se mi propongono di andare a vedere un film dello studio ghibli che racconta la storia di kaguya io posso mai dire di no? ovviamente non posso.
che poi il al cinema non ci vado quasi mai, se mi va bene una o due volte all'anno, quindi ogni volta è una roba emozionante, ci sono le aspettative sul film (kaguya! studio ghibli! e i relativi tentativi di non sembrare una giapponminkia quindicenne idiota), e c'è la felicità di fare qualcosa di speciale. e poi c'è la sensazione bellissima di condividere qualcosa che si ama con qualcuno che si ama. eh...
ma che vi frega a voi delle mie menate sul cinema? parliamo del film.
la storia della principessa splendente è bellissimo. andate a vederlo. domani è l'ultimo giorno, quindi niente scuse.
la storia della principessa splendente è bellissimo. andate a vederlo. domani è l'ultimo giorno, quindi niente scuse.
potrebbe bastare questo. e invece.
se ci andate davvero domani, fermatevi qui a leggere. altrimenti cavoli vostri, ma non dite che io non vi avevo avvertito.
la storia è ovviamente tratta dalla leggenda della principessa splendente o del tagliatore di bambù, storia che più o meno conosciamo tutti noi mangofili aspiranti giapponminkietti (casomai c'è santa wikipedia che risponde a tutte le vostre domande qui) e che è stata una delle storie giapponesi più citate in un sacco di manga e anime (tipo sailor moon o quella roba fantastica della shimizu che, tanto per ricordarvi, tornerà con himitsu e lo dovete comprare tutti. tutti!).
un vecchio tagliatore di bambù, mentre lavora nel suo boschetto, trova dentro una gemma di bambù una piccolissima fanciulla di incredibile bellezza, luminosa come una divinità. decide di portarla con se a casa e di crescerla, certo che questo sia il volere del cielo.
tra le mani della sua anziana moglie, la strana fanciulla diventa una neonata, in tutto e per tutto uguale a qualsiasi altra bambina. eppure, la piccolina, chiamata dai due principessa, non è affatto una bambina come le altre. miracolosamente, l'anziana donna che vuole farle da madre riesce ad allattarla e peraltro la piccolina sembra crescere a vista d'occhio.
principessa cresce nella capanna dei due anziani, insieme agli altri bambini che abitano sulla montagna nei dintorni. la sua vita è semplice e gioiosa, fatta di giochi e passeggiate nei boschi, tra l'affetto dei suoi genitori e quello degli amici.
un giorno il vecchio tagliatore di bambù trova dapprima delle pepite d'oro e poi delle vesti preziosissime dentro i tronchi delle sue piante.
si convince che quello è un segno del cielo, e che principessa sia destinata a una vita da nobile, così decide di far costruire con le pepite un palazzo nella capitale e di far vivere principessa come una dama.
la rigida educazione a cui è sottoposta, spegne via via la vivacità e la gioia di principessa, che viene ribattezzata principessa splendente, ma per amore del padre, lei non osa ribellarsi, se non per rifiutare dei pretendenti che la chiedono in sposa, chiedendo loro di compiere imprese impossibili per amor suo.
venuto a sapere dell'esistenza di una fanciulla di incredibile bellezza che ha rifiutato la proposta di matrimonio di cinque nobili, l'imperatore stesso chiede al padre di principessa di concedergli la figlia in sposa. ma nel momento in cui viene abbracciata dal mikado, la paura e la rabbia risvegliano nella mente di principessa il ricordo delle sue vere origini: rammenta di essere una creatura della luna, mandata sulla terra per sperimentare la vita dei mortali, fatta di emozioni fortissime come la gioia e il dolore. volendo sottrarsi all'ordine dell'imperatore di diventare la sua concubina, principessa chiede di tornare nel mondo da cui proviene.
eppure, nei giorni che seguono, è divisa tra il desiderio di fuggire dalla gabbia dorata del suo palazzo e quello di rimanere sulla terra, di ritornare sulla montagna e di rivedere i vecchi amici di una volta.
alla fine però, nonostante chieda di rimanere, principessa viene ricondotta sulla luna.
*fine spoiler*
la storia è molto fedele all'originale, tranne forse nella scena in cui i cinque pretendenti paragonano la bellezza di principessa ai cinque tesori che poi lei chiederà di trovare, che nell'originale vengono richiesti senza che i cinque ne facciano menzione prima, plausibilmente per non creare incongruenze nella storia: in effetti, come poteva una ragazzina cresciuta tra i boschi conoscere i tesori mitici di cui si parla? ma è anche una visione molto moderna della volontà di una donna a non essere considerata come oggetto, per quanto prezioso esso possa essere. e quindi chapeau. facciamolo per bene questo femminismo (prima o poi ne parlo di questa cosa delle favole e del femminismo, giuro. quando riesco a scriverci sopra due righe senza incazzarmi, lo faccio)
a parte questo momento, la storia viene raccontata senza giudicare nessuno dei personaggi e senza volerli distinguere necessariamente in buoni o cattivi.
per quanto possa sembrare crudele il comportamento del padre di principessa, in molte scene si capisce il suo reale e sincero amore per la ragazza e la sua volontà, più che altro ingenua, di trasformarla in una nobildonna è dettata solo dalla convinzione che quello sia l'unico modo di renderla felice e di rispettare la sua natura celeste.
ed è incredibilmente umano il comportamento della ragazza, da un lato desiderosa di accontentare le richieste paterne e di far fruttare i suoi sforzi, dall'altro il desiderio di vivere come desiderava, libera come un uccello e padrona dei suoi sentimenti, nonché i sentimenti confusi a proposito della sua appartenenza a un mondo dove la serenità ha preso il posto delle passioni, tra la voglia di tornare nel suo mondo di origine e quello di rimanere sulla terra.
i disegni poi sono davvero meravigliosi, tutti realizzati a mano, con uno stile essenziale, senza troppi dettagli superflui ma con un attenzione incredibile all'espressione delle emozioni. il volto di principessa è lo specchio dei suoi sentimenti, e così lo stile si adatta allo stato d'animo della ragazza, linee più sottili e pulite rappresentano per disegnarla nei momenti di calma rassegnazione, tratti sporchi e veloci durante la scena - bellissima - della sua corsa furiosa fuori dal palazzo.
visivamente è davvero un capolavoro.
urge trovare il libro con le illustrazioni e i bozzetti del film.
nota del tutto personale 1: ho apprezzato molto l'assenza di miyazaki che secondo me è stata determinante per l'eleganza visiva del film. sopratutto per la mancanza dei soliti personaggi dalle proporzioni impossibili e grottesche che immancabilmente condiscono le sue storie e per quella ancor più importante - per me - dei lacrimoni gommosi grossi come mele. grazie.
adoro miyazaki, ma qui davvero non ci sarebbe voluto. la semplicità del design dei personaggi è bellissima.
nota del tutto personale 2: la traduzione. ma perché???
è necessario tradurre l'intraducibile? tutti gli onorifici e vari altri appellativi... il novanta percento della gente che guarda un film dello studio ghibli o di qualsiasi altra casa di produzione nipponica sa benissimo che cavolo vuol dire san, sama, onee-san, eccetera, mentre in italiano quei madama e fratellone suonano troppo artificiosi e insensati. quando la pianteranno di tradurre parole che nella nostra lingua non hanno un vero corrispettivo?
un vecchio tagliatore di bambù, mentre lavora nel suo boschetto, trova dentro una gemma di bambù una piccolissima fanciulla di incredibile bellezza, luminosa come una divinità. decide di portarla con se a casa e di crescerla, certo che questo sia il volere del cielo.
tra le mani della sua anziana moglie, la strana fanciulla diventa una neonata, in tutto e per tutto uguale a qualsiasi altra bambina. eppure, la piccolina, chiamata dai due principessa, non è affatto una bambina come le altre. miracolosamente, l'anziana donna che vuole farle da madre riesce ad allattarla e peraltro la piccolina sembra crescere a vista d'occhio.
