qualche post fa, quando parlavo del salone del libro, dicevo che quando parliamo di libri, parliamo di persone. e quando parliamo di libri e di persone, parliamo delle reti che le persone costruiscono grazie ai libri. questo grazie ai libri si può declinare in tantissimi modi: grazie ai libri che ti insegnano a leggere le persone che ti stanno intorno, che ti insegnano com’è fatta – nel bene e nel male – l’umanità. ma anche grazie ai libri che uniscono lettorә di ogni dove, che ti fanno costruire legami, che si fanno pretesto di amicizie capaci di superare attese e distanze e di nutrirsi di tutto quello che gira intorno ai libri e dentro di noi.
e poi, grazie ai libri, queste reti si fanno tanto grandi da diventare comunità. comunità vere, non community da social. e dentro queste comunità, oltre ai legami personali e le amicizie, germogliano idee, sboccia la voglia di fare, di cambiare quello che non ci piace e di inventare realtà completamente nuove.
una di queste è dracones: associazione per la scrittura fantasy italiana aps, nata da un’idea del duo di scrittrici e divulgatrici moedisia, aka gloria bernareggi & sephira riva, autrici di creature dell’assenza e anatomia del fantasy, qui in veste di direttivo dell'associazione.
al salone del libro ci siamo incontrate – come accade da un po’ di anni a ogni fiera, ormai – e ci siamo promesse di parlare di questo nuovo progetto qui su claccalegge, per raccontare cos’è dracones, cosa fa e a chi si rivolge.
buona lettura!
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gloria e sephira presentano dracones al salone del libro 2025 |
ciao sephira, ciao gloria! grazie mille per aver accettato il mio invito e per essere oggi su claccalegge. chi vi segue conosce sicuramente già il vostro nuovo progetto, dracones, che è già online da qualche settimana. ci raccontate di cosa si tratta?
► Ciao Claudia e grazie per l’invito! Dracones: Associazione per la scrittura fantasy italiana è un’associazione di promozione sociale (cioè senza scopo di lucro e regolarmente registrata) che si pone come obiettivo la tutela, valorizzazione e promozione del fantasy italiano, in Italia e all’estero.
come è nata l'idea di fondare questa associazione?
► Frequentando l’ambiente del fantasy da anni, abbiamo avuto modo di scoprirne gli aspetti positivi e quelli negativi. Ragionavamo da molto tempo su quale fosse il modo migliore per intervenire in uno spazio già affollato, per dire qualcosa di nuovo e diverso. La spinta decisiva è arrivata durante l’estate.Questo momento storico è particolarmente critico per chi svolge lavori in campo creativo: ci siamo rese conto che le difficoltà crescenti stavano acuendo alcune problematiche già note (come l’utilizzo smodato delle tecnologie di AI generative, ma anche altre forme di sfruttamento ai danni di categorie già fragili). Abbiamo sentito forte l’esigenza di proporre un’alternativa, presentando un modello collaborativo e democratico.Con queste premesse, la scelta di unirci in un'associazione è stata naturale. Infatti, le associazioni sono un potente strumento di democrazia: operano attraverso organi eletti e incentivano la partecipazione, la solidarietà e il pluralismo delle idee. In un panorama culturale frammentato e dominato da interessi economici personali, crediamo che sia una scelta radicale e necessaria per far fronte alle sfide del presente e portare avanti le battaglie che ci riguardano.
quindi quali saranno le attività dell'associazione? e come potrà partecipare attivamene chi vorrà associarsi?
► Abbiamo molti progetti in cantiere! Alcuni di essi vedranno la luce nella seconda parte dell’anno; altri stanno già prendendo forma: uno di essi è senz'altro il nostro sito internet - interamente dedicato al fantasy italiano, con una vetrina in lingua italiana e inglese.È uno spazio che abbiamo voluto fortemente, slegato dalla logica degli algoritmi, che ci permette di instaurare un dialogo anche fuori dai confini nazionali: questo sguardo verso l'esterno, che è un po' un'anomalia nel mondo editoriale, ci ha già permesso di entrare in contatto con realtà estere che condividono i nostri stessi principi etici (come la francese Hikaya, con cui ci siamo gemellate da poco).Al sito è inoltre associato anche un blog di approfondimento, in cui presenteremo percorsi di lettura tematici, interviste, recensioni e recupero di testi dimenticati. Questo ci permetterà di contestualizzare la produzione fantasy italiana, oltre che dare visibilità a opere di valore.Un altro tema che ci è molto caro è quello della formazione: vogliamo dare ai nostri associati gli strumenti per scrivere meglio, e per approfondire i temi che stanno loro a cuore. Perciò abbiamo stipulato degli accordi con scuole di scrittura che operano in modo virtuoso, alla cui offerta formativa accompagneremo dei corsi di specializzazione interni. I primi sono in partenza a giugno: uno dedicato a come strutturare una proposta editoriale; il secondo una guida pratica ai sottogeneri del fantasy. Altri arriveranno in autunno, grazie a docenti davvero eccezionali.Insomma, abbiamo davvero tanta carne al fuoco - ed è solo l'inizio!
dracones si rivolge soprattutto a chi scrive fantasy. avete riservato anche uno spazio agli editori che si occupano di fantasy?
► Al momento non abbiamo ancora uno spazio da dedicare alle case editrici, ma il loro coinvolgimento nel progetto è costante: Dracones si pone come un ponte tra le molte anime della filiera, perciò anche le case editrici sono interlocutrici continue. Riceviamo molti input relativi ai problemi che incontrano più di frequente o a ciò che cercano, ma ci vengono anche richieste opinioni specifiche. È una conversazione che va in entrambe le direzioni.
e, invece, come possono interagire lә lettorә con l'associazione?
► Di certo speriamo che chi legge inizi a frequentare la nostra vetrina e il blog! Il nostro obbiettivo principale è incuriosire il pubblico, mostrando quanta varietà di temi e sottogeneri ha da offrire il fantasy italiano. Nel lungo termine, però, ci piacerebbe anche organizzare delle collaborazioni con le scuole: il lettorato più giovane è anche quello più aperto a sperimentare con nuovi titoli, e dobbiamo partire da qui per decostruire i tanti pregiudizi che ancora circondano la nostra produzione letteraria.
come è stato accolto il progetto dallә autorә italianә di letteratura fantasy?
► Come tutte le cose nuove, è innegabile che abbiamo incontrato un po’ di diffidenza. Ce lo aspettavamo: è normale che ci si chieda se Dracones è un fuoco di paglia. Aggiungiamoci che c’è una grande confusione riguardo a cosa sia un’associazione e cosa dovrebbe fare… abbiamo dovuto fare un grande lavoro preliminare di comunicazione, che però ha dato i suoi frutti: abbiamo intercettato l’interesse di persone appassionate ed entusiaste, e nel giro di un mese abbiamo già raggiunto il grande traguardo di 30 associati. Ricordiamo comunque che è possibile associarsi a Dracones APS in qualsiasi momento, la campagna è sempre aperta.
dalla mia prospettiva di lettrice mi sembra che negli ultimi anni il fantasy - e un po' tutta la letteratura di genere - stia vivendo una sorta di età d'oro, o comunque mi sembra che certi pregiudizi vadano cadendo un po' alla volta, soprattutto, per riprendere quello che dicevi tu prima, tra lә lettorә più giovani. qual è invece la vostra prospettiva, da un punto di vista più "interno"?
► Hai perfettamente ragione: qualcosa sta cambiando, e lo vediamo anche noi. Negli ultimi anni il fantasy - e il fantastico in generale - sta finalmente uscendo dal suo angolino, almeno a livello di mercato. Soprattutto all'estero, dove il generale ha già da tempo una struttura solida e un pubblico molto ampio. In Italia, invece, la situazione è diversa: la crescita c'è, ma riguarda quasi esclusivamente la narrativa straniera in traduzione. I titoli di penne italiane continuano a essere una risicatissima parte della proposta che arriva al pubblico. è una stranezza perché nessun altro genere presenta uno squilibrio così forte tra autor* italian* e internazional*.
in effetti, dando un'occhiata in libreria si vede facilmente che le case editrici puntano moltissimo sul fantasy estero, soprattutto anglofono, rispetto a quello italiano. secondo voi, come si spiega questa "sfiducia" nei confronti dellә autorә nostranә?
► Eh, domanda difficile a cui non c'è una risposta unica, perché il problema è su più fronti.Al momento, il fantasy italiano è sostenuto quasi esclusivamente da realtà medio-piccole-piccolissime indipendenti che fanno un lavoro davvero prezioso. Il problema è che da sole non riescono a raggiungere un pubblico ampio, e quindi faticano a cambiare davvero la percezione del genere. Il risultato è che spesso il lettore medio (quello che non legge solo fantasy, magari, ma ha gusti più onnivori) non sa che esiste un fantasy italiano contemporaneo - e questo alimenta l'idea che "non ci sia nulla di valido".Il punto, però, è che questa sfiducia non è sola da parte del pubblico, ma a che dentro la filiera editoriale. Si crea una sorta di circolo vizioso: gli autori pensanoche non ci siano spazi per loro, quindi magari rinunciano a provarci o si autocensurano; gli agenti e le case editrici, dal canto loro, evitano di scommettere su esordienti italiani perché non vedono un ritorno immediato. E così si resta impantanati.Quello che serve, seconodo noi, è rompere questo meccanismo da più lati: supportare chi già lavora sul fantasy italiano, investire in figure professionali che conoscano davvero il genere e, soprattutto, puntare sulla qualità. Solo così si può cambiare la narrazione: non aspettando che il sistema di accorga di noi, ma facendo in modo che non ci possa ignorare.
dracones è un'associazione pensata per lә autorә ma che ha già aperto dei canali social che inevitabilmente saranno seguiti anche da lettorә e appassionatә di fantasy. ci sarà modo anche per loro di contribuire in qualche modo al progetto?
► Certo! Chi desidera supportarci può farlo con una donazione, oppure contribuendo come volontari*. Per esempio, a breve apriremo una call per blogger che desiderino collaborare con l’associazione.
prima parlavate di realtà estere a voi affini, come hikaya. che tipo di realtà sono e che attività svolgono?
► Stiamo cercando di coordinarci in primis con altre associazioni impegnate nella valorizzazione della produzione locale del fantastico: in Europa sono numerose e con una storia decennale. Per esempio, oltre alla francese Hikaya, che pur essendo nata come associazione si sta strutturando come casa editrice e centro di scouting, siamo state contattate anche dalla Turchia.Una cosa che abbiamo notato è che, anche se noi italiani abbiamo accumulato un certo ritardo nella discussione internazionale sul genere, c’è molto interesse nei confronti della nostra produzione nazionale!
restiamo sintonizzati sui canali di dracones (sito, instagram, facebook, tiktok, linkedin) per seguire gli sviluppi di questo progetto! vi ringrazio tantissimo per il vostro tempo e vi faccio un mega imboccallupo per dracones e per i vostri progetti personali! ❤️ a presto!
► Grazie per questa bella intervista, a presto!