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domenica 29 aprile 2012

ano hana

a casa di jintan è tornata menma. era una sua amica di infanzia e non si vedevano da circa una decina di anni. menma è infantile proprio come allora, e non manca di causare al povero ragazzo strane turbe ormonali con i suoi slanci d'affetto. piccolo particolare: soltanto lui riesce a vedere menma, suo padre, i vicini e tutti gli altri si comportano come se lei non ci fosse. altro piccolo particolare: menma è morta da una decina di anni.

per tutto questo tempo, jintan non è andato a scuola e ha tagliato i ponti con gli amici di un tempo, anaru, yukiatsu, il buon poppo e tsuruko.


insomma, menma è tornata per chiedere a jintan di aiutarla a esaudire il suo desiderio. anche se non ricorda quale sia. tirando un po' a indovinare su quale possa essere il desiderio di menma, jintan riprende poco a poco a riallacciare i rapporti con i vecchi amici, scoprendo che i legami tra loro sono molto più complessi di quanto si potesse immaginare...


sinceramente l'aspetto del "a me piace tizio che però va dietro a tizia" eccetera, non è la cosa che mi ha entusiasmata di più, sopratutto perché non è poi più di tanto il punto di forza della storia.
il ritorno di menma mette tutti e cinque di nuovo faccia a faccia con i sensi di colpa e con le proprie debolezze, li costringe a riflettere su quanto poco sia cambiato da quando erano bambini. le gelosie, i rancori e per tutti la consapevolezza di essere stati in qualche modo colpevoli di ciò che successe a menma quel giorno. lei è sempre stata il fulcro di tutto, il vertice verso cui tendevano i sentimenti di ciascuno di loro, nel bene e nel male. se nel corso di questi dieci anni all'apparenza le acque si erano calmate, in realtà nessuno era ancora riuscito a darsi pace.
insomma, un anime che parte allegro e fancazzista e diventa sempre più strappalacrime fino alla fine in cui si mette pausa ogni tre minuti per asciugarsi gli occhi. menma è un personaggio di una dolcezza disarmante, ancora affezionata ai suoi vecchi amici, senza curarsi delle tensioni che ci sono tra loro, casinista nonostante sia morta, felice semplicemente di avere la possibilità di stare di nuovo con loro.


ano hana per me è un anime delizioso, dal primo all'ultimo episodio, disegnini carini, bellissima la caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista grafico che da quello psicologico. ovviamente ho snobbato la versione italiana per quella originale, che ho trovato solo per culo fortuna. stranamente mi sono intrippata male anche con le sigle, cosa che raramente mi capita con gli anime (non mi piacciono le canzoni in giapponese, non ci posso far nulla), la ending in particolare mi piace un sacco! è entrato di diritto nella mia piccola lista di anime preferiti ♥

sabato 28 aprile 2012

planet manga si sputtana gli annnunci del comicon

dopo il tienili sulla graticola e il casino con pandora heart, planet manga ci regala un altro momento di confusione anticipando gli annunci ufficiali del comicon di napoli (per la serie non c'è due senza tre).

a parte la collection di cuore di menta (che ho già, ma che consiglio a chi non ha letto il manga ai tempi perché è una delle poche yoshizumate decenti) ho adocchiato quattro titoli che saranno miei.
il già citato nana mobile book, che pare previsto per agosto e non per luglio, cosa stupida visto che potevano giocare con la data - luglio, settimo mese - e il titolo - nana, sette - che finalmente farà tornare un po' l'attenzione su nana, nella speranza che prima o poi termini.
hiyokoi di moe yukimaru, un manghino tenerissimo che viene dritto dritto da ribon e che aspettavo sicura che l'avrebbero portato loro, visto che l'hanno annunciato in francia. a sorpresa però arriva ooku di fumi yoshinaga, uno shoujo storico ambientato in un giappone feudale alternativo a stampo matriarcale. di più non so, ma mi è stato consigliato tante volte che inevitabilmente finirò con il prenderlo, mi sembra un titolo interessante.
e poi torna yuu watase con sakuragari, il suo unico (?) yaoi, una roba che sembra abbastanza angosciante ma è in tre volumi e voglio farmi perdonare dalla watase per non aver ancora recuperato fushigi yuugi genbu kaiden e la leggenda di arata. e poi sono curiosa di vedere che tira fuori, specie dopo aver letto un sacco di commenti che lo dipingono come un titolo abbastanza "pesante".



per il resto passo. nei prossimi giorni dal comicon dovrebbe arrivare la conferma ufficiale di tutto.

e intanto a casa mia è arrivato questo! *_*



manco a dirlo non sono ancora riuscita a vederlo. il dvd intendo, la serie l'ho vista tutta ai tempi felici in cui usciva subbata, ma il fangirlismo mi ha praticamente costretta a prendere questo cofanetto (il secondo è in arrivo, e appena posso prenoto il terzo).
questa limited edition è davvero bella, c'è un sacco di roba niente male.
se qualcuno fosse interessato alla serie in blu-ray mi faccia sapere perché la venderò quando avrò tutti e tre i dischi, perché non ho un lettore blu-ray, non sono intenzionata a comprarne uno e mi accontento dell'edizione in dvd (e recuperare un po' di soldini non mi schifa mica). sono ben accette le prenotazioni (vi dico già da adesso che il prezzo sarà di 40 euro più spedizioni e che spedisco solo con metodi tracciabili).

e quando mi riprenderò dalla fiumana di lacrime farò un bel post su anohana, che ho appena finito di vedere (subbato perché odio profondamente i doppiaggi in italiano) e che mi è piaciuto davvero tanto ;_; ♥
per il resto? il lavoro va abbastanza di schifo, niente nuovi contratti, non sono più riuscita a reggere le ore in più, lo stress mi sta mangiando viva, sogno qualsiasi cosa che non sia ricevere insulti per telefono ma a quanto pare in italia per avere un lavoro decente servono calci in culo pure per fare la commessa, quindi la vedo difficile. non mi lamento troppo (no, mi sa che lo faccio) perché almeno è un lavoro relativamente sicuro, con il suo bravo contrattino e tutto il resto, e meno male che almeno questo c'è, però mi sta uccidendo. tutti i giorni, mi sveglio, mi preparo, vado a lavoro, torno a casa e sono morta. non ho nemmeno il sabato libero (o meglio, potrei averlo, ma dovrei rinunciare a buona parte dello stipendio) o un qualsiasi altro giorno. non riesco neanche a trovare il tempo e la calma necessaria a scrivere un post come si deve qui su qualcosa (ma tanto non passo dalla fumetteria da tempo immemore)
venerdì 4 c'è l'appuntamento con il dentista per la fatidica prima estrazione e sono abbastanza imparanoiata. e poi starò il weekend successivo invischiata nello schifo di elezioni perché mi hanno presa come scrutinatrice: lavoro terribilmente stressante anche quello, ma alla fine son soldini facili, se riesco a reggere dalle 5 del mattino fino alle 22, considerando anche l'intervento e tutto ciò che comporta, e considerando il mio terribile odio per questi stronzi che si propongono come sindaci con la sola speranza di succhiare quel po' di sangue che è rimasto dal cadavere di questa città. insomma, pregate di vedermi ancora viva, e piena di nuova roba da leggere e commentare! ci si risente ai prossimi buoni (se ci saranno!) annunci del comicon!