principessa cresce nella capanna dei due anziani, insieme agli altri bambini che abitano sulla montagna nei dintorni. la sua vita è semplice e gioiosa, fatta di giochi e passeggiate nei boschi, tra l'affetto dei suoi genitori e quello degli amici.
un giorno il vecchio tagliatore di bambù trova dapprima delle pepite d'oro e poi delle vesti preziosissime dentro i tronchi delle sue piante.
si convince che quello è un segno del cielo, e che principessa sia destinata a una vita da nobile, così decide di far costruire con le pepite un palazzo nella capitale e di far vivere principessa come una dama.
la rigida educazione a cui è sottoposta, spegne via via la vivacità e la gioia di principessa, che viene ribattezzata principessa splendente, ma per amore del padre, lei non osa ribellarsi, se non per rifiutare dei pretendenti che la chiedono in sposa, chiedendo loro di compiere imprese impossibili per amor suo.
venuto a sapere dell'esistenza di una fanciulla di incredibile bellezza che ha rifiutato la proposta di matrimonio di cinque nobili, l'imperatore stesso chiede al padre di principessa di concedergli la figlia in sposa. ma nel momento in cui viene abbracciata dal mikado, la paura e la rabbia risvegliano nella mente di principessa il ricordo delle sue vere origini: rammenta di essere una creatura della luna, mandata sulla terra per sperimentare la vita dei mortali, fatta di emozioni fortissime come la gioia e il dolore. volendo sottrarsi all'ordine dell'imperatore di diventare la sua concubina, principessa chiede di tornare nel mondo da cui proviene.
eppure, nei giorni che seguono, è divisa tra il desiderio di fuggire dalla gabbia dorata del suo palazzo e quello di rimanere sulla terra, di ritornare sulla montagna e di rivedere i vecchi amici di una volta.
alla fine però, nonostante chieda di rimanere, principessa viene ricondotta sulla luna.
*fine spoiler*
la storia è molto fedele all'originale, tranne forse nella scena in cui i cinque pretendenti paragonano la bellezza di principessa ai cinque tesori che poi lei chiederà di trovare, che nell'originale vengono richiesti senza che i cinque ne facciano menzione prima, plausibilmente per non creare incongruenze nella storia: in effetti, come poteva una ragazzina cresciuta tra i boschi conoscere i tesori mitici di cui si parla? ma è anche una visione molto moderna della volontà di una donna a non essere considerata come oggetto, per quanto prezioso esso possa essere. e quindi chapeau. facciamolo per bene questo femminismo (prima o poi ne parlo di questa cosa delle favole e del femminismo, giuro. quando riesco a scriverci sopra due righe senza incazzarmi, lo faccio)
a parte questo momento, la storia viene raccontata senza giudicare nessuno dei personaggi e senza volerli distinguere necessariamente in buoni o cattivi.
per quanto possa sembrare crudele il comportamento del padre di principessa, in molte scene si capisce il suo reale e sincero amore per la ragazza e la sua volontà, più che altro ingenua, di trasformarla in una nobildonna è dettata solo dalla convinzione che quello sia l'unico modo di renderla felice e di rispettare la sua natura celeste.
ed è incredibilmente umano il comportamento della ragazza, da un lato desiderosa di accontentare le richieste paterne e di far fruttare i suoi sforzi, dall'altro il desiderio di vivere come desiderava, libera come un uccello e padrona dei suoi sentimenti, nonché i sentimenti confusi a proposito della sua appartenenza a un mondo dove la serenità ha preso il posto delle passioni, tra la voglia di tornare nel suo mondo di origine e quello di rimanere sulla terra.
