taniguchi è uno di quegli autori che per forza di cose (leggasi: il prezzo spaventoso che hanno i suoi volumi) leggo molto raramente. ma i buoni feltrinelli aiutano, e quindi sono riuscita ad acchiappare questo nuovo numero uno, attratta dallo sguardo dolcissimo della bimba sulla copertina, non ho potuto fare a meno di prenderlo. la bimba è capucine e un anno - primavera è l'inizio della sua storia: capucine compie otto anni proprio nelle prime pagine, è una bimba come gli altri, con i suoi amici immaginari, il suo amore infinito per la famiglia e un'immensa dolcezza, forse difficile da trovare nei suoi coetanei e forse dovuta proprio alla sua patologia, una sindrome poco visibile esteriormente ma che crea nella mente e nel cuore di capucine un mondo privato e personale in cui è difficile entrare e da cui lei, con tante difficoltà, dovrà uscire, dicendo addio di colpo al suo essere bambina, per sforzarsi di crescere come gli altri.
a me personalmente la storia di capucine ha fatto venire un po' rabbia. gli occhi di chi la circonda tradiscono la rabbia e -ingiustamente- la delusione di avere una figlia, una nipote "ritardata" per usare l'espressione del padre. capucine ha dentro di sé, o meglio, capucine è un mondo fantastico e raro, ricco di un'ingenuità e di una dolcezza che non è facile mantenere neanche per un bambino e che invece a lei non è negato. se suo padre si ostina a volerla come gli altri, a spronarla a vivere come una qualsiasi altra bambina è sicuramente solo per amore e per la disperazione che nasce in un genitore all'idea di un figlio con un problema come questo. ma a lui sono negati i pensieri e i sentimenti di capucine e per questo continuerà a negare la vera natura di sua figlia senza provare a conoscerla davvero.
è un racconto tenero e malinconico, la cui crudeltà è smorzata solo dal tratto calmo di taniguchi e nelle cui poche pagine si nascondono problematiche enormi e insormontabili. è difficile relazionarsi a una persona afflitta da una sindrome simile ed è sicuramente ancora più difficile accettarla in un figlio, ma non credo che forzare il loro processo di crescita, solo per illuderci che il problema non esiste o che possa essere risolto, sia giusto nei loro confronti.
sono curiosa di sapere come andrà avanti, mi auguro che capucine venga accettata un po' di più di quanto non lo sia adesso.
una nota a parte per i colori: la luminosità delle prime tavole sembra irradiarsi proprio dalla bimba, il mondo esterno disegnato da taniguchi è per me il dipinto perfetto per rappresentare l'anima vera di capucine.
e come sempre per la lizard bellissima edizione.
autori: jiro taniguchi, jean-david morvan
editore: rizzoli lizard (2011)
numero volumetti: 1 (in corso di pubblicazione - 4 volumi totali)
editore: rizzoli lizard (2011)
numero volumetti: 1 (in corso di pubblicazione - 4 volumi totali)
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