lunedì 23 aprile 2012

sakamichi no apollon (ma anche: in questo periodo sono incapace di fare un post decente)

scrivere questo post è un miracolo visto che oggi per telefono mi hanno augurato di morire un paio di volte, mi hanno insultata e mandata a fanculo per tutto il resto della giornata. stare a casa mia a guardare cartoni animati non mi è mai sembrata una cosa tanto bella.
a proposito di cartoni animati, ho iniziato a guardare sakamichi no apollon e mi sono innamorata di sentaro più o meno dopo 3 secondi che l'ho visto. dopo la prima metà dell'episodio uno mi ero innamorata dell'anime, e dopo aver visto anche il secondo so che potrei sostenere qualsiasi pubblicazione del manga o dell'anime qual'ora qualche editore aprisse gli occhietti suoi belli e si rendesse conto di quanto vale questa roba.
ambientato negli anni sessanta, sakamichi no apollon è uno slice of life/scolastico/musicale che verte sulle più o meno solite turbe adolescenziali e sul jazz. niente da dire alla colonna sonora, che mi pare bellissima ma di più non so dire perché sono una totale ignorante in merito. niente da dire sui personaggi che come diceva uno più bravo di me a recensire gli anime, sono ben caratterizzati e per nulla statici o stereotipati. due episodi che promettono benissimo! bello bello, guardatelo!


sto sempre di più innamorandomi del signor stone e di quel dio di michelangelo leggendo il tormento e l'estasi, e se non fossi una continue matrice di sbadigli e lacrime di sonno potrei anche parlarne un po' meglio.
ma sto per crollare.
domani sera a lavoro hanno organizzato una specie di festa, ma inizia alle 23 °_°" come farò? la direttrice ha passato tutto il giorno a dirmi che devo andarci, ma a parte il fatto che credo di aver partecipato a una festa l'ultima volta cinque o sei anni fa, alle nove di sera già muoio di sonno!!!... però un po' di voglia di andarci ce l'ho, anche per cambiare un po' questo atteggiamento da orso nella tana.
al massimo mi addormenterò su qualche sedia u_u pregate per me! io vi penserò con malinconia, stupenda gente che si palesa solo attraverso un commentino sul blog senza togliermi nessun'ora di sonno e senza cercare di cancellare le mie abbrutite abitudini.

sabato 21 aprile 2012

fuffa e due parole veloci veloci su devil and love song 7

a chi me l'ha chiesto nei commenti: camillina si sta riprendendo alla grandissima! mangia e si fa coccolare, non ha problemi a saltare su sedie, poltrone e tutto il resto del mobilio di casa, si è messa in braccio a mammina sua a dormicchiare e farsi fare le coccole nonostante i crampi alle mie gambe, abbondantemente ricompensati da una fiumana di fusa. la mia miciottina è combattiva peggio della mamma, non si arrende così facilmente, già da domani prevedo che ricomincerà a fare la regina viziata di casa. e non vedo l'ora.
vi regalo un bel collage di foto della mia cuoricina ♥



per il resto va alla grande anche al lavoro, buona media e ho fatto qualche oretta in più anche oggi. almeno appena arriva questo tanto atteso stipendio potrò prendere un pacco di roba da recensire per vivacizzare un po' questo blog.
intanto l'unica lettura che sono riuscita a concedermi è stata devil and love song 7 (che quando l'ho preso c'era anche l'ottavo numero ma non c'erano i soldini nel mio portafogli ;_;), che mi va sempre più intrigando anche se non ha ancora assunto la dimensione di dipendenza. le vicende di maria mi intrigano, ma se i fanciullini non si smuovono a mettersi un po' di pepe sul sedere e fare qualcosa che vada oltre l'abbraccio e gli occhioni, beh... in ogni caso, povera ragazza, possibile mai che conosca tutti gli stronzi complessati problematici scaricabadile del mondo? l'amichetta muta mi sta davvero sulle scatole, e adesso ciccia fuori pure il casino del passato di maria... è una martire questa donna!
dai, un po' di gioia nel prossimo volume, per pietà!
e domani finalmente è domenica! niente lavoro, niente cuffie, niente stress e niente fanculo! vado a trovare il mio professore e mi passo un bel pomeriggio a far chiacchiere costruttive e decenti dopo tante ciance sulle compagnie telefoniche... a proposito, a qualcuno serve un contratto?

ps. vi ricordo la neonata pagina di google plus! ho aggiunto una bella gallery con alcuni disegni di benjamin lacombe! passate a fare una visita, trovate il link nella colonna a destra! ^_^

mercoledì 18 aprile 2012

aggiornamento del cavolo

iniziamo con una precisazione: non ho assolutamente nulla da dire, niente nuove letture, niente annunci, nulla di nulla, ma non posso assolutamente abbandonare né il blog né i miei lettori (mi sono affezionata ormai!) quindi trovo una scusa per aggiornare.
e la scusa in questione viene fuori dagli ultimi commenti che mi avete lasciato qui: per chi avesse letto di end (l'avete fatto tutti, lo so) effettivamente barbara canepa e anna merli lo presenteranno a lucca in anteprima, con sessione di autografi e disegnini, ragion per cui sto pensando di dormire in ufficio e fare più ore di lavoro possibile per garantirmi di riuscire ad andare in fiera quest'anno. se mi riuscirà davvero e ci siete anche voi voglio saperlo, così ci incontriamo!
progetti a parte, come sempre clacca spacca ovunque e comunque, sto andando come un treno a lavoro, se continuo così sbanco tutti e divento presidente dell'azienda in due/tre mesi. siate orgogliosi della vostra blogger preferita (che sarei io, ovvio)
lavoro che ho rischiato di perdere oggi perché mentre stavo alla fermata dell'autobus mi è cicciato accanto dal nulla un gattino minuscolissimo che si è fatto coccolare prendere in braccio e portare in giro fino a che non mi hanno detto che c'era un ragazzo che voleva portarselo a casa. e meno male, perché io non sarei mai riuscita a lasciarlo lì, non ho cuore di far cose del genere, il rimorso mi tormenterebbe fino alla morte.
in ogni caso il gattino ha trovato un padrone buono e gentile, che l'ha accolto e mi ha chiesto tutte le informazioni per il veterinario. mi son sentita protagonista di una specie di miracolo, e per una volta non scherzo. mi sono davvero commossa oggi, già soltanto a tenere in mano quella creaturina minuscola che cercava di ciucciarmi sul collo e si coccolava addosso. mi spiace che non sono riuscita a fargli neanche una foto, ma ero troppo presa a cercare una soluzione per la meraviglia miagolante.

