domenica 27 maggio 2012

sakamichi no apollon - considerazioni a metà serie

considerazioni un po' meglio approfondite su sakamichi no apollon, di cui ho appena finito di vedere il settimo episodio. confermo tutto quello che avevo detto in precedenza: è un anime straordinario, personaggi ben caratterizzati, ottima regia, ottima animazione, stupenda la colonna sonora, bellissima la storia.
a proposito di storia, giunti al settimo episodio direi che è arrivato il momento di parlarne. per chi non avesse visto gli episodi *ATTENZIONE AGLI SPOILER*

l'inizio è tra i più scontati del mondo, milioni di manga e anime ci hanno raccontato la storia dell'ultimo arrivato, al suo ennesimo trasferimento, incapace di farsi nuovi amici e di mantenere quei pochi che ha racimolato. ecco il ritratto preciso del buon kaoru nishimi. apparenza da sfigato, magro, occhialuto e con un taglio di capelli che si può giustificare solo con l'ambientazione negli anni sessanta.


kaoru vive dalla zia, una stronza di prim'ordine, in compagnia della cugina, anche lei una tipa da schiaffi, suo padre non c'è quasi mai per colpa del suo lavoro e la madre ha abbandonato entrambi, causando tanto dolore nel ragazzo sia per la sua lontananza, sia per gli screzi dei parenti che invece di consolarlo, hanno fatto del girare il coltello nella piaga la loro occupazione preferita. nonostante tutto, il nostro, invece di crogiolarsi nell'angoscia e nell'autocompatimento, si è dato allo studio selvaggio, a scuola come nella musica, diventando uno studente modello e un bravo pianista. piccolo particolare: ha spesso e volentieri attacchi di nausea quando cerca di relazionarsi con la gente, una forma di sociopatia abbastanza grave, per la quale l'unica soluzione pare essere stare solo all'aria aperta. possibilmente sul tetto della scuola.
a quanto pare però, le chiavi del tanto agognato tetto, sono proprietà di uno degli elementi più temuti/temibili della scuola, un tale sentaro kawabuchi, noto teppista e abile scazzottatore.
la scena dell'incontro tra i due avrà smosso gli ormoni di tutto il pubblico femminile, più o meno avvezzo agli shounen-ai, e credo anche a buona parte di quello maschile. non ve la racconto perché va vista.



nonostante sia in preda alla nausea e disposto a tutto pur di uscire fuori a prendere una boccata d'aria, trovarsi davanti un muro (letteralmente) come sentaro, non è cosa da poco. neanche il tempo di spiegare al tipo che lo supera di una quarantina di centimetri abbondanti per quale motivo ha osato disturbare il suo riposo, che i soliti sempai stronzi et idioti iniziano una bella scazzottata con sen proprio per il diritto di possesso delle chiavi, che a conti fatti non servono a nessuno, ma devono avere certamente una qualche simbologia di potere virile, viste le botte da orbi che causano. manco a dirlo, sentaro li stende tutti e cede al novellino la possibilità di uscire a respirare.
altro personaggio che si impone fin da subito nella nuova vita di kaoru è la bella (ma davvero poi?) ritsuko mukae, che oltre a sconvolgere i giovani ormoni del nostro occhialuto protagonista si rivela anche amica d'infanzia di sentaro.



ovviamente i tre si trovano nella stessa classe, gioia (ricchan) e disperazione (sen) di kaoru. nel tentativo di farsi amica (per poi farsi e basta... cough) ricchan, kaoru scopre che la sua amata è figlia del proprietario di un negozio di dischi, un uomo profondamente amante della musica jazz, che nel negozio ha allestito una piccola e privata stanza da musica, nel quale, manco a dirlo, trova proprio sentaro, lì a picchiare sulla batteria con lo stesso entusiasmo che usa nel picchiare le facce dei senpai. superato il traumatico primo approccio con la fracassona musica jazz, kaoru scopre di innamorarsene, e decide, un po' per compiacere ricchan, un po' per avere una scusa per stare con lei, un po' per mettersi in competizione con sentaro e sopratutto perché gli piace, di provare a suonare qualcosa. moanin 39 è il primo brano con cui si mette all'opera.


