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martedì 5 novembre 2013

citrus

che la si stia vivendo ancora, o che si sia grandi abbastanza da poterla raccontare, l'adolescenza è quel periodo che inevitabilmente nella vita di chiunque ha un sapore agrodolce. quello che succede è quasi sempre la prima volta di qualcosa e si è incredibilmente impreparati ad affrontare la vita che tutto di un colpo arriva addosso, senza avvisi né libretti d'istruzione.
questo potrebbe essere grosso modo il concetto alla base di citrus, uno degli ultimi manga di ayuko pubblicati da flashbook, la storia di quattro ragazzini alle prese con il passaggio dall'infanzia all'età adulta, tutti e quattro presi dai loro piccoli grandi problemi, tutti e quattro, in qualche modo, collegati uno all'altro.

*attenzione agli spoiler!*
nella scuola di media di una cittadina di provincia di nome kinoto c'è grande agitazione per l'arrivo di un nuovo studente da tokyo. anche shiho, una ragazzina dolce e ingenua che ama suonare il pianoforte e che sogna di poter diventare brava abbastanza da poter aprire una scuola di musica a kinoto. la sua semplice e lineare vita di ragazzina di provincia però cambia nel momento in cui si presenta il nuovo studente, che non è uno studente poi, ma una nuova compagna di classe. ha la sua età, si chiama nanami ed è bellissima, e non soltanto agli occhi di shiho. nanami ha sempre vissuto a tokyo, e passare da una gigantesca metropoli a una cittadina di provincia non fa certo bene al suo umore già non troppo socievole.
il tentativo di shiho di mettere a proprio agio la nuova arrivare finisce veramente male, anche perché nanami non si fa nessuno scrupolo di mettere in mostra la propria superiorità e di sottolineare l'ingenuità di shiho fino a farle perdere fiducia persino nel suo sogno: cosa ne sa lei, una ragazzina qualsiasi che non ha mai visto il mondo ed è rimasta confinata per tutta la vita in una scialba città di provincia, di musica? con che arroganza vuole fondare una scuola, così, senza neanche sapere suonare più di tanto bene?
e così, mentre nanami si crogiola nel suo stesso veleno, e shiho comincia a vedere tutte le sue sicurezze vacillare, facciamo conoscenza anche di soma, il tipico ragazzino problematico e ribelle, e takashi, l'altrettanto tipico ragazzo studioso e per bene.
soma è escluso dalla classe per via del suo atteggiamento e sopratutto per colpa delle voci che lo vogliono colpevole di aver rubato il cellulare a takashi, e l'unica persona con cui riesce in qualche modo a legare è shiho, tanto buona da non riuscire a non voler bene a nessuno, neppure a nanami.
di nanami scopriamo intanto una situazione familiare un po' triste, resa ancora più pesante dal brutto carattere della ragazza e della sua testardaggine nel volersi chiudere in se stessa senza parlare con nessuno, e del suo breve passato da modella, cosa che sogna ancora di fare e che fa di nascosto da sua madre, avendo sempre nel cuore l'idea e il progetto di tornare a vivere con il padre fotografo.
il buono-bravo-bello takashi alla fine del primo volumetto, in una serie di flashback, svela il suo passato e il motivo del suo atteggiamento calmo e riflessivo: nato e cresciuto all'ombra di una sorella maggiore che eccelle in ogni campo, nessuno lo ha mai vezzeggiato o ammirato per i suoi risultati, ed è cresciuto sentendosi sempre secondo agli altri e di poca importanza nella sua stessa famiglia. almeno fino a che non conosce satomi, un'amica di sua sorella dai tempi del liceo che è forse la prima persona a dimostrare un po' di interesse per il piccolo takashi, per il quale riesce a prendersi una cotta praticamente disperata, vista la differenza d'età.
una piccola parentesi è dedicata a yori, l'amica di shiho, e all'incontro con la sua amica di mail alice, una ragazza bellissima che non ha mai incontrato. alice è bellissima, vestita bene, viene da una grande città, è raffinata e ha classe, al contrario della sua amica simpatica ma bruttina che l'ha accompagnata, e yori è sempre più imbarazzata dalla spensieratezza "campagnola" di shiho. fino a che non si scopre la vera identità di alice...
e nanami ha deciso di andare a incontrare con suo padre, dopo l'ultimo litigio con la madre, e ad aiutarla a partire sarà proprio takashi, che ha deciso di uscire da kinoto per recuperare dei pezzi di ricambio che gli serviranno ad aggiustare la macchina fotografica di satomi per poterle restituire i ricordi che contiene e in qualche modo ricambiare le attenzioni che lei gli ha prestato in tutto questo tempo... e magari anche per farle conoscere i suoi sentimenti.