i disegni poi sono davvero meravigliosi, tutti realizzati a mano, con uno stile essenziale, senza troppi dettagli superflui ma con un attenzione incredibile all'espressione delle emozioni. il volto di principessa è lo specchio dei suoi sentimenti, e così lo stile si adatta allo stato d'animo della ragazza, linee più sottili e pulite rappresentano per disegnarla nei momenti di calma rassegnazione, tratti sporchi e veloci durante la scena - bellissima - della sua corsa furiosa fuori dal palazzo.
visivamente è davvero un capolavoro.
urge trovare il libro con le illustrazioni e i bozzetti del film.
nota del tutto personale 1: ho apprezzato molto l'assenza di miyazaki che secondo me è stata determinante per l'eleganza visiva del film. sopratutto per la mancanza dei soliti personaggi dalle proporzioni impossibili e grottesche che immancabilmente condiscono le sue storie e per quella ancor più importante - per me - dei lacrimoni gommosi grossi come mele. grazie.
adoro miyazaki, ma qui davvero non ci sarebbe voluto. la semplicità del design dei personaggi è bellissima.
nota del tutto personale 2: la traduzione. ma perché???
è necessario tradurre l'intraducibile? tutti gli onorifici e vari altri appellativi... il novanta percento della gente che guarda un film dello studio ghibli o di qualsiasi altra casa di produzione nipponica sa benissimo che cavolo vuol dire san, sama, onee-san, eccetera, mentre in italiano quei madama e fratellone suonano troppo artificiosi e insensati. quando la pianteranno di tradurre parole che nella nostra lingua non hanno un vero corrispettivo?
Piangoooo.. non lo posso vedere fino all'uscita del DVD o Bluray!!!!
RispondiEliminaLa tua recensione mi fa venire ancora più voglia di vederlo! :p
dai, speriamo che esca presto il dvd, lo vorrei anche io >_<
EliminaNon potrò vederlo al cinema ;-; ma recupereró appena saranno disponibili altre versioni :)
RispondiEliminaAmmetto che dal trailer mi sembrava abbastanza lento e pesante, quindi avrei avuto difficoltà a convincere qualcuno a vederlo con me -.- Io lo guarderò di sicuro *-* adoro le storie basate sulle leggende, le favole e i miti!
non è affatto un film lento e pesante, certo non è un film d'azione pieno di esplosioni, sparatorie eccetera, ma non annoia, puoi stare tranquilla!
EliminaNon ero molto convinta ma con il tuo commento mi è venuta più voglia di guardarlo! ^.^ Sicuramente non lo vedrò al cinema, anche perché nella mia città non l'hanno messo, ma troverò più in là un modo per recuperarlo :)
RispondiEliminaAnche a me piacciono un sacco le storie tratte da fiabe, miti e leggende!
(tra parentesi, sono curiosa di leggere il tuo post su fiabe e femminismo, anche perché conoscendoti PER FORTUNA non sarà una di quelle robe da esagitate ossessive stile "moriteeeeeee personaggi femminili che non vanno in giro a menare la gente e osano innamorarsi di uomini - mentre di altre donne va sempre bene eh - moriiiiiiiite")
no no no, guarda, sono del tutto contraria a questo genere di cose... ho la sensazione che stiano esagerando parecchio su questa roba del le principesse rosa sono un simbolo del potere maschilista... però vabbè, ne parlerò per bene, promesso!
Eliminacomunque sì, vedilo il film, non importa come, ma merita! è davvero bello ^^
Io ho preso i biglietti per sta sera. I disegni sono bellissimi, ma molto diversi da quelli ricchissimi di particolari del grande Miyazaki, quindi sono ancora più curiosa vista questa novità^^
RispondiEliminaSono contenta che a te sia piaciuto.
allora, che te ne è parso? bello vero?
EliminaPiango come un vitello all'idea di non essere riuscita a vederlo per colpa della f***uta distribuzione italiana. Spero di riuscire a recuperarlo presto, ne parlate tutti come un capolavoro!!
RispondiEliminain effetti a me sembrava un miracolo che a palermo lo proiettassero... comunque dai, speriamo che arrivi presto il dvd! ♥
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