complice la musica, e una forma bizzarra di reciproca ammirazione e rispetto, dettata anche dalle ben poco felici storie d'infanzia tra i due (quella di sen poi la definirei proprio tragica) tra kaoru e sentaro nasce in fretta un'amicizia fortissima. insieme a ricchan vanno a formare un triangolo d'amicizia, nuova figura geometrica appena inventata dalla sottoscritta, che al contrario di quello d'amore, rispetta per filo e per segno i caratteri di quello euclideo. una figura geometrica forte, stabile, inattaccabile, perfetta.
il problema al triangolo comincia a venir fuori quando si aggiungono altri punti, altri lati ed altri spigoli.


e infatti entra presto in scena yurika fukahori, una senpai alla quale il bello e valoroso sentaro evita una spiacevole situazione con i soliti stupidi teppistelli che è uso ridurre in marmellata. scocca la scintilla in modo fulminante, devastante, oserei dire contundente: sotto la perenne maglietta a righe rosse, sotto l'ammasso di muscoli e lividi il cuore di sentaro fa il botto come un fuoco d'artificio nelle sere d'estate, impossibile non rendersene conto. la padellata sentimentale non si abbatte solo su sentaro, ma anche su ricchan, la quale è segretamente (davvero?) innamorata di lui e di conseguenza anche su kaoru, che - consapevole del suo stato di sfigato - si lancia in una confessione senza speranza e senza nessun esito positivo.



a complicare il tutto ci si mette anche junichi katsuragi, universitario, jazzista, trombettista, figo, amico di sentaro, di ricchan e del signor mukae, il quale non perde tempo a far perdere la testa a yurika, combinando così un bel trenino di cuori infranti degno di racine.


inevitabilmente, iniziano le tensioni: ricchan rifiuta kaoru, sentaro ignora completamente quello che ritsuko prova per lei e sbava dietro yurika senza avere la minima idea di cosa fare, yurika capisce tutto ma se ne frega e va dietro a jun, il quale nel frattempo è impegnato a distruggersi da qualche parte, in qualche oscura maniera, e a far completare l'opera a sentaro, facendo esattamente quello che non deve fare: provocarlo a dargli un bel cazzotto in faccia.
mentre tra kaoru e ritsuko la tensione si allenta, grazie sopratutto a una rinuncia non detta, sentaro si macchia agli occhi dell'amico di tradimento, aiutando un giovane kohai con la sua rock-band al festival scolastico.
quasi un episodio e mezzo di tensione e di paura per l'amicizia tra i due, che finisce come tutti i litigi tra innamorati: una improvvisata jazz proprio al festival, nata per rimediare al problema della corrente saltata che impedisce ai giovani rockettari di esibirsi, che richiama a gran voce l'intera scuola (questa è un po' esagerata). una live-session talmente carica d'intesa che sembra più un ruzzare di amanti sotto le coperte. scena assolutamente bellissima che si conclude con una corsa mano nella mano dei due che ha seriamente destabilizzato il mio lato pro-shonen-ai.


ovviamente, questa è la trama a grosse linee. guardare l'anime non ha eguali e vi risparmia il mio stupido senso dell'umorismo. per me, sakamichi no apollon, si classifica tra i migliori anime che mi sono passati sotto gli occhi. spero che la seconda metà della serie sia all'altezza di questa prima, ma ho ben pochi dubbi in proposito. mi piace anche la opening, cosa strana per essere una canzone cantata da un giapponese (almeno per me). godetevi la versione full.



*edit* il video che avevo messo ieri l'hanno rimosso oggi. spero che questo duri un po' di più...

Nessun commento:

Posta un commento