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martedì 14 febbraio 2012

blue

nuova lettura! ho recuperato blue di kozue chiba, ero davvero curiosa a riguardo... mi sono convinta sopratutto per due motivi: il manga si è concluso con il numero 8 e poi ho visto che in francia lo sta pubblicando kana, casa editrice che mi piace non poco...
cominciamo precisando una cosa: le critiche che ho più spesso sentito su questo manga riguardavano il fatto che il sesso avesse un'importanza esagerata nella storia d'amore della protagonista.
ora non so esattamente che tipo di vita fa la gente che spara 'ste frasi, ma leggendolo non mi è affatto parso che sia esagerato. il sesso è uno degli aspetti più normali di un rapporto, il fatto che dei ragazzini di 16 anni si interroghino tanto su questa questione non la vedo come una cosa innaturale, anzi, mi sembrerebbe strano se non lo facessero!
senza contare che non ci sono scene troppo spinte, anzi non si vede nulla proprio, e che in ogni caso non è il sesso o meno il punto focale della questione. però davvero, possibile mai che ragazze di quasi 30 anni stiano a criticare una storia perché ci sono dei ragazzini che scopano ogni tanto?
il vero difetto di blue è che pecca molto di ingenuità: la storia è raccontata, sopratutto all'inizio, con molta fretta, giustificata solo dall'entusiasmo palpabile dell'autrice. anche nel resto della storia ci sono difetti del genere, generati tutto dalla poca - secondo me - esperienza dell'autrice, che sembra a volte tralasciare qualcosa come se tutti conoscessero la storia che ha in mente. è frettolosa sì, ma come ho detto prima, si sente che è molto entusiasta della sua storia e dei personaggi che ha creato, più interessata ai loro sentimenti che a una narrazione precisa. secondo me è un'autrice che può migliorare molto, ha un bel tratto e anche se la storia non è il massimo dell'originalità, è - fino ad adesso - abbastanza ben strutturata. fino ad adesso ha sempre fatto storie brevi, di massimo un volume, che sarei curiosa di leggere, secondo me le riescono bene, prima di blue c'è solo un suo lavoro che arriva a tre volumi... (clicca qui per più info!) mi auguro che al suo prossimo lavoro proceda con più calma...
tornando a blue, premura e inesperienza non impediscono che la storia sia godibile e che in ogni caso si segua perfettamente il filo della trama. la storia è stata accostata a la clessidra della ashihara, ma no, non c'è proprio nulla in comune se non la presenza di quattro protagonisti che si conoscono sin da bambini e una qualche somiglianza con lo schema di relazioni che si intreccia tra di loro (ovviamente lo scopiazzamento è avvenuto ad opera della chiba, eh!)



mimi ritorna da tokyo sull'isola in cui abitava da bambina e rincontra gli amici di un tempo, hikari, yosuke e sumire, ed è sicura che qui riuscirà a dimenticare una brutta delusione d'amore avuta in città.
chiodo schiaccia chiodo e il modo migliore per dimenticare un amore finito male è iniziare una nuova relazione, kozue chiba lo sa e infatti ci racconta che hikari è stato sempre innamorato di mimi e non perde tempo a confessarle i suoi sentimenti. inizialmente mimi è - comprensibilmente - un po' titubante, ha paura che tutti gli uomini siano come il suo ex (un professore che stava con lei giusto per far sesso e nel frattempo frequentava un'altra donna) e si dimostra un po' fredda con hikari, ma poco a poco si innamora anche lei...
nel frattempo sumire, personaggio quasi del tutto ignorato, confessa a mimi che ha sempre avuto un debole per hikaru, ma alla fine di un travagliato episodio, si arrende e rinuncia a lui, sapendo che il ragazzo non lascerà mai mimi per lei o per nessun altra.
la storia va avanti tra casini sentimentali e altri legati al futuro: cosa farò dopo la scuola? studiare? lavorare? e rimarrò sempre con il ragazzo che amo? insomma, blue racconta la vita di ogni giorno di quattro (oddio, sumire è un po' lasciata in disparte, spero che la chiba prima o poi le dedichi un po' più di spazio) ragazzi alle prese con quelli che sono i casini che più o meno abbiamo un po' tutti.
niente demonizzazioni per questo titolo e neanche niente entusiasmi facili, una lettura piacevolissima per chi ama le storie d'amore e di crescita, chi vuole qualcosa di più "serio" vada a cercare altrove.
io di serietà ne ho abbastanza e aspetto con impazienza il quinto numero, più che contenta di non aver ascoltato le critiche e di essermi decisa a recuperarlo!


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