Pagine

martedì 22 gennaio 2013

io e dewey di vicki myron

i primi giorni del 1988 una piccola palla di pelo mezza congelata viene trovata dalla direttrice della biblioteca di spencer, iowa, nella cassetta di restituzione libri.
dopo le prime cure e i dovuti accertamenti burocratici, lo scricciolo, rivelatosi dopo un bagno caldo un gattino dal pelo rosso e bianco, diventa dewey readmore books, il gatto di biblioteca di spencer.

la storia è raccontata da vicki myron, la direttrice della biblioteca che per 20 anni ha svolto il suo ruolo accanto a dewey, un gatto fortunato e senza dubbio speciale. la storia di dewey è la storia di vicky e della sua piccola cittadina, tra crisi economiche e umorali. un piccolo gattino trovato mezzo morto e trasformato poi in un affascinante padrone di casa, capace di far innamorare tutti di sé, pieno di amici e ammiratori, diventa un simbolo di forza in un periodo difficile per tutti: se un cucciolo è riuscito a diventare un personaggio famoso in tutto il mondo, allora tutti noi possiamo farcela ad andare avanti al meglio.

in effetti dewey, secondo quanto raccontato da vicki, fu a suo modo una star. il gatto della biblioteca di spencer attirava la gente, veniva adorato dai bambini, alleviava le sofferenze di chi era rimasto solo con i suoi problemi con qualche coccola pelosa, portava a spencer curiosi che volevano vederlo, poi giornalisti, persino una troupe dal giappone! e poi famiglie che venivano da lontanissimo solo per fare una carezza a un gatto così speciale. e in effetti era parecchio speciale: socievole e buono con tutti, ubbidiente, coccolone... soltanto io ho beccato una gatta cattiva che ricambia le coccole a morsi? (scherzo, camillina è adorabile. sanguinaria ma adorabile!)

la copertina del romanzo, da quel gigantesco io e dewey fino al titoletto in alto,  promette lacrime e lacrime avrete per tutto il racconto (almeno questo vale per me, che sto diventando una vecchia sentimentale che si commuove con una storia così). narrato in prima persona dalla mamma/amica (mai padrona!) di dewey, la storia del gatto rosso è un pretesto per raccontare dell'america di periferia, delle piccole cittadine, della gente semplice, delle storie banali che cambiano la vita delle persone che nessuno noterebbe per strada.
non è un libro eccelso, non è di certo un romanzo dal quale estrapolare frasi profonde da incorniciare o ricopiare sul diario, ma ha il merito di essere una storia vera raccontata senza troppi fronzoli, senza melensaggini, senza sensazionalismi forzati. una donna e un gatto dalla forza incredibile, che hanno saputo reagire di fronte a situazioni spaventose - se dewey ha rischiato da piccolissimo di morire assiderato in una cassetta di ferro, neanche la bibliotecaria scherza: un marito alcolista, divorzio, una figlia da crescere sola, un fratello morto giovanissimo, l'altro suicida poco dopo, la mamma malata... sinceramente non la invidio tanto!

è un libro che consiglierei volentieri agli amanti degli animali, è una lettura semplice e scorrevole eppure appassionante, anche se sicuramente non vi cambierà la vita. io personalmente ho adorato dewey e questo è bastato a farmi piacere un sacco questo romanzo.

12 commenti:

  1. Nonostante io ami molto gli animali, non sono riuscita a leggere questo libro e gli altri che trattano di storia di cani o gatti che poi alla fine muoiono. Dopo aver visto il film Io e Marley, mi commuovo talmente tanto da starci male. Preferisco le storie dove l'animale è un coprotagonista simpatico e divertente, come nel libro di K. Higgins "Troppo bello per essere vero".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il libro che hai citato non lo conosco, guarderò un po' in giro, però anche se fa una tristezza immane quando una storia finisce così e pur vero che è raro che un animale sopravviva ai suoi genitori adottivi (niente, non mi riesce di dire padroni...). è una parte naturale del rapporto con un animale. a me le lacrimuccie son scappate alla fine, ma d'altro canto è stata in qualche modo una parte "bella", fortissima, e dolce. vicki è rimasta accanto a dewey fino all'ultimo minuto, l'ha accompagnato fino alla fine con lo stesso amore che gli ha dato ogni attimo per diciannove anni.
      il coraggio di superare un momento così è stata l'ultima prova, la più difficile e forse la più grande dichiarazione d'amore che poteva esserci da parte di chi mette da parte il proprio dolore e la paura per far stare bene l'altro.

      Elimina
    2. Il libro è Io e Marley di John Grogan, ma io ho visto il film tratto dal libro, con Owen Wilson e Jennifer Aniston.
      Hai ragione nel dire che questi libri hanno una parte molto bella e forte e che l'animale di solito non sopravvive ai genitori adottivi, ma è proprio per questo che faccio fatica a leggerli. Oltre ad essere un'amante degli animali, ho una cagnolina(proprio quella della mia foto), e considerandola la mia bimba, anche se pelosa, io che non ho figli umani, non voglio neanche pensare al momento in cui, purtroppo, ci dovremo separare. Comunque al di là di questo, anche se il film mi ha fatto piangere alla fine, è stato molto bello, divertente ma nello stesso commovente. Lo consiglio. Suppongo che il libro sia lo stesso, dato che l'autore, un giornalista, ha scritto proprio la sua storia con Marley, il suo golden retriever e il film la ricalca.

      Elimina
    3. sì, vorrei leggere anche quello, ho letto che è davvero un bel libro... spero di trovarlo a un buon prezzo ^^
      anche se preferisco i libri sui gatti, sono miciomaniaca io XD

      Elimina
  2. Amo questo libro *-* l'ho letto tempo fa e mi ha fatto davvero commuovere (visto come promesso su fb ho commentato u.u) . E' vero come hai detto tu non sarà un capolavoro, ma sicuramente è una storia anche forte, la storia di Dewey e Vicky che anche se in modi diversi riescono a rialzarsi e superare le difficoltà della vita, restando sempre vicini. *-* E a fare da contorno ci sono le vicende della biblioteca (per me che amo leggere è lo scenario migliore che si possa immaginare **) e le descrizioni dei paesaggi di Spencer e Iowa. Clacca grazie a te mi è venuta voglia di rileggermelo **

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahhh rileggere un libro che è piaciuto è una cosa bellissima, si legge senza l'ansia di sapere come andrà a finire e ci si gode appieno ogni frase, ogni attimo della storia!
      sono contenta di averti fatto venire la voglia di rispolverarlo, libro e ricordi ed emozioni!
      buona rilettura!

      Elimina
  3. No dai sembra davvero carino! Non ho letto tutta la tua recensione perchè probabilmente hai anticipato qualcosa, ma vedrò di segnarmi questo titolo *gattara inside*.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì, e tra parentesi, io l'ho preso in una libreria ibs (a roma) e l'ho pagato sui 3 euro (usato). in giro lo trovi facilmente di seconda mano o in scambio ^^

      Elimina
  4. voglio questo libro! E - soprattutto - voglio questo gatto!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io ho una gatta che è pure più bella XD (cuore di mamma!)

      Elimina
  5. Questo libro ce l'ho da tanto tempo, complice il gatto rosso in copertina, ma non ho ancora avuto il coraggio di leggerlo proprio per il fatto della commozione che mi susciterebbe ;___;

    RispondiElimina
    Risposte
    1. leggilo con tanti fazzolettini accanto e senza nessuno che ti guardi XD io ho fatto così!
      lacrime a profusione!

      Elimina