intanto, giusto per non tralasciare di troppo l'argomento principale di questa pagina, posso consigliarvi un libro che ho iniziato da poco e che già mi ha letteralmente conquistata: il tormento e l'estasi, di irving stone, che racconta la storia di michelangelo, artista che personalmente adoro oltre ogni limite razionale.
sto leggendo di michelangelo ai primi anni del suo apprendistato in bottega e mentalmente ripasso le lezioni di storia dell'arte su di lui, le opere che ho visto di presenza e quelle che purtroppo mi son potuta godere soltanto sui libri e sui cataloghi. è un'emozione incredibile riuscire a seguire in questo modo la vita di un artista del genere, un genio fuori da qualsiasi classificazione e periodo.
consigliatissimo, se vi capita sottomano prendetelo assolutamente, è interessante e anche ben scritto il che non guasta mai.

lunedì 16 aprile 2012

anteprima END (in uscita in francia)

come avevo già detto (in questo post), seguo da anni le vicende legate a questo titolo, e oggi su facebook scopro una bellissima anteprima sul sito bulle de encre: la cover di END la cui uscita ufficiale è programmata per il 6 giugno in francia (e che mi auguro si riesca a reperire da subito su amazon!)


traduco barbaramente la bellissima presentazione che potete trovare cliccando sul link sopra:
immaginate...

se il mondo attorno a voi non si muovesse mai...
se il mormorio del vento e il sussurrare della pioggia si ripetessero inesorabilmente nella loro monotonia.
se il silenzio, sovrano, regnasse fino a che non riusciate a far vostro l'invisibile.
questo è il mio universo.
un mondo dove la ninnananna del tempo ha smesso di intonare il suo lamento...
un mondo esangue, privato gi ogni colore, dove gli spiriti e le anime perdute trovano infine la pace nei loro mausolei solenni e senza età...
io ho 13 anni.
il mio nome è elisabeth.
i miei capelli sono bianchi come la vita.
se il vostro cuore lo desidera, potete incontrarmi.
ma per farlo, è necessario morire...
si parla di stupefacente progetto vittoriano, romantico e oscuro, incentrato sulla fatidica questione dell'accettazione della propria natura mortale. premessa convincentissima oserei dire, che si sposa a meraviglia con i disegni! non vedo l'ora di averlo tra le mani!

ps. se scorrete la barra laterale, trovate il collegamento a google+ per il blog. ho creato una paginetta, ma siccome non so ancora smanettare bene con questo affare, la sto utilizzando esclusivamente per creare delle gallery che altrimenti qui sul blog non saprei come fare a inserire. mi raccomando, passate a darci un'occhiata, troverete sempre qualcosa di nuovo!

domenica 15 aprile 2012

hitsuji no uta 4, happiness, supplement 1

ah che bella la domenica! pigiama e niente da fare tutto il giorno! son cose che prima non apprezzavo, mi son bastati un paio di giorni di lavoro per cambiare punto di vista. sono una persona volubile? beh, di sicuro il mio parere su certe cose non cambia tanto facilmente. ho letto il quarto numero di hitsuji no uta ieri e non so più che voto dare a questo manga: è troppo bello, le stelline di anobii mi mettono in difficoltà.
ora dico, carissima kei tome, va bene fare una storia coinvolgente, ma non puoi farmi sbroccare ogni volta che finisce un volume!

*attenzione* spoiler! i nostri due poveri fratellini sono sempre più incasinati con questa strana malattia che li costringe all'autoisolamento, con il terrore di ferire gli altri, lei sempre incatenata all'ombra di un padre che la vedeva come un sostituto della madre e lui consapevole di essere per la sorella il surrogato del padre, con tutta la sequela di problemi che ne nascono: un'amore/odio anagraficamente incestuoso per una persona che dovrebbe essere la sorella ma che in realtà è un'estranea che da poco si è infilata nella sua vita assieme alla scoperta di non essere una persona normale. quanto ci metterà kazuna prima di impazzire del tutto? senza contare che, se prima gli "attacchi" lo coglievano solo in presenza di yaegashi, che dal canto suo non sa più che fare, lacerata tra l'affetto e la paura che prova per kazuna, adesso anche chizuna gli fa perdere il controllo. ma cos'è esattamente che lo trasforma in un mostro che desidera il sangue altrui? l'amore? la passione? il desiderio?  molto plausibilmente qualcosa del genere, e il fatto che la causa scatenante adesso sia la sorella è un bel problema. in ogni caso la situazione va degenerando sempre di più, il vortice di sentimenti tra i personaggi sta aumentando la sua intensità pagina dopo pagina e i due takashiro non mi sembrano affatto nell'occhio del ciclone, ma sono i primi a farsi trascinare portandosi dietro gli altri, che lo vogliano o meno. per il prossimo numero mi aspetto sangue e lacrime a fiumi.

altro bell'acquisto - che però non mi ha fatto gridare al miracolo come speravo - è stato happiness di usamaru furuya. fino ad adesso questo autore mi era piaciuto parecchio, grottesco in 51 modi per salvarla e visionario e surreale in genkaku picasso, mi aspettavo qualcosa di più in questa raccolta di storie. dalla quarta di copertina goen strilla di storie adulte, crude e drammatiche. nulla da dire sul crudo e volte anche sul drammatico... ma adulte? bah, valli a capire 'sti giapponesi...

*attenzione* mini-spoiler! le storie sono incentrate quasi tutte su ragazzine stramboiodi, per un motivo o per un altro. ragazze che si fanno usare come bambole o che sono disposte a qualsiasi cosa per l'uomo che amano, altre che vogliono diventare icone per l'uomo che le ama, chiunque esso sia, ragazze stupide abbandonate dalla società e dalla famiglia, incapaci di reagire al male che subiscono, ragazze che si svendono per niente con uomini orribili e privi di qualsiasi scrupolo, o che si ammazzano di allucinogeni inneggiando a satana (pensavo che il satanismo attecchisse di più nei paesi a maggioranza cristiana, giusto per spirito di contraddizione), ragazze che son poco più che bambine, vittime dei classici bulletti da manga che venerano idol da due soldi come nuovi messia (cosa che a furuya a quanto pare piace non poco). sarà forse perché ho letto tutte le storie una dopo l'altra, ma alla fine ho trovato tutto molto poco plausibile (davvero in giappone le liceali si comportano così? o lo fanno dappertutto e non mi sono mai resa conto di che razza di gente malsana esiste in questo mondo?) e molto poco adulto. però le tavole folli di furuya mi piacciono sempre tanto, ne la canzone del diavolo mi sono davvero rifatta gli occhi, anche se la storia che ho preferito è e se..., poche pagine in cui due ragazzine sul treno giocano appunto al "e se..." forse per il tempo di un viaggio oppure all'infinito.
insomma, se vi piacciono le storie un po' surreali e in fondo inconcludenti, bene, leggetevelo. altrimenti lasciate stare. personalmente lo classifico come un volume che supera la sufficienza ma che - come si diceva a scuola - poteva dare di più. in ogni caso, caro furuya, mi aspetto di meglio da te. e cari goen, mi aspetto altro di quest'omino da voi (marie, marie, marie!)

