lucca c&g è cominciato ieri e facebook mi fa rosicare da più di 24 ore con un sacco di foto che stanno lì a dire vedi cosa ti perdi clacca? eh, vedo... intanto qui ci si consola così:
lamentazioni a parte, quest'anno farò un unico post riassuntivo degli annunci, che troverete, quindi, alla fine della fiera. nel frattempo sulla pagina fb ci saranno link, commenti e tutto il resto...
intanto volevo scrivere due parole sulle ultime letture, cominciando dalla roba più deludente, ovvero ali sulla neve di shin takahashi. lo sapete, io adoro questo autore, saikano è uno dei miei fumetti preferiti in assoluto, ma questo yuki e tsubasa proprio non mi entusiasma. avevo letto il primo volume tempo fa, e ok, carino, ma preferisco altro. di recente ho recuperato anche il secondo e il terzo e bam! la tristezza... cos'è? avevo letto un sacco di critiche sui protagonisti, che sono fondamentalmente un ragazzino smidollato e piagnone e una scema, ma non è quello che mi ha turbata, tanto il fatto che non riesco a seguire la storia, che fino ad adesso è stata incentrata sui poteri esp di tsubasa, che oltre ad essere smidollato e piagnone, è un tentativo abbozzato e mal riuscito di teppista, e sulla convinzione di yuki, sassofonista muta, di essere lei quella dotata di poteri sopranaturali, anche se non ha ancora capito che è tsubasa che le legge nella mente... il tutto è incasinato dalle perenni lagne dei due di cui sopra, frasi sconclusionate che dovrebbero in qualche modo lasciare intendere lo stato di perenne confusione mentale in cui yuki e tsubasa sono perennemente invischiati. ok, la cosa funziona, ma francamente non capisco cosa dovrei trovare di interessante in tutto questo. il tutto è condito da una dose eccessiva di fanservice (si dice ancora fanservice? insomma è pieno di ragazze che passano il tempo a spogliarsi, farsi spogliare e dire fai di me ciò che vuoi) poi migliora? ne vale la pena? perché così è solo una tristezza totale.
carinissimo invece sugar soldier, di cui sono riuscita a prendere i primi tre numeri scambiandoli con una roba che mi vergogno quasi a scrivere che l'avevo acquistata (e infatti non ve lo dico). si è rivelato una bellissima sorpresa, e ho rosicato tanto ripensando che l'avevo snobbato un po' all'uscita perché dalla trama fornita da planet manga sembrava un po' una mezza scemenza.
protagonista della storia è makoto, sorella minore della bellissima e famosissima modella teenager rika (questa roba della modella quindicenne conosciuta da mezza città mi turba ogni volta che la ritrovo in un manga. funziona davvero così in giappone? funziona così anche qui e io non me ne sono mai accorta?), ovviamente da sempre messa in secondo piano rispetto alle grazie della sorella maggiore: makoto non è particolarmente bella (però è carina! tanto carina! è una prerogativa delle protagoniste di shoujo essere carine e avere i complessi? anche questo mi turba), né eccelle in qualche altro campo: è una ragazza normalissima che deve da sempre sopportare il paragone con sua sorella.
quindici anni passati a essere sempre giudicata come quella meno carina, hanno minato la sua autostima in modo drastico, ma adesso makoto è al liceo e come in ogni shoujo che si rispetti, è suo compito innamorarsi di un ragazzo bellissimo e affascinante, meglio ancora se è il più bello e affascinante di tutti.
a questo punto makoto deve scegliere: continuare a piangersi addosso, cercando di trovare tutte le differenze tra lei e la sorella, chiedendo disperatamente al cielo perché non le ha concesso di essere perfetta, oppure dare il meglio di sé e cercare di conquistare il ragazzo dei suoi sogni.
