prima o poi doveva succedere che cedessi a leggere uno di quei libri che, diciamoci la verità, hanno letto tutti. ma proprio tutti. nutro non pochi pregiudizi (lol) su questo genere di letture: i bestseller mi sembrano quasi sempre della cazzate (dico, quando nella top ten delle vendite ci sta fabio volo non si può neanche correre il rischio di cercare di capire perché sta in top ten, si accetta la tristezza della situazione senza porsi altre domande). con i "classici" ho più o meno un rapporto simile. mi sembra che tutti li leggano perché tutti li leggono. però tempo fa mi è capitato di vedere, con un vago scetticismo anche lì, il film di orgoglio e pregiudizio. ed è stato subito fangirlistico amore! ho adorato i personaggi di lizzy ma sopratutto di darcy, ma anche i signori bennet mi avevano catturata, lei per la sua immane idiozia e lui per il suo cinismo al limite del lulz. così mi sono decisa finalmente ad aprire il libro, che, confesso, avevo acquistato per tre stupidissimi motivi: 1) mi piaceva la copertina, 2) ne parlava il mondo intero, perché io no? e 3) perché era in sconto. l'avevo lasciato a languire nel triste scaffale dei libri da leggere fino a qualche giorno fa, quando ho rivisto il film per la seconda volta, sospirando a ogni scena e facendomi venire i lucciconi agli occhi a ogni dichiarazione d'amore di chicchessia.
il libro mi è piaciuto, benché lo ritenessi poco plausibile, molto più del film. è semplicemente delizioso nel suo essere un elegantissima spettegolata sulle vicende di alcune famiglie di borghesucci impegnati ad accasarsi traendo dal matrimonio il massimo guadagno affettivo, economico e sociale.
in barba a voi femministe piene di disprezzo per questi argomenti, non so cosa darei per passare la mia esistenza in preoccupazioni circa le mie letture, i miei ricami e il mio matrimonio, senza pensare a come diamine dovrò fare per trovare un lavoro e campare un giorno.
l'invidia per queste fanciulline dal cuore puro e dai pensieri così romantici e frivoli non si è affatto trasformata in odio, anzi, ho seriamente adorato jane e lizzy, ancora di più i loro adorabili spasimanti e tutte le stupide vicende raccontate: in fondo, tutto il racconto regge su una ragnatela di pettegolezzi, incomprensioni, frasi non dette e parole di troppo. la trama penso sia conosciuta dal mondo intero, trita e ritrita, ma in breve eccola qui: (ATTENZIONE SPOILER) lizzy conosce un certo darcy, amico del nuovo vicino di casa, bingley, un simpatico ricco credulone dal cuore tenero. bingley sembra cotto della sorella di lei, jane, già dopo due secondi averla vista, mentre darcy fa lo stronzetto superiore e reputa lizzy una ragazzina scialba con la quale non ha tempo da perdere. la madre delle due (che poi sono cinque le sorelle, ma le altre tre sono stupide e inutili se non come cactus sullo sfondo fino all'ultimo) appena sente puzza di fidanzamento non vede l'ora di accasare jane con il patrimonio di bingley e approfitta di un diluvio universale per mandare la figlia in visita a lui e alle sue sorelle. ovviamente jane si becca una semi-polmonite, non muore ma è costretta a rimanere ospite da lui per un po', e lizzy va a trovarla per non lasciarla sola con le arpie delle sorelle di bingley. lizzy e darcy stanno a punzecchiarsi per tutto il tempo eccetera. poi a un certo punto, guarita jane e ripresa la solita vita di sfarfallamento delle fanciulle tra chiacchiere e passeggiate, bingley sparisce senza spiegazioni. lizzy viene chiesta in sposa da un pastore (non di pecore) stupido, bigotto e inutilmente pieno di se che viene puntualmente rifiutato, la madre si becca un mezzo infarto vedendo sfumare due matrimoni perfetti. nel frattempo arriva l'esercito e ovviamente una fiumana di soldati belli eccetera, le sorelle bennet minori stanno con la madre a saltellare di gioia per tutta quella grazia di giovani potenziali mariti, uno di questi, wickham, pare essersi preso una cotta per lizzy e lei pare vagamente ricambiare. wickham sta lì a raccontarle di quanto sia stronzo e cattivo darcy e lei conferma le sue impressioni, con la gioia di non essere la sola a pensarla così. il pastore intanto si sposa la vicina brutta e amica di lizzy, lizzy viene invitata dalla coppietta di tristezza infinita e conosce la zia di darcy, una vecchia stronza da strangolamento sul posto, incontra di nuovo darcy che le dice una roba tipo sei una poveraccia ma ti amo, lei lo sfancula con poca cordialità dicendogli che è cattivo e calcolatore, che si è comportato di merda con wickham e che ha scoperto che è stato lui a dire a bingley di lasciare perdere jane e la povera sorellina ora ci sta male da morire. lui ci rimane di cacca ma il giorno dopo le da una lettera e sparisce, timido e incacchiato come un bimbo delle elementari che si ritiene ingiustamente punito. spiega che wickham è un bastardo e che credeva che jane non si filasse bingley manco per niente, le dice pure che ha una madre e delle sorelle minori ridicole, ma che la ama, che cazzo. piano piano lizzy comincia a sentire voci su darcy che le fanno cambiare idea, fino a quando lui aiuta la sorella minore di lei, lidya, scappata come una mignottella qualsiasi proprio con wickham, paga i loro debiti e convince il povero soldatino idiota a sposarsi quella sventura di ragazza. poi riporta bingley dai bennet e il signorino si decide a confessare a jane i suoi sentimenti. nel frattempo darcy rinnova la sua proposta a lizzy, sta volta lei accetta e tutti vivono felici, contenti e anche ricchi, il che non guasta mai. il tutto condito da balli, inviti a cena, passeggiate tra boschi e giardini, la bellezza delle case, frasettine argute sparate un po' a destra e un po' a sinistra, la figaggine estrema di darcy e il girl power di lizzy.
personalmente lo adoro. davvero. anche se si tratta di un mucchio di cazzate, sono organizzate tanto bene da diventare un vero e proprio capolavoro del pettegolezzo e della frivolezza. grazie a dio non c'è neanche l'ombra di passioni folli e amori sfrangia cuori, quindi il livello di pesantezza melassosa è ridotto a zero, molto alto invece è il coefficiente di interesse nel lettore nel seguire le vicende, le speculazioni mentali sul perché qualcuno fa qualcosa e tutto il resto. i dialoghi mi sono piaciuti incredibilmente, davvero, pagherei per sentire certe delizie di lecchinaggio e ipocrita cortesia, nonché le dichiarazioni d'amore che sembrano discussioni su quanto possa star bene una tenda in un salotto.
jane austen, ti sei guadagnata tutta la mia stima, adoro i tuoi personaggi e credo proprio che leggerò qualsiasi roba tu abbia scritto se vale anche solo la metà di questo libro qui. intanto sto sbavando su dei romanzetti su darcy che dovrebbero in qualche modo seguire la storia, e che non vedo l'ora di leggere.
ho una voglia incredibile di appuntare nastri e fiocchetti tra i miei capelli, diamine!
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