la soddisfazione massima però è arrivata con il primo volumetto di supplement di mari ozaki. non solo perché speravo di poterlo leggere da secoli, ma perché davvero ogni tavola è un capolavoro e perché mi è bastato arrivare a meno di metà per affezionarmi a tutti i personaggi.
*attenzione* spoiler anche qui! *♪siamo davvero nel futuro che immaginavamo allora?♪* ecco. uno arriva a superare il quarto di secolo e ripensa a quando stava al liceo a far progetti grandiosi sul futuro, si guarda allo specchio e capita che non si riconosce più. alzi la mano chi si trova in una situazione diversa, si faccia i complimenti da solo e sappia che ha tutta la mia invidia. diciamo che in una situazione simile ci si trova anche minami fujii, ventisettenne, lavoratrice feroce, impantanata in un rapporto che va a rotoli, in piena crisi: con il suo ragazzo va di schifo, il lavoro la distrugge ma non riesce ad allentare la presa, non vuole ritrovarsi a cinquant'anni come una zitellona acida tutta casa e ufficio, ma il come riuscire a scampare a tutto questo non le è chiaro. sopratutto visto che il ragazzo l'ha scaricata e ora è definitivamente e ufficialmente sola. le avances del collega (bellissimo!) ishida non tardano ad arrivare, ma arriva - puntuale come in ogni manga per fanciulle, adulte o meno che siano - il classico momento in cui lui fa una cretinata qualsiasi e lei si convince che gli piaccia un'altra. queste donnine del sol levante non riescono assolutamente a capire quanto animaleschi siano i maschi quando hanno intenzione di comunicare alla femmina che quello che desiderano è una buona sessione di capriole e rotolamenti sul materasso o da qualsiasi altra parte: cara la mia fujii, stava cercando di farti arrivare un messaggio, della tua bionda collega non gli importa di meno! mentre i due giocano a non capirsi e a non farsi capire, ecco arrivare il terzo incomodo che nel giro di poco, tra una figuraccia sul treno e un lavoro da sbrigare insieme, si conquista il cuore di fujii alla strafaccia di ishida.
un bellissimo primo volume che non fa che farmi ben sperare per tutto il resto. disegni straordinari, personaggi "veri", situazioni un po' più vicine a noi che il liceo l'abbiamo superato da un pezzo. se non l'avete già comprato non avete nessunissima scusa. alzate il culo dalla sedia (magari domani, che di domenica le fumetterie sono chiuse) e andate immediatamente a comprarlo.

sabato 14 aprile 2012

kimi ni todoke annunciato da starcomics!!!

ommioddio ommioddio ommioddio!!! la star comics finalmente annuncia kimi ni todoke!!! alla strafaccia di planeta! che meraviglia!!! meno male che non avevo ancora cominciato a prenderlo in inglese >_<

gioia gaudio e immenso tripudio! ♥ ♥ ♥



*aggiornamento* sarà mensile e il primo numero sarà pubblicato ad ottobre in edicola e in fumetteria!

camionate di fuffa


dai, mi faccio perdonare dell'assenza degli ultimi giorni con un po' di chiacchiere inutili.

ieri (o l'altro ieri?) ho trovato su twitter una notiziola niente male a proposito della nakahara: a quanto pare sta iniziando in giappone la serializzazione di lovely complex two, serie di cui ben poco si sa se non che dovrebbe riguardare il fratellino di risa. sono abbastanza incuriosita, più che altro ho adorato love*com e i suoi personaggi, mi fa piacere poterli incontrare di nuovo! brava aya, così si fa! planet, prendi appunti!

e altre notizie appetibili arrivano da j-pop che promette di parlare a torino di nuove light novel. appetibile perché il primo titolo che mi viene in mente quando penso a light novel è shakugan no shana! so perfettamente che è impossibile, ma che costa sperarci? aspetto gli annunci, pronta a rimanere delusa, ma nel frattempo sogno un po'...

e poi ieri come una scema mi sono scordata di prendere devil and love song 7 ;_; l'ho pure visto sullo scaffale e  poi mi son scordata di prenderlo!!! che diamine di testa stupida che ho... quasi quasi provo a passare dal fumettaro più tardi, o mal che vala lunedì... intanto sto leggendo happiness e posso dire, prima di pensare a una recensione quantomeno decente, che è una follia grottesca. il che mi piace. brava goen, adesso mi porti per favore la musique de marie (non ho idea di quale sia il titolo originale)??? ahhh... sogno decisamente troppo...
vabbè, addio genti che passate per di qui, vado a prepararmi per più tardi (il fatidico secondo giorno, se va di cacca mi gioco il meraviglioso inizio di ieri. quindi mi raccomando, incrociate le dita per me!)

venerdì 13 aprile 2012

strobe edge 2, namida usagi 2 e un po' di fuffa

troppe cose da scrivere in questo post, sono vagamente in preda al panico perché non ho idea da dove cominciare. dunque: cerchiamo di fare ordine:
ultime letture: strobe edge 2 e namida usagi 2. volumetti che confermano l'entusiasmo iniziale per queste due serie! leggeteveli, comprateli, vogliategli bene!


attenzione spoiler!!!
le nostre due fanciulline continuano a struggersi d'amore per i giovanotti di turno, e a tutte e due tocca di sbattersi contro l'invalicabile (o quasi) muro del lui è già fidanzato. in strobe edge questo è un punto chiave della trama, ma in namida usagi la cosa mi ha davvero spiazzato visto che la magagna ciccia fuori all'ultimo minuto e senza premessa alcuna! mentre in strobe edge alla fine c'è una scena tenerella e devastante... insomma, dopo questi due colpi di scena a fine volumetto l'idea di dover aspettare due mesi per continuare la lettura mi ha davvero fatto girare le scatole. grazie planet manga (grazie un paio di palle).