insomma, nonostante sia un manghino pieno zeppo dei soliti triti e ritriti cliché, ho apprezzato tantissimo il carattere di makoto, la sua voglia di migliorarsi senza rinunciare a essere sé stessa, e sopratutto senza mai farsi del male (penso alle diete devastanti, alla chirurgia estetica e a tutte le altre immani cazzate alle quali ricorrono ragazze giovanissime pur di arrivare al loro ideale di pupazzo-scopabile). iriya, ovvero il bellone di turno, è anche lui un bel personaggio, dolce, gentile e premuroso, grazie a dio ci siamo evitati il bello-ma-stronzo che è uno degli stereotipi che più odio nei fumetti/romanzi dedicati a un pubblico femminile.
oltre alla storia dei protagonisti, ovvero makoto e iriya, c'è spazio anche per i personaggi secondari, sopratutto le amiche di makoto, morinaga e shirayuki, che non sono semplici cactus sullo sfondo e dei quali spero venga approfondita la storia più avanti.
insomma, plausibilmente in molti avete già concluso la serie, quindi ne sapete più di me, ma posso dire che fino al terzo volumetto secondo me è un titolo da leggere.
in ultimissimo volevo spendere due parole su topolino 3127, quello che troverete anche a lucca nell'edizione variant e che negli ultimi tempi ha tirato fuori il peggio di internet.
ho letto praticamente qualsiasi cosa su questo volumetto: che si tratta solo di una sporca e bieca operazione commerciale perché costringe i lettori di pk a comprarlo per il prologo di cinque pagine de il raggio nero e perché c'è sio, che è la mmmerda.
ok. andiamo con calma. a parte il prologo e sio, e ci arriviamo anche a questi, c'è una bella storia di casty e faccini, topolino e il rampiro di transvitania, che già da sola avrebbe meritato l'acquisto del volumetto. godibilissima anche la storia successiva, zio paperone e la ghiaia filosofeggiante, un po' meno brillanti forse le storie di wizard of mickey, delle quali però a quanto pare non è fregato niente a nessuno su internet. divertente anche furfanti nelle tenebre, mi sarebbe piaciuta tantissimo disegnata da silvia ziche, era esattamente una storia nelle sue corde.
andiamo adesso al punto dolente. le storie di sio. o meglio: le storie sceneggiate da sio. sono tre storielline brevi - superpippo e il fraintendibile suono vocalico, zio paperone e non mi ricordo più come finiva il titolo e topolino e l'inseguimento a incastro - basate su un humor semplice e non-sense.
ora, a me sio non m'ha mai entusiasmata più di tanto, ovviamente non mi piace il suo stile di disegno, non mi fa sganasciare dalle risate come vorrebbe (dovrebbe?) e non faccio parte della schiera di fan che comprano scottecs in edicola eccetera. sono consapevolissima che ci sono un sacco di autori più bravi di sio che non hanno il successo di sio. e però.
sio ha un pubblico enorme, il suo talento è riconosciuto non solo dai suoi lettori, ma dalla gente che investe su di lui e sul suo lavoro (e sopratutto nel caso di topolino, non mi pare si stia parlando di gente che non ci capisce nulla di fumetto, anzi...), sio ha successo, piace, vende. mi spiace ragazzi, ma volerlo inserire su topolino per far avvicinare altri lettori al settimanale, magari quelli che seguono sio su youtube ma non hanno mai letto topolino, a me pare una buona, ottima mossa imprenditoriale. perché sì, gli editori sono imprenditori.
ero abbastanza scettica delle storie che avrei trovato, ma alla fine le ho lette e mi sono anche divertita. la terza mi ha davvero fatto ridere: merito anche dei disegnatori, questo esordio di sio secondo me è stato davvero promettente, e sono curiosa di vedere cosa altro può fare, con la buona pace di chi continua a sostenere che a parte barks e don rosa non esiste, o non dovrebbe esistere, disney (gente che mi fa un po' pena. che poi è plausibilmente la stessa gente che si diverte tantissimo con le vignette di merda pseudo porno - ebbene sì, ci sono anche con i personaggi disney, è stato uno shock pure per me - o passa il tempo a scrivere paperina-troia e a credere di essere divertente. siete la categoria di persone che mi fanno odiare internet e che mi rovinano l'umore).
