sono riuscita a recuperare gli ultimi due volumi che mi mancavano nell'ultimo ordine amazon, era ora!
bando alle ciance, qui le cose si fanno serie!
anche se li avete sicuramente letti già *attenzione agli spoiler*.
dunque, pare che finalmente ci siamo allontanati dal momento di battaglie e uccisioni incontrollate a ogni riga, ma io aspetterei a cantar vittoria, perché la tensione in questi due volumi sale di pagina in pagina e il prossimo promette veramente molto bene!
il caro thorfinn è ormai un perfetto contadino, e insieme a einar è ormai prossimo a pagarsi la libertà e smettere finalmente di essere uno schiavo. ma basta poco, un brutto dispetto (chiamalo dispetto, gli hanno rovinato il lavoro di mesi!), e la sua indole combattiva torna a galla. è arrivato il momento di affrontare il suo passato, quella che è stata tutta la sua vita fino ad adesso: uccidere e desiderare di uccidere. questo è stato tutto per thorfinn fino a questo momento, e i fantasmi del suo passato non tarderanno a iniziare a tormentarlo, esseri mostruosi che lui stesso ha creato, persone a cui ha tolto la vita senza che in realtà gli avessero mai fatto nulla di personale.
thorfinn si promette, e promette a einar - il quale ha sempre sostenuto di disprezzare i guerrieri ma non rinuncia a una bella scazzottata quando ci sta - che non ucciderà mai più nessuno.
io personalmente non ci credo tantissimo, ma vedremo.
intanto torna sulla scena canuto, che, con il fratello maggiore morente, sta per diventare unico sovrano di danimarca e inghilterra. se thorfinn si vede divorato da una torre di cadaveri animati, canuto affronta con assoluta tranquillità la testa mozzata del padre, chiaro segno di uno squilibrio mentale che non lo porterà a nulla di buono. il buon principino dal cuore d'oro sembra morto insieme al vecchio re, e adesso canuto è uno che sa quello che vuole, che desidera essere un sovrano forte e che ha le idee chiare su come finanziare il suo esercito: meglio distruggere pochi che far patire la fame a molti. e pare proprio che uno dei suoi obbiettivi siano i fattori che stanno a capo di thorfinn.
torna in scena anche il vecchio leif, che a quanto si riesce a intuire dalla sua breve apparizione, cerca thorfinn da quando se l'è visto sfuggire sotto gli occhi appena infante, il giorno in cui thors venne ucciso. è accompagnato da un altro thorfinn, un ragazzetto che con il nostro protagonista pare avere in comune soltanto il nome e il colore dei capelli.
se tutto questo non bastasse, mentre sulla fattoria dove thorfinn cerca di riguadagnarsi la libertà e lotta a mani nude contro la vacuità della sua intera esistenza, inizia a diffondersi il panico per uno schiavo fuggito che pare molto più aggressivo e pericoloso di quanto si possa immaginare. e su thorfinn aleggia l'ombra di canuto.
devo specificarlo che non vedo l'ora di leggere il dodicesimo (chi mi diceva che dovrebbe uscire in italia a giugno? nouvellewave? ma speriamo anche prima! già dalla cover sto impazzendo di curiosità!)
siamo sempre a livelli altissimi, grafici e narrativi, e adesso che si aperta questa nuova parte della storia il lettore è sempre più trascinato nel turbine degli eventi che sconvolgono la vita di thorfinn: il suo destino alla fattoria e il legame indissolubile che sembra legarlo a canuto, un tempo quasi un amico e adesso il suo probabile distruttore. e leif? lo raggiungerà in tempo? riuscirà a ricondurlo a casa?
e in ogni caso, cosa rimane a un uomo che non ha mai avuto altro obbiettivo in tutta la vita che la vendetta, adesso che il suo più odiato nemico è morto e va trasformandosi, nella sua mente, in una guida, un amico, una mancanza, forse la cosa più simile a un padre che thorfinn abbia mai conosciuto.