questo primo volumetto mi è piaciuto molto, le situazioni dei quattro protagonisti sono tutte interessanti ed ero molto desiderosa di sapere cosa sarebbe successo alla fine, ma non so perché il secondo volumetto mi ha un po' delusa... non è che sono un po' un'adolescente anche io e chissà cosa mi sogno ancora di potermi aspettare dalla vita?

nel secondo numero il cerchio, o meglio i cerchi!, si chiude.
takashi si accorge che nel cuore di satomi non c'è posto per lui, e decide finalmente di rinunciare al suo amore impossibile, mentre nanami, dopo aver incontrato il padre si è resa conto che lui nel frattempo si è fatto una vita senza lei e la mamma, che quella vita che lei immaginava da bambina, dove il padre diventava un fotografo famoso e tutta la famiglia sarebbe stata insieme circondata dalle sue fotografie e piena d'amore, non esiste e non esisterà, che al posto suo e di sua madre c'è un'altra donna e che non è rimasto spazio per i sogni, ma c'è quello per la riconciliazione con sua madre.
shiho, già ferita dalle prime parole che le ha detto nanami quando si sono conosciute e in piena crisi di coscienza, si fa male a una mano e durante il festival scolastico, nel quale avrebbe avuto modo di suonare in pubblico il pianoforte per l'ultima volta nella sua amata scuola, improvvisamente si blocca e non riesce a portare a termine la canzone che sta suonando, e se non fosse per nanami - che ovviamente suona meglio di lei - l'esibizione si sarebbe interrotta.
finalmente conosciamo anche il perché del brutto carattere di soma e la verità a proposito del furto del cellulare. un anno prima di quando si svolge la vicenda, la madre di soma sviene in casa proprio quando doveva esserci lui a starle vicino. il fratello maggiore lo rimprovera aspramente e da quel momento la sua vita comincia ad andare a rotoli. la madre viene ricoverata in un ospedale lontano, e il padre, camionista, non è mai a casa per lavoro. il fratello maggiore è costretto ad abbandonare gli studi contro i suoi desideri, e soma stesso è in preda ai sensi di colpa e al rimorso. ovviamente anche qui è shiho a consolarlo e a cercare di infondergli un po' di positività, e sopratutto lo incoraggia ad andare a trovare sua mamma in ospedale, cercando di mettere a tacere i suoi demoni interiori. quanto al cellulare, l'aveva preso soltanto per informarsi sullo stato di salute della madre, ma poi, accusato di furto, non era riuscito a discolparsi.
alla fine shiho e nanami riescono a dirsi quello che sentono una per l'altra e a dissipare il conflitto che è nato istintivamente tra loro.
alla fine delle medie, e della storia, le vite di tutti continuano per le loro strade, tutte diverse tra loro, e a shiho rimane soltanto il ricordo dolceamaro degli anni delle medie appena trascorsi e tutta l'incertezza del futuro che sta per iniziare, un futuro in cui l'unico punto fermo è che continuerà a suonare il pianoforte.
alla fine del volume tornano alice e la sua amica tomomi in una sorta di flashback che spiega quello che successe prima dell'episodio raccontato nel primo volume.
*fine spoiler*

citrus è in fin dei conti un bel manga sull'adolescenza, una storia veritiera senza troppi fronzoli né pretese. i personaggi sono ragazzi qualsiasi, diversi tra loro e per una volta l'amore non è il punto dominante della vicenda. eppure, nonostante si intuisse il messaggio che ayuko volesse trasmettere fin dall'inizio, il finale è talmente tanto malinconico che fa paura, l'imbarazzo di shiho, all'inizio del liceo è talmente forte che diventa nostro, e il futuro è davvero qualcosa di troppo incerto e misterioso, talmente tanto da non lasciare neanche un po' di posto per l'entusiasmo o la speranza, o se proprio ci sono, sono così tanto smorzati dalla malinconia da perdere luminosità.
per quando l'adolescenza sia dolceamara, ho la sensazione che ayuko abbia calcato un po' troppo la mano, scrivendo una storia più aspra di quanto forse sarebbe stato necessario.

