Pagine

domenica 10 novembre 2013

gdl nana di ai yazawa - I settimana - volumetti 1/10 (edizione sottiletta)

ti ricordi, nana?
sedevamo l'una accanto all'altra sulla sponda del fiume, e guardavamo la luce colorare la superficie dell'acqua...
fammi ascoltare ancora una volta la melodia che canticchiavi in quei momenti...
scrivere un post su nana che non sfoci nell'isteria iperemotiva è la cosa più difficile che possa fare. perché nana è uno di quei fumetti, ma più in generale di quelle storie, che mi è entrata dentro come poche e a cui sono più legata, vuoi per un puro fattore sentimentale, vuoi perché credo che sia oggettivamente uno degli shoujo più belli e coinvolgenti che abbia mai letto.
rileggere i primi volumi dopo tanti anni che rimanevano sullo scaffale è stato a dir poco emozionante, e in un certo qual modo è stato come leggere qualcosa di nuovo, mentre nel frattempo riaffioravano i ricordi.
non so quanti di voi sono riuscita a coinvolgere in questo gruppo di ri-lettura, ma di certo posso dire che mi sono fatta un bel regalo a rileggere e a commentare poco per volta questa serie.
la città dove sono nata è circondata dalle montagne, e non è né troppo grande né troppo piccola. non la si può definire un paese ma nemmeno una metropoli. di turisti non se ne vedono mai, da queste parti. io sono la seconda di tre fratelli. i miei genitori mi hanno allevata senza troppi fronzoli, un po' alla buona.

frequento una normale scuola femminile della mia prefettura e ormai sono giunta alla fine dell'ultimo anno.
nana komatsu è una ragazza semplice, ha appena terminato il liceo ed è appena stata scaricata dalla sua ultima fiamma, un uomo sposato con il quale aveva una relazione ovviamente illecita e ovviamente destinata a finire. è la tipica ragazzina innamorata dell'amore e vittima di continui e costanti colpi di fulmine, perennemente alla ricerca dell'amore vero, dell'uomo che la renda felice.
e anche questa volta ha fallito.
poco interessata allo studio e ancor di più alla carriera, sogna un futuro romantico in cui si vede come una perfetta sposina e sfoga tutti i suoi fallimenti sentimentali sulle spalle di jun, l'amica di sempre, seguendola all'istituto di formazione professionale artistico nel quale si è iscritta, in mancanza di ambizioni sue e per paura di perdere l'amica.
neppure il tempo di promettere a jun che la smetterà di innamorarsi a prima vista del ragazzo carino di turno che conosce shoji, un vecchio compagno delle medie di jun. anche lui frequenta lo stesso istituto, e nonostante sembrerebbe che siano la coppia perfetta, nana decide che shoji sarà il suo primo amico maschio da sempre, basta con le storie d'amore frivole a cui si è abituata.
il gruppetto, di cui fa parte anche kyosuke, il fidanzato di jun, trascorre così dei mesi felici, fino a che jun e kyosuke decidono di andare a studiare a tokyo, mentre shoji e nana non riescono a passare l'esame. lui decide di rimanere a tokyo per iscriversi a un corso di formazione, mentre nana, in crisi per essere praticamente rimasta sola, decide di lavorare sodo per un anno e riprovare poi a superare l'esame per andare a vivere a tokyo con i suoi amici.
nonostante abbia fatto di tutto per evitarlo, nana si è innamorata di shoji e lui di lei, così i due finiscono per mettersi insieme, e nana inizia il suo primo anno fuori dal liceo con un lavoro part time, un fidanzato a distanza e un sogno nel cassetto: andare a vivere a tokyo.
non so dove sono nata. non ho mai visto il volto di mio padre, e ho dimenticato completamente quello di mia madre. 
quando avevo quattro anni, mi sono trasferita in questa città lungo la costa e sono stata allevata da mia nonna, che gestiva una piccola trattoria, e che non mi ha mai risparmiato le critiche. adesso passo la maggior parte del tempo svolgendo un lavoro part time e intanto coltivo il mio sogno.

