Pagine

lunedì 12 dicembre 2011

cose che non pubblicheranno mai - hoshi no tokei no liddell

girellando su tumblr ho trovato questa meraviglia qui! hoshi no tokei no liddell - liddell dell'orologio delle stelle (cliccate per scaricare, anche se è tutto in giapponese) oltre a ringraziare yue di averla postata, volevo copiare la trama che ho trovato sullo smo:

Un'opera che gioca sulle differenze tra sogno e realtà, dalla grafica superba.
Nato a Vienna, Vladimir discende da un nobile russo fuggito dalla patria per evitare le agitazioni della Rivoluzione. Viaggia di continuo e non può fare a meno di sentirsi uno straniero in qualsiasi nazione egli si trovi.
Tornato in America dopo due anni, Vladimir ritrova il suo migliore amico Hugh, il quale conduce una vita più sedentaria.
Da molti anni Hugh ha un sogno ricorrente ed estremamente realistico. Nel sogno gli appare una casa vittoriana e viene avvicinato da una misteriosa fanciulla di nome Liddell (ricollegabile ad Alice Liddell, che ispirò la celebre opera di Lewis Carroll). Durante il sogno, il respiro di Hugh si interrompe e il suo corpo raggiunge lo stato di morte apparente. 
Dinanzi a queste stranezze, Vladimir non può fare a meno di preoccuparsi per Hugh, il quale è così immerso nel mondo onirico da non riuscire a comprendere quale dei due mondi sia quello reale. Hugh afferma che nel sogno avverte la richiesta d'aiuto da parte della fanciulla di nome Liddell, e desidera partire alla ricerca di quella casa vittoriana. Vladimir, che nutre un profondo affetto nei confronti di Hugh, cercherà di aiutarlo... 

se mai qualche casa editrice italiana (ahahah) inglese o francese dovesse pubblicare questi tre volumi, sarebbero sicuramente miei. i disegni sono superbi a dir poco e la storia sembra interessantissima. perché gli editori continuano a pubblicare stronzate su stronzate e non cose così? (ok, magari non ci sono solo stronzate, però quelle sono la parte predominante...)

c'è anche una bella one-shot della stessa autrice che potete scaricare sul sito dello smo project, almeno lei è in italiano e ne vale davvero la pena!

1 commento: