giovedì 28 febbraio 2013

vinland saga 10 e 11

finalmente mi sono messa in pari con vinland saga! yeeeh!

sono riuscita a recuperare gli ultimi due volumi che mi mancavano nell'ultimo ordine amazon, era ora!
bando alle ciance, qui le cose si fanno serie!
anche se li avete sicuramente letti già *attenzione agli spoiler*.

dunque, pare che finalmente ci siamo allontanati dal momento di battaglie e uccisioni incontrollate a ogni riga, ma io aspetterei a cantar vittoria, perché la tensione in questi due volumi sale di pagina in pagina e il prossimo promette veramente molto bene!

il caro thorfinn è ormai un perfetto contadino, e insieme a einar è ormai prossimo a pagarsi la libertà e smettere finalmente di essere uno schiavo. ma basta poco, un brutto dispetto (chiamalo dispetto, gli hanno rovinato il lavoro di mesi!), e la sua indole combattiva torna a galla. è arrivato il momento di affrontare il suo passato, quella che è stata tutta la sua vita fino ad adesso: uccidere e desiderare di uccidere. questo è stato tutto per thorfinn fino a questo momento, e i fantasmi del suo passato non tarderanno a iniziare a tormentarlo, esseri mostruosi che lui stesso ha creato, persone a cui ha tolto la vita senza che in realtà gli avessero mai fatto nulla di personale.
thorfinn si promette, e promette a einar - il quale ha sempre sostenuto di disprezzare i guerrieri ma non rinuncia a una bella scazzottata quando ci sta - che non ucciderà mai più nessuno.
io personalmente non ci credo tantissimo, ma vedremo.

intanto torna sulla scena canuto, che, con il fratello maggiore morente, sta per diventare unico sovrano di danimarca e inghilterra. se thorfinn si vede divorato da una torre di cadaveri animati, canuto affronta con assoluta tranquillità la testa mozzata del padre, chiaro segno di uno squilibrio mentale che non lo porterà a nulla di buono. il buon principino dal cuore d'oro sembra morto insieme al vecchio re, e adesso canuto è uno che sa quello che vuole, che desidera essere un sovrano forte e che ha le idee chiare su come finanziare il suo esercito: meglio distruggere pochi che far patire la fame a molti. e pare proprio che uno dei suoi obbiettivi siano i fattori che stanno a capo di thorfinn.

torna in scena anche il vecchio leif, che a quanto si riesce a intuire dalla sua breve apparizione, cerca thorfinn da quando se l'è visto sfuggire sotto gli occhi appena infante, il giorno in cui thors venne ucciso. è accompagnato da un altro thorfinn, un ragazzetto che con il nostro protagonista pare avere in comune soltanto il nome e il colore dei capelli.
se tutto questo non bastasse, mentre sulla fattoria dove thorfinn cerca di riguadagnarsi la libertà e lotta a mani nude contro la vacuità della sua intera esistenza, inizia a diffondersi il panico per uno schiavo fuggito che pare molto più aggressivo e pericoloso di quanto si possa immaginare. e su thorfinn aleggia l'ombra di canuto.

devo specificarlo che non vedo l'ora di leggere il dodicesimo (chi mi diceva che dovrebbe uscire in italia a giugno? nouvellewave? ma speriamo anche prima! già dalla cover sto impazzendo di curiosità!)

siamo sempre a livelli altissimi, grafici e narrativi, e adesso che si aperta questa nuova parte della storia il lettore è sempre più trascinato nel turbine degli eventi che sconvolgono la vita di thorfinn: il suo destino alla fattoria e il legame indissolubile che sembra legarlo a canuto, un tempo quasi un amico e adesso il suo probabile distruttore. e leif? lo raggiungerà in tempo? riuscirà a ricondurlo a casa?
e in ogni caso, cosa rimane a un uomo che non ha mai avuto altro obbiettivo in tutta la vita che la vendetta, adesso che il suo più odiato nemico è morto e va trasformandosi, nella sua mente, in una guida, un amico, una mancanza, forse la cosa più simile a un padre che thorfinn abbia mai conosciuto.

mercoledì 27 febbraio 2013

nuovi annunci bao publishing: ekhö e lord of burger

bao publishing sforna meraviglie una dopo l'altra!


in questi giorni ha presentato parecchi titoli, tra cui il nuovo fumetto fantasy di alessandro barbucci (sì, proprio quello che ha in corso chosp, sky doll e forse pure lord of burger, bravo chi ci capisce qualcosa), ekhö, che deliziava gli occhi di molti da un po' con i disegni sparsi in giro su facebook negli ultimi mesi.
l'edizione bao sarà in bianco e nero, giusto per farci godere al meglio dei disegni di barbucci, non ho ancora capito se ne seguirà un'altra a colori, in ogni caso l'uscita è prevista per giugno, quindi avremo tempo di capire per bene.


torna anche lord of burger, in un'edizione completa che comprende tutto il materiale pubblicato in francia, quindi anche il primo volume già edito in italia che però nel frattempo è stato ampliato.
il prezzo sarà equivalente, dicono dalla redazione di bao, ai due volumi francesi inediti qui da noi, quindi in buona sostanza chi ha il primo numero non ci rimette niente.
se la serie continuerà o meno dopo quello che leggeremo in questo megavolumone di duecento e passa pagine non si sa ancora, ma in ogni caso il primo volume uscito per bao mi piacque abbastanza, e poi, per quanto detesti barbucci che inizia inizia e non finisce mai qualcosa, non posso fare a meno di volere tutto quello che fa. ergo...


ne approfitto pure per ricordarvi della pubblicazione a maggio del primo volume di billy nebbia, di guillaume bianco e a giugno, quella del primo volume di yaxin - il fauno gabriel, uno dei primi titoli della collezione metamorphose diretta da barbara canepa che arriva in italia finalmente grazie a bao.
non perdetevelo! ne avevo già parlato qui, segnateveli in agenda!

five 1

ohhh, ce l'ho fatta a recuperarlo! un mese di ricerca in edicola e poi l'ho trovato qualche giorno fa (insieme al numero di marzo di elle che è una figata di quattro riviste con tanto di mascara piccino picciò di chanel, ma non penso vi interessi più di tanto).

parliamo di questo five! io lo tenevo sott'occhio da secoli e secoli, ammetto che mi hanno sempre colpita i disegni e la storia mi ha sempre incuriosita, però leggerlo in scan che palle...
poi arriva gp e ce lo porta in formato scrauso da edicola a un prezzo abbordabile. e io mi ci tuffo a pesce, ché più di tanto non varrebbe.

hina arriva, dopo una vita di traslochi, nella sua nuova scuola che dovrebbe anche essere quella definitiva! potrà finalmente farsi delle amiche, magari innamorarsi, vivere la sua normale vita da liceale che ricorderà poi per tutta la vita come un periodo allegro e spensierato (ma in giappone non ce li hanno i bagni dove rifuggiarsi a farsi le canne e copiare le versioni come tutti i liceali del mondo?)
e invece...
hina si ritrova in una classe di soli maschi! e tra questi, non dovevano esserci i cinque più fighi della scuola e tra questi il più figo dei fighi, quello bello e maledetto, con lingua serpentina e codazzi di femmine sbavanti dietro? ovviamente sì, e lei si ritrova già dopo dieci minuti a farsi chiamare principessa e farsi scortare dal figone - toshi - che le ha, senza volere (?) scassato gli occhiali e si premura di aiutarla ad andare in giro per strada.
neanche il tempo di pensare a come vuole la lapide, e già hina si ritrova circondata dal solito gruppo di ragazze nel solito cortile della scuola con la solita minaccia del leva giù le mani lui è di tutte (in giappone son tutte comuniste le femmine a ora di maschi carini, che poi è una maledizione per 'sti poveri tizi perché finisce che per solidarietà femminile non gliela da nessuna).

continuando con cliché su cliché, con tanto di prova di sopravvivenza, assolutamente immotivata, nella giungla (ma dove cazzo sta la giungla in giappone?) loro due sono già cotti e più che un triangolo qui è un esagono sentimentale di non scarsa rilevanza.

indovinate come finirà la storia?

oh, io adoro questo genere di storie, i ragazzi sono tutti carini e adorabili e lei mi piace parecchio. queste situazioni mi divertono in modo esasperante!

i disegni di shiori furukawa sono, almeno in questo primo numero, abbastanza rozzi e le fisionomie altalenano tra lo scimmiesco e l'alienoide, ma hanno stile e sono molto originali. mi piacciono davvero un sacco!
e ho un debole per le copertine ultra-minimal, con quelle campiture piatte, il quasi-monocromo e i dettagli limitati al minimo.

per me è promosso! però vi ho avvisato, se poi non vi piace non prendetevela con me!

martedì 26 febbraio 2013

vita da blogger - parte prima.

ovvero: considerazioni, consigli, domande e forse qualche risposta sul mondo dei blog e sopratutto dei blogger.

ultimamente leggo spesso post che danno consigli su come rendere un blog più interessante, come fare più visite, come apparire nei motori di ricerca, come fare soldi, come accattivarsi i lettori.
peccato che quasi tutti questi consigli siano molto poco applicabili a blog che, come questo, si occupano di recensire libri e/o fumetti.
e peccato anche che buona parte di questi consigli siano spesso e volentieri banalità estreme, spesso trattate con superficialità non indifferente.
senza contare che non credo assolutamente che riuscire a farsi trovare per primi su google, facendo una qualsiasi ricerca, sia un sinonimo di buona qualità del blog.
e allora?

allora lo faccio io. almeno ci provo. chiedo fin da subito venia se certe cose possano sembrare trite e ritrite e in effetti lo sono. ho cercato di analizzare anche le cose più banali con un po' più di criterio. se le sapete già passate oltre. se volete ripassare, si sa mai che ne esca fuori qualcosa di utile.
clacca si improvvisa guru della scrittura su internet e cerca di mettere le cose in chiaro. magari ci capisco qualcosa di più pure io.
ci saranno quattro altre puntate di questo vita da blogger - almeno in programma, poi chissà - spero che un po' vi piaccia, vi interessi e, perché no, si riveli utile.


iniziamo dal principio: perché aprire un blog?
chiunque decida di aprire su internet un suo spazio personale, a prescindere quale sia la tipologia degli argomenti trattati, vuole sicuramente trovare un modo per potersi esprimere.
ex primere. premere per far uscire.
può sembrare brutto, fa un po' tipo catarsi sul cesso, ma in fin dei conti è così.
un blog è un mezzo semplice da usare ed efficace attraverso il quale possiamo dire quello che pensiamo e come lo pensiamo su qualsiasi cosa.
gadium magnum per tutte le idee che trovano modo di venire alla luce, ma assicuratevi che dietro al tic tic dei tasti ci sia qualcosa da dire.
un blog è fatto per le vostre idee, i vostri pareri, le vostre impressioni e i vostri commenti. avete la possibilità di esprimervi, bene, non abbiate paura di farlo. potete parlare di qualsiasi cosa, ma se vi limitate a riferire quello che dicono gli altri a proposito di, o a rigirarvi belle parole vuote in bocca, lasciate stare.
prima di esprimere sarebbe il caso di avere.
in buona sostanza, se non avete nulla di vostro da mettere in rete, evitate di farlo. un blog che muore dopo pochi post fa davvero pena. così come uno nel quale copincollate quello che trovate scritto da altri (che poi non è neanche tanto giusto farlo e personalmente li trovo stupidi e anche irritanti).
se invece non è così, se c'è davvero un progetto di base da sviluppare, allora perfetto!

di blog in rete se ne trovano così tanti che è impossibile anche immaginarli. le categorie sono tantissime, quelli più gettonati sono gli immancabili blog che parlano di blog (oh, ma lo sto facendo anche io?) i fashion blog (più o meno discutibili), i mamma-blog, i crafter blog, gli ancora più immancabili blog-diari, blog fotografici, blog in cui si scrivono racconti... insomma ce n'è per tutti i gusti.
perché tra le tante cose possibili dedicare uno spazio alle recensioni di libri e fumetti? (o musica, cinema, eccetera)
in fondo ci sono un sacco di siti che si occupano di questi argomenti, gestiti dai fan come da persone più professionali. ci sono i critici, ci sono i recensori, gli articolisti... credete davvero di essere in grado di sputar sentenze su quello che avete visto e sentito in modo convincente?
se vi viene qualche dubbio - e vi assicuro che io personalmente ne ho ancora tantissimi! - proviamo a risolverli insieme. di cose su cui ragionare ce ne sono tante.
vorrei anticipare solo una cosa: una recensione scritta su un blog, a patto di essere scritta con attenzione e criterio, è, agli occhi del pubblico della rete, sicuramente più veritiera, affidabile e sincera di una scritta da un professionista, ovvero una persona pagata per parlare di un dato libro, disco, film eccetera.
si presuppone che voi scrivete bene di qualcosa perché vi è piaciuta veramente e volete sostenere quell'opera, non perché ne avete un tornaconto personale.
e anche se il libro/fumetto in questione ve lo manda la casa editrice per la recensione, siate sinceri, la ruffianeria non paga.
il resto lo vediamo dopo con calma, altrimenti mi salta tutta la scaletta...

il prossimo post parla di: cosa scrivo e sopratutto, come lo scrivo?

lunedì 25 febbraio 2013

ho il tuo numero

l'ho detto che adoro la kinsella? ma che mi piace proprio un sacco, che sono stata stronza a snobbarla per un sacco di tempo, che sono stata stronza a star dietro a chi questa è roba da oche?

vabbè, lo dico adesso. lasciate perdere chi vi dice 'ste minchiate e buttatevi tranquillamente sui suoi libri, ché ancora uno che sia stato solo un pelino deludente non l'ho trovato.

ho il tuo numero è uno dei romanzi più recenti di sophie kinsella, l'ultimo arrivato nel nostro paese (e si spera che il prossimo arrivi per l'estate! dai dai dai!).
come sempre la kinsella parte da una situazione particolare e poi lascia crescere e muoversi i suoi protagonisti all'interno di questa nuova vita che gli va a creare.

così la nostra poppy si ritrova, da un attimo all'altro, catapultata dentro un incubo: il suo meraviglioso anello di fidanzamento regalatogli da poco dal suo meraviglioso e perfetto fidanzato è sparito mentre lo faceva provare alle sua amiche durante una festa in hotel, non le riesce di trovarlo e per giunta le hanno rubato il cellulare, proprio quello che ha dato come recapito a tutti nel caso in cui trovassero l'anello.
destino vuole che però dentro un cestino dell'immondizia trovi un altro cellulare, attivo e provvisto di numero! è salva! potrà recuperare l'anello, riuscire a mantenersi in contatto con tutti per organizzare il matrimonio e forse i suoi futuri suoceri non la schiferanno ancora più di quanto non facciano adesso.

però il cellulare che ha preso inevitabilmente apparteneva a qualcuno prima di finire buttato. e questo qualcuno era violet, assistente e segretaria di sam roxton, uomo d'affari e dirigente del white globe consulting group (che palle sti nomi, me li devo andare a cercare ogni volta...).
adesso quel cellulare è nelle mani di poppy che non tarderà un attimo ad aiutare lo sconosciuto sam a trattenere un cliente che sta per perdersi per colpa di un ascensore che non funziona, ma in cambio gli chiederà di tenere quel cellulare fino a che non ritrova il suo anello, così da poter essere ancora rintracciabile per l'albergo. sam acconsente a patto che lei gli inoltri mail e sms che arrivano per lui sul telefonino aziendale.

condividere un cellulare è praticamente condividere una vita. poppy ha la possibilità di leggere buona parte delle conversazioni di sam e di entrare a sbirciare dentro la sua stessa esistenza.
è incredibile quanto questi aggeggi siano indispensabili oggi come oggi e sopratutto quanto di noi c'è dentro ognuno di loro. foto, appunti, messaggi, ricordi, contatti. praticamente la nostra vita. beh, scontato sì, ma leggendo la storia mi ha davvero fatto impressione! non vorrei mai che il mio cellulare finisse nelle mani di uno sconosciuto! (anche perché ci tengo sopra la lista delle cose da comprare, è imbarazzante visto quanto è lunga!)
e per lei? non cambia davvero nulla usare il cellulare di uno sconosciuto e sopratutto legarsi così tanto a lui?

la kinsella mi stupisce e mi diverte sempre di più. in questo romanzo c'è tutto: la storia d'amore, il solito umorismo intelligentissimo kinselliano doc, un pizzico di giallo e sopratutto c'è la crescita e la maturazione di una giovane donna che come in tutti i romanzi di questa autrice, ci invita a crescere e pensare e farci venire mille e più dubbi insieme a lei, perché lanciarsi a capofitto in certe situazioni non sempre è una saggia scelta! una donna positiva, buona, generosa, innamorata, forse un po' troppo ingenua. però una di quelle a cui è impossibile non affezionarsi dopo poco!
veramente, vorrei avere come amiche tutte le ragazze dei libri della kinsella, penso che sarei veramente una donna felice!

per me è un otto e mezzo/nove, promossissimo! l'ho adorato, mi aha avvinghiato alle pagine e non mi ha lasciata più fino alla fine. ormai ho capito che i libri della kinsella o li finisci oppure non dormi!

~ xxx ~

ah!
da domani, ogni martedì, per cinque settimane, vi faccio leggere i post che ho scritto sulla mia personalissima visione della vita da blogger.
non aspettatevi rivelazioni miracolose o consigli stratosferici, ho semplicemente riassunto e ordinato quelli che secondo me sono i punti fondamentali per tenere un blog di recensioni (o un blog un po' più in generale).
mi raccomando, voglio leggere i vostri commenti!

domenica 24 febbraio 2013

(poche) considerazioni (veloci) sui dvd di chi's sweet home.

dynit ha portato in italia l'anime di chi's sweet home. e questo lo sapevamo e ci era piaciuta la notizia fin da subito. peccato che l'ha portato nella linea d-kids, quindi con una bella confezione ridotta al minimo ché tanto i bimbi che ci fanno con booklet et similia?
ovviamente niente audio originale, neanche tra le opzioni nascoste.

idea non proprio disprezzabile, non fosse che chi's sweet home, arrivato da noi con il titolo di chi - casa dolce casa (il titolo inglese è stato lasciato come sottotitolo), non è esattamente un anime solo per bambini.
da molti anni, grazie a fansub, scansioni, edizioni straniere e gadget vari, la gattina chi è diventata famosa per un certo pubblico qui in italia, che di certo non comprende la fascia d'età a cui dynit spera di sbolognare i suoi dvd.
e questi fan avrebbero di certo preferito una cura anche di un pelino migliore. non parlo di robe alla madoka magica, per carità, ma almeno l'audio originale!

la qualità del video non è altissima, ma guardabile, penso che funzioni meglio alla tv che sul pc, ma al momento ho avuto modo di guardarlo soltanto sul mio portatile.
le copertine riprendono molto quelle del manga, in fondo sono carine e semplici, a me piacciono.

se avete un debole per questa serie, alla fine mi sento di consigliarveli. più che altro per il prezzo che è davvero abbordabile (intorno ai sette euro a dvd) e perché, anche se molto infantile, l'anime è adorabile. pazienza per il doppiaggio che personalmente avrei preferito evitare!

peccato però. sarebbe bastato davvero poco a renderlo un prodotto di buon livello anche per un pubblico di non seienni.

ps. qualcuno mi spiega come mai hanno saltato la parte in cui chi viene prima considerata un maschietto e solo poi il veterinario svela che si tratta di una femminuccia? la scena si vede benissimo, ma i dialoghi sono cambiati... i bambini si sconvolgono a sapere che anche i gatti hanno un sesso?

eccovi qualche foto esplicativa (si vede che oggi mi pesa il culo a scrivere? =_= uff, sì sto ancora male)

sabato 23 febbraio 2013

(io l'avevo detto) j-pop annuncia la riedizione di victorian romance emma

cito testualmente dall'intervista a buranelli pubblicata su animeclick:
Siamo lieti di annunciare a tutti i fan di Kaoru Mori che, visti gli ottimi risultati de I GIORNI DELLA SPOSA, ci siamo organizzati per realizzare una bella riedizione di EMMA, comprensiva del finale inedito in Italia. Quindi aspettatevi il ritorno della serie con un’edizione di lusso targata J-POP!


io l'avevo detto.
dopo tutti quei discorsi fatti su twitter (che vi avevo screenshottato e postato qui, ma ora non trovo i post...), come minimo rieditavano emma. voglio dire, hanno fatto le riedizioni di polizia scolastica comecacchiosichiama delle clamp!

si tratterà quindi di edizione figa e completa.
avevano, sempre su twitter, fatto riferimento alla nuova edizione francese, pubblicata da ki-oon (che tanto per capirci in francia pubblica amanchu, guarda caso) che è una bunko (cioè, sono cinque volumoni invece che dieci piccini), magari portano da noi una roba simile (che non mi fa impazzire dal punto di vista estetico, ma in fin dei conti ci si risparmia un po' e ci vuole meno tempo a finire la serie). trovate qualche info in più qui.

ora mi permetto una speranza. ma è solo quella eh, quindi state buoni.
in francia la vecchia edizione di emma l'aveva fatta kurokawa (e anche qui, guarda caso, loro fanno anche les vacances de jésus et bouddha), la quale ha pubblicato anche un bel volumetto unico della signora mori che è shirley.
non è che con tutta questa bella roba di fellows in giro (ran, gisele, la sposa, ora di nuovo emma) ci ritroviamo anche quello in italia? non è che ci schifiamo, eh!

berry dynamite


dopo love*com e nanako robin, torna la carissima aya nakahara con un manga cazzeggiosissimo: berry dynamite!

ok, molti l'hanno trovato stupidotto, e non voglio dire che sia una genialata, ma a me è piaciuto.

le due protagoniste, mai e kurumi, sono il famosissimo due idol star berry, osannate dagli adolescenti giapponesi, famose per il loro look da lolita e per il loro carattere dolce e zuccheroso.
peccato che giù dal palco non sia affatto così. mai in realtà voleva fare la cantante - solista!!! - rock. però durante l'audizione l'hanno appiccicata a kurumi e ora come ora l'unico modo per andare avanti e farsi conoscere è questo: essere una stupida idol infiocchettata dentro vestiti ridicoli. senza contare che non sopporta la zuccherosità di kurumi, il suo infantilismo spudorato e il suo buon umore che non conosce ostacoli.

*attenzione spoiler*
e se già non fosse pesante la vita dell'idol di successo, mai si sente proporre da una produttrice concorrente di lavorare per lei e sfondare nella musica rock a patto che... insomma sì, si faccia spomiciare da lei! e manco a dirlo, dopo il rifiuto - abbastanza schifato - scendono in campo contro le star berry le hyakunin-ish, un gruppo di idol formato da ben 100 ragazze! e lì ce n'è per tutti i gusti! i fan impazziscono e le star berry spariscono completamente dalle classifiche nel giro di poco tempo. soltanto uno di loro, minazuki, continua a seguirle e sostenerle. così finalmente mai capirà che il vero compito di una idol è quello di tener fede ai propri fan, sorridere sempre e dare loro il buonumore per ripagarli del loro affetto.

quello che però le nostre due dovranno affrontare per liberarsi dal fantasma delle hyakunin-ish non sarà mica roba da poco: dal mangiare il cibo per cani fino a rischiare di finire arrosto in un incendio. alla fine riusciranno a trovare la notorietà e il successo girando un telefilm con un importante, quanto stronzo, attoruncolo di moda. ma il successo si paga e l'inevitabile rapporto che si viene a creare tra mai e minazuki rischia di venire distrutto. ma l'amore vince sempre e tutti vissero felici e contenti.


insomma, a conti fatti si tratta di un manga semplice, carino, senza pretesa alcuna, buffo e divertente.
certo, spenderci 6,50€ al volume è troppo ma dargli una letturina a scrocco o rimediarlo usato non è malvagia come idea!

venerdì 22 febbraio 2013

sai tenere un segreto?

me lo sono d i v o r a t a ! e l'ho adorato, come ogni altro libro della kinsella letto fino ad adesso. meno male che ho fatto scorta, altrimenti in questi giorni di febbre non avrei saputo che fare sotto le coperte (a parte scrivere a raffica qui, ovvio!)
sophie kinsella non si smentisce e anche dopo aver letto la bellezza di otto suoi romanzi, anche al nono riesce a stupirmi, divertirmi e lasciarmi incollata alle pagine fino alle tre del mattino.
come si fa a non voler bene a una che scrive così?
sai tenere un segreto? è una delle solite commedie kinselliane, con la protagonista che ricorda un po' becky per quel suo brutto vizio di mentire spudoratamente edulcorare un po' la realtà, ma che ci mette pochissimo a diventare un personaggio a tutto tondo, vero e reale, come sempre fa sophie kinsella.
emma ha un lavoro che fa giusto per guadagnare qualcosa in attesa di una promozione, un ragazzo bellissimo della quale non è veramente innamorata e una famiglia che la fa stare tanto male che preferirebbe farsi togliere un dente piuttosto che passare una giornata con loro. tutte cose che non direbbe mai. come per esempio il fatto che mente sul suo peso, che innaffia di aranciata la pianta della sua antipaticissima collega e che una volta ha fatto un sogno erotico sulla sua amica nonché coinquilina lissy.
tutte cose che non direbbe mai. a meno che non si ritrovasse in un aereo in piena turbolenza, con il terrore di volare, la certezza che sta per morire e un perfetto sconosciuto seduto accanto a lei che è l'unica persona con cui parlare in quel momento. e se proprio deve morire così, allora tanto vale liberarsi la coscienza da tutti i suoi segreti.

ma cosa succede se questo perfetto sconosciuto non è un perfetto sconosciuto ma il megacapo della tua azienda? il grande boss in persona, quello a cui hai confessato che il caffè dell'ufficio fa schifo e che quindi prendi delle pause non autorizzate per andare da starbucks e che hai falsificato il tuo curriculum?
per fortuna jack un buon senso dell'umorismo a quanto pare e anche lui nasconde un segreto da difendere a tutti i costi, che conosce solo emma...

non voglio fare spoiler sulla trama, davvero, la kinsella ha intrecciato un romanzo divertentissimo e geniale, ha creato i soliti personaggi indimenticabili e ha saputo tenermi incollata alle pagine fino alla fine, a sperare che tutto andasse come volevo io! e, tra momenti tragicomici, situazioni drammatiche, attimi di sconforto, serate romantiche e notti passionali, lacrime e sorrisi, alla fine andava proprio in quel modo!
geniale commedia degli equivoci, appassionante storia d'amore, utilissima lezione di vita sui rapporti tra uomini e donne: l'amore non è mai guerra né tattica, non si vince mai mostrandosi forti e perfetti ma lasciando scorgere, con sincerità, ogni cosa di sé. anche quelle più imbarazzanti.

dieci e lode!

giovedì 21 febbraio 2013

fuffa random

avete visto il post di stamattina? avete preso appunti su cosa cercare in fumetteria?

in realtà il post l'ho scritto ieri, prima che la febbre si alzasse e si portasse via il mio cervello. lo so, è solo febbre, ma erano anni e anni che non mi veniva così forte.
di notte mi sono messa a chiamare mia madre perché vedevo lei e mio padre che mi sbirciavano da dietro la porta e non entravano e un gatto enorme bianco a macchie nere che si mangiava camilla in un boccone.
credo che il mio ragazzo (stavamo al telefono) si sia preso uno spavento, ma sono andata in panico totale.
in ogni caso, ho vagato con la mente per ore tra ricordi che non pensavo neanche di avere e altri più recenti, tipo gli uccellini che mangiano il pane tenuto in mano o io e mio cugino che da piccoli ci sconvolgiamo con zed di dylan dog e fingiamo che le mattonelle del corridoio di casa di mia nonna siano il sentiero che se esci fuori ti mangiano, con tanto di urla di terrore verso mostri invisibili.
oh quanto mi mancano quei momenti.

in ogni caso, non volevo parlare della mia febbre.
però l'ho fatto ugualmente. sono giustificata perché ho la febbre. no, non è vero.
volevo farvi vedere cosa mi è arrivato stamattina! ♥


nel mio ordine era tutto immediatamente disponibile tranne, ovvio, i dvd di chi che erano in prenotazione. pensavo che mandassero prima la roba disponibile e poi i dvd. e hanno fatto così. peccato che la differenza di tempo tra i due pacchi sia stata di tre quarti d'ora...


eccoli! i miei dvd di chi's sweet home! sono così contenta che gli ho fatto una foto a parte!
mi spiace però che dentro non ci sia neanche un librettino, niente di niente. un po' deludente come cosa.
pazienza. non vedo l'ora di piantarmi davanti al pc grande in modo fisso e guardarmeli tutti, dal primo all'ultimo episodio, urlettando di pucciosità.


questo è il bottino al gran completo. finalmente la novel di toradora. finalmente mi sono messa al passo con vinland saga. finalmente mi toglierò lo sfizio di leggere shopping con jane austen, lo occhieggiavo da parecchio. e anche cosa indossare con un cuore spezzato promette bene.

ora la febbre può durarmi pure ancora una settimana. tanto per altri due giorni ci sono i post programmati, quindi posso permettermi di stare qui a scrivere solo stronzate quando sguscio dal letto!

il segreto dell'amicizia e nostalgia

io ho una passione, condivisa da pochi, per i volumi unici.
dite quello che volete, ma sono dell'idea che se si può dire una cosa con dieci parole, allora è meglio dirla con otto.
so che io non lo faccio mai, ma io non sono mica una scrittrice, quindi non c'entra.
in ogni caso, le storie brevi e le raccolte di racconti mi piacciono parecchio.

il primo è il segreto dell'amicizia, di kazune kawahara e aiji yamakawa, edito da poco pochissimo da flashbook edizioni.
un volume adorabile, fresco, nuovo sotto molti punti di vista, sopratutto da quello grafico.

la storia principale occupa quasi tutto il volumetto e si divide in tre parti. ognuna di queste racconta le vicende dal punto di vista di uno dei personaggi.
eiko e moe sono amiche: eiko è timida, impacciata, debole di carattere, non sa dire mai di no e a conti fatti non è certo una gran bellezza. ed è costantemente appiccicata a moe, che è esattamente il suo opposto: carina, con un terribile carattere e sempre corteggiata dai ragazzi.
le due sono tanto inseparabili che ogni volta che moe riceve una dichiarazione, risponde sempre che le va bene stare con lui, a patto che eiko sia sempre con loro.
il primo ad accettare questa assurda richiesta è tsuchida, innamoratissimo di moe. ma gestire una relazione in tre non è affatto così semplice...

non voglio spoilerarvi nulla di nulla ché questo manga è davvero da leggere. tutto si gioca sulla psicologia delle due protagoniste e di narugami, un ragazzo che entrerà nella loro vita per portare un certo scompiglio!

dolcissimo e a tratti ossessivo, tutto il racconto si focalizza sull'importanza del legame tra amici e per una volta i patemi d'animo per l'anima gemella di turno li mettiamo da parte.
molto particolare l'idea di narrare la storia da tutti i punti di vista, così che riusciamo al meglio a capire i sentimenti che mettono in moto effettivamente i personaggi. un espediente che mi è piaciuto tantissimo e che ha reso la lettura molto più frizzante e affascinante.

l'ultima parte invece è una storia a se, anche questa abbastanza semplice nel plot, anche se a tratti un po' ingarbugliata: midori è certa che il suo ragazzo, koki, la tradisca, così chiede alla sua amica miwako di pedinarlo e scattargli delle foto se lo vede con un'altra, in modo da persuadersi che in effetti sarebbe meglio lasciarlo perdere. così miwako, che non è affatto abituata a questo tipo di situazioni e neanche tanto felice di fare la spia, si mette a tampinare koki. solo che quando arriva davanti alla sua scuola un ragazzo la chiama e, convinto che lei sia innamorata di koki, si fa spiegare tutta la situazione, e decide di accompagnarla. ma questo tipo poi chi cavolo è?
molto dolce anche questa piccola storia, mi è piaciuta davvero moltissimo!

lo stile di disegno, come dicevo, è davvero particolare: semplice, pulito, elegante, fresco e arioso. i personaggi sanno essere molto espressivi e sopratutto eiko è davvero pucciosa, odio usare queste parole ma non ce ne sono altre per descriverla.

promosso a pienissimi voti!

e poi ho recuperato in scambio nostalgia di masami tsuda! era da un po' che volevo leggerlo, ma in fumetteria non lo vedevo mai...
è un volume che raccoglie quattro storie completamente diverse tra loro per genere ma accomunate dalla poesia che la tsuda ci ha fatto conoscere in karekano.

la prima storia è ambientata in un futuro remoto: siamo nel 2106 e gli esseri umani sono affiancati da androidi talmente simili a loro da rendere difficile riconoscere a primo impatto la differenza. uno di loro, sirius, viene adottato dal giovane kariya setsu, un poliziotto, che lo educherà per farlo diventare un membro della polizia. sirius era programmato come arma, ma adesso ha il compito non più di uccidere ma di difendere le persone.
nonostante si tratti di un androide, anche lui ha dei sentimenti molto forti, e il rapporto tra i due diventa molto bello e poetico, sopratutto quando entrambi rifletteranno sulla differenza tra uomo e robot, tra una vita effimera e una quasi immortale, tra l'imperfezione umana e la perfezione artificiale.
bellissima e molto toccante!

la seconda storia è una classica storia d'amore con una protagonista che ricorda un po' sawako di kimi ni todoke (anche se cronologicamente questa viene prima...) e un protagonista carino come solo la tsuda sa pensare! rira infatti è un ragazzo talmente carino che molti suoi compagni (e persino qualche professore!) hanno perso la testa per lui, cosa che non fa affatto piacere alle ragazze della scuola che si vedono messe in secondo piano davanti a quel puttino perfetto.
quello che succede tra un lui tanto corteggiato e invidiato e una lei timida e impacciata è qualcosa di veramente buffo e tenero. insomma, una storia semplice, senza troppe pretese, ma molto dolce.

il terzo racconto è quello che mi è piaciuto di meno, decisamente troppo breve per dire tutto quello che c'era da dire, il che lo rende un po' frettoloso e confuso. ambientazione fantasy-medievale, un re giovane e sanguinoso ha sterminato tutta la famiglia, eccezione fatta per la sorella gemella che vive segregata in una torre fin dalla nascita, per ottenere il trono. uno stregone le da un giorno il frutto della conoscenza, e la ragazza apprende tutto quello che le è successo, e si rende conto che suo fratello costringe il paese a stare sempre in guerra. quando il re si rende conto del cambiamento di lei, tenta di ucciderla, ma lo stregone la salva in extremis e lei inizia a radunare un seguito sempre più vasto.
lo scontro finale tra i due è raccontato in modo troppo sbrigativo. niente, non mi è piaciuta.

l'ultima storia invece è adorabile e mi ricorda moltissimo le atmosfere alla karekano. due amici, che fin da piccoli sono cresciuti insieme, con il passare del tempo hanno iniziato ad allontanarsi: minami soffre tantissimo per questo, perché in fondo è solo per volontà di harua che tra loro va così, i suoi sentimenti per l'amico sono molto forti, profondi e intensi sin da quando erano bambini, e ormai è difficile fermarsi all'amicizia. perché adesso lui lo evita così spudoratamente? harua oltretutto non sta vivendo un bel periodo, è rimasto piccolo e gracile ed è spesso vittima di soprusi da parte di altri compagni di classe.
il finale, dolceamarissimo, non ve lo svelo.
questa storia mi ha un po' commossa e ancora un po' di più intristita. però è davvero bella e delicata. quanto è brava masami tsuda?

mercoledì 20 febbraio 2013

farfalle in un lazzaretto

ho scoperto zeldawasawriter su a little market, dove sono rimasta affascinata dai suoi cahiers du bonheur, poi ho letto una sua intervista e mi è piaciuto un sacco il modo in cui rispondeva alle domande. poi ho trovato il suo blog (tenetelo d'occhio anche per sapere quando ci saranno nuove copie del formato cartaceo), e ho adorato le sue foto e la sua calligrafia. cosa dovevo fare non appena saputo che aveva scritto un libro?
quando parlavamo, qualche giorno fa, di ruba come un artista, si diceva di rubare in giro quello che ci piaceva e di tenere sott'occhio chi è più bravo di noi per imparare tutto quello che si può imparare. ecco perché io seguo zelda.
quando zelda (alias camilla ronzullo) parlava del suo libro, farfalle in un lazzaretto, si sentiva precisamente che per lei quello non era un motivo di autoglorificazione, l' ossessione finalmente appagata di vedere un volume con il suo nome sopra o un modo come un altro di far soldi. camilla mi ha dato la sensazione della felicità di una persona che per anni coltiva un sogno e poi, a un certo punto, riesce a realizzarlo, lo vede lì, l'obbiettivo raggiunto, e quella felicità la contagia a tutti.
così ho comprato il libro, me lo sono rigirato in mano un po' di volte, l'ho lasciato stagionare nell'angolino (uno degli angolini) delle cose da leggere.
e poi mi ci sono tuffata dentro in apnea e ne sono riemersa solo a lettura finita. soddisfatta e certa di averci - ancora una volta - azzeccato in pieno. oh, che volete che vi dica, a parte rarissimi sbagli (spesso indotti), io c'ho fiuto per la gente brava!

ho iniziato a leggere il libro immaginando zelda/camilla che scriveva sulla macchina da scrivere, con lo smalto rosso e la gonna nera a pois bianchi. l'ho immaginata che cercava le parole e i suoni e le frasi e poi le storie e i personaggi. poi, man mano che andavo avanti nella lettura, zelda/camilla se ne andava, con la sua macchina da scrivere, lo smalto e i pois, e parole e suoni e frasi e storie si facevano sempre più consistenti e forti e alla fine c'erano solo loro. *attenti agli spoiler!* c'erano marco, che è uno scrittore che non sa più cosa scrivere e passa le notti ad addormentarsi sulla tazza del cesso pieno del vuoto che lo ossessiona, c'è agata, che ha scritto tanti libri su stella che ama far ginnastica in letti sempre diversi con uomini sempre diversi, ma che però vuole scrivere altro e conserva in un cassetto il suo libro sulle scrittrici italiane, poi c'è saverio, che è il fantasma di marco, saverio che odia marco perché l'ha ucciso nel suo primo libro, certo, in una bella scena di tramonto infuocato, ok, ma l'ha ucciso. e c'è elsa morante con il suo gatto caruso, che insegue in bianco e nero agata e le rimprovera di averla scordata in un cassetto con le sue illustre colleghe, mentre dava vita a quella rifatta ossigenata di stella.
c'è che agata e marco si conoscevano ai tempi dell'università, si odiavano ma in fondo si amavano almeno tanto quanto amavano le parole. o forse no. c'è che poi l'amore è finito, le strade si sono divise, e ognuno è diventato uno scrittore problematico, con un fantasma che lo perseguita e i sensi di colpa e la paura e la mancanza di idee e di ispirazione.
poi c'è marina, che è anche stronza e acida e calcolatrice, ma a me sta simpatica, che è l'agente di marco e vuole spremerlo fino all'anima, fino a tirargli fuori ogni goccia d'inchiostro, e c'è il dottor spiegelmann che è uno psicologo che si occupa di scrittori in crisi creativa.
poi ci sono mortimer, alias cesare, bellissimo sedicenne poeta cimiteriale che vorrebbe solamente fare il ragazzino qualunque anche se non gli riesce troppo bene, e c'è colette che il suo erotismo devastante lo fa esplodere anche nei suoi libri e carlo che scrive thriller perché di morti ammazzati non ne ha visti abbastanza.
questi matti della penna si incontreranno, parleranno, si sveleranno, litigheranno, si ameranno e si feriranno quanto basta per riscoprirsi quello che davvero sono, scrittori, in un modo o nell'altro. o meglio, gente che fa storie. non che le scrive e basta.

farfalle in un lazzaretto è un libro vivo, pieno di personaggi vivi che cercano il loro sogno, che inseguono la loro personale farfalla nel lazzaretto delle delusioni e degli errori, e che, in un modo o nell'altro, la riescono a sfiorare.
è il libro di insegue le parole e di chi insegue la vita e di chi confonde la vita con le parole e di chi non può vivere senza parole. è il libro di chi legge, di chi scrive, di chi ama, o di chi vive e basta. è il libro di tante storie, che sono una, di quelle che nascono nella mente di qualcuno, di quelle che sono raccontate, di quelle scritte e di quelle da scrivere.

nella dedica della mia copia zelda/camilla ha scritto spero che le mie farfalle portino fortuna ai tuoi sogni. io non so ancora bene neanche quali siano i miei sogni, però so che si possono realizzare, che anche nei lazzaretti ci sono le farfalle e che a rincorrerle nei posti belli siamo bravi tutti.
questo libro mi ha catturata per un giorno intero, mi ha emozionata, stravolta, arrabbiata e commossa. ho sentito quei personaggi come delle persone vere che mi raccontavano la loro storia e, per non so bene quale strano processo mentale, mi ha fatto ritrovare un po' di buon umore e di speranza per un futuro che più lo guardo più diventa nebuloso.
invece che complimenti, posso dire grazie?

martedì 19 febbraio 2013

la figlia dell'otaku 1 e 2

ecco, io di solito le stroncature le evito, ma questa volta non riesco neanche a scriverne una in modo decente. l'unica cosa che mi viene da dire di questo manga è che fa schifo.

ho preso i primi due numeri di la figlia dell'otaku in scambio, non l'ho mai voluto comprare perché subodoravo di che si trattava già da alcune recensioni, ma visti i commenti positivi (e il fatto che l'ho potuto leggere praticamente gratis) ho deciso di provare.

non si tratta solamente di delusione, ma di vero e proprio fastidio e disgusto. in buona sostanza una bambina, figlia di una stronza immatura indebitata fino al collo, viene spedita dal padre, che non ha mai visto, mentre la madre cerca di ripagare i suoi debiti.
in questi nove anni, l'età della bambina, il padre non ha mai saputo della sua esistenza, però accetta subito di prendersi cura della ragazzina, senza neanche farsi venire il dubbio che sia effettivamente sua figlia.
questo tipo viene definito otaku, ma credo che il modo migliore per rivolgersi a lui sia porco schifoso viscido segaiolo sfigato. vive in una stanza in affitto in una pensioncina, disegna manga porno, colleziona figurine porno, dvd porno, videogiochi porno e qualsiasi cosa possa essere utile a sopperire la mancanza di una normale vita sessuale e/o sentimentale. gli altri inquilini sono un pedofilo (che i giapponesi chiamano amante delle lolite e che a quanto pare li diverte anche, io uno così lo impalerei senza neanche la grazia della vasellina), un vecchio sfigato disegnatore di manga, un coso che non si capisce bene cosa sia e cosa faccia ma tanto non se lo fila nessuno e un'altra disegnatrice di manga porno. si aggiunge l'immancabile amministratrice con tette stratosferiche e filosofia da quattro soldi.
le situazioni presentate in questi due volumi sono banali e scontate e spesso grottesche, volgari e stupide. i personaggi stessi sono l'incarnazione della volgarità e del piattume intellettuale, morale, etico e psicologico.
stiamo parlando di un padre, un uomo adulto che ha in custodia una bambina, che la abbandona a casa sapendo che lei sta male e ha la febbre alta, per andare a comprare un videogioco appena uscito.

assolutamente orribile. non mi interessa se questo coso migliora poi, ma non ho idea di cosa possa farlo diventare meno vomitevole. mi fa pena quella bambina in mezzo a quelle bestie che scopano cuscini bucati ad hoc e leggono fumettini con bimbette semi-stuprate a ogni pagina. seriamente, una delle schifezze più assolute mai letta in vita mia. ora spero solo che in fumetteria riesco a farmeli scambiare, fosse anche per uno sconto di due euro sulla prossima spesa, o che qualcuno mi proponga un'altra qualsiasi cosa in cambio.

lunedì 18 febbraio 2013

le situazioni di lui e lei

la copertina della prima edizione,
bruttina ma con ancora una
parvenza di decenza.
provai a leggere questo manga la prima volta tanti anni fa. e mi sono arresa dopo un po'. non ce l'ho fatta proprio ad andare avanti.
le situazioni di lui e lei, universalmente conosciuto come karekano (contrazione di kareshi kanojo no jijou, che lo scrivo solo perché mi sento figa a ricordarmelo a memoria) è un fumetto che trae facilmente in inganno chi inizia a leggerlo. perché inizia in un modo, ma poi diventa qualcos'altro.
questa cosa può piacere o forse no.
a me, ai tempi che furono, non piacque. adesso l'ho rivalutato moltissimo e mi pento parecchio del giudizio che diedi allora.
ok, andiamo con calma.

yukino miyazawa è la ragazza perfetta. bella, intelligente, gentile, la prima della classe, per nulla altezzosa, disponibile ad aiutare i suoi compagni, brava negli sport. perfetta, si diceva.
peccato che questa sia solo una facciata, costruita ad hoc per ricevere complimenti e per essere sempre la prima. vanità, il mio peccato preferito, diceva uno. e lo si potrebbe adattare perfettamente a yukino: vanitosa oltre ogni limite, è una ragazza capace di ridursi allo stremo delle forze pur di apparire.
la sua vita fino ad adesso è sempre stata sotto il suo controllo e lei è sempre stata l'eccellenza in tutto. ma adesso che è entrata al liceo, si presenta lui, la minaccia, l'unico che potrebbe rubarle il primo posto: soichiro arima! bello, intelligentissimo, erede di una famiglia di medici, bravissimo negli sport, gentile, pieno di amici. e per di più, a contrario di yukino, plausibilmente reale.

la copertina della seconda edizione
la big love edition, quella in mio
possesso. semplicemente orrida.
il primo desidero di miyazawa è quello di uccidere. non potendo farlo si arrende all'idea di lottare con il nuovo arrivato e odiarlo spudoratamente senza mai farsene accorgere.
la guerra però dura poco, perché basterà un attimo di distrazione e arima si renderà presto conto di cosa è in verità la cara miyazawa, e saprà girare la situazione a suo favore, promettendo il silenzio in cambio di aiuti con i mille lavori che svolge a scuola.
la cosa va avanti e i due diventano amici. e qualcosa in più. arima infatti, si era già confessato prima del fattaccio, e lo farà anche dopo. a lui yukino piace per quella che è, quella vera e sciatta e quella costruita a puntino e perfetta. ama in lei questo sapersi comportare per ottenere il massimo.
perché anche lui è così.
ma il desiderio di arima di apparire al meglio e di essere un bravo ragazzo sotto ogni punto di vista nasce da qualcosa di più profondo e doloroso. da quando aveva tre anni, soichiro vive con i suoi genitori adottivi, che sono in realtà i suoi zii. il suo vero padre, fratello minore del patrigno, e la sua vera madre lo abbandonarono dopo aver vissuto una vita che gettò fango sul nome della famiglia arima. i suoi parenti l'hanno sempre considerato degno figlio di degni genitori, e da lui non si sono mai aspettati altro che la stessa vergogna che aveva fatto ricadere su di loro il padre.
per riscattarsi da un passato che neanche gli appartiene, arima ha sempre cercato di onorare i suoi genitori adottivi, essendo in tutto e per tutto il figlio modello, perfetto, educato, eccellente in tutto. qualcosa che li ripagasse dell'averlo adottato e aver creduto in lui fin da sempre.

una volta tanto, la storia non verte sul "ci mettiamo insieme sì, no, quando" ma parte proprio da questo momento. poi, il resto, è quello che ha reso le situazioni di lui e lei un manga così diverso dai soliti shoujo scolastici.
la storia di arima e yukino è la storia di tanti indimenticabili personaggi, i loro amici innanzitutto e poi le loro famiglie. i lui e le lei di questo manga sono tantissimi e valgono tutti, perché ogni amore a suo modo e splendido e merita di essere raccontato.
quello che ancora di più contraddistingue questo manga e gli vale una nicchia a parte rispetto a buona parte degli altri shoujo scolastici è il modo in cui ci viene narrata la vicenda. la prima parte, circa metà della serie o poco meno, è incentrata su yukino e sulla sua crescita: iniziando la sua relazione con arima, yukino poco a poco si rende conto che essere la prima non sempre è tutto, impara a essere spontanea, lega con delle ragazze che diventano sue amiche, le sue prime amiche!, diventa molto più femminile e carina e questa volta in modo spontaneo. yukino è un fiore che sotto i raggi del suo caldo sole-arima sboccia teneramente promettendo di diventare bellissimo.


questa è la parte allegra, solare, spesso comica del manga, la parte che si divora, che si legge con gusto e fa parecchio divertire.

la seconda parte invece prende il via da un malinteso, o meglio da una minuscola, minima incomprensione. un errore piccolo come una goccia che, secondo proverbio, fa traboccare il vaso. o distrugge la diga.
questa seconda parte parla di arima e sopratutto parla del suo passato, della sua vera famiglia, di quello che gli è successo prima di essere adottato dai suoi zii, di chi erano sua madre e suo padre. e di come adesso arima ha deciso di vivere la sua vita.
soichiro è un ragazzo molto più profondo e pieno di sentimenti di quello che sembra: dietro lo studente perfetto, il figlio modello, il campione di kendo si cela, e neanche tanto bene, un bambino sconvolto e terrorizzato, bisognoso di affetto ma sopratutto di serenità e certezze. e qualcuno su cui appoggiarsi.
dal momento in cui non riconosce più yukino come suo sostegno, arima impazzisce, riportando alla luce ricordi sepolti da anni e iniziando ad adottare un comportamento sempre più nocivo nei confronti suoi e degli altri.

qui non vi staccherete gli occhi dalle pagine fino alla fine, quando finalmente riuscirete a ritrovare il sonno. non affezionarsi ai personaggi e non soffrire o gioire con loro è impossibile.
anche se più pesante, questa è la parte più bella e profonda di tutta la storia e quella che meglio la caratterizza e la rende così unica.


il finale non ve lo racconto. ma non vi racconto niente proprio perché quella di le situazioni di lui e lei è una storia troppo bella per essere spoilerata ma anche per essere semplicemente riassunta.
e se non vi bastasse una bella trama, che sa filare per 23 volumetti (o 11, se avete l'edizione brutta che ho io) c'è pure che questo manga si può considerare un bellissimo affresco dell'adolescenza, in tutti i suoi aspetti e le sue sfaccettature, le sue follie e le sue contraddizioni, ma sopratutto le situazioni di lui e lei è una storia d'amore universale, una storia che contiene tutte le storie d'amore possibili: l'amore buono che fa crescere e quello sbagliato e contorto, l'amore disinteressato e quello assente, l'amore verso i figli e quello verso il compagno con cui si vuole trascorrere tutta la vita, l'amore tra amici e l'amore per chi non si conosce ancora ma si sa che non si potrà fare a meno di amare.
ogni persona viene vista come il frutto di una storia e di un amore, di scelte giuste o sbagliate, come il risultato di un'unione di chi, a sua volta, viene dalla somma di altre storie.
questa è una cosa bellissima e incredibilmente poetica, ed è qualcosa che permea tutto il racconto. spesso nei manga la famiglia intesa in questo modo quasi non esiste, ma qui tutte le generazioni passate e future sono molto importanti per la storia personale di ciascun personaggio.
è una delle cose che mi è piaciuta di più in assoluto, fa sembrare che nella vita nulla succeda per caso ma che anche non siamo foglie al vento in balia degli eventi.
brava tsuda, mi hai commosso davvero!

io una storia così bella non so descrivervela o raccontarvela, ma posso soltanto dirvi che leggendolo - o rileggendolo - vi regalate una bella girandola di emozioni e vi trovate davanti a personaggi unici e indimenticabili. soltanto, maledite dynit per la pessima edizione.

domenica 17 febbraio 2013

17 febbraio - giornata internazionale del gatto

l'ho scoperto ieri, oggi in tutto il mondo è la giornata dedicata ai gatti.

ho pure provato a fare gli auguri a camilla, ma non era il momento buono per le coccole e mi sono beccata un morso nel dito (dove c'ho un gelone che mi fa un male da pazzi oltretutto, ho visto le stelle). vabbè.

in onore dei mici, oggi vi presento i gatti a fumetti che preferisco ♥ (sì lo so, dovrei smetterla di fare post così cazzeggioni, ma quelli seri sono in lavorazione, giuro!)

chi di chi's sweet home ~



chi è una gattina randagia che un bel giorno, mentre passeggia con mamma e fratellini, si distre e si perde. triste e smarrita, incontra un bimbo nel parco con la sua mamma e immediatamente decidono di adottarla.
il manga racconta le sua avventure di ogni giorno. ed è assolutamente adorabile e geniale. se ne parlava anche qui.

il direttore aria e gli altri gatti ~


tra i personaggi di aria (manga di kozue amano bellissimo e pressocchè ignorato dai più) i gatti hanno un ruolo fondamentale. quelli che vedete qui sopra sono i direttori delle compagnie di gondoliere di cui fanno parte le protagoniste. i direttori sono gatti dagli occhi blu, che secondo la leggenda portano fortuna ai gondolieri di neo venezia.
non sono i soli gatti della storia, anzi, ne vedrete a bizzeffe, ma diciamo che loro sono quelli più "noti".
io ho un debole per il direttore aria, il meraviglioso gatto ciccione bianco!

quale informazione in più su aria la trovate qui (che emozione, il mio primo post!)

luna, artemis e diana ~



gli indimenticabili mici di sailor moon, luna, artemis e la figlia diana.
i primi due, luna e artemis, erano consiglieri della regina serenity nel regno di silver millenium mentre diana, così come chibiusa, viene dal futuro.
nel corso della serie assumeranno anche sembianze umane, ma personalmente li preferisco di molto nella loro versione miciosa!

i gatti di simon ~


protagonista dei corti realizzati da simon tofield, il gatto di simon accompagnato poi da un altro micino piccolo, non hanno un vero e proprio nome, ma sono ultraconosciuti su internet come simon's cat (anzi, ormai dovrebbe diventare simon's cats).
sono due gatti pestiferi e combinaguai, costantemente affamati e incredibilmente realistici.
da noi sono anche arrivate le strisce realizzate sempre tofield.

nyanko sensei ~


nyanko sensei, il cui vero nome è madara, non è esattamente un gatto. si tratta in realtà di un potentissimo demone che è stato sigillato nella buffa forma di micio ciccione e con la coda a palla.
spalla di natsume nel manga e nell'anime di natsume yuujinchou, è sicuramente il personaggio che più amo nella serie.
anche se non vuole ammettere di essere un gatto si comporta esattamente da gatto. non sa resistere alla tentazione di un giocattolino per gatti, al cibo (sopratutto alle seppie), all'alcool e all'intenzione di rubare a natsume il libro dei nomi una volta che il ragazzo morirà.
è incredibilmente coccoloso ma è anche un demone potentissimo e spesso salverà natsume da situazioni poco piacevoli.

l'amore di mammina ~


ahah, non c'entra niente, ma guardate com'è bella camillina mia! non che le servisse un giorno per essere festeggiata dato che viene coccolata, servita e riverita ogni giorno tutto il giorno (e anche la notte...)

e voi? avete dei mici a casa? e quali sono i gatti a fumetti che vi piacciono di più? in ogni caso, buon micioday a tutti!

sabato 16 febbraio 2013

ruba come un artista


ecco qua. questo libro è arrivato il 15 febbraio ma in realtà è il regalo di san valentino che mi ha fatto il mio uomo. se è arrivato in ritardo è solo colpa di amazon che non capisce certe cose.
ma chissene.

questo libro qui, oltre ad essere un bellissimo regalo, è anche un bellissimo libro. credetemi, magari a guardarlo pensate di trovarvi davanti a una sciocchezza da quattro soldi scritta a tavolino per infinocchiare qualche scemo che soffre di panico da foglio bianco.

e invece.

questo libro qui, che si chiama ruba come un artista ed è stato scritto, scarabocchiato e riempito di citazioni da austin kleon, un personaggio che non conoscevo ma che da adesso bisognerà tenere d'occhio, è uno di quei libretti che dovete sempre tenere sotto mano.

il che non vale solo per chi vuole fare l'artista. vale per tutti. ma proprio tutti.

i poeti immaturi imitano;
i poeti maturi rubano;
i cattivi poeti rovinano ciò che prendono,
mentre quelli buoni ne traggono
qualcosa di meglio, o almeno
qualcosa di diverso. il buon
poeta amalgama ciò che ruba
in un sentire complesso che risulta
unico, assolutamente diverso
da ciò da cui era stato trattato.

t.s. eliot

come si fa a essere creativi? come si impara a creare?
ovviamente guardando chi  ha già creato e prendendo spunto da chi ha fatto qualcosa di bello.
bisogna rifarsi ai propri idoli, ai propri eroi, ai propri maestri, e capire cosa rubare dalla loro opera. quello che prendiamo dagli altri - a meno che ci buttiamo sulla copia spudorata e sterile - inevitabilmente lo rielaboriamo, adattandolo alle nostre capacità e possibilità.
la nostra creatività finisce per essere un mix di quello che guardiamo, ascoltiamo, leggiamo, noi stessi siamo quello che abbiamo appreso nel corso della vita e delle cose che, volenti o nolenti, hanno influito sulla nostra educazione. l'originalità intesa come creare dal nulla quindi non esiste. originale è solo una cosa che è stata elaborata da mille altre idee. non si può quindi essere originali senza essere curiosi e non si può essere creativi se non impariamo a curiosare con criterio e attenzione.

ruba come un artista è un libro che non ha la pretesa di insegnare nulla, ma da dei buoni consigli. e i consigli si possono prendere, smontare, e riutilizzare come si vuole.
e qui di roba utile ne trovate a bizzeffe. compratelo, leggetelo e rileggetelo!

io ho preso un sacco di appunti (alla fine c'è una pagina per gli scarabocchi) e mi sono divertita a sottolineare tutto quello che mi interessava.


trovate austin kleon sul suo sito personale, twitter e facebook!