perdonate la brevità della cosa, ma oltre una serie di urletti isterici e mugolii di gioia non saprei che dire. voglio leggere tutto il resto prima possibile. ma vado veloce perché sono stanca morta, oggi è stato il mio primo giorno di lavoro al call center e sono riuscita incredibilmente a fare due contratti! pensavo di non riuscire a farli neanche in un mese, invece l'inizio anche se stancante è stato ottimo! se vado avanti così penso proprio che mi faranno fare qualche oretta in più, cosa che non mi spiace affatto visto che significa busta paga più alta! e pensare che oggi non volevo nemmeno andarci a lavoro, non so se avete sentito al tg, ma qui a palermo ci sono state un paio di scosse di terremoto niente male in mattinata ed ero vagamente in preda al panico... ma in ogni caso, sono riuscita a passare finalmente dalla fumetteria e ho preso supplement 1, hitsuji no uta 4 e happiness. niente after the tempest ancora!!! che nervi, non ci potevo credere! spero arrivi la prossima settimana almeno.

i prossimi post sono sicura che saranno più interessanti di questo, vista la bella roba che ho da leggere! perdonate per la fretta, ma devo ancora lavorare (essì, dopo anni di attesa di lavori da fare ne ho due... come sempre o troppo o troppo poco!)

lunedì 9 aprile 2012

aggiornamento inutile che potete felicemente skippare

ve la siete spassata durante questi giorni di vacanza, eh?
io purtroppo non ho niente da raccontarvi. le ultime letture, namida usagi 2 e gekka bijin 3, non mi ispirano nessun post almeno per il momento, poi ho per le mani un libercolo da due soldi che è il primo di una trilogia che dovrebbe essere la riscrittura di orgoglio e pregiudizio visto dalla parte di mister darcy, che mi sta piacendo abbastanza, ma ve ne parlerò a tempo debito, ovvero quando lo finirò, è un bel libro di poesie di cesare pavese che ho preso dalla libreria di mamma e che mi fa venire voglia di piangere ogni volta, quindi lo leggo molto a rilento, anche perché di poesia non ci capisco un cavolo.
ho passato gli ultimi due giorni a rincoglionirmi di anime, shakugan no shana per l'esattezza, ho finito la seconda serie e nei prossimi giorni spero di concludere anche la terza: mi piace davvero tanto questa serie, ed è una gran tristezza che non sia reperibile (l'edizione viz è introvabile, ho solo il primo volumetto) a parte gli episodi fansubbati (che sono già una gran cosa...). mi chiedo cosa cavolo ci aspettano a portarla in italia, è una roba commerciale all'inverosimile e conosciuta anche su internet da un pubblico abbastanza eterogeneo... bah, mistero.
per il resto, un bel nulla da raccontarvi. noia e malesseri vari che spero non si ripresentino proprio domani. ah sì, domani inizia il corso di formazione, dopo tre giorni dovrei sapere se mi fanno questo santissimo contratto di lavoro o no. speriamo in bene. finita la noia di queste feste per nulla sentite né attese, mi tocca di dover organizzare queste operazioni dal dentista e plausibilmente la prossima settimana di andare a vedere i mobili nuovi per la camera. e non mi entusiasma nessuna delle due cose. beh, visto che non mi va di continuare ad ammorbarvi, vi faccio vedere la piantina di come dovrebbe essere la stanza dopo tutti i lavori, ho cercato di disporre la roba per farci entrare più librerie possibili (saranno le librerie billy dell'ikea, con qualche scaffale in più per farci entrare più roba...). mi gasa parecchio l'idea di avere una scrivania ben spaziosa, magari mi viene voglia di disegnare più spesso, chi lo sa...

ps. la "poltroncina" è praticamente l'unica cosa che rimane di quello che c'è adesso. mi spiacerebbe toglierla,  primo perché è comodissima e poi perché piace un sacco a camilla. anche se in effetti rompe un po' le scatole lì in mezzo...
i prossimi post interessanti arriveranno quando riuscirò a passare dalla fumetteria. ovvero quando avrò i soldini per comprare qualcosa. o al massimo se mi verrà il ghiribizzo di parlare di qualche altra cosa, fumetti che ho già, anime, libri, ma non contateci troppo. prevedo tanta distruzione psico-fisica nei prossimi giorni.

sabato 7 aprile 2012

la fame dei sette orsi nani (anteprima, ovvero: cose che neanche sapevo che.)

tornano i sette orsi nani! dopo riccioli d'oro, bao publishing porta un'altra favola con i piccoli mostriciattoli di émile bravo! che bello, non lo sapevo neanche che esistesse questo volume, ma sono felicissima di sapere che uscirà... e manca pure proprio, perché lo si troverà in libreria da maggio!
È inverno. I sette orsi nani non hanno più niente da mangiare. Quando il gatto con gli stivali di pelo bussa alla loro porta, inizia un'avventura che li porterà molto lontano nella foresta. Non vi diciamo altro, non vorremmo fare la fine di tutti i protagonisti di questa storia. Dopo Riccioli d'oro e i sette orsi nani,  Émile Bravo ci porta in un altro delizioso viaggio per bambini di tutte le età tra i luoghi comuni delle favole più famose.

... ed è già in wishlist!

e visto che si parla di bao... beccatevi questo cliff!