13 commenti:

  1. i disegni di Ayuko mi ispirano e non fa serie molto lunghe :)
    anche se devo dire che più di questo mi ispira "io e la mia amica strega" o una cosa del genere XD mi sembra più frizzante^^
    è sempre suo vero?D:

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    1. se non sbaglio de la mia amica strega ayuko ha fatto solo i disegni... ma credo proprio che sarà difficile che non sia più frizzante di questo XD

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    2. Si, ma lei si occupa solo dei disegni :)
      Clacca da 1 a 10 che voto daresti a Citrus? Aiutami a capire perché in questo periodo la pecunia manca e a Lucca mi sono data alla pazza gioia con i recuperi mangosi (tutto Honey and Clover grazie ad una carissima amica dello SMO, Un marzo da leoni, i primi numeri di Kuragehime, di Devil & Love Song, di Elettroshock Daisy e di Earth Cape Misaki, oltre al sesto di Dreamin' Sun! E a proposito di Dreamin'.... non sta vendendo bene :( me lo ha confermato anche il Pos in fiera e pare che dilazioneranno ancora le uscite :'(

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    3. dare un voto così a citrus non è facile. oggettivamente si merita un sette e mezzo pieno, perché è sicuramente un manga ben fatto, ha dei personaggi coerenti e la storia, anche se semplice, è ben orchestrata.
      personalmente l'ho trovato davvero troppo... aspro! è una questione di gusti, ma io preferisco le storie un po' più solari e frizzanti, o se proprio devono essere cupe, allora che lo siano un sacco, che sfiorino il tragico.
      per la protagonista di citrus invece ho provato solo un po' di tristezza del tipo "eh, e vedrai mo che ti aspetta", ma tutto qui.
      direi che tutto quello che hai citato sopra (tranne earth cape misaki che sono ANCORA ferma al numero uno) è molto meglio secondo me.

      di dreamin's sun ho saputo, ne parlavo con il posocco... ci sono rimasta malissimo e dal canto mio, anche se vale quel che vale, cercherò di scrivergli un post che gli renda giustizia, perché vale, vale un sacco!
      ma quindi quando dovrebbe terminare? mancano solo quattro volumetti, no? sigh...

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    4. (lol, quante volte ho scritto "vale"? XD vale tanto il manga, spero valga qualcosa la mia pubblicità!)

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    5. A te cosa ha detto il Pos? :/ Allo stand stavamo discutendo del fatto che probabilmente a non attrarre il pubblico sono le copertine di ogni volume :( Io sinceramente ci sono rimasta malissimo :'( amo questo manga, amo Ichigo Takano e il suo modo di narrare e i suoi disegni... Tra l'altro se Dreamin' sta andando male è più difficile che arrivi Orange (vabbè che Orange lo pago pure 10 euro a volume). Io lo sto pubblicizzando come meglio posso... Merita moltissimo e sinceramente lo considero lo shoujo migliore dell'anno... Non merita di vendere poco. Si sono rimasti 4 numeri, ma non ho idea se diverrà trimestrale o meno. Rendiamoci conto che era partito mensile ;_: che tristezza!!!!

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    6. oh >.<
      grazie delle informazioni ragazze :3

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    7. @ayumi mi ha detto esattamente la stessa cosa. le copertine e i disegni non attraggono il pubblico.
      devo scrivere un post su dreamin' sun, merita tanta pubblicità! >_<

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    8. prego millefoglie :)
      A me ha detto solo delle copertine... anche perché i disegni all'interno sono belli. E li trovo anche personali e superiori alla media degli shoujo pubblicati in questo periodo. Apparte le cover, i disegni interni all'albo non mi sembrano meno appetibili di quelli di un Devil & Love Song, di uno Strobe Edge/Ao Haru Ride o di Elettroshock Daisy. Li trovo addirittura superiori! Ma vallo a capire il pubblico italiano....

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    9. sì le copertine intese come grafica/disegni. a me piacciono, ma spesso e volentieri i disegni che piacciono a me fanno schifo a un sacco di altra gente...

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  2. Secondo me "Citrus" è un acquisto che vale^^ L'ho trovato molto scorrevole e mi è piaciuto il modo di Ayuko di raccontare la storia, dedicando "quasi" ogni capitolo ad un personaggio.
    I ragazzi cosi' sono trattati "a parità" con gli altri e sono caratterizzati molto bene.

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    1. ah sì sì, anche a me è piaciuto che a tutti i personaggi si dedicasse la stessa "quantità" di racconto, senza mettere nessuno in risalto rispetto agli altri!
      strutturalmente mi è piaciuto molto!

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