nana osaki ha 18 anni, è una cantante punk rock di un gruppo di una piccola cittadina di provincia, i blast, del quale fa parte, come bassista, il suo fidanzato, ren, con il quale convive da più di due anni.
ren è praticamente tutta la sua famiglia, e da quando sta con lui nana ha finalmente iniziato una vita felice dove può coltivare il suo sogno, quello di sfondare come band, con passione e con il sostegno di un piccolo ma fedele numero di fan.
e proprio adesso ren le dice che andrà via, a tokyo, per suonare con una band che sta per debuttare ufficialmente.
dopo il flashback sulla nascita dei blast e della storia d'amore tra nana e ren, una storia talmente bella e perfetta che sembra uscita da un film, che in un attimo, così, svanisce come una bolla di sapone che esplode al sole.
nana decide di non seguirlo, per non finire a fare la mogliettina del famoso chitarrista, per non rimanere ad ammuffire facendosi mantenere da ren. decide di restare con nobu (il chitarrista) e yasu (il batterista) nella piccola città dove vive, continuando con tutte le sue forze il sogno di tutta la sua vita, quello di diventare una cantante, contando solo sull'impegno e il talento.
arresa all'orgoglio e sacrificato il suo amore, dopo quasi due anni dalla rottura con ren e quasi sulla soglia dei vent'anni, nana decide di farsi un regalo. un biglietto di sola andata per tokyo.
senti, nana... ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate? lo sai, io sono il tipo che crede fermamente nel destino quindi sono sicura che il nostro incontro sia stato voluto dal fato.ridi pure se vuoi...
due ragazze che non hanno niente in comune, che non si conoscono e vivono l'una lontana dall'altra, che niente se non il destino potrebbe far incontrare, hanno entrambe il sogno di arrivare a tokyo, per poter dare una svolta alle loro vite. così quando nana (komatsu) riceve da shoji la notizia della sua ammissione all'università, prende un biglietto di sola andata per tokyo, praticamente fuggendo da casa.
sul treno affollatissimo c'è solo un posto libero, un posto occupato da una chitarra nera accanto a una ragazza dall'aria da punk.
per colpa della neve il treno subisce un rallentamento e così le due ragazze passano tutto il viaggio a parlare.
ecco, il destino ha scoccato la sua freccia. due ragazze con lo stesso nome si incontrano sullo stesso treno e hanno la stessa direzione. questo incontro segna il momento preciso in cui la loro vita cambierà definitivamente.
giunta a tokyo, nana komatsu prova per un paio di giorni a vivere da shoji, ma questo ci mette poco a farle capire che non vuole averla in casa a fare la mogliettina, così è costretta a cercarsi una casa e un lavoro. e quando va a vedere l'appartamento che le interessa, un appartamento al settimo piano di un palazzo in stile occidentale, chi incontra se non nana osaki, la sua vicina di viaggio? entrambe desiderano affittarlo e il vecchietto dell'agenzia propone di dividere l'ambiente comune e di prendersi una camera a testa, avendo così sia la comodità di una compagnia, sia la possibilità di dividere la spesa. le due accettano subito e iniziano la loro convivenza nell'appartamento 707 e la loro amicizia.
a quei tempi eri un po' come un gatto randagio, scapestrata, libera e orgogliosa, ma nel cuore albergava una ferita insanabile.
ottusa come sono, pensavo che anche questo particolare aggiungesse qualcosa al tuo fascino senza rendermi conto di quanto dolore ti costasse.
la convivenza tra le due nana è all'inizio e nonostante le loro enormi differenze caratteriali, le due riescono
tranquillamente a gestire una vita comune come se si conoscessero da sempre, complice da un fatto l'ingenuità e l'entusiasmo di nana - hachi (come comincerà a chiamarla la osaki, giocando con il doppio significato della parola che fa riferimento al numero 8, come il loro nome - nana - significa sette, e quello di "fido", ovvero il tipico nome da cagnolino), e la capacità di adattamento e la totale mancanza di pretese di nana, che solo agli occhi più attenti - non certo quelli della sua compagna - mostra davanti a un poster dei trapnest, il gruppo in cui suona ren - qualche segno del dolore che la tormenta.
nonostante siano passati due anni, nana continua ad amare ren e a soffrire per la loro separazione.
e mentre hachi cerca di non pesare su shoji, torna sulla scena anche nobu, giunto a tokyo per chiedere a nana di rifondare il loro vecchio gruppo, incapace di continuare a suonare la chitarra senza poter accompagnare la voce di nana.
la scena finale del concerto improvvisato è bellissima ed è una delle più celebri dell'intero manga.
nonostante il dolore per la perdita del suo amore, nana è combattiva, determinata, piena di grinta e di voglia di realizzare il suo sogno. cantare, suonare, essere viva su un palco davanti a una folla che l'ammiri e apprezzi la sua musica.
senti nana, sei ancora convinta di non avere una patria?
io penso invece che la tua patria sia accanto a quel tavolo e a quelle sedie, sotto la finestra, come se da allora non fosse cambiato niente.
mentre si esalta sempre di più all'idea che nana e nobu riescano a trovare i membri per riportare sui palchi la musica dei blast, il suo rapporto con shoji comincia pian piano a rivelarsi meno rose e fiori di quello che sembrava all'inizio. tra il lavoro e lo studio, i due riescono a vedersi molto meno di quanto volessero, e nana non perde occasione di lamentarsi di come lui la trascuri, arrivando persino a inventarsi un'amante immaginaria che lo tiene lontano da lei. nel frattempo la va a trovare al negozio dove lavora un bel ragazzo che si dice interessato all'annuncio di ricerca musicisti. si chiama shin e suona il basso.
nel locale dove lavora shoji intanto è stata assunta una nuova cameriera, una ragazza piccola e carina di nome sachiko.
shin si rivela essere un bravissimo bassista e nana decide di farlo entrare nei blast, facendogli promettere di superare in bravura il suo mito, ren honjo. e shoji, in meno di una giornata, si è quasi completamente innamorato di sachiko.
hachi perde il lavoro e sachiko si impegna a perdere le scarpe per strada quando shoji la accompagna, e yasu torna a tokyo per riunirsi ai blast e tornare a fare musica dal vivo, stavolta sempre più con l'obbiettivo di diventare una band famosa.