solo una cosa non potrei mai e poi mai accettare, ovvero i disegni di sio su topolino. ma non credo succederà mai. se continua a scrivere questo genere di storie, brevi e divertenti, comincerò a ricredermi sul suo conto. (ma scottecs non lo compro)
quanto al prologo de il raggio nero.
sia chiaro: è un prologo, ovvero, una breve scena che introduce la storia principale. sia chiaro anche che se negli ultimi anni avete acquistato topolino solo per pk, per questo numero nessuno vi ha puntato la pistola alla testa e vi ha costretto a comprarlo. nessuno vi ha chiesto di uscire due euro e cinquanta dalla tasca per cinque pagine di prologo. forse non ve ne siete accorti, ma oltre quelle cinque pagine ci sono altre storie, potete leggerle anche se non c'è pk.
per come l'ho visto io, questo prologo è solo un bel regalo ai lettori di topolino, un bel modo di introdurre una storia attesa da mesi.
alla fine di tutto è un numero che vale la pena di comprare, e pace agli haters che continuano a infestare la rete. avete rotto ♥.
due parole velocissime anche sul primo volumetto di rainbow days, uscito da pochissimo per starcomics. carino, ma niente di fondamentale. i protagonisti sono quattro ragazzi liceali, diversissimi tra loro eppure amici: natsuki, un sognatore con il mito dell'amore vero e della ragazza dolce e pura con la quale vivere una storia da shoujo manga, tomoya è il classico don giovanni,capace di essere impegnato con cinque ragazze in contemporanea e col vizio di correre dietro ogni gonnella che gli passa davanti. keiichi è un finto bravo ragazzo che sotto il suo sorrisino nasconde la sua vera natura di sadico. infine tsuyoshi, un appassionato di fumetti, fidanzato con una cosplayer.
dopo un natale disastroso, natsuki conosce anna, una ragazza un po' fredda e poco sociale, e si prende una cotta fulminante, anche se mari, amica di anna e dal pessimo carattere, rende tutto molto difficile.
è una letturina carina, dove i classici stereotipi da shoujo manga, fraintendimenti, baci rubati, primi amori, gruppi di studio, appuntamenti di natale, cioccolata di san valentino (c'è tutto!), vengono reinterpretati guardando la storia dal punto di vista maschile (inutile dire che questi quattro pulcini parlano molto più di sesso di quanto non farebbero delle fanciulle), ma non è un titolo fondamentale, almeno così sembrerebbe da questo primo volumetto.
per dirne una, seiho high school men's è più carino, ma in fondo questo è solo all'inizio, per cui staremo a vedere!
due parole velocissime anche sul primo volumetto di rainbow days, uscito da pochissimo per starcomics. carino, ma niente di fondamentale. i protagonisti sono quattro ragazzi liceali, diversissimi tra loro eppure amici: natsuki, un sognatore con il mito dell'amore vero e della ragazza dolce e pura con la quale vivere una storia da shoujo manga, tomoya è il classico don giovanni,capace di essere impegnato con cinque ragazze in contemporanea e col vizio di correre dietro ogni gonnella che gli passa davanti. keiichi è un finto bravo ragazzo che sotto il suo sorrisino nasconde la sua vera natura di sadico. infine tsuyoshi, un appassionato di fumetti, fidanzato con una cosplayer.
dopo un natale disastroso, natsuki conosce anna, una ragazza un po' fredda e poco sociale, e si prende una cotta fulminante, anche se mari, amica di anna e dal pessimo carattere, rende tutto molto difficile.
è una letturina carina, dove i classici stereotipi da shoujo manga, fraintendimenti, baci rubati, primi amori, gruppi di studio, appuntamenti di natale, cioccolata di san valentino (c'è tutto!), vengono reinterpretati guardando la storia dal punto di vista maschile (inutile dire che questi quattro pulcini parlano molto più di sesso di quanto non farebbero delle fanciulle), ma non è un titolo fondamentale, almeno così sembrerebbe da questo primo volumetto.
per dirne una, seiho high school men's è più carino, ma in fondo questo è solo all'inizio, per cui staremo a vedere!