ne ho beccato uno e sono andata in brodo di giuggiole per mezz'ora! giuro!). e belli anche i testi di brian, che hanno saputo creare l'atmosfera giusta per raccontare qualcosa di tanto drammatico. bel colpo per i manticori!
la seconda storia - 1348 d.c. - è scritta e disegnata da ivan lodi, che mi ha davvero fatto ridere di cuore, nonostante ci si trovi in un momento decisamente poco divertente: infuria la peste, la gente muore a carrettate e anche i krampus non se la passano tanto bene, visto che mangiando i topi che portano la malattia, vanno morendo anche loro. solo uno di loro sembra rendersi conto del pericolo, e si mette in contatto con l'unica che può aiutarlo a salvare il suo popolo, una vecchietta col potere di comprendere il linguaggio animale - cosa che può sembrare figa fino a quando non scoprite di cosa amano parlare le dolci bestiole del bosco. in cambio del suo aiuto, il krampus le offre un oggetto che sembra essere molto prezioso e che si intuisce possa essere stato un primo e ormai perduto pegno di pace tra uomini e krampus.
ivan riesce anche questa volta a scrivere e disegnare una storia comica senza abbandonare l'atmosfera cupa della vicenda, placa un attimo la tensione accumulata con il primo episodio, dandoci il tempo, brevissimo, per tirare un sospiro di sollievo prima di spostare di nuovo l'attenzione sulla tragica storia dei krampus.
l'oggetto che abbiamo visto tra le mani della strega torna anche nel terzo episodio, disegnato da lorenza de luca e di nuovo sceneggiato da brian freschi, ambientato durante la seconda guerra mondiale, nel 1945 d.c., più precisamente tra le fila della resistenza italiana. tre partigiani, giovanissimi, stanno cercando di mettere in salvo la pelle, quando, in un rifugio di fortuna, si imbattono proprio in un krampus...
i disegni a matita di lorenza diventano sempre più belli (è migliorata tantissimo in questi anni, provate a fare un confronto tra sindrome e questo volume qui!) anche se questo è l'episodio più misterioso (per me almeno...) di tutti: come è arrivata la statuetta del krampus fin qui? e quale mistero nasconde realmente?
dopo i tre episodi c'è una bellissima raccolta di illustrazioni di vari artisti, una galleria di personaggi del folklore italiano ed europeo di spiriti, incubi, streghe e mostri, tutti con la loro storia.
ancora una volta i miei complimenti per il bellissimo lavoro al gruppo manticora, ormai il mio appuntamento fisso per ogni lucca comics... aspetto con ansia il prossimo anno già da adesso! e se voi non avete ancora letto i loro albi, fatevi un giretto qui!
Sembra proprio un volume figo! *_* di questo gruppo di artisti ho segnato in wishlist diversi lavori e conto di recuperarli appena possibile (quindi verso il pensionamento, conoscendo i miei tempi giurassici...ma l'intenzione c'è tutta XD).
RispondiEliminaeheh, sono cose bellissime (e neanche troppo care, eh!) quindi recupera prima che puoi! ♥
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