"se nana fosse un ragazzo, tra noi potrebbe nascere un grande amore" in quel periodo mi capitava spesso di avere questi pensieri. ma se davvero nana fosse stata un ragazzo il nostro rapporto non si sarebbe mai sviluppato in modo così completamente positivo. perché l'amore è imprescindibile dal dolore e sa essere così penoso che a volte somiglia a un soffocamento.
hachi è sempre più convinta che tra nana e yasu ci sia del tenero, e come si sbaglia qui, allo stesso modo si sbaglia a non capire quello che ormai è chiaro a tutti. shoji è innamorato di sachiko e sachiko di lui, ormai manca meno di un passo per finire l'una nelle braccia dell'altro, e quel passo arriverà prima del previsto.
mentre i blast riescono a organizzare il primo concerto live a tokyo, hachi non si accorge che nell'appartamento del suo fidanzato c'è un'altra donna, e continua a concentrare tutte le sue energie nella ricerca di un lavoro e nel sogno di diventare una perfetta sposina. accanto a shoji ovviamente.
hachi e sachiko si incontreranno una sera al ristorante dove lavora shoji, la prima inconsapevole di chi sia l'altra, la seconda disperata per i sensi di colpa e decisa a lasciare shoji, che alla fine decide di raccogliere il coraggio e smettere di continuare la farsa che tiene in piedi già da troppo tempo: chiede a nana di poterla vedere dopo il lavoro per parlare con lei.

