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mercoledì 30 ottobre 2013

billy nebbia ~ il dono dell'oltrevista

(dedicato a quelli che non è che possiamo sempre leggere roba per mocciosi. da parte mia, una sonora pernacchia)

è arrivato - ormai da tempo, ma lo sapete che la puntualità non è il mio forte - in italia uno degli ultimi successi di guillaume bianco, un autore che non se ne può più di sentirlo paragonare a tim burton, fate al contrario la prossima volta, billy nebbia, con il primo volume intitolato il dono dell'oltrevista.
Mi chiamo Billy Nebbia. Mi piacciono la solitudine e la notte, la pioggia e la malinconia. Ma la morte mi fa paura. Perché mi ha portato via Tarzan? Perché si è presa il mio gatto? E chi è, di preciso? Dove ci porta, quando viene il nostro momento? Questa notte svelerò il suo segreto; questa notte ritroverò Tarzan... Mi chiamo Billy Nebbia e ho un super potere, una specie di dono... Il dono della vista confusa...

billy è uno di quei stupendi, scatenati e ultrafantasiosi bambini che adesso, rincoglioniti da tv e videogiochi, è difficile da trovare. ha una sorellina più piccola, un gatto - tarzan - ormai morto - e un'invidiabile riserva di energia. da quando però ha trovato tarzan stecchito nel suo giardino, qualcosa dentro di lui è cambiato. la morte si è presa il suo migliore amico di sempre, il suo compagno di giochi, la sua vittima di un sacco di scherzi assurdi.
perché la morte l'ha portato via? così, senza dire niente a nessuno? e sopratutto chi è la morte? e perché fa morire la gente invece di fare qualsiasi altra cosa?
billy è certo che riuscirà a trovarla e a farsi ridare indietro tarzan. e da quel momento la sua vita inizia sempre più a popolarsi di incubi e fantasmi, vermi e insetti, mostri e altre strane creature, che solo lui, quando si toglie gli occhiali, riesce a vedere.

billy nebbia è un racconto poetico e agrodolce sull'infanzia e sulla scoperta del più grande mistero dell'uomo. attraverso gli occhi miopi di un bimbo semplice e casinista ci vengono posti i dubbi che da sempre accompagnano gli esseri umani sulla loro stessa esistenza. perché, in un certo momento della nostra vita, che siamo giovani o vecchi, in salute o malati, arriva la morte a prenderci? dove ci conduce? come si può fare per sconfiggerla, se è possibile farlo?
billy è ingenuo ma coraggioso, ha paura delle strane creature che popolano i suoi incubi e la realtà stessa eppure non ci pensa due volte prima di affrontarle. scoverà la morte, che si presenti come un esercito di vermi sul corpo del povero tarzan o sotto le sembianze di un malaugurato incidente. niente è impossibile per chi non si è ancora lasciato spegnere dal cinismo e non si è arreso a quella che a prima vista, dietro un paio di occhiali, viene chiamata realtà.
fatevi un regalo. leggetelo.

alla storia di billy si alternano poesie, racconti, pagine di giornale - la gazzetta dell'insolito - e da estratti dall'enciclopedia curiosa e bizzarra di criptozoologia di billy nebbia, che sono di per sé degli ottimi motivi per possedere un volume come questo.
i disegni di guillaume bianco sono bellissimi, originali e curatissimi nei dettagli e la cura editoriale che bao publishing riserva alle sue edizioni la conosciamo bene.

in francia sono usciti tre (spero di non aver capito male!) volumi dedicati alle avventure di billy nebbia, speriamo di vedere presto da noi anche gli altri due della serie!

martedì 29 ottobre 2013

jelly beans

mame ha quattordici anni, si annoia a scuola, ama personalizzare i suoi abiti e realizzarne altri da sé e vuole diventare una modella. così inizia jelly beans, uno shoujo in quattro volumi della bravissima moyoco anno edito ai tempi dei tempi dall'ormai defunta play press.

quando mame si rende conto di non avere il fisico adatto a fare la modella ma la mente e le mani di una vera creativa, in lei nasce la voglia, come un'esplosione, di realizzare abiti, vestiti che possano fare sentire lei e tutte le ragazze comuni come lei delle persone speciali.
mame cresce, conosce l'amore con tutti i casini che comporta, conosce nuovi amici che saranno fonte di ispirazione per i suoi abiti e che la stimoleranno a dare sempre il meglio, si impegna nello studio pur di realizzare il suo sogno, facendo la spola tra il suo paese e tokyo, tra la voglia di crescere, di andare lontano e di diventare famosa e quella di rimanere accanto alla persona che ama.
quella che potrebbe sembrare una banalissima storia su una qualsiasi ragazzina che insegue il suo sogno, è in realtà un gioiellino cesellato dalle sapienti mani di moyoco anno: oltre ai disegni che sono bellissimi e che raggiungono il massimo nelle tavole dove prendono spazio i sogni e le visioni di mame, i suoi momenti di ispirazione, anche il modo in cui la storia è raccontata è davvero bella, appassionante e per nulla banale. la narrazione è fittissima, in soli quattro numeri accompagnamo mame in tutta la sua carriera scolastica e sopratutto nella sua crescita come persona e come stilista.
il sogno di mame non è raccontato in maniera stucchevole, non ci sono menate mentali ma solo tanto impegno e tanto amore per quello che si fa. mame non è una ragazza particolarmente dotata, a volte sembra anche un po' stupida, non è troppo bella, non ha nulla che la distingue dal resto delle sue coetanee se non la capacità quasi naturale di vestirsi, letteralmente, delle sue emozioni, di catturare e trasformare in abiti i suoi sogni, i suoi desideri e le sue sensazioni.

secondo me, jelly beans è un gioiellino e se vi capita di trovarlo, sopratutto voi fortunelli che sarete a lucca, non lasciatevelo sfuggire, ne vale davvero la pena!

sabato 26 ottobre 2013

sogni e speranze per lucca 2013

il buon yue proponeva un post di toto-annunci per lucca, ma io con le previsioni non ci azzecco mai, quindi mi limito a fare una breve carrellata di quelle che sono le mie speranze per i prossimi annunci, considerando che ormai manca poco al tanto agognato lucca comics&games.


desiderio che mi porto avanti da un paio di anni è natsume yuujinchou, di cui ho visto la trasposizione animata che mi ha letteralmente fatta innamorare di quest'opera. ne avevo parlato qui e qui.

la bambina che è in me - che stravede per robe rosa, carine, pucciose eccetera - invece spasima per yumeiro pâtissière, shoujetto per bimbe ambientato in una scuola di pasticceria. anche di questo ho visto l'anime e trovate il relativo post qui. tra parentesi aveva anche vinto non ricordo quale premio come miglior manga per bambini, quindi prenderlo in considerazione non sarebbe malissimo...

tra i sogni eterni c'è poi caramel diary, di megumi mizusawa, ma dopo il flop di kirakira (che non ho recuperato neanche io, più che altro per il prezzo decisamente proibitivo) la vedo veramente difficile. anche se caramel diary è un volume unico che racconta di una ragazza a cui piace disegnare shoujo manga! lessi qualche paginetta tempo fa e ne ho un buon ricordo.

altra serie che leggerei molto volentieri, e che rientra benissimo nel filone bimbi pucciosi è love so life. ok, non so più di quello che dice bakaupdates, ma mi è bastato a innamorarmene, insieme ai disegnini stupendi ♥ (sì ok, sono poco seria...)
passiamo invece alle cose serie. spica, raccolta di racconti brevi di chica umino. meh. non serve dire altro.

sempre in ambiti di roba bella bella c'è chihayafuru, serie praticamente interminabile sul karuta, un complessissimo gioco di carte. non ho letto il manga ma ho visto l'anime, è bellissimo e ne ho parlato qui.
il manga viene pubblicato in francia, quindi mi auguro che arrivi presto anche da noi, più che altro perché mi scoccio un po' di iniziare un'altra serie in francese...

poi c'è chotto edo made, della bravissima masami tsuda, opera facile facile perché è conclusa al sesto volumetto e dopo karekano potrebbero anche riportarcela la tsuda in italia, che mica ci dispiace...

buttandola sul pesante invece, ci sarebbe una bella raccolta di storie brevi di aki irie, del compianto il mondo di ran, una serie in quattro volumi che si chiama gunjou gakusha. pregando che almeno con questa ci si riesca a farci leggere la irie in italia, dopo il megafallimento che ha fatto j-pop con ran. evito altri commenti o mi innervosisco troppo!

poi poi poi... troppa roba, ma principalmente questa mi renderebbe molto felice, insieme alla ristampa di maison ikkoku e di ouran host club.
poi mi piacerebbe molto sapere se e quando rivedremo in italia: ciel (j-pop), the princess and the pilot (gp), il mondo di ran (j-pop), e ancora titoli annunciati e mai pubblicati, tipo flat (gp), crazy for you (starcomics) e doukyuusei (magic press).
insomma, le mie speranze sono che annuncino poca roba, ma per una volta buona roba e che segua un calendario accettabile. sopratutto mi auguro che i quattro dell'apocalisse (j-pop, magic press, gp e goen) smettano di mettere i loro artigli sui titoli che mi piacciono giusto per distruggerli. grazie.

e voi? cosa state desiderate per questi annunci?

venerdì 25 ottobre 2013

la saga della sirena

il post di qualche giorno fa di yue, a proposito delle raccolte di storie brevi della takahashi (che potete, anzi dovete!, leggere qui) mi ha messo voglia di rileggere la vecchia cara saga della sirena di rumiko takahashi.
una serie/non-serie diversa dalle tipiche opere della takahashi eppure forse una delle meglio riuscite (anche se inuyasha rimane sempre al primo posto nel mio cuoricino )

la disney ci ha viziati e illusi da bambini, facendoci credere che le sirene fossero delle tipe carine e simpatiche con la coda di pesce e l'ugola d'oro, personcine di buon cuore che si invaghiscono di esseri umani e fanno di tutto per andare a vivere felici e contente con loro. ma ne loro né andersen tengono molto conto delle leggende più antiche, quelle che parlano delle sirene in modo decisamente diverso e sicuramente meno fiabesco.
la figura della sirena si perde tanto lontano nel tempo da essere ormai diventata un vero e proprio miscuglio di leggende: le prime di cui abbiamo notizia scritta sono quelle che tentano di far naufragare odisseo e compagni, ma sicuramente sono esseri conosciuti da molto prima, e forse per questo omero non si prende la briga di descriverle fisicamente. in generale sono figure mitologiche ibride, non sempre metà donna e metà pesce, alcune di loro ad esempio avevano metà corpo di uccello ed erano alate, come le arpie dell'odissea, altre sono delle vere e proprie chimere, formate da parti di esseri più disparati, ma sempre con il volto di donna.
l'iconografia della donna-pesce si fa sempre più presente nel medioevo, e sempre sono simbolo di seduzione che conduce al pericolo o alla morte. anche rifacendoci alla cultura classica greca, la loro parentela con le ondine e con le semidivinità marine le avvicina di molto alle gorgoni, cosa che di certo non ci rincuora affatto.

tutto questo cianciare per introdurre le sirene che popolano i racconti di rumiko takahashi. creature a volte bellissime a volte orribili la cui carne, se mangiata, può donare la morte, una vita da mostro oppure l'eterna giovinezza e l'invulnerabilità.
pochi sono quelli che riescono a sopravvivere dopo aver mangiato la carne di sirena, poiché in realtà è velenosa e modifica la struttura del corpo umano in modo così radicale che è difficile non impazzire o addirittura non morire tra atroci sofferenze.
yuta è uno dei pochi uomini che dopo aver mangiato la carne di una sirena è sopravvissuto e ha ottenuto l'eternità. in viaggio da cinquecento anni, sta cercando una sirena per poter tornare a essere un uomo normale. in uno dei primi racconti incontra mana, una ragazza che si è nutrita di carne di sirena ed è immortale come lui, e salvandola da un'orribile morte certa, la porta con se nel suo viaggio.
i racconti si situano in varie epoche storiche, prima e dopo l'incontro tra yuta e mana, e sempre il ragazzo si ritrova ad avere a che fare con persone che si sono nutrite di carne di sirena, alcune diventate immortali ma tutte, inesorabilmente, con un passato triste e crudele alle spalle.

cosa vuol dire essere immortali, eternamente giovani? può sembrare un sogno, ma è davvero così bello vedere tutti quelli che conosciamo, che amiamo, invecchiare e morire?
yuta non ha mai potuto stringere dei veri legami con le persone che ha incontrato, ha aspettato mezzo secolo prima di incontrare mana. ha visto le vite degli altri svanire in un soffio mentre la sua esistenza rimaneva bloccata in eterno ai suoi vent'anni. non gli è permesso di vivere una vita normale, di amare, di invecchiare e morire come ogni altro uomo al mondo.
alcuni dei personaggi che yuta e mana incontrano hanno mangiato la carne di sirena troppo presto o troppo tardi, rimanendo bloccati in corpi eternamente giovani o eternamente vecchi, altri hanno utilizzato quello che poteva essere un dono per fare del male, diventando vittime loro stessi di una vita assurda e impossibile.
per amore o per odio, si sono trascinate delle vite in un'eternità assurda, rendendosi conto ogni volta troppo tardi che l'ineluttabile destino che attende tutti in fin dei conti è il migliore di un'esistenza sempre uguale a se stessa.
tutti i racconti hanno tinte fosche, angoscianti e spesso horror, manca la vena umoristica delle serie più famose della takahashi, eppure l'autrice si è dimostrata più che capace di gestire delle storie così cupe, rendendo al meglio la psicologia dei personaggi, anche quelli che compaiono per poche pagine, sopratutto quelli femminili. le donne di questi racconti sono spesso mostri nati dall'esasperazione dei loro buoni sentimenti, donne che per il troppo amore si sono trasformate in creature orribili, in una spirale che mischia e confonde carnefici e vittime.
la saga della sirena non ha una vera e propria fine, ma per come è strutturata può terminare in qualsiasi momento oppure andare avanti all'infinito. la takahashi ha più volte dichiarato di non aver ancora messo la parola fine a questo suo lavoro, ma ancora dopo anni non ha ripreso a lavorarci.

il bosco della sirena, il segno della sirena e la maschera della sirena, sono tra i migliori lavori di rumiko takahashi e in generale tre dei volumi di racconti più belli usciti in italia tra i fumetti giapponesi. se non li avete ancora letti e vi capita di trovarli in giro - sopratutto adesso che si avvicina lucca - non lasciateveli scappare.

giovedì 24 ottobre 2013

il bello degli acquisti su internet è che arrivano dentro le scatole!


decisamente questo non è un post serio. ne ho qualcuno in mente, giuro che nei prossimi giorni li troverete, ma oggi no! volevo soltanto tessere le lodi di starshop, che non avevo mai provato e che ho deciso diventerà la mia fumetteria fissa.
a) è fornitissima. ci ho trovato pure la roba della takahashi di millemila anni fa che non è facilissimo trovare in negozio, almeno dalle mie parti.
b) è conveniente. il 10% di sconto su tutto. non è una cifra esagerata, ma meglio che niente. in fondo di solito la mia fumetteria mi fa pagare un po' di più. e non ho neanche pagato le spedizioni!
c) è comoda. mi sono evitata due autobus all'andata e due al ritorno. mica niente. e il pacchetto mi è arrivato dopo due giorni (ma se non abitate su un'isola, vi arriva il giorno dopo)

quindi vado a leggere e ciao!

mercoledì 23 ottobre 2013

lucrezia e alice a quel paese

era il 1992, alice si trovava a quel paese e quel paese in confronto a quello di adesso ci fa quasi tenerezza. perché c'era rabbia, frustrazione, malessere psicologico, la sensazione di essere in un mondo sbagliato e di poter fare qualcosa per cambiarlo. erano i tempi in cui si pensava che la tecnologia dell'epoca fosse troppo invasiva, c'erano le guerre, la paura, l'aids e il cancro, il governo era in crisi, il tg parlava di stragi, di inquinamento, di corruzioni, di omicidi, c'era beautiful e le donne si sentivano discriminate per le mimose e l'otto marzo, e integrarsi nella società, per i maturandi di allora, era come per pinocchio incontrare i gatto e la volpe e scoprire che il mondo non è come ce lo si era immaginati. ma c'era la voglia di combattere, la romantica, ingenua illusione tardoadolescenziale che la propria presenza nel mondo fosse un modo per migliorarsi. si guardava alle cose con voglia di fare.
poi alice, dopo quel librettino e altre apparizioni su varie testate, sparì.

cosa le successe ci è dato saperlo soltanto ora, esattamente diciotto anni dopo. alice era stata congelata, surgelata, letteralmente! lei, e il desiderio di un mondo migliore che portava con se, con la speranza che qualcuno offrisse un riscatto per riaverla indietro, cosa che purtroppo per noi non accadde mai. così, nel duemilatredici, alice viene scongelata, si risveglia, ancora ventenne, dopo quasi vent'anni. vent'anni sono tantissimi per cambiare le cose, per risolvere i problemi, per far cessare le guerre, per trovare una cura all'aids e al cancro, per risolvere le crisi di governo, per mettere fine alle tante stragi di ogni giorno in giro per il mondo, per trovare un modo di vivere senza uccidersi e senza uccidere il nostro pianeta e di fare politica in modo onesto, per smettere di festeggiare le donne soltanto l'otto marzo, per riuscire a trovare una via di mezzo tra il paese dei balocchi e il regno del gatto e della volpe.
e invece? sì, ok, beautiful è finito, ma per il resto? beh, abbiamo i tablet e gli smartphone, facebook, twitter, whatsapp e instagram.
in vent'anni non è cambiato niente, se non il tasso di cinismo, e se negli anni ottanta e novanta il futuro sembrava incerto e fare la casalinga spignattando e lustrando pavimenti era il peggio del peggio, adesso è già tanto se ce l'hai un pavimento da lustrare.
ci sono ancora le guerre e le stragi, si sa come risolvere il problema della calvizie ma si muore di cancro peggio di prima, il pianeta è una discarica, la crisi è arrivata a livelli inimmaginabili vent'anni fa e i neodiplomati non hanno più troppe illusioni ché di gatti e volpi ce ne stanno tanti...
disperata, in un mondo peggiore di quello in cui si era addormentata, l'unica che le può spiegare la follia dei nostri tempi è lucrezia, quarantenne single, ghostwriter dalla fervida immaginazione, perennemente in cerca del principe azzurro, capace di barcamenarsi alla perfezione nell'isterica e insensata frenesia odierna, nelle nevrosi dell'era social, dove ci si connette con tutti e non si conosce nessuno, conscia dell'unica soluzione per non farsi troppo male in un mondo cattivo che di più non si può: basta beccarsi una favola, lasciare galoppare la fantasia e adattare la realtà a quello che si sogna. in fondo è facile. ma basterà un pollice in su, una stellina, un forum, un blog, una condivisione a sensibilizzare la gente e a farle staccare il naso dal cellulare che ha sotto gli occhi? e sopratutto, ne vale davvero la pena?

ma andiamo sempre avanti verso il futuro, che indietro nel tempo non ci possiamo tornare, ci rimbocchiamo le maniche e trasciniamo la gente con noi, se proprio dovesse andare male, almeno abbiamo qualcosa da scrivere nel nuovo aggiornamento di status su facebook. il mio di oggi sarà sul nuovo libro di silvia ziche, lucrezia e alice a quel paese, che come sempre è una perla di cinismo e genio, uno specchio che ci rimanda indietro la nostra assurdità e ci regala un sacco di risate. e io continuerò ad amare sempre la penna al vetriolo di zia silvia!

martedì 22 ottobre 2013

calendario gruppo di lettura ~ nana ai yazawa

ecco qui il calendario per il gdl! prendete, spammate e pubblicatelo sul vostro blog, o se preferite invitate la gente all'evento su facebook!

lunedì 21 ottobre 2013

gruppo di (ri)lettura: nana di ai yazawa

come sempre, le migliori idee qui su claccalegge vengono dai vostri commenti. così, quando anna ha proposto una rilettura propiziatoria di nana, ho pensato che non potevo che prendere la palla al balzo e mi è venuta in mente l'idea del gruppo di lettura. o meglio, di rilettura.
non sono esperta di questo genere di cose, però ci si prova.


l'obbiettivo è di rileggere (o di leggere se c'è qualcuno che non l'ha ancora fatto) tutti i volumetti usciti di nana, un po' per volta, e poi di commentarli insieme, qui o ciascuno sul proprio blog.
chiunque voglia partecipare può farlo qui oppure prendere bannerino e regole e ripubblicarli sul proprio blog, e invitare chi vuole più siamo e più è divertente.
ho pensato che potremmo leggere un tot di volumetti a settimana (dieci per l'edizione sottiletta e cinque per la collection, a esclusione dell'ultima settimana in cui si aggiungono gli ultimi due volumetti per la prima edizione e uno per la nuova) e poi, alla fine oppure a inizio della successiva, scrivere un post in merito.
qui di seguito scrivo il calendario, e quando cominceremo linkerò i post di tutti quelli che partecipano.
ad ogni post aggiungerò i link di tutti quelli che hanno partecipato sul pezzo di storia letto in quella settimana, se potete, fatelo anche voi, così riusciamo a creare un gruppo vero e proprio!
sembra un po' complicato, ma credo proprio che sia più facile a farsi che a dirsi.
vorrei che mi aiutaste a decidere quando cominciare! per me anche adesso, ma preferisco che decidiamo tutti insieme

calendario gruppo di lettura ~ nana

I settimana - volumetti 1/10 (edizione sottiletta) - 1/5 (edizione collection)
- link dei blog che partecipano -

II settimana - volumetti 11/20 (edizione sottiletta) - 6/10 (edizione collection)
link dei blog che partecipano -

III settimana - volumetti 21/30 (edizione sottiletta) - 11/15 (edizione collection)
link dei blog che partecipano -

IV settimana - volumetti 31/42 (edizione sottiletta) - 16/21 (edizione collection)
link dei blog che partecipano -

domenica 20 ottobre 2013

kamisama kiss 1


adoro l'odore di serie nuova al mattino, così, tanto per distruggere citazioni a caso.

kamisama kiss 1 è finalmente mio! l'ho recuperato ieri in edicola, solo, povero e triste, e l'ho adottato.
e mi è piaciuto un sacco! ♥ avevo già letto commenti positivi qui e lì, ma voglio dire la mia in ogni caso.

la protagonista, nanami, è una sfigata che nel giro di poche pagine si ritrova dall'avere un padre idiota perseguitato dai creditori che ha speso tutti i loro risparmi per qualche stupida scommessa, al non avere più un padre, fuggito chissà dove e neanche una casa, pignorata per pagare i debiti.
sfottuta in classe per i suoi pranzi miseri, adesso si ritrova ad essere una senza tetto. il primo giorno che passa a dormire fuori, nanami incontra un altro povero barbone come lei, un uomo che dice di non poter tornare a casa e che, prendendo in simpatia la ragazza, le offre di andare a vivere in casa sua, dandole un bacino sulla fronte. che sia forse un sogno? uno sconosciuto che le offre una dimora, così, senza chiederle nulla in cambio? finalmente qualcosa che nella sua vita comincia ad andare bene?
beh, di certo è un passo avanti, peccato che nanami, seguendo la mappa dello sconosciuto, si ritrovi davanti a un vecchio tempio shintoista. degli strani esserini le dicono che adesso lei è la nuova divinità del tempio, e che deve occuparsene, visto che tomoe, il demone servitore, se n'è andato, non avendo con lei nessun impegno. ma ovviamente... al momento giusto nanami riesce a legarlo a se! non aggiungo altro perché non voglio spoilerare nulla, ma fin da subito questa serie mi ha fatto simpatia, mi ricorda un sacco inuyasha e anche dopo la lettura questa sensazione è rimasta. si direbbe che più che seguire una sola trama, la storia sia composta da episodi più o meno autoconclusivi. insomma, come succede con i manga della takahashi. e questa cosa mi piace moltissimo!
anche l'accostamento ragazza umana / ragazzo simil demone mi piace un sacco, e poi adoro le buffe creature che si trovano solitamente in questo genere di racconti (tipo la principessa pescegatto di questo primo volume!)
mi piacciono un sacco anche i disegni del manga, e da quel poco che ho visto più va avanti più migliora! e anche tanto! guardate un po' quanto sono carini!


per me quindi la serie è promossissima! e poi, visto che è da taaanto che non appare, vi regalo una ministoria con la migliore protagonista del mondo! ♥ camilla e mammina rifanno il letto!

sabato 19 ottobre 2013

kyoukai no kanata

ogni tanto, ma molto molto di rado, mi capita di ricordarmi che ho un tumblr. e pensare che prima lo usavo un sacco... fatto è che dovrei fare una bella cernita tra i following... ma non è questo il punto, bensì che in una delle ultime escursioni su tumblr ho trovato un bel po' di screenshot e fanart di una ragazza indicibilmente carina, con i capelli a caschetto e gli occhiali con una grande montatura rossa.
mi sono incuriosita e mi sono messa a cercare informazioni, e ho scoperto kyoukai no kanata, un anime supernatural/fantasy tutt'ora in corso di trasmissione in giappone, che viene però subbato a ogni nuova puntata in italiano.

il punto è che fino ad adesso non è che ci si sia capito molto...
l'anime inizia in medias res, come ci hanno insegnato che si dice a scuola, e subito veniamo trascinati in un'assurda realtà dove una ragazzina se non vola salta molto bene, tira fuori spade fatte con il suo sangue e infilzi in pieno petto un tizio che si svela essere immortale.
questo nei primi due/tre minuti.
poi scopriamo che in questo mondo ci sono gli youmu, mostri generati dal rancore e dalla cattiveria umana, e gli ikaishi, che sono quelli che cacciano e uccidono gli youmu.
nulla di troppo nuovo sotto il sole, ma al contempo niente male.
la protagonista è una ragazzina moe oltre ogni limite ed è una ikaishi piuttosto maldestra. ha un passato triste e doloroso alle spalle, ma non risparmia al povero senpai - il tipo che trapassa con la spada a inizio del primo episodio - svariati tentativi di uccisione, che poi saranno presto messi da parte.
battaglie a parte, tutto il resto è abbastanza lolloso da rendere la visione piacevole, per quanto tutto sembri dannatamente incasinato.
lo studio è lo stesso che ha fatto k-on, bei disegni e ottime animazioni.
se vi capita guardatelo, magari infine riserva qualche bella sorpresa!

e voi? avete qualche serie anime da consigliarmi? al momento sto seguendo solo questa e la seconda serie di kuroko, ma avrei voglia di qualcosa di più tranquillo...

venerdì 18 ottobre 2013

la compagna di scuola

avevo comprato questo libro prima di partire e praticamente l'ho dimenticato.
qualche tempo fa ho rimediato, adesso posso dire di aver letto il leggibile della signora wickham/kinsella. anche se di certo la compagna di scuola è il romanzo in assoluto meno kinselliano di tutti.
ma nonostante questo, ammetto che mi è piaciuto.

*attenti agli spoiler!*
tre colleghe e amiche, maggie, roxanne e candice, si ritrovano una volta al mese attorno a un tavolino del manhattan bar, bevono come spugne e si perdono in chiacchiere, confidenze e pettegolezzi.
le tre non sono le solite tipe tutto pepe a cui la kinsella ci ha abituato, ma a dire il vero una di loro l'ho semplicemente detestata, e sto parlando di maggie, che quasi al termine di una gravidanza ingerisce alcol come se non ci fosse un domani.
poi abbiamo roxanne, bellissima freelance sempre in giro per il mondo a scrivere recensioni di alberghi di lusso, innamorata persa di un uomo sposato (non dico niente in merito perché è spoilerosissimo), e candice, che si porta sulle spalle il peso di un ex-fidanzato vagamente rompipalle e sopratutto il senso di colpa derivante da suo padre, e dagli intrallazzi economici che era riuscito a combinare in vita, sperperando gli investimenti di alcuni suoi amici, che era riuscito a nascondere fino alla morte.
insomma, tre donne abbastanza incasinate, quanto totalmente incapaci di resistere e reagire alle problematiche della vita (che tra parentesi non sono poi chissà che, visto che hanno un meraviglioso lavoro che di certo garantisce a tutte e tre uno stile di vita mooolto migliore di quello di qualsiasi comune mortale).
in ogni caso, nonostante il fatto che siano tutte e tre da riempire di ceffoni, il peggio deve ancora arrivare. e il peggio si chiama heather, fa la cameriera al manhattan bar ed è la figlia di uno dei tanti che sono stati truffati dal padre di candice, costretta, per il tracollo economico del padre, ad abbandonare la scuola che frequentava con candice e a cercarsi una serie di lavoretti di poco conto.
per poter rimediare all'errore che le grava sulla coscienza, benché in fondo non sia lei la diretta colpevole, candice riesce a farla entrare come giornalista alla redazione del giornale per il quale lei e le sue amiche lavorano, le offre di andare a vivere con lei e di diventare sua amica. insomma, cerca di darle quel tipo di vita che la ragazza non ha mai potuto avere a causa di suo padre.
heather però comincia fin da subito a comportarsi in un modo che si può definire soltanto come da gran stronza, approfittandosi di candice fino al punto di rovinarle la vita, le amicizie e il lavoro.
allontanata dalle amiche e in preda alla disperazione e alla totale idiozia che le impedisce di vedere cosa heather stia facendo, candice si ritrova ad abbandonare maggie, in totale panico per via della gravidanza prima e per la neonata poi, con mille paranoie mentali e con una depressione post-partum da doverla affidare a uno strizzacervelli molto molto bravo, mentre roxanne è impantanata in una situazione sempre più incomprensibile con il suo uomo, senza capire dove gli eventi la stanno trascinando.
divise, le tre non riescono a vedere i loro problemi da un punto di vista oggettivo e quindi non hanno praticamente nessuna possibilità di venirne a capo, e solo quando si chiariranno tra di loro e con gli altri, cominceranno a venire fuori dalla fossa che si sono scavate da sole.
*fine pericolo spoiler*

anche se questa è, come tante altre dell'autrice, una storia basata sugli equivoci e i fraintendimenti, qui non si gioca sul lato comico e ingenuo della cosa, ma sulla volontà, sbagliatissima, di chiudersi nei confronti del mondo, di vedere tutti come nemici e di non trovare modo di confidarsi, resistendo dietro il baluardo dell'amor proprio.
come dicevo, è una storia abbastanza triste, di come la gente si rovini la vita per sport, anche quando non ha motivo di farlo, ma in qualche modo la lettura mi ha appassionata, per quanto l'argomento sia caccoso, comunque la wickham è riuscita a renderlo piacevole e appassionante. spero però che continui su argomenti più allegri e piacevoli.

giovedì 17 ottobre 2013

programma conferenze lucca e una roba bella da segnare in agenda.

anche quest'anno niente lucca comics. amen.
ormai sono anni che mi chiedo quando riuscirò ad andarci...
però per consolarmi, come ormai sapete, seguo le conferenze a distanza per riportare qui sul blog  gli annunci a mio parere più interessanti per l'anno che verrà.
anche se...

quanti diamine sono i titoli annunciati negli ultimi anni a lucca che ancora non si sono fatti vedere? booom, lasciamo perdere o si ricomincia la solita solfa contro i soliti editori di cui ormai abbiamo le tasche piene.

intanto mi sono segnata giorno e ora delle conferenze che più mi interessano per via dei prossimi annunci. eccoli qui:

- 1 novembre -

  • 14:00 conferenza bao publishing
  • 15:00 conferenza flashbook
  • 16:00 conferenza panini comics


- 2 novembre -

  • 13:00 conferenza panini comics/disney
  • 15:00 conferenza dynit
  • 17:00 conferenza rizzoli


- 3 novembre -

  • 12:00 conferenza gp/jpop
  • 13:00 conferenza planet manga
  • 14:00 conferenza goen
  • 15:00 conferenza starcomics

e adesso ognuno faccia le sue brave preghiere di rito.

poi volevo segnalarvi un'uscita parecchio interessante. come sapete, panini ha acquisito la disney, con mia somma gioia, perché conoscendoli sapevo che avrebbero cominciato a tirare fuori ristampe e monografici di serie pubblicate su topolino. e infatti...
il 29 ottobre, in edicola e fumetteria, sarà distribuito il volumetto monografico il grande splash che raccoglie tutta la saga, firmata dalla grandiosa silvia ziche, più altre storie, di cui al momento non ci è dato di sapere.
abbiatelo e amatelo!


sono stati inoltre fatti altri annunci, tipo il cofanetto che contiene le ristampe dei numeri 1000, 2000 e 3000, un monografico su moby dick in versione disney e un nuovo disney d'autore (io devo ancora recuperare il secondo!) su corrado mastantuono. ma credo che ne parleranno meglio a lucca. (io voglio più ziche!)
incrociamo le dita!

mercoledì 16 ottobre 2013

fables 1 e arrivare a te 13

qualche millennio fa ho comprato fables, nella sua nuova edizione scrausa da edicola, pagata un piffero e mezzo. e meno male. il fatto che ancora non ne abbia parlato dovrebbe lasciare intendere quanto mi abbia entusiasmata. praticamente nulla.
cioè, io mi auguro che sia l'effetto da primo volume, ma man mano leggevo, e anche adesso che ci ripenso, non rimpiango per nulla di non aver avuto i soldini per prendermi l'edizione figa a colori.
in buona sostanza si tratta di un numero uno introduttivo che vira sul giallo. nel senso di scopri l'assassino.
i personaggi sono quelli delle favole più famose del mondo: biancaneve, il lupo cattivo, la bella e la bestia, jack (il tipo dei fagioli magici), barbablù eccetera, ma costretti a vivere a new york perché il loro regno è stato invaso da misteriosi nemici che hanno portato morte e distruzione in ogni dove, e hanno costretto tutti gli abitanti di favolandia a nascondersi in mezzo agli umani, almeno quelli che meglio riescono a mimetizzarsi. niente di troppo favolistico, niente rose e fiori, niente felici e contenti. anzi, sembrano tutti abbastanza incazzati e molto diversi da quello che ci si potrebbe aspettare. biancaneve e il principe azzurro hanno divorziato, la bella e la bestia non vanno poi troppo d'accordo, jack e il lupo si odiano abbastanza da sembrare quasi amici.
in tutto questo è scomparsa rosa rossa, sorella di biancaneve, lasciando il suo appartamento in condizioni alquanto imbarazzanti: tutto è imbrattato di sangue, un vero e proprio macello, e il lupo cattivo, in veste di detective, sta indagando su chi potrebbe essere l'omicida, tra ex-fidanzati e amanti.
niente di male ma neanche niente di particolarmente memorabile.
proverò ad andare avanti, a questo prezzo, e con la frequenza di uscite di lion non è poi troppo difficile, ma spero che il resto sia più convincente.

continua poi il mio grande amore, arrivare a te! nel numero tredici sawako incontra i genitori di kazehaya e karuho shiina ne approfitta per deliziarci con una giornata al mare e una gita scolastica in cui inizia un nuovo amore per ayane.
insomma, come per ogni numero, gli eventi sono abbastanza ridotti, almeno come numero, ma ogni momento è talmente unico e irripetibile da rendere indimenticabile ogni cosa, persino un pomeriggio di studio in coppia.
ahhh, niente, più va avanti questo manga, più mi piace, e pensare che ero spaventata dalla lunghezza! adesso comincio ad avere il terrore che possa finire...

e a proposito di serie quasi terminate... in questi giorni è uscita la notizia della fine di love button, che si concluderà con il numero undici. ce ne mancano solo due! sigh! sono veramente triste...

martedì 15 ottobre 2013

secondo compleanno e vincitore giveaway! ♥


e oggi si festeggia il secondo compleanno di claccalegge!
questa volta mi sono persino ingegnata a far festeggiare i miei pupini!

ringrazio tutti e e e... niente, sono commossa!

a proposito di ringraziamenti, un millegrazie! va a tutti quelli che mi hanno mandato il bannerino di auguri, sono tutti stupendi e e e... mi sono commossa di nuovo!
grazie grazie mille a tutti, a chi mi segue, chi mi commenta, chi lurka... chi c'avrebbe mai creduto che io avrei tenuto in piedi un blog di scemenze per due anni di fila?

  Nyu Sumeragi

 *Vala*

 Millefoglie94

 Yue Lung

 Ayumi

 hermès athen

e il vincitore del giveaway è...


Millefoglie!!!

grazie mille a tutti per aver partecipato al giochillo (anche se devo ammettere che random.org mi ha creato non poca ansia!) e per tutto il resto!

domenica 13 ottobre 2013

dieci serie manga imperdibili anche se... più bonus! (secondo claclina)

l'idea era nata qui tra i commenti del post dieci shoujo manga imperdibili grazie a millefoglie e ha preso vita sul suo blog my millenium puzzle. e ora ovviamente io ne voglio approfittare per dire la mia. di cosa sto parlando? di quei fumetti imperdibili anche se...
le regole le prendo dalla cara millefoglie, così mi viene più facile stilare la lista:

  • serie interrotte in patria e/o in italia
  • serie che proseguono a cadenza irregolare e/o secondo tempistiche bibliche
  • serie praticamente infinite

e aggiungo, per la gioia di grandi e piccini:

  • serie concluse in italia la cui reperibilità è tanto difficile che beccare l'intera serie potrebbe far convertire il fortunato proprietario, qualora avesse abbastanza soldi da sopravvivere a ebay, e delle quali una ristampa manco a dirsi

ecco la mia personalissima lista, anche questa volta in rigoroso ordine alfabetico!

aria e aqua di kozue amano


capolavorone assoluto che non avrei mai inserito in lista se non mi fosse capitato tempo fa di cercare gli arretrati per una mia amica che voleva recuperarne alcuni numeri.
*pare* che sia impossibile da trovarsi (sia aria che aqua), nessuna ristampa o riedizione, manco a dirsi.
questo gioiellino all'epoca venne abbastanza snobbato, trattato malissimo e grazie a questo adesso amanchu è in mano ai gipippari (mentre io mi tengo stretta la mia edizione di ki-oon).
consigliato a chi vuole farsi del bene.
tra parentesi è stato il primo manga di cui ho parlato sul blog qui!

banana fish di akimi yoshida


per la serie manga praticamente introvabili (se non usati) e con ben poche possibilità di essere ristampati in un immediato futuro.
ne ho parlato abbondantemente qui.
è un titolo consigliato a tutti, senza se e senza ma. se volete, passate da casa mia, vi invito per un tè e una lettura a scrocco (i miei libri/fumetti non varcano mai la soglia di casa! per il resto funziono come una biblioteca!)

berserk di kentaro miura


nonostante stia svaccando ormai da un po' troppo tempo e sarebbe decisamente il caso di mettere la parola fine a questa serie - che sta a cavallo tra serie infinita e serie di cui esce un numero ogni duecento anni - mi è davvero impossibile non inserirla tra gli imperdibili.
riassumere la storia di berserk, arrivato a superare il trentesimo volumetto e tutt'ora in corso di pubblicazione, non è esattamente facile.
un ragazzo dall'infanzia terribile, gatsu, vissuto sempre come mercenario, tra violenza, guerre e sopprusi, riesce finalmente a trovare un gruppo di persone con cui poter vivere quasi serenamente, mercenari come lui, guidati da grifis, un uomo di immenso carisma e fascino dal quale gatsu è stregato e per il quale prova rispetto e amore fraterno.
peccato che però grifis, per rimediare agli sfregi subiti dai suoi torturatori, decida di rinascere come una sorta di semidivinità, tradendo i suoi compagni e consegnandoli nelle mani di un gruppo di demoni che durante un'eclissi li distruggerà, lasciando solo in vita gatsu e caska - che ha perso la ragione durante l'eclissi - marchiati per sempre come sacrifici.
la storia va avanti con l'intenzione di vendicare i compagni uccisi e far ritornare in salute caska, aggiungendo nuovi personaggi e, necessariamente, nuovi nemici.
spero vivamente di riuscire a leggere l'ultimo numero prima di avere una dentiera.
consigliato a chi ama i racconti d'avventura e d'azione, a chi non si schifa di vedere budella a destra e a manca e a chi vuole una trama bella, profonda e intricata in mezzo alle botte da orbi.

gisèle alain di sui kasai


ho adorato questo manga dal primo momento in cui ho visto la copertina, ma mi tocca ringraziare gp di aver bloccato la pubblicazione in italia al primo numero, e poi tanti saluti, arrivederci e grazie.
il mio commento lo trovate qui.
consigliato a chi vuole leggere un bel manga disegnato in modo stupendo. e a chi conosce il francese (ebbene sì, lo stanno pubblicando pure in francia, dove i primi tre volumi sono disponibili e il quarto, uscito da poco in giappone, dovrebbe arrivare da loro a breve)

il mondo di ran di aki irie


anche qui, grazie mille gp. guarda caso, quando si sono fusi con j-pop il comportamento di quest'ultima casa editrice, che già non era poi così perfetto, è andato peggiorando. e si sa che andando con lo zoppo...
l'anno scorso il mondo di ran veniva portato su un piatto d'argento, dopo il terzo numero, niente, il silenzio più totale. e dire che in patria è già uscito il quinto volumetto...
io lo do per bloccato, spero di poterlo trovare in altre lingue perché è un titolo di una bellezza fuori dal comune, e merita, merita tantissimo.
ne avevo parlato qui, qui e qui.
consigliato, sempre, tanto, comunque e fortissimamente!

kuragehime di akiko higashimura


a quanto pare, nulla spaventa i lettori italiani può di qualcosa di diverso. questo è secondo me il motivo per cui kuragehime non ha avuto successo al punto di essere addirittura interrotto. giusto per consolarci, il numero nove dovrebbe uscire a febbraio dell'anno prossimo. meglio che niente.
la storia di un gruppo di ragazze otaku, ognuna con la sua fissazione, si intreccia alla vita di un giovane figlio di un noto politico con il vizio di vestirsi da donna, che tenta di trasformare le quattro amars in vere donne.
consigliato a chi ama le commedie intelligenti, chi vuole leggere qualcosa di divertente e originale e a chi ama i disegni un po' vintage (che secondo me sono stupendi!)

maison ikkoku di rumiko takahashi


e qui confesso: ho letto pochissimi volumetti, recuperati semidistrutti in una vecchia fumetteria che non esiste neanche più. mi è piaciuto un sacco, ma...
è praticamente la serie più famosa, amata e richiesta di rumiko takahashi, stampata millenni fa in un'edizione oscena, e praticamente introvabile.
una ristampina no?

nana di ai yazawa


credo di poter affertare con certezza che nana rientri tra le mie storie preferite di sempre in assoluto. peccato che possa tranquillamente rientrare tra le serie interrotte in patria, serie infinite e serie a cadenza irregolare. da anni non escono nuovi capitoli, non si hanno notizie circa un'interruzione certa e definitiva, anzi a dirla tutta non si hanno notizie neanche della sua autrice.
eppure nana è un manga immancabile, fondamentale. due ragazze completamente diverse si incontrano per caso su un treno e scoprono di avere lo stesso nome, per finire poi ad affittare insieme lo stesso appartamento e diventare amiche.
una è una cantante punk/rock con una complicata storia d'amore che per forza di cose finisce per diventare una complicata storia d'amore a distanza, la seconda è una ragazza dolce e frivola, decisamente sfigata con i ragazzi. la serie segue le loro storie e quelle dei personaggi che le circondano in modo da creare una lunghissima saga che parla di amicizia, di amore, di musica, di crescita, di lavoro, insomma di tutto quello che può essere la vita di un gruppo di ragazzi che stanno crescendo e cercano di affrontare il mondo.
la yazawa ha dato il meglio in assoluto in questa serie, creando personaggi indimenticabili, veri al punto tale che mancano come mancherebbero degli amici in carne ed ossa.
consigliato a ogni fan del genere shoujo che si rispetti.

neon genesis evangelion di yoshiyuki sadamoto


anche se ormai manca solo un numero alla fine. e finalmente avrò il coraggio di leggerlo.
ho cominciato ad acquistare la serie più di dieci anni fa, innamorata del film the end of evangelion, volevo assolutamente anche il manga.
dopo un po' ho cominciato ad accantonare i vari numeri che uscivano senza leggerli. pensavo che non avrei mai visto la fine. e invece, pare, che stia per arrivare. quanto ci vorrà? un annetto? direi che è niente rispetto a quello che abbiamo aspettato fino ad adesso...
evangelion è noto, trito e ritrito all'inverosimile, quindi non voglio dilungarmi sulla storia che è peraltro molto molto articolata. ma quello che ho sempre apprezzato di questo manga è che non si limita al genere, da me graziosamente detestato, di robottoni e botte da orbi, ma sviscera sia il lato psicologico dei personaggi, sia una complessissima trama quasi mitologica (biblica e cabalistica) nascosta tra una battaglia e l'altra.
consigliato ai fan dell'azione ma sopratutto a chi ama le storie più profonde, che vanno, oltre che lette e gustate come puro intrattenimento, anche studiate e analizzate nei dettagli per capire tutto quello che si cela tra le righe.

yotsuba&! di kiyohiko azuma


io a d o r o yotsuba! davvero tantissimo, l'ho sempre considerato un piccolo capolavoro, purtroppo maltrattatissimo dalle case editrici italiane: dynit ha interrotto la pubblicazione al quinto volumetto e mai nessuno ha deciso di riprenderne i diritti.
ho continuato a leggere la serie in inglese e vi consiglio di recuperarlo questo manga, in inglese o francese che sia, perché è davvero bellissimo!
di yotsuba&! avevo già parlato qui.

e poi c'è il bonus-polemica:

alice academy di tachibana higuchi.


ok, niente allarmismi, so che è presto per farlo rientrare in questa lista, ma profuma di interruzione già dal suo annuncio. serie di trentuno volumi in mano a goen, che regolarmente, a causa di problemi tipografici (coff...) slitta le uscite di numero in numero. considerando che supplement dopo il quinto volume non è stato più nemmeno nominato dai carissimi editori, ci si chiede come diamine riusciranno a completare la serie prima che l'umanità di estingua.
ho già commentato i due numeri usciti fino ad adesso, ma a beneficio dei più distratti, riassuntino: alice academy è uno shoujo fantasy per un pubblico giovanissimo (quindi io perché lo leggo? perché sono giovanissima dentro!) ambientato in una strana accademia dove alunni dotati di poteri sovrannaturali possono imparare a usare al meglio le loro capacità. la protagonista è un'adorabile bambina di dieci anni iperattiva che mi ricorda sana di kodocha e il suo nemico giurato è natsume, un altro alunno dell'accademia, con lo stesso atteggiamento da schiaffi dell'akito di inizio serie.
consigliato a chi ha amato il giocattolo dei bambini, a chi ama il fantasy e le storie ambientate in scuole di magia, a chi apprezza le serie lunghe e ricche di personaggi.

come sempre potete partecipare al giochillo nei commenti o sul vostro blog!

sabato 12 ottobre 2013

piccole donne (e sfoghi non richiesti)

ieri si parlava di consolazioni. una, in questi giorni di riassestamento fisico/emotivo è stato piccole donne. ebbene sì. l'avevo letto da bambina ma devo ammettere che mi erano rimaste nella memoria solo poche scene. della storia direi che è abbastanza inutile parlarne, più che altro il punto è: perché a ventisei anni suonati leggere ancora piccole donne?
a me ha fatto l'effetto di un cucchiaio di miele quando si ha il mal di gola. insomma, diciamocelo francamente. è tutto uno schifo. mille problemi ovunque, niente lavoro, nessuna certezza per il futuro, nessuna possibilità imminente di realizzazione di una vita anche vagamente da adulti. per di più, da qualsiasi parte si guardi, c'è solo un mucchio di tristezza e cattiveria. e stupidità.
ne ho sentite fin troppe su questi disgraziati che arrivano a pochi chilometri da dove io me ne sto col culo al caldo a blaterare di libri e fumetti come se non ci fosse un domani, annegando senza la possibilità di quella vita migliore che sono venuti a cercare fuori dalla loro terra, mentre altri con il culo al caldo stanno a dire che ci rubano il lavoro. io penserei un attimo a quanti di questi poveri cristi avete incontrato come impiegati alle poste, medici, panettieri, commesse eccetera. perché lavare i vetri ai semafori non mi pare esattamente rubare il lavoro. ma non era questo il punto. c'è tristezza ovunque, problemi ovunque, apro il pc per non pensare alle cose tristi e trovo annunci di gattini abbandonati per favore qualcuno li adotti io non posso che camilla è una bestia furiosa e uccide qualsiasi cosa, i telegiornali dedicano ore e ore a un vecchio nazista schifoso del quale finalmente ci siamo liberati e chissenefrega cosa ha fatto nella vita, nelle famiglie ci si ammazza perché c'è talmente tanta paura da diventare pazzi e per giunta piove. e io sono rimasta sola a non sapere bene da quale parte cominciare per cominciare a fare qualcosa che non so neanche cosa.

in tutto questo, apro un libro che racconta con infinita ingenuità e anche un po' di moralismo, la vita di una famiglia qualsiasi, con quattro sorelle che si vogliono bene e cercano di migliorarsi, diventando più buone e virtuose, una mamma saggia e affettuosa, amici sinceri, innamorati pronti al sacrificio per la felicità dell'altro. tanti, tantissimi buoni sentimenti, e qualche lezioncina morale che, messa così, non rompe neanche troppo, sopratutto se ha l'odore di quasi un secolo e mezzo fa.
insomma, mi ha consentito una pausa dal grigiore del reale.
come diceva un tizio che sapeva usare bene testa e parole, un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire, e se piccole donne voleva essere una lettura di svago che potesse insegnare alle ragazze di un tempo a non rassegnarsi, a impegnarsi, a vedere il lato positivo delle cose, a ringraziare per quello che si ha e a non rimpiangere quello che non si può ottenere, allora rientra perfettamente nella definizione.
perché nonostante la bruttezza dei nostri tempi, nonostante la morte dell'ingenuità, nonostante la tristezza che uccide qualsiasi residuo di infanzia che poteva rimanerci dentro, un libro così è un fuocherello che illumina e riscalda e conforta. e credo che questo da solo basti a renderlo imperdibile.