giovedì 5 aprile 2012

kurogane e altre meravigliose avventure

c'era una volta un abile spadaccino di nome jintetsu. era un assassino spietato e imbattibile, ma purtroppo venne sbranato da un branco di cani e morì. fine della storia. e invece no! c'era una volta un abile spadaccino di nome jintetsu. era un assassino spietato e imbattibile, ma purtroppo venne sbranato da un branco di cani e morì. però mentre moriva c'era genkichi a guardarlo morire e a decidere che con quel corpo ci si poteva fare qualcosa. così, tre mesi dopo la ben poco gloriosa fine, jintetsu si risveglia con un nuovo corpo, fatto per metà di acciaio, che infatti gli varrà il nome di jintetsu d'acciaio. incapace di parlare, il buon genkichi (buono fino a un certo punto, visto che in ogni caso se ha "resuscitato" jintetsu l'ha fatto solo per motivi personali, però diamoglielo un po' di merito, su...) gli dona haganeamaru, una spada che ha l'incredibile capacità di parlare (e anche tanto!) e di poter leggere nel pensiero di jintetsu, così da poter diventare la sua voce.
jintetsu e haganemaru cominciano così la loro nuova vita da vagabondi, passando di paese in paese, di città in città e ritrovandosi puntualmente invischiati in qualche casino tra clan, ronin e altra gente che non sa fare altro che tessere trame complicate come ragnatele nelle quali si trova sempre, volente o nolente, a cadere il nostro semi-robottino. pentito però dei peccati compiuti in quella che definisce la sua vita precedente, jintetsu cerca di comportarsi nel modo più onorevole possibile per un vagabondo, senza accettare la protezione di nessun clan e difendendo ogni volta le vittime di qualche crimine che si svolge sotto ai suoi occhi.
manco a dirlo buona parte di queste saranno avvenenti fanciulle e neanche tanto spesso innocenti e indifese. tra un viaggio e l'altro, jintetsu rincontra un vecchio conoscente, un tempo amico e adesso una delle sue vittime (bisogna pur lavorare...), renji il camminatore sul fuoco. dopo vari incontri/scontri il buon renji viene ucciso (ma non da jintetsu!) e la sua adorata figliola adottiva, makoto, che ha  l'abitudine di vestirsi da uomo e di considerarsi un guerriero vagabondo anche lei, giura a jintetsu che prima o poi lo ucciderà per vendicare suo padre.
pare più una scusa per ronzargli intorno, visto che lo pedinerà durante tutto il suo viaggio e spesso i due nemici mortali si aiuteranno l'un l'altro senza mai ammettere la loro amicizia. ma si sa, le donne son difficili...
kurogane non ha una vera e propria storia, più che altro racconta di varie storie che si ritrovano in qualche modo collegate tra di loro, sopratutto perché vedono sempre lo stesso protagonista e spesso anche i personaggi secondari si rincontrano più volte. jintetsu viaggia e incontra uomini senza scrupoli, coppie di amanti disposti a tutto pur di vivere insieme, fratelli separati, figli che vogliono vendicare i propri genitori, bugiardi, imbroglioni, vittime e carnefici in un giappone rurale e medievale, dove a volte si devono mettere da parte i sentimenti per ridar lustro a un onore perduto o dove per gli stessi sentimenti si commettono follie.
il tratto di kei tome è più rozzo e sporco delle ultime opere che stanno arrivando qui da noi negli ultimi tempi, non mi fa esattamente impazzire ma di certo si adatta bene alla storia. anche se poi ci sono delle vignette che già da sole ripagano di tutto quanto e non si può far altro che amare questa donna, ora e sempre amen.
kurogane a quanto ho capito io, nasce da un episodio pilota abbastanza frettoloso, nel quale viene presentato il personaggio. lo stesso jintetsu cambierà un po' il suo aspetto rispetto ai primi episodi e le storie dal secondo volumetto in poi sono decisamente più articolate di quelle presentate nel primo.
la storia finisce e non finisce al quinto numero, chiudendosi con la scena che si trova quasi sempre a fine capitolo, ovvero il nostro jintetsu che cammina dandoci le spalle e parlottando con hanagemaru. non ho mai capito se la tome l'ha interrotto oppure se aveva davvero previsto questo tot di volumetti. beh, in ogni caso consiglierei il recupero (che non credo sia proprio facilissimo) soltanto ai fan dell'autrice. non è poi nulla di imperdibile, ma se vi piace la tome vi piacerà anche questo titolo...

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parliamo un po' dei cavoli miei (so che ne sentivate la mancanza...) finalmente ieri sono riuscita ad andare a un colloquio di lavoro decente. decente il colloquio, decente la proposta. decente perché si tratta di un call center che sembra un call center e non di uno scantinato con due computer vecchi. c'è un contratto, c'è uno stipendio fisso, non c'è gente che tenta soltanto di prenderti per il culo. insomma, credo di poter essere abbastanza rilassata. oltretutto ieri mi è stato chiesto di fare un altro lavoretto, nulla di troppo complicato, si tratta di scrivere delle robe, che dovrebbe farmi entrare qualche soldino in tasca. insomma, pare sia avvenuto il miracolo. da anni cercavo qualcosa, sopratutto da dopo quella cavolo di laurea, e adesso pare che ci siamo. lavorare per me in questo momento significa due cose: avere un po' di soldini in tasca (per andare dal mio ragazzo e per ridimensionare le mie infinite wishlist) e sopratutto non sentirmi un peso inutile che si trascina da una parte all'altra di casa senza avere niente da fare. martedì inizia il corso di formazione di tre giorni, alla fine ci sarà un test e poi il contratto. non canto vittoria, ma se sono riuscita a superare il liceo, l'accademia e a laurearmi penso proprio di poter superare un test sulle tariffe telefoniche. dunque vi terrò aggiornati anche su questo.
intanto qui a casa i lavori continuano, da tipo tre o quattro settimane, ho perso il conto. diciamo che la settimana dopo quella di pasqua dovrei finalmente riuscire ad andare a vedere i mobili della stanzetta. non vedo l'ora. anche perché ormai camera mia è un casino inimmaginabile come il resto della casa, vorrei un po' di ordine, i miei poveri fumettini ormai non sanno più dove stare! spero proprio che per maggio sia tutto a posto...

la quinta camera

nell'italia di oggi (o magari di qualche tempo fa...) quattro ragazzi vivono insieme in un appartamento che ha una stanza in più, la quinta camera, che viene periodicamente affittata a studenti che provengono da altri paesi. la prima ad arrivare sarà una ragazza danese, poi un ragazzo giapponese, un americano, una vecchietta (inglese forse?)...
nel manga di natsume ono, l'appartamento è lo sfondo di amicizie e delle storie dei personaggi, degli avvenimenti comuni di ogni giorno.
in pochissime pagine i quattro ragazzi e i loro ospiti sanno catturare un angolino di cuore e le pagine scorrono veloci anche se non vuoi e alla fine viene la malinconia anche a te. i disegni sono semplicissimi ma espressivi, chi con poche linee sa dire così tanto per me è un mago della matita. spero che arrivi altro di quest'autrice in italia, dopo questa lettura sono certa che nulla di suo potrebbe deludermi.
è una bella fortuna che questo genere vada tanto di moda per ora, adoro le storie che parlano di gente normale, di vite normali, di giorni normali, con tutto quello che di speciale e meraviglioso può esserci dietro la cortina del giornaliero...

una bella tirata d'orecchie però va all'editore, la j-pop. dai, non si può usare quella cartaccia! è trasparente e si intravede il retro della pagina. peccato, perché il colore usato per stampare le pagine è bello, la copertina è ben fatta, però quella carta è proprio orribile.
spero che sia servito a fargli togliere il vizio di sperimentare in tipografia...