se in quel momento fossi stata un po' più matura e mi fossi resa conto della vulnerabilità di nana, forse chissà... magari il nostro futuro sarebbe stato diverso.
davanti allo sguardo di nana e hachi, consapevoli già di quello che dirà shoji, sachiko cerca di scappare da lui ma viene acchiappata e acciuffata. shoji non si prende neanche la briga di dire a nana che è finita, semplicemente presenta sachiko come la sua ragazza.
tradita senza neanche la decenza di una scusa, hachi si rintana a letto, ferita e depressa, con jun, che invece di consolarla, le fa la predica (cosa che personalmente non sono riuscita a tollerare neanche per un secondo) dicendole che se shoji si era allontanato da lei, la colpa è anche sua. certo, nana non sarà una ragazza modello e non è la perfezione come fidanzata, ma tenere il piede in due scarpe non è giustificabile.
a farla uscire dal suo stato di depressione dunque non sarà l'amica di sempre, ormai sempre più lontana e acida, ma l'arrivo di una busta contenente i biglietti per due persone per il concerto dei trapnest. nonché il primo concerto live dei blast a tokyo!
finalmente hachi si rende conto del potenziale dei suoi amici, e se già il suo umore è a terra per l'ex fidanzato e poi per la sensazione di inferiorità che la da essere amica di un gruppo di musicisti del loro livello, l'arrivo di misato, una fan sfegatata di nana che le sta appiccicata senza ritegno e che per qualche giorno le ruba completamente le attenzioni dell'amica, la fanno letteralmente scoppiare, riversando tutta la rabbia sulla poveretta che ha ben poca colpa e facendo intristire anche nana, fino a quel momento felice di essere finalmente riuscita a esibirsi come un tempo.
avrei voluto che la tua mano che in quel momento strinsi senza neanche accorgermene fosse rimasta saldamente nella mia per molto tempo ancora... per tutta l'eternità.
hachi telefona a misato per scusarsi del suo comportamento e durante la chiacchierata misato si lascia sfuggire che ren e nana stavano insieme prima che ren si trasferisse a tokyo. finalmente hachi raggiunge l'illuminazione e riesce a mettere insieme come le tessere di un puzzle certe frasi che nana aveva detto riguardo la sua storia con ren, e comincia a capire quanto l'amica deve aver sofferto e quanto soffra ancora adesso. confidandosi con nobu, questo le conferma tutto e shin rivela che sapeva tutto fin da subito ma per delicatezza aveva fatto finta di niente. adesso le aspetta il concerto dei trapnest, che potrebbe essere l'occasione giusta per far tornare ren e nana insieme.
per vedere il concerto, le due tornano nella città natale di hachi, dove nana conosce la famiglia della sua amica e racconta ad hachi del suo passato di senza famiglia. nonostante la tensione palpabile per l'incontro imminente, nana si mostra tranquilla e hachi le rivela di sapere del passato tra lei e ren.
alla fine andranno al concerto e saranno proprio sotto al palco, proprio come quando nana e ren si conobbero la prima volta.
e se permettete, io mi sono commossa!
a quell'epoca ero convinta di non volermi innamorare mai più. eppure, nonostante le ferite e la tristezza che mi tormentavano una parte di me voleva ricominciare a sognare e ad amare qualcuno con tutto il cuore.
nonostante abbia fatto finta di niente, ren si è accorto che nana era sotto il palco e si è messo subito in contatto con yasu, il quale a sua volta contatta hachi e di conseguenza nana che è con lei, spingendo sia ren che nana a rivedersi. e l'incontro, inevitabilmente, diventa subito lacrime e abbracci e lacrime e tutto quello che negli anni insieme e negli anni separati si è accumulato ed è in ogni caso troppo per esprimerlo tutto in una sola notte.
tornati a tokyo, mentre hachi fantastica sul suo prossimo amore scegliendo yasu come sua prossima "vittima", nana organizza una serata a sorpresa con i blast, ren e takumi, l'idolo di hachi, facendola letteralmente sciogliere in una pozza di miele quando, rientrando in casa, lui le apre la porta e le da il bentornato.
(se devo essere sincera non ricordavo che takumi entrasse in scena così presto! e ammetto che per quanto lui mi stia antipatico, la scena della porta mi colpisce ogni volta che la rileggo come se fossi al posto di hachi e mi prende dritta dritta tra lo stomaco e il cuore! è inutile, per quanto takumi sia uno stronzo odioso, ha troppo fascino...)
sai nana, tu, ai miei occhi sei sempre stata una specie di modello e vorrei tanto diventare come te. perciò, ti prego, nana, canta ancora una volta!
avere per casa i membri di due band non è cosa da tutti, eppure hachi sembra essersi ambientata in fretta e tra tutti l'atmosfera è meravigliosamente tranquilla e rilassata. questa è una delle scene che ho sempre amato alla follia, tutti i personaggi della storia riuniti attorno al tavolo costruito da nana, a giocare e mangiare insieme. tra tutti, nobu e shin sono quelli con cui hachi si ritrova più a suo agio, sopratutto con nobu, che è tanto dolce, tenero, semplice, in qualche modo ingenuo, quanto infantile.
però quando viene licenziata dal lavoro non è nobu a chiamarla al cellulare, ma takumi, il suo idolo, con la banale scusa di volerla ringraziare per la cena della sera prima. i due si rendono conto che si trovano praticamente nella stessa strada e nana riesce a salire sulla sua macchina, dove il bel tenebroso, senza perdere tempo, le da un bacio. inevitabilmente da un mangiamo insieme, i due finiscono a letto. però, anche se nana non ha nessuna aspettativa per la mattina dopo, anche se takumi è già andato via le ha lasciato un biglietto con i suoi contatti e la promessa di mangiare ancora una volta il cibo preparato da lei.
scopriamo che yasu e reira stavano insieme ai tempi del liceo, e che lei non voleva che lui diventasse avvocato, e così, con hachi che tiene nascosta la sua notte con takumi, i trapnest in tourné e le tresche del passato ritornate alla luce, i blast riescono a esibirsi nel loro secondo concerto live.


