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sabato 2 novembre 2013

(non) annunci da lucca: conferenza edizioni 001 - hikari (o meglio, le mie personali considerazioni sul progetto hikari)

torna hikari, il progetto di edizioni 001 di cui si parla già da un sacco di tempo e che ha all'attivo qualche (due? tre?) pubblicazione. anche durante questa conferenza non hanno perso tempo e hanno parlato della loro politica editoriale. pubblicare manga di qualità, affinché la lettura di manga non sia soltanto d'evasione, ma una lettura di qualità, che possa avvicinare ai fumetti giapponesi anche chi non è dell'ambiente.
belle parole.
ma forse sono maliziosa io, questo genere di affermazioni mi fanno seriamente incazzare.
perché quello che io ci vedo è che hikari dovrebbe essere il primo editore a portare manga di qualità, e a parte che su questo di qualità si potrebbe parlare a lungo, ma allora tutti gli altri editori hanno pubblicato cacatine fino ad adesso? e dobbiamo ancora, per forza, ogni volta, fare le squadre, dividerci, mettere contro i lettori, perché ci sono quelli di serie A e quelli di serie B, quelli che leggono per evadere e quelli che leggono per acculturarsi. ed ecco che poi ci capita di leggere robe allucinanti, tipo che se a 30 anni leggi ancora shoujo scolastici sei una specie di idiota che non sa apprezzare la roba acculturata. ma cultura di che? che se leggo tezuka sono una persona colta e raffinata, se leggo sailor moon non valgo niente? ma per favore, la vogliamo piantare?
chi legge lo fa perché gli piace, e se non lo fa per questo ma perché cazzo io sono figo e colto guarda che roba figa e colta leggo, allora cordialmente, andatevene a quel paese.
che i lettori non di manga sono qualcosa di diverso dai lettori di manga e quindi li dobbiamo convincere a leggere manga dicendogli eh guarda che anche se è un fumetto giapponese non è stupido come i fumetti giapponesi? ma che cavolo passa per la testa degli editori? io queste stronzate le capisco scritte sui forum dai segaioli che non hanno di meglio da fare nella vita che fare i fighi perché cioè io quello che leggo tu manco lo capiresti, però veramente, siamo seri per una volta!
non mi piace, non tollero, non sopporto queste cose. la lettura è, e deve restare, passione. indipendentemente da chi è l'autore di quel dato fumetto o libro, indipendentemente dal tema e da tutto il resto. perché non giudico una persona in base al libro che si porta appresso, non credo che uno sia idiota se legge shoujo scolastici o la kinsella, né che sia un genio di alta cultura se legge tezuka o calvino.
magari legge tutto quanto, e allora cosa, lo portiamo da uno psicanalista perché soffre di schizofrenia?

in ogni caso, chiudiamo la polemica qui. il progetto hikari fino ad ora non mi ha affascinata più di tanto, evidentemente non sono abbastanza raffinata e colta per loro, ma mi aspettavo molto di più quando si sono presentati la prima volta, allo scorso lucca comics, parlando di fumetti pensati sopratutto per un pubblico femminile, dei quali ancora non si è visto nulla, tanto per cambiare. degli annunci fatti a questo lucca non mi interessa meno che niente, quindi se voi volete darci un'occhiata li potete trovare su qualsiasi sito di news fumettistiche, ma non ho nessuna voglia di fare pubblicità a una casa editrice che con tanta spocchia presenta i suoi titoli senza rispettare le promesse iniziali (altro che sakuran!)

19 commenti:

  1. Oddio,io ci ho letto piuttosto che vogliono coltivarsi quel target di lettori che le altre case editrici non si filano,visto che si concentrano solo sul ricambio generazionale (a quanto pare, a 25 anni si smette di leggere manga e non vale la pena proporre titoli "diversi")!!! A me vanno benissimo le loro proposte, ero già rassegnata ad acquistare altri manga di Tezuka in inglese,come per Unico *sigh* E poi,di shojo validi c'è parecchia scelta e qualcosa che piace si trova (io ne ho parecchi da prendere,che aspetto con trepidazione, e ne ho parecchi pure da recuperare! *_*) se ci sono altre case editrici che riescono a pubblicarmi anche titoli che le altre non si rischiano, ben vengano! XD