(ho molto ma molto lollato per un'illustrazione di inizio capitolo... quel pacchetto di ritornelli della mulino bianco! è incredibile vedere una roba del genere in un manga! che meraviglia!)

mercoledì 4 aprile 2012

aggiornamento sull'edizione italiana di sky doll

oggi non mi va di scrivere e quindi copio preciso preciso dalla pagina fb di bao publishing:
Tanto per cominciare... Ai primi di ottobre. Sky Doll Decade. 232 pagine. Contiene i primi tre volumi della serie, più Doll's Factory, Heaven Dolls e trentadue pagine di strepitosi omaggi da parte di grandi autori. E sì, è davvero bello come sembra.

quindi arriva il decade OO>1O pure da noi. se non l'avessi già in francese... questa nella foto ovviamente è l'edizione soleil, conoscendo bao penso proprio che manterranno la stessa grafica.
bellissimo, consigliatissimo eccetera. andate a prenotarlo, forza.

martedì 3 aprile 2012

sunny (anteprima e considerazioni sparse)

nel 2005 la kappa edizioni propose una nuova collana, la compianta manga-san. all'epoca la cosa mi riempì di gioia, benché i miei gusti di allora fosse ben più bimbominkiosi di quelli odierni, avevo la sensazione che sarei riuscita a leggere qualcosa di diverso dal solito, qualcosa di innovativo, di underground, di non-commerciale. non ero una bimbominkia ma avevo il terrore di diventarlo, e oltretutto muovermi nelle acque melmose delle millemila pubblicazioni italiane non era facile. cercavo qualcosa di più sentito e valido dei fumetti che fino ad allora avevo letto, roba scritta e disegnata non solo per compiacere un pubblico di ragazzini e fanciulline, ma principalmente per il gusto di scrivere e disegnare. ero parecchio gasata all'idea, e il mio entusiasmo fu ripagato: what a wonderful world, la città della luce, questo non è il mio corpoil castello del drago, witches, bokurano, i tre titoli della yamaji - love my life, indigo blue e free soul (che non è più tornata nelle librerie italiane da allora)... tutti bellissimi titoli. certo, ci furono pure delle ciofeche tipo gridare amore dal centro del mondo o crazy smile e robe simili, ma pensavo che con il tempo i kappi avrebbero potuto selezionare roba fiQa senza doverci infilare in mezzo quelle robacce.


poi però la pacchia finì. e finì lasciando tekkon kinkreet pubblicato fino al primo volume (oltretutto introvabile in libreria/fumetteria, mai acquistato perché già giravano le voci della fine imminente ed ero certa, e avevo ragione, che non avrei visto mai la fine) e bokurano a metà serie. dopo questo esperimento l'andazzo tornò quello di sempre. molta fuffa e poca roba buona, ma a quei livelli quasi nulla per anni.
ultimamente le cose son cambiate, e in bene. la fuffa resta eccome, ma trovare roba valida adesso è abbastanza facile. almeno rispetto a quasi dieci anni fa. però fino ad adesso non c'era stato nessun annuncio che mi aveva dato quella speranza di poter riempire i miei scaffali di roba fiQa (in italiano s'intende) fino a qualche giorno fa, quando quei simpaticoni di j-pop hanno annunciato sunny (accanto a robe che non hanno niente a che vedere con, ma sicuramente venderanno per dieci volte tanto).
questa roba si muove?
sì, con la forza del pensiero!
questa macchina è il nostro fortino e gli adulti non sono ammessi!
chiudi gli occhi pensa a un posto dove vorresti essere, lei ti ci porterà!
leggiucchiato il primo capitolo di sunny. ammetto che è più convincente di mille recensioni. un gruppo di bambini di un orfanotrofio e una vecchia macchina che non funziona più. la possibilità di viaggiare ovunque con la mente, di essere chi si vuole, di tornare a casa dalla mamma o di fuggire inseguiti dalla polizia. non voglio andare avanti perché non ho intenzione di guastarmi la lettura del volume quando uscirà in italiano, ma la tentazione è forte!
insomma, mi sembra qualcosa di nuovo e diverso. e visto che io adoro le storie raccontate dal punto di vista dei bambini, questa non può non piacermi, sopratutto perché questi sono bambini veri e non adulti in formato tascabile. piccoli bastardelli che rubano occhiali da sole per sentirsi grandi e ridacchiano davanti alle riviste porno. li adoro.
niente patetismi, niente buonismi, niente moralismi. niente cazzate in -ismi. perfetto.


*attenzione. il resto di questo post contiene parolacce, rabbia e offese più o meno vaghe. poi non dite che non ve l'avevo detto.*

ora, c'è un problema. perché leggo in giro tantissimi commenti entusiasti per - lo cito giusto perché è stato annunciato in contemporanea - ikoku meiro no croisée e non per sunny? ve lo dico io. perché voi, 90% dei lettori italiani (la percentuale dei lettori di questo blog sarà sicuramente più bassa lo so, ma fatemi sfogare, tanto voi che leggete qui siete gli stessi che hanno gioito per sunny...) non siete abituati ad avere un occhio critico. non sapete valutare un prodotto grafico o pittorico. non ci capite assolutamente un cazzo. ergo, arrivano le clamp con i loro disegnini inutili, pieni di ghirigori e immediatamente appaganti, e allora vi piace. perché wow cioè guarda che sfondi, guarda che capelli, guarda che occhi. questo è tutto quello che vi interessa. il disegnino accademico, pulito, con i fiorellini e tutti gli orpelli del caso, con prospettive assurde e anatomie improbabili, che però rispettino quelle tre quattro regoline che rendano il tutto abbastanza armonico senza discostarsi troppo dai canoni dettati esclusivamente dall'abitudine del prodotto commerciale medio, quello vi piace un casino. nulla di sbagliato nell'apprezzare questo genere di cose, dio non voglia che si capisca questo, però che si provi almeno un po' a riconoscere la differenza tra carino e bello. che si provi, ogni tanto, a imparare a leggere immagini fuori dalla media dei disegnini che ci propinano a ogni nuova serie.
personalmente penso che i disegni di matsumoto siano semplicemente meravigliosi. funzionano, punto per punto, tratto per tratto, sia come semplici elementi grafici, sia come mezzo espressivo, come illustrazione e come mezzo narrativo. e scusate se è poco. sono bellissimi. e se non vi piacciono, scusate se ve lo dico, ma non ci capite niente proprio.


i capelli di questa ragazzina mi hanno fatta impazzire. quei capelli non sono capelli al vento, quei capelli sono il vento.


ok, mi sono sfogata. potete pure dirmi ma come ti permetti, tu non capisci un cavolo, sei solo una spocchiosa arrogante. sicuramente lo sono, ciò non toglie che tutto quello che ho detto è sacrosanto. e non parlatemi di gusto. l'arte e il gusto non hanno niente a che vedere, il gusto va bene per le tendine da appendere in cucina. e in ogni caso i vostri gusti vi sono soltanto stati inculcati. siete solo stati abituati a vedere certe cose in un certo modo.
e poi, dateci un'occhiata a 'sto sunny e vediamo quanti attimi ci state a portarlo alla cassa della fumetteria e a dirmi clacca, miseria ladra, avevi ragione.

ps. mentre cercavo qualche immagine per il post ho scoperto che in giappone è uscito il secondo numero di sunny! ecco la cover ♥

lunedì 2 aprile 2012

la bicicletta rossa

il poeta lascia sempre nella sua cassetta una lettera scritta a mano indirizzata a me, in segno di gratitudine per le lettere che gli consegno.
prima di tornare a casa mi fermo sotto il fusto di un vecchio albero e comincio a leggere il contenuto di quel foglietto, emozionato come se avessi appena ricevuto una lettera d'amore.


