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domenica 29 aprile 2012

ano hana

a casa di jintan è tornata menma. era una sua amica di infanzia e non si vedevano da circa una decina di anni. menma è infantile proprio come allora, e non manca di causare al povero ragazzo strane turbe ormonali con i suoi slanci d'affetto. piccolo particolare: soltanto lui riesce a vedere menma, suo padre, i vicini e tutti gli altri si comportano come se lei non ci fosse. altro piccolo particolare: menma è morta da una decina di anni.

per tutto questo tempo, jintan non è andato a scuola e ha tagliato i ponti con gli amici di un tempo, anaru, yukiatsu, il buon poppo e tsuruko.


insomma, menma è tornata per chiedere a jintan di aiutarla a esaudire il suo desiderio. anche se non ricorda quale sia. tirando un po' a indovinare su quale possa essere il desiderio di menma, jintan riprende poco a poco a riallacciare i rapporti con i vecchi amici, scoprendo che i legami tra loro sono molto più complessi di quanto si potesse immaginare...


sinceramente l'aspetto del "a me piace tizio che però va dietro a tizia" eccetera, non è la cosa che mi ha entusiasmata di più, sopratutto perché non è poi più di tanto il punto di forza della storia.
il ritorno di menma mette tutti e cinque di nuovo faccia a faccia con i sensi di colpa e con le proprie debolezze, li costringe a riflettere su quanto poco sia cambiato da quando erano bambini. le gelosie, i rancori e per tutti la consapevolezza di essere stati in qualche modo colpevoli di ciò che successe a menma quel giorno. lei è sempre stata il fulcro di tutto, il vertice verso cui tendevano i sentimenti di ciascuno di loro, nel bene e nel male. se nel corso di questi dieci anni all'apparenza le acque si erano calmate, in realtà nessuno era ancora riuscito a darsi pace.
insomma, un anime che parte allegro e fancazzista e diventa sempre più strappalacrime fino alla fine in cui si mette pausa ogni tre minuti per asciugarsi gli occhi. menma è un personaggio di una dolcezza disarmante, ancora affezionata ai suoi vecchi amici, senza curarsi delle tensioni che ci sono tra loro, casinista nonostante sia morta, felice semplicemente di avere la possibilità di stare di nuovo con loro.


ano hana per me è un anime delizioso, dal primo all'ultimo episodio, disegnini carini, bellissima la caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista grafico che da quello psicologico. ovviamente ho snobbato la versione italiana per quella originale, che ho trovato solo per culo fortuna. stranamente mi sono intrippata male anche con le sigle, cosa che raramente mi capita con gli anime (non mi piacciono le canzoni in giapponese, non ci posso far nulla), la ending in particolare mi piace un sacco! è entrato di diritto nella mia piccola lista di anime preferiti ♥

2 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo, anche a me Ano Hana è piaciuto tanto, e ovviamente mi ha fatta piangere come una fontana.
    Le musiche sono tra i punti forti, la opening la conoscevo già perché è di un gruppetto che non mi dispiace, la ending la sto ascoltando da mesi a ripetizione, non so come mai ma su di me ha un effetto calmante incredibile.
    Se dovessi scegliere il personaggio che preferisco direi Anaru, ma anche Menma è adorabile.

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  2. In effetti sembra bellissimo.. devo recuperarlo!

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