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    1. io a questa cosa che a 25 anni si smette di leggere manga non è che non ci credo, è che è proprio una cazzata immane. qui i 25 anni li abbiamo superati in molti, e non credo che uno la mattina si sveglia, dice toh, ho 25 anni, basta manga, e non ne compra più. ho letto il discorso sul forum a proposito di questa cosa è mi è parsa la solita stronzata di cui quel forum pullula. è ovvio che si continui a pubblicare la roba per ragazzini, perché anche se sul forum non se ne sono accorti, i ragazzini ci sono, e non c'è nulla di male se ci sono titoli adatti a loro. così come di titoli più adulti li pubblicano anche case editrici che pubblicano la roba per ragazzini, lo fanno senza tutta questa snobberia e presunzione.
      è lo stesso discorso che ho letto scritto da una persona che stimo veramente poco, se è per ragazzini, allora è una cagata, che io sono adulta e voglio la roba da adulta. ma dove? ci sono titoli per ragazzi che sono dei gioiellini, se la gente non ha spirito critico o si affida soltanto alla dicitura circa il target d'età, è un problema loro, non del titolo in sé.
      se vogliono proporre autori che gli altri editori non pubblicano è un discorso, ma diversificare i lettori in colti e non colti, a me da fastidio.
      non gli chiedo di pubblicare shoujo, per carità, anche perché ai loro prezzi non ci tengo proprio, ma è proprio la snobberia che mi fa girare le palle.
      che pubblichino quello che vogliono, ma la puzza sotto il naso no. che portino autori scogniti, ma dire che tutto il resto è lettura d'evasione, come se non contasse un cavolo, no.
      tezuka mi sta benissimo, ma non è che se non leggi tezuka sei un ignorante, se non pubblichi tezuka fai solo roba per quattordicenni. perché questi cavolo di paraocchi? pubblichino quello che vogliono senza offendere né criticare, e senza alzarsi su piedistalli immaginari.
      anche perché fino adesso, in un anno, questi grandi pionieri del manga d'autore hanno fatto molto ma molto meno di quello che fa lizard, solo che lizard sa usare dei toni sicuramente più eleganti e dignitosi quando porta roba meno commerciale.

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  2. Cla veramente,io tutta 'sta spocchia non ce l'ho vista...mi dà molto più fastidio leggere da parte di altre case da cui praticamente ho iniziato a comprare manga che del parere,delle osservazioni e critiche di una 30enne (e passa) come me gliene frega meno di zero perché tanto faccio parte di una minoranza che non vale manco la pena di prendere in considerazione. Questo sì che mi fa girare le scatole. Se hikari ha intenzione di pubblicare solo un certo tipo di manga (perché il mercato è strapieno soprattutto di proposte che oggettivamente sono per ragazzi e ragazze giovani -a prescindere dalla validità del titolo) a me va bene. Quante volte io stessa ti ho scritto,per qualche shojo recensito,che era sì carino ma che non l'avrei preso e magari l'avrei cercato una volta concluso? Non voglio dire che gli shojo ad ambientazione scolastica sono tutti uguali,perché non è vero,ma una volta che ne hai letto tanti,ma tanti,la sensazione di già visto è dietro l'angolo e a volte preferisco buttarmi su altro piuttosto che su questi titoli! ^_^
    Spero nella loro serietà, perché comunque le case editrici nascono e muoiono ma i lettori restano...e di questi tempi bisogna cercarseli e mantenerli, di qualunque età siano e non snobbarli! >_<

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    1. sì ma se leggi loro non fanno una distinzione per età ma una distinzione per qualità! io non dico di non distinguere i titoli tra "per ragazzi" e "per adulti", ma di non dividerli in "d'evasione" e "di qualità".
      la mia critica non è sull'idea di portare manga per un pubblico più adulto, ma sul fatto che hanno indirettamente definito questi titoli oggettivamente migliori di altri, e che, se leggi sopra è una cosa che mi fa raccapricciare, questi titoli, anche se sono manga, possono colpire un pubblico che non legge manga. ma che cacchio vuol dire? che se li sparano come graphic novels allora ce li compriamo tutti perché ci piace la parola graphic novel?

      te l'ho detto, benissimo i titoli per un pubblico più adulto, però allora che parlino di target e che evitino tutto il resto.

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    2. te lo ricopio preciso: "pubblicare manga di qualità, affinché la lettura di manga non sia soltanto d'evasione, ma una lettura di qualità, che possa avvicinare ai fumetti giapponesi anche chi non è dell'ambiente." non vedo né la parola "età", né "target", né "pubblico adulto".
      che poi tezuka ha fatto anche shounen, eh, che sono fumetti per un pubblico di quattordicenni, quindi a conti fatti il discorso sull'età non regge manco per niente. loro non stanno facendo fumetti per un pubblico adulto, ma fumetti per quel tipo di pubblico che va a comprare le graphic novels in libreria e accanto trovandoci questa roba, si compra pure questo, perché a quanto pare l'esperimento lizard ha funzionato.
      dell'età, e dei lettori di trent'anni, non se ne discute da nessuna parte, se non per l'appunto, su un forum su cui ogni tanto passo a leggiucchiare qualcosa per farmi due risate, e che non capisco cosa c'entri con quello che di solito scriviamo qui.
      d'altra parte la mia critica era sulla valutazione, totalmente arbitraria, della *qualità* delle letture, e quello che ho scritto in merito penso possa valere per un lettore di qualunque età che ami qualsiasi tipo di lettura.

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  3. Io l'ho intesa in quella maniera e ho espresso la mia contentezza,tu in un'altra e hai espresso giustamente il tuo disappunto, tutto qui! ^^

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    1. ma mi fa piacerissimo che a te piaccia la loro roba, figuriamoci, però non riesco proprio a capire da dove viene il discorso "target adulto" da un discorso dove qualsiasi parola possa riferirsi a un target adulto non c'è, e dove ce ne sono altre che hanno significati molto diversi.

      in ogni caso, amen, a me non interessa un cavolo della loro roba e mi ritengo veramente disgustata dai discorsi tipo i loro, a chi piace piace e buon per lui! XD

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  4. Io piu' che altro nella Hikari ho visto un modo per dire "vogliamo vendere dei manga che solitamente sono snobbati" vuoi per il tratto di disegno, vuoi anche perchè vogliono fare delle edizioni da libreria.
    Sinceramente non c'ho visto della malizia nel loro discorso.
    Io con gli shoujo scolastici ho chiuso circa 10 anni fa. Ma non per snobismo o per spocchia, ma soltanto perchè ad un certo punto mi sono accorta che erano tutti uno uguale all'altro. Uno shoujo scolastico che leggerei volentieri è "Orange" perchè c'è una bella idea di mezzo e mi sembra qualcosa di piu' originale.
    Certo qualcosa di shoujo lo leggo tutt'ora, voglio dire "Pin to kona" è a tutti gli effetti uno shoujo e lo sto aspettando da una vita. Non leggo solo Josei e Seinen o shoujo classici (anche perchè sennò dovrei imparare a forza il francese, visto che il mercato italiano non accontenta le lettrici con i miei gusti).
    Tutto quello che voglio dirti, è che ci sono tanti shoujo scolastici belli cosi come ce ne sono tanti brutti. Ma la stessa roba vale ovviamente per i Josei.

    A ME FA MOLTO INCAZZARE piu' che altro il fatto che non c'è neanche UN'Autrice donna tra quella annunciate da Hikari....=___= Tutta sta ritrosia verso le autrici donne quando si parla di pubblicare qualcosa di "classico"è alquanto fastidioso. Non comprerò nulla perchè gli autori che hanno annunciato non sono nelle mie corde.

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    1. ma io non parlavo di shoujooooooo >_< non è che leggo solo quelli e/o voglio che pubblichino solo quelli, perché mi state incentrando tutti i commenti sulla parola "shoujo"?
      io parlavo della diversificazione, insita nelle loro parole, tra manga di serie A e di serie B, e di conseguenza di gente che legge per svagarsi, e quelli che lo fanno per acculturarsi. e francamente, quando si parla di fumetti, questo discorso non regge. per me i fumetti, belli o profondi quanto siano, sono uno svago, come lo è la lettura di un classico letterario o la kinsella!
      la cultura, come dice più sotto anna, è un'altra cosa, e chi fa manga la può tranquillamente mettere da parte, altrimenti comincino a pubblicarmi libri che parlano della storia, della cultura, della letteratura giapponese!

      era solo questo il discorso, non una propaganda pro-shoujo! ;_; non so esprimermi, lo so...

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    2. no sorry sono io fuori di testa...ultimamente per la bimba dormo poco ;)

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    3. oh quella patatuzza *_* come sta? immagino sia stancante i primi periodi, ma è così bella >w< ♥

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    4. ahah grazie <3 sta bene ma ultimamente non fa piu' la "gattina" e di notte mi fa dormire poco...ma pazienza dai ;)

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    5. essì, ci vuole pazienza, io da stamattina alle 4 sono sveglia con la mia bimba pelosa che vuole coccole pappa miao uscire nel balcone saltare sul letto di mamma miao fare il panettiere coccole pappa uscire entrare miao miao miao =_=. tu che dici, vale come allenamento per un bimbo umano? XD

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  5. Io manco sapevo cosa fosse 'sto progetto Hikari...si vede che non sono abbastanza "acculturata"...lol

    Comunque...da parte mia parte un'ovazione per quello che hai detto! Mi riferisco al discorso in generale e non in relazione al progetto Hikari perchè, non conoscendolo, non mi posso pronunciare.
    A me questa cosa dei titoli di serie A e serie B fa girare non poco i miei inesistenti paesi bassi. Mi sembrano quei professoracci del cavolo che a scuola ti dicono "ma che leggi a fare romanzo X? Leggiti il megacapolavoro classico pubblicato 200 anni fa e che alla tua età non capirai ma ti renderà acculturato...pur non capendoci una mazza e triturandoti gli zebedei".
    Sono dell'idea che se si vuole riflettere leggendo gli spunti si trovano anche nei romanzi "d'evasione" e se si vuole evadere vanno bene anche i mattoni classici (mai provato a darli in testa ad un secondino? u.u). Da quello che legge una persona al massimo puoi capire i suoi gusti, non la sua cultura.
    Per dire, una mia amica adora Twilight mentre io lo trovo insipido. Ma non penso affatto che lei sia stupida o poco acculturata, tutt'altro (dato che comunque ne sa davvero più di me XD)! Ha solo gusti diversi dai miei.
    Ognuno si crea la cultura che vuole e nel campo che preferisce. Che poi mi chiedo quanta gente che legge "la letteratura di serie A" alla fine ci capisca davvero qualcosa e non la legga appunto per fare l'intellettualoide dei miei stivali. A cui poi metti davanti il libro di "evasione" e non ci capisce una mazza .____.
    Gente simpatica come cactus nelle mutande...Non posso dimenticarmi quando alle elementari, mentre cazzeggiavo con una mia amica su Harry Potter, un maestro mi disse: "ma cosa leggete a fare quella cretinata di Harry Potter?! Leggete "lettera ad un bambino mai nato". O__O Sul momento mi sono sentita quasi mortificata...oggi gli risponderei: "ma che cribbio ti sei fumato?!"

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    1. lol... ecco, questi esempi calzano a pennello! era questo il punto, sulla base di cosa qualcuno deve dirmi che se al cesso mi porto dumas sono colta e intelligente, se ci leggo topolino sono una poveraccia che non capisce niente?
      per me la lettura è una passione, un hobby, uno svago, quello che vi pare, non penso che ci siamo titoli più o meno nobilitanti di altri e non mi piace quando qualcuno viene a farmi il predicozzo in merito!

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  6. Ma come, Clacca, non ti interessano i manga selezionati e prescelti dal Priorato di Sion e impaginati e inchiostrati uno ad uno dalla reincarnazione di Gutenberg nella tipografia dell'Accademia della Crusca, con prefazione di Aristotele e note di Nietzche?!?! Che Clacca cattiva che sei! Cattiva perché non hai linkato gli annunci, e me li sono dovuti cercare da sola, e soprattutto perché, da vera amica, devi avvertirmi quando sul forum danno spettacolo!! Mi sono persa la diretta del delirio!! Perché è un delirio, sia da parte del troll che dell'utenza che subito si è messa sul piede di guerra all'accenno alla sua mancanza di vita sociale (code di paglia?!?!).
    Allora, mi sono appena svegliata e ho ancora le idee confuse, ma di una cosa sono sicura : questi della Hikari sono veramente coglioni! C'è la crisi, le fumetterie chiudono, la gente legge a stento i libri, e loro mi pubblicano un coso di 1284 pagine (1284!! quanto peserà? ma d'altro canto la cultura è un'arma : con quel mattone in mano chiunque può essere l'eroe delle risse di strada!) a 29 euro?!?! Ma chi, chi in questa tormentata nazione, un bel giorno si sveglia e decide di dare via 29 euro? certo non il pubblico dei ragazzi, che non si giocano la paghetta di tre settimane per un libro di scuola sotto mentite spoglie, e nemmeno il famoso nuovo pubblico che si vuole attirare... Ti immagini la reazione di un normale mister X che un bel giorno entra da Feltri (spero che li metteranno in libreria, altrimenti stanno spingendo il loro amore per la cultura giapponese fino a morire come kamikaze!) e solleva dagli scaffali quel piccolo ippopotamo, quella garzantina con i disegni... la cosa più fine che mi aspetto è : "I cartoni a 30 euro? Ma quante pose che si sparano!". E, in effetti, quante pose che si sparano! In pratica, lo compreranno i soliti 4 gatti superficiali - chi legge un manga solo perché l'autore è figo e l'edizione è una lussuosa porcata è superficiale, punto.

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    1. *applausi*
      scusa anna, alla prossima ti linko, promesso ♥

      ma poi, a proposito della crisi e delle vendite, hai visto cosa diceva bao? e non è che bao pubblica cip e ciop, eh! loro li fanno i fumetti per adulti! (non gli hentai XD) è che purtroppo ci sono molti che se non è manga non mi interessa, e che se l'autore non è giapponese e non c'è scritto seinen in copertina non va bene.
      insomma, di fumetti adulti ce ne sono tanti. non sono giapponesi, ma ci sono. un casino, lo giuro!
      io non credo che venderebbero come graphic novels, perché chi legge quel tipo di fumetto è abituato a un certo tipo di narrazione, non gliene frega un ciufolo che abbia la copertina spessa, c'è chi nel fumetto ci cerca lo svago, chi l'arte, chi entrambe. non il mattone da mettere in libreria a far bella figura.

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  7. E, visto che ci troviamo, parliamo pure di questa menata dei manga culturali. Ma, figlioli belli, la lettura dei manga è di evasione! Tezuka stesso, quando disegnava i suoi manga, non voleva scuotere le coscienze e cambiare il mondo, ma disegnare un fumetto. Se qualcuno vuole farsi una cultura sul Giappone e la sua storia, ci sono quei rettangoli di carta senza disegni chiamati libri! Mishima, Tanizaki, Kenzaburo Oe, Soseki, Murakami, Kawabata... c'è solo l'imbarazzo della scelta. Mentre invece per cercare cultura e impegno intellettuale (prrrrr... chi fa le pernacchie? ah, sì : io) nei manga si deve essere veramente alla frutta. Anzi, chi veramente nella cultura ci sguazza da mattina a sera, proprio dai fumetti cerca qualcosa di diverso, mentre solo chi di cultura è proprio a digiuno si riduce a elemosinarla dai fumetti quando attorno ha un universo di librerie, biblioteche, musei e università... è il problema degli autodidatti, che scambiano tutto per cultura proprio perché non hanno un'impronta culturale nella loro formazione. Ma io, invece, come te mi sento offesa, e invito gli impiegati della Hikari a ritornare al loro posto e restarci, perché si sono avventurati in luoghi in cui non hanno le credenziali per entrare e dove saranno vittime di uno snobismo che nemmeno si immaginano.
    Riguardo al discorso dell'età, da un lato non è del tutto sbagliato : è naturale che più si cresce e più le priorità cambiano, che alla nostra età non ci entusiasmiamo più per i manga come quando eravamo ragazzine, né, dopo anni passati fra letture onnivore, abbiamo più quella spinta a provare tutto, perché ormai abbiamo più esperienza e già sappiamo se una cosa ci piacerà o no. Ma ci sono due osservazioni da fare. La prima è che comunque, per una persona normale, i manga non sono una priorità assoluta a nessuna età (tranne che per gli sfigati). Anche i ragazzini hanno altre spese e altri interessi, mentre un lettore che è fedele a una cosa da circa 15 anni sicuramente lo resterà anche in futuro, e quindi non stiamo parlando di una fetta di lettori da abbandonare. Non ci piove che noi che leggiamo manga da adulti siamo una minoranza e che certo il mercato non può porsi come priorità accontentarci, ma questo non giustifica il fatto che i prodotti per la minoranza siano scelti a caso, scadenti e pubblicati a cacchio come i josei e i seinen in Italia. Come abbiamo spesso detto, la colpa è anche loro, perché non sanno vendere e non ci provano nemmeno.
    Se poi ne dobbiamo fare una questione di contenuto, allora ci sono dei paramenti oggettivi per definire questa famosa "qualità" di una qualsiasi opera, che riguardano trama, personaggi, coerenza e originalità, e che possono essere presenti o mancare in tutti i generi di manga, dallo shonen al seinen. E poi, sinceramente, io il 90% delle volte ho trovato molta più maturità e approfondimento psicologico negli shoujo che nei josei. Prendi protagoniste come quell'autistica di Nodame, quella lagna di Fujii, quella sfigata di Body & Soul, quell'adorabile squinternata di Kayoko Shigeta... sinceramente, ho trovato molto più adulte e mature le quindicenni al primo amore degli shoujo scolastici che quelle suddette "adulte" che mentalmente hanno 4 anni. E poi comunque molti shoujo che cominciano quando i protagonisti vanno al liceo proseguono anche quando diventano adulti (tipo Karekano, Itazura, Bokura ga ita, Nana) e anche le tematiche più esclusivamente adulte, cioè il sesso, hanno lo stesso spazio in tutti i tipi di manga... e anzi, anche qui sono molto più mature le protagoniste degli shoujo che le tardone complessate dei josei che la danno a destra e a manca e vanno nel panico perché nessuno se le sposa... In pratica, gli unici manga solo per adulti sono gli hentai!! Ma allora ditelo che li volete!!

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    1. ohhh, finalmente ci siamo arrivati: i manga si leggono per svago. la narrativa si legge per svago. un film si guarda per svago.
      se volete fare/essere colti, andate all'università, buon dio! ma non venite a rompere a me le palle perché i manga di qualità, tu non ci capisci un cazzo clacca e me lo deve dire gente che manco le scuole superiori! oh machecazzo! se dobbiamo metterci a parlare di istruzione e cultura vi passo un mio curriculum!

      io i fumetti li leggevo quando mi riposavo da far le versioni in greco e latino, non come unica roba scritta su carta che mi capitava sotto gli occhi! e capisco benissimo quello che dici a proposito dei cosiddetti autodidatti, ma io ci metterei gli autodidatti da forum&fumetteria, quelli che vengono a fare gli arrogantelli con sti discorsi!

      concordo pure sul discorso dell'età e delle priorità, per me i fumetti continuano a rimanere una passione, anche se poco ci manca e all'anagrafe risulterà che ne ho 27 di anni, ma non è la sola cosa della mia vita, che cavolo! non è che se uno ama i fumetti non può amare nient'altro o viceversa! basta con queste settorializzazioni a chiusura stagna, hanno rotto anche loro. i lettori di fumetti che hanno superato i 25/30 anni hanno, rispetto ai lettori di 14 anni, semplicemente più esperienza, cosa che li ha portati ad avere dei gusti più definiti e sanno adesso scegliere con più criterio. ecco tutto. ma gli assolutismi idioti del tipo a 25 anni nessuno legge manga sono ridicoli.

      quanto alla maturità delle protagoniste degli shoujo rispetto a quelle dei josei, sono d'accordissimo. per quello che mi riguarda, se proprio devo analizzarle, le prime sono più degli esempi comportamentali e delle guide per le ragazzine che seguono quel dato manga, le seconde le pure rappresentazioni grafiche delle problematiche psicologiche tipiche dell'età adulta portate all'esasperazione (vedi la depressione di fuji o l'isteria di shigeta), ma ognuna delle due categorie ha il suo ruolo, il suo scopo, la sua funzione. e no, secondo me non c'è una che è meglio dell'altra. dipende da quello che uno vuole leggere.
      a me piace variare, perché credo di essere un individuo abbastanza completo da non poter ristagnare in un'unica definizione o categoria: mi piacciono gli shoujo, gli shounen, i josei, i seinen, i fumetti per bambini, i fumetti italiani, francesi, americani, supereroistici, le strip comiche, i polizieschi, i romanzi d'amore, i fantasy, i classici, i saggi di filosofia e quelli di antropologia eccetera. in caso di disperazione, leggo pure le etichette dello shampoo. mi piace tutto, perché mi diverte e mi distrae (e giusto perché piace parlare di cultura, de-vertere, latino, andare in direzione opposta, dis-trahere, latino, tirare fuori da) ovvero, mi allontanano mentalmente da quella che è la vita spiccia di ogni giorno.

      essì anna, alla fine i pornelli sono quelli che stanno avendo più successo: niente menate sul primo amore ed è per adulti. buona lettura a tutti!

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