corea. yahwa è uno sperduto villaggio di vecchi contadini, completamente immerso in una natura fuori dal tempo. e un giovane postino, in sella alla sua bicicletta rossa, che ogni giorno porta le lettere nel villaggio.
ora potreste pensare "che palle, quattro volumi interi per raccontare la storia di un postino?" no, non è così.
il postino è un pretesto, un osservatore esterno qualsiasi, e possiamo dire che una storia nel senso stretto del termine non c'è. kim dong-hwa usa il piccolo villaggio e i suoi abitanti soltanto per dare uno scenario e degli attori alle sue poesie. così, per bocca dei vecchietti di yahwa, l'autore torna sui temi che gli erano cari anche in storia color terra: la natura, la famiglia, l'alternarsi delle stagioni, l'allontanamento dalle persone care, il tempo che passa cambiando le cose intorno a noi e cambiando noi stessi.
i vecchietti di yahwa passano il tempo nei campi coltivando verdure e ortaggi, pensano ai figli lontani, alcuni sono vedovi altri continuano a bisticciare con la consorte come farebbe una coppia di sposini. vivono in casette fatte di mattoni e di affetti, senza il bisogno di nomi di strade né numeri civici, perché in un piccolo paese non è come in città, ogni casa, come ogni persona, ha il suo nome, e tutti conoscono tutti.
il giovane postino ha tanto da imparare ogni volta chiacchierando con questi vecchietti ricolmi di saggezza e di nostalgia e di amore e di forza. impara che il lavoro nei campi da la stessa gioia che dona avere dei buoni figli, che l'amore vero non ha età e che anche con i capelli bianchi si può sorprendere la propria moglie con un mazzo di fiori di campo. impara la generosità e la calma, il rispetto e l'attenzione per i messaggi che la natura può mandarci. un rosario di scene, dalle più malinconiche a quelle più buffe, passando per una gamma di emozioni praticamente infinite. non c'è una storia ma ci sono tante storie, raccontate in silenzio da mani sporche di terra.
tavole bellissime, meno eleganti di quelle di storia color terra, ma più dedite alla rappresentazione dei bellissimi paesaggi della campagna, questa volta tutte a colori. certe vignette sono dei quadri veri e propri.
insomma, costa un botto ma ne vale la pena.

domenica 1 aprile 2012

the earl and the fairy 1 & lindbergh 1, ovvero: dovrei smetterla di iniziare nuove serie

è più forte di me. anche se mi dico prima completo *inserire titolo a random qui* e poi comincio qualcosa di nuovo, puntualmente compro più numeri uno che altro in questo periodo. così ieri, incazzata come una biscia perché mancava tutto quello che speravo di trovare (after the tempest, strobe edge, namida usagi, hitsuji no uta, devil and love song, happiness e supplement... ma tanto chi aveva i soldi per tutta questa roba?) ho preso il primo numero di the earl and the fairy (che era segnato tra quelli da prendere già da un pezzo) e poi il numero uno di lindbegh, che non avrei mai neanche considerato non fosse stato per il consiglio del livio stellato sul forum. consiglio apprezzatissimo per altro.


andiamoci con ordine. per quanto riguarda the earl and the fairy, primo numero che promette bene ma si ferma qui. mi è venuto difficile essere sicura che in quattro numeri la storia avrà una qualche sorta di compiutezza, ma stiamo a vedere. in ogni caso mi è piaciuto abbastanza. la nostra bella, capace di parlare con i folletti, riesce in poche pagine a farsi rapire due volte da due tizi diversi, trovandosi coinvolta in un casino riguardo una spada incantata perduta che solo lei - forse - può ritrovare. e pensare che voleva soltanto andare a trovare suo padre... disegni bellissimi a parte, stiamo a vedere come continua la storia.

molto più interessante invece il primo numero di lindbergh! ambientato in un paese isolato dal resto del mondo e sospeso nel cielo, racconta di knit, il povero ragazzino sfigato di turno che sta per vivere una meravigliosa avventura (effiguriamoci!). knit è un orfanello che fa il pastore e viene cordialmente detestato, o ben che gli vada ignorato, da tutti perché suo padre, merius, è morto infrangendo una delle leggi più importanti di eldora: ha provato a volare. a quanto pare a volare ci è anche riuscito, il problema è stato l'atterraggio... in ogni caso, a eldora è proibito volare, anche soltanto il pensiero di farlo è un offesa nei confronti del re (il solito faccia-di-cazzo da cattivo shounen) e dell'intera casata reale.
knit conserva di nascosto ancora delle ali fabbricate dal padre, e vive con uno strano animaletto, plamo, che è sempre vissuto con lui (davvero? com'è che davvero l'ha trovato?). un bel giorno, tra un simpatico sopruso e l'altro, a eldora arriva, o meglio si schianta, uno sconosciuto in groppa a un enorme mostro volante. immaginatevi il casino. knit riesce a salvare l'uomo e a nasconderlo (ovviamente dove si trovano le ali costruite da suo padre) ma non riesce a salvare lo stranissimo animale che viene brutalmente ucciso dalla schiera di facce-di-cazzo di re/principe/soldati (no, sul serio, ok che sono stupidi e cattivi, ma è necessario disegnarli così tanto ributtanti?). incazzato come una iena e praticamente in trappola shark, il tipo che si era schiantato eccetera, si rende conto che plamo è un lindbergh, ovvero un cucciolo di quella strana bestia con il quale è sfortunatamente giunto a eldora.
dopo una serie di casini atti esclusivamente a far rodere il culo al sovrano, shark e knit riescono a fuggire da eldora grazie a plamo, che davvero riesce a volare!, e alle ali di merius.
primo numero molto ma molto introduttivo, ma mi è davvero piaciuto, ora sono ben curiosa di andare avanti... forse dovrei smettere di sottovalutare gli shounen? bah... i disegni non mi fanno impazzire, un po' troppo confusionari, però hanno un tocco di pupazzoso che mi piace. qualcuno ha idea di quando uscirà il secondo numero? ho letto che la serie è arrivata in patria al quinto volumetto e che è ancora in corso (effiguriamoci ancora!).

consigli? più il secondo che il primo ad essere sincera, cosa strana visto tutto l'entusiasmo per the earl and the fairy, mentre di lindbergh, come ho detto, me ne sono accorta per puro caso.
circa le edizioni: nulla da dire per quello che riguarda flashbook, tutto sempre ottimo, bellina anche quella di lindbergh, anche se il volumetto è più piccino del formato standard io non ho avuto nessunissimo problema a leggerlo (anche se ho letto di chi si è lamentato...)

ormai aspetto pasqua per una razzia in fumetteria degna di questo nome... speriamo di ricevere qualche uovo... magari di carta, rettangolare e con un bel 50 stampato sopra...