fin dai primissimi numeri di nana si respira un'aria malinconica che all'inizio è praticamente incomprensibile, ma poi, man mano che si va avanti con la lettura, le frasi lette anche nei primi volumetti, acquistano altri significati. la narratrice della storia è nana komatsu, e le frasi che aprono o concludono i capitoli (ne ho citata una per volumetto) sono quelle che lei dice (o scrive?) a nana, in un futuro non si sa quanto lontano dalla vicenda narrata. per chi è arrivato alla fine della lettura (o almeno fino all'ultimo volumetto pubblicato, il 42 o il 21 a seconda dell'edizione a cui si fa riferimento) è tutto molto più chiaro, però non voglio dilungarmi adesso troppo sull'argomento perché più avanti ci sarà motivo di riprenderlo con più elementi per poterlo analizzare meglio.


rispetto alle altre opere di ai yazawa (gokinjo, tenshi, parakiss eccetera) nana è sicuramente *il* capolavoro. una storia complessissima che mette in gioco una moltitudine di personaggi caratterizzati benissimo graficamente e psicologicamente, intrecciando le loro vite e i loro destini in un disegno complesso e intricato, a cui si aggiunge il fattore temporale della doppia narrazione, che come dicevo prima, si fa sempre più evidente man mano si prosegue con la lettura. quando capita di parlare di nana sembra di raccontare e chiedere informazioni su amici lontani e non semplicemente di stare commentando un fumetto, e questo è a mio modesto parere il merito più grande che si possa dare a quest'opera e alla sua autrice. dopo pochi numeri, e poi sempre di più, le vicende coinvolgono il lettore e i personaggi prendono corpo nella realtà ordinaria, troppo veri per rimanere relegati tra le pagine di carta di un fumetto.
nana è un fumetto sull'amore e sull'amicizia, ma anche sulla passione, sui sogni - quelli realizzati e quelli schiantati contro il muro della cruda realtà - sulla crescita interiore, sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta, sulla realtà della vita di ogni giorno e sulla realtà della vita di una star, con tutto quello che ne consegue nel bene e nel male.

andate a leggere i post degli altri partecipanti al gdl!
il post di anna di comnena's corner
il post di silvia di dissertazioni libresche
il post di kassandra di i'm not gossip girl

12 commenti:

  1. anche io lo adoro...penso sia uno dei migliori shoujo di sempre. Come dici tu, mi piace molto il cast, tutto ben caratterizzato (anche personaggi che arrivano dopo come Yuri e Miu), la tela che si tesse tra i vari protagonisti e il senso di malinconia che pervade ogni lettura. Spero solo che l'autrice metta una parola fine a questo lavoro, se restasse incompiuto mi arrabbierei e non poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. speriamo tutti! ho fatto tante di quelle congetture sul finale... magari quando finisce il gdl faccio un post su quelle XD

      Elimina
  2. Quello che adoro di questo manga, che ho adorato, è la capacità della Yazawa di farti capire l'atmosfera, la piega che prenderà il manga fin dalle primissime battute: "Ricordi Nana...".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì è vero, a rileggerlo con il senno di poi quelle frasi sono davvero da brivido! eppure quando lo leggevo la prima volta, vuoi per una sorta di innato ottimismo (che con la vecchiaia ho perso XD) me le immaginavo vecchiarelle, nell'appartamento 707, a rimembrare la gioventù andata!

      sarebbe stato bello così...

