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giovedì 29 novembre 2012

davvero 1


preso per caso e per fortuna! questo volumetto bonellide è stato presentato a lucca a inizio novembre e adesso è arrivato per noi sfigati che non ci siamo andati a lucca ed è disponibile in edicola e in fumetteria.

davvero era in principio un web comics - che la sottoscritta non seguiva - che è stato poi riscritto tavola per tavola proprio per la pubblicazione in cartaceo. a quanto mi hanno detto la versione cartacea è meglio della prima. e ti credo. farlo peggio la seconda...
in ogni caso.
paola barbato è una sceneggiatrice conosciuta tra i lettori di dylan dog, che con davvero ha voluto dar vita a un progetto abbastanza nuovo e "alternativo" per questo genere di pubblicazioni italia: davvero è ambientato nell'italia di oggi e la protagonista è una diciannovenne qualsiasi, viziata e anche abbastanza scema. *state attenti agli spoiler!*
si chiama martina ferrari e nella sua esistenza, ha detta di genitori e amici, non ha fatto che farsi viziare. è iscritta all'università ma salta le lezioni e non studia, sua madre la tratta come se avesse otto anni, suo padre benché faccia la voce grossa non riesce assolutamente a darle un freno e i suoi amici la reputano una perfetta idiota viziata e incapace di autogestirsi.
in una feroce litigata con il padre, che praticamente le spiattella in faccia che è una stronza indegna che non fa altro che deluderlo e non combinerà mai un cazzo nella vita, martina se ne va via di casa, con in tasca un malloppo di ventimila euro. però, il padre è cretino ma ventimila euro in contanti così... complimenti.
martina prende e se ne va, mentre la madre è al lavoro e il padre pensa che tanto ora tornerà presto. però lei non torna, anzi, decide che questi ventimila euro vanno pur goduti, così prende un treno e da brescia va fino a milano a fare shopping. quando arriva lì si decide, dopo la sua brava sessione di spese, a riaccendere il cellulare e viene chiamata da madre, padre, nonna, zie varie, l'amica scopa-in-culo, l'ex stronzo eccetera, tutti a dirle che lei, povera scema incapace di badare a se stessa, non può stare sola in un'altra città perché è assolutamente irresponsabile e idiota e viziata eccetera. quale migliore cosa da dire a una ragazza che è scappata da casa perché non ne può più di farsi dire le stesse cose.
stanca di sentirsi prendere per deficiente da tutti, martina li manda con poca eleganza a fanculo e decide di rimanere a milano per un intero anno, mentre i genitori si disperano e non pensano che basterebbe un controllino con i tabulati telefonici per sapere dove si trova la figlia.
martina a milano passa una settimana in albergo, spendendo e spandendo e senza preoccuparsi di nulla. fin che ci sono i soldi... a un certo punto però il gestore dell'albergo le chiede qualche spiegazione e le spiega a sua volta che in quel modo non potrà rimanere davvero a milano da sola per un anno, e la invita a cercare una stanza in affitto in una casa per studenti e magari un lavoretto.
così inizia il tentativo di trovare un buco in cui vivere senza dilapidare un patrimonio e riesce così a trovare una stanza squallida e minuscola in un appartamento misto, gestito da tale alessia, una nazisciattona, e abitato da altre sette persone. per una figlia unica abituata a vivere in una casa gigantesca da borghesi bene...
tra i coinquilini risaltano i muscoli di riccardo, sciupafemmine che va in giro per casa seminudo reggendo un asciugamano sui fianchi senza mani, sara, stronzetta isterica che schiavizza il fidanzato alberto, dario, quello depresso, e rusco, quello che fa il caffè. più un'altra voce che viene da dietro una porta e che sicuramente scopriremo nel prossimo numero a chi appartiene.
martina si ritrova così circondata da gente parecchio diversa da lei, persone che sono l'esatto contrario di quella viziatella che lei è stata fino ad adesso ma anche l'esatto contrario delle persone che ha conosciuto e frequentato fino ad adesso. ora per lei, tra paranoie e difficoltà, inizia la vera battaglia per rendersi una donna matura e indipendente.

questo numero mi è piaciuto parecchio, la storia è parecchio convincente e coinvolgente, il presupposto da cui parte è interessante e poi fa piacere per una volta leggere una storia così ambientata nel proprio paese. se con davvero paola barbato voleva fare uno shoujo italiano, direi che c'è riuscita. i giapponminchia possono lamentarsi quanto vogliono della definizione, ma questo è un fumetto per ragazze alle prese con i soliti problemi tardoadolescenziali, presto arriveranno amori e amicizie eccetera. interessanti i disegni, anche se non è proprio il mio stile preferito, però non si può che riconoscere un'ottima qualità grafica.
in definitiva ve lo consiglio caldamente, è una buona lettura e sopratutto un interessantissimo esperimento. dopo tanti fumetti italiani scritti ad hoc per un pubblico di maschietti, davvero è una bella sorpresa per noi femminucce!

6 commenti:

  1. Sapevo ti sarebbe piaciuto!! anche io non conoscevo Davvero, ho preso il primo numero per curiosità e devo dire che mi ha subito conquistata! qualcosa di diverso da solito e la narrazione ha un buon ritmo, mi ha convinta! spero che la nostra cara Martina si dia presto una bella svegliata!!! ; )

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    1. non è che abbiano fatta tantissima pubblicità e in giro si trovano poche informazioni, ti credo che l'abbiamo preso tutti quanti per caso... però è un buon titolo, merita di essere spammato per benino!

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  2. Le storie di vita tra coinquilini mi piacciono sempre tanto (sarà che gli anni d' università li ho passati così ^_^) e questo mi interessa! Ma la protagonista, dalla descrizione, mi sta altamente sulle scatole....mi frena questo, lo ammetto. Comunque, se non avessi letto la recensione qui da te, non avrei MAI saputo dell' esistenza di questo fumetto! O_O Grazie ancora una volta Cla! :)

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    1. figurati cheriè! sì, la protagonista è una ciospa insopportabile, ma è una diciannovenne figlia di papà che sta per cominciare a mangiare cacca a tonnellate. col tempo mi sa che guadagnerà in simpatia. prendilo anche se lei è cretina, il fumetto è carino e vale i 2,90€ che costa.

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  3. Sono riuscita a leggerlo (da un po', a dire il vero) e non posso esimermi dal commentarlo! *_*
    Nonostante la protagonista sia qualcosa di insopportabile, ad un certo punto mi son trovata non dico a farmela piacere, ma a sopportarla e a capirla. Il fatto che sia riuscita ad avere un moto di indipendenza è ammirevole, considerando il suo contesto familiare: tutti l' hanno sempre trattata da idiota (ma non è che lei abbia mai fatto nulla per smentirli!) e non l' hanno mai considerata capace di fare qualcosa..ed ecco che, invece, riesce a far crollare improvvisamente queste loro convinzioni! Sembra quasi che non ci creda neppure lei (e infatti si sente odore di fallimento pagina dopo pagina) ma, incredibilmente, Martina resiste e si ritrova ad abitare con un sacco di coinquilini! (ma in QUANTI ci abitano, in quella casa??? in OTTO??? °_° )
    Mi ha lasciato la curiosità di continuare a leggerlo, spero di avere una botta di fortuna e trovare il 2 senza sforzo, csì come mi è piovuto dal cielo il primo! :D

    ...ho riso vedendo in che buco di "stanza" (sgabuzzino) è capitata: il mio ragazzo per un periodo ha vissuto in un buco simile dove c'era a malapena lo spazio per spostarsi! XD E la tendina per oscurare il vetro??? Un classico di questi appartamenti! XD

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    1. credimi, anche io ho odiato martina all'inizio, ma nei prossimi numeri comincerai - mooolto lentamente - a rivalutarla.

      la cosa bella di questo fumetti è che la protagonista non viene miracolata e cambia da un momento all'altro, ma che la crescita è realistica, sofferta e reale.

      cerca il secondo e nel frattempo anche il terzo, li dovresti trovare senza difficoltà in edicola!

      io non ho mai abitato in case del genere, sia al liceo che all'università ho fatto la pendolare, ma gli spostamenti sono brevi e non mi è mai servito (per fortuna, magari sono anche belle esperienze e fanno crescere tanto, ma chi se lo poteva permettere l'affitto?) però ho presente come si vive in questi posti. martina è stata davvero sfigatissima a trovare così tanto stronzi tutti insieme. credo che sia facile far nascere delle amicizie o almeno riuscire a tollerarsi quando si coabita in uno stesso appartamento.
      quello suo è l'inferno, ma era quello che ci voleva: l'esatto opposto di quello a cui era sempre stata abituata.

      fammi sapere quando trovi gli altri! >_<

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