      Elimina
    2. Anche io!! anche io pensavo che stessero rievocando insieme la gioventù!! Poi mi ricordo che una volta, quando ancora nella trama non era successo niente di grave, mia sorella mi disse "Guarda, leggi tutte queste frasi... secondo me le dice Hachi in un futuro in cui a Nana è successo qualcosa e loro non sono più insieme". Ed effettivamente leggendo frasi come quella in cui Hachi dice che vorrebbe di nuovo sentirla cantare. o come quella che hai citato in cui dice che avrebbe voluto che la sua mano restasse nella sua, cominciai a capire che stava per succedere qualcosa. Ma allora tutto, tutto avrei potuto immaginare, tranne che dieci anni dopo non avrei ancora saputo niente!!

      Elimina
    3. ahah, e chi ci poteva pensare a una cosa del genere? XD

      Elimina
  3. un post splendido - praticamente una dichiarazione d'amore! - per un manga splendido! Davvero per trama, personaggi, intensità e sentimenti Nana è un manga unico! e rileggerlo è stato bellissimo, mi è sembrato di rivivere il periodo più bello e spensierato della mia vita, e quello in cui i manga erano ancora una "novità" e in cui ci si appassionava di più a quelli più belli! E quante cose avevo dimenticato! A parte il povero insignificante Shoji, avevo dimenticato l'importanza di Misato, il fascino di Takumi, la dolcezza di Nobu... anche se per fortuna mi era rimasto impresso quanto è figo Yasu!! è stata davvero un'idea bellissima rileggerlo dopo tanti anni perché ora mi è sembrato di capire meglio tutti i personaggi, ho visto tutto da un'altra prospettiva, a cominciare dal rapporto fra Nana e Hachi, un rapporto bellissimo, davvero in bilico fra amore e amicizia, un incontro voluto dal destino di anime gemelle che però erano entrambe troppo fragili per capire l'importanza di quello che stavano vivendo. E solo ora ho notato l'importanza di alcune frasi di Hachi, tutte le volte che dice che si era accorta che Nana soffriva ma che, nella sua superficialità, pensava che questo la rendesse ancora più cool : io ho fatto lo stesso errore!! Hachi ha sottovalutato la debolezza di Nana e Nana ha sottovalutato la forza di Hachi... Hai detto bene, ai personaggi ci si affeziona talmente che sembra di conoscerli, ti entrano dentro con le loro personalità, i loro problemi, il loro passato... infatti una delle cose che più mi è piaciuta è l'introspezione psicologica : con naturalezza, senza drammi e ostentazioni, la Yazawa mette in scena delle persone che sono il prodotto perfetto del loro passato, il cui carattere è l'unico risultato possibile della loro vita : Hachi vorrebbe emergere dalla mediocrità borghese in cui è cresciuta ma non sa come, Nana vuole riscattarsi e realizzarsi raggiungendo la fama ma continua a sentirsi rifiutata e non amata, Nobu ha avuto un passato agiato e quindi ha ottimi sentimenti ma non sa lottare, Takumi viene da una brutta famiglia e ne ripete le dinamiche suo malgrado... ma di queste cose parleremo meglio nelle prossime settimane! Per ora invece concentriamoci su personaggi che ora sono centrali ma che presto saranno secondari, tipo Jun : Jun è un personaggio sul quale la mia opinione è del tutto cambiata!! Prima la adoravo, mi sembrava tosta e affidabile, ma ora invece quanto mi è antipatica!! sa sempre cosa fare, sa sempre cosa dire, non sbaglia mai, riesce in tutto quello che fa, si trova un ragazzo perfetto, è sempre adulta, razionale, matura... e che pesantezza! E poi non fa che fare prediche e sgridare Hachi! O, meglio, la sgrida solo, ma la aiutasse mai una volta! Ci credo che poi Hachi segua come un cagnolino chiunque si mostri gentile con lei... Anche quando lei e Kyosuke scoprono che Shoji la tradisce trova il modo di dare la colpa a Hachi mentre Nana, pur conoscendo benissimi pregi e difetti di Hachi, al momento del bisogno la difende a spada tratta e poi la consola : così fa un'amica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a proposito di jun: ti sei scordata che la stronza ha sempre una permanente perfetta! questo me la rende ancora più insopportabile @_@"
      concordo in pieno su di lei. dovrebbe difendere nana, esserle amica, invece sta a prendere le parti di quel dispensatore di corna di shoji. bell'amica!

      anche a me è capitata la stessa cosa a proposito di nana e hachi. all'epoca nana mi pareva una tigre, una forte e tosta e cazzuta e e e. e hachi la piagnona di turno, quella che se non aveva qualcuno accanto a sostenerla non ce l'avrebbe fatta a fare niente.

      adesso comincio di più a capire quello che sono veramente entrambe. nana è ferocemente aggrappata a quelli che sono i suoi desideri: diventare una cantante di successo per mettersi allo stesso livello di ren, vivere con ren. tutta la sua vita gira intorno a lui, per quanto non voglia darlo a vedere.
      hachi invece è l'appoggio di tutti. di nana, di nobu, di shin, anche di takumi secondo me. eppure non riesce a capirlo e si sente sempre un gradino sotto a tutti, e questa è una cosa che voglio approfondire nel prossimo post perché emerge visibilmente proprio negli eventi immediatamente successivi. nana ha bisogno di ricevere amore, hachi di amare. direi che riassumendo al massimo è più o meno questo.
      sto apprezzando moltissimo hachi e sento perfettamente come si sente nei confronti di nana: come me, non ha capito quanta debolezza e fragilità si nascondono dietro l'aspetto punk e ribelle e dietro l'atteggiamento da dura, e il rimpianto sembra essersi fatto troppo forte nel futuro da cui ci racconta la vicenda.

      in quanto ai ragazzi, i miei preferiti sono e saranno sempre nobu, yasu e ren. credo che incarnino tre principi fondamentali che mischiati insieme creano il principe azzurro: nobu è la dolcezza, yasu la responsabilità e ren la fedeltà. mancherebbe la passione, ma non credo che ci arrivino ne shin né takumi. o forse devo rileggermi per bene i prossimi volumetti prima di poterlo dire.
      in ogni caso, tra loro, non saprei scegliere il mio preferito, li voglio tutti e tre!
      come coppia perfetta invece, beh, nana/ren ovviamente. rileggere la nascita del loro amore mi ha commossa ♥.

      Elimina
    2. "nana ha bisogno di ricevere amore, hachi di amare" : in una frase il senso del manga! Ma allora perché fra loro è andata male... :( :( cara Yazawa, forza, torna nel mondo e prenditi le tue responsabilità!
      Ti confesso che non sono mai stata una grande fan di Nobu : è dolcissimo e gli voglio bene, ma è troppo bambino... A me da sempre sono piaciuti i due uomini più adulti : Takumi - è un bastardo e uno stronzo, ma almeno è coerente e forte - e Yasu, che è sia affidabile che sexy, sia forte che sensibile... infatti, uno dei miei sogni, dopo gli ultimi tragici eventi, è vedere Yasu con una della due Nana... non quando hanno vent'anni, ma quando sono adulti... devo ancora decidere con quale delle due starebbe meglio, ma fatto sta che sarebbe perfetto nella vita di tutte e due. Ma visto che la Yazawa ci ha "appeso", nell'ultimo post scriverò quella che per me dovrebbe essere la fine!

      Elimina
    3. è andata male perché... perché... lo dico nel prossimo post XD ormai ho quasi finito la lettura del secondo blocco e devo assolutamente scrivere un sacco di roba!!! in questa parte ci sono un casino di cose che non ricordavo! e che adesso hanno sempre più significato, molto più di quanto non potessero averne prima >_<

      Elimina
  4. Ti metto qui il link del mio commento per il gdl? http://imnotgossipgirl.blogspot.it/2013/11/gruppo-di-lettura-nana-volumetti-1-5.html
    Nel frattempo corro a leggere quelli delle altre :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie mille carissima ^^ ti aggiungo all'elenco e corro